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Autore: WilliamDuck    29/12/2011    2 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima fanfiction quindi siate clementi.
Passando alla storia, è basata sul film o videgioco di Resident Evil.
Conoscete i protagonisti Chris Redfield e Jill Valentine?
Bene al loro posto ci saranno Naruto Uzumaki e Hinata Hyuuga.
Se volete sapere altro non vi resta che leggere
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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La mattina seguente nell'ufficio di Tsunade:
- Tsunade, sai che mi fido ciecamente del mio figlioccio, ma ho un brutto presentimento riguardo la missione che hai affidato a Naruto e Hinata...- disse l'uomo.
- Ma di che ti preoccupi Jiraiya? Sai bene com'è fatto Naruto e anche se dovesse impiegarci mesi la porterà a termine. E poi se ci dovessero essere complicazioni Naruto le risolverà, vedrai...- disse rassicurante la donna.
- Ma è proprio di questo che mi preoccupo! E se dovessero asserci complicazioni troppo gravose e Naruto non riuscirebbe a risolverle? Non è un Dio e soprattutto non è invincibile.- puntualizzò il cinquantenne.
- Oh quanto sei pignolo, e in più porti pure sfiga.- disse rassegnata la donna.
- Mah, vabbé io ti ho avvertito ora fa' un po' come vuoi.- disse offeso.
 
 
Intanto, fuori la stazione dell'FBI, una ragazza stava aspettando l'arrivo di qualcuno...
"Sono le 8 e 15, l'appuntamento era alle 7 e 45 e Naruto-kun ancora non arriva; è bello vedere che certe abitudini non cambiano" pensò,con un sorriso sulle labbra, Hinata. "Mi chiedo perché abbia chiesto proprio a me di accompagnarlo, insomma poteva chiederlo a Sasuke-kun o Sakura-chan, i suoi migliori amici, invece che chiederlo a me. Che stia cominciando ad accorgersi di me..."
Nel mentre stava facendo questi pensieri, vide alzarsi un grosso polverone e pensò "Parli dell'angelo e spunta l'aureola" (che volete farci è innamorata xD ndA).
- ECCOMIIIIII!!!!- urlò il ragazzo da lontano.
- Anf.. anf... finalmente... anf... ce l'ho fatta- disse ansimando il giovane.
- Scusami Hina-chan, non ho sentito la sveglia... eheh.- disse grattandosi la nuca in evidente imbarazzo.
- N-non p-preoccuparti Naruto-k-kun, non è da molto che a-aspetto.- balbettò lei dandosi della stupida perché non riusciva a non balbettare vicino a lui "Di questo passo penserà che sono balbuziente" pensò delusa.
- Qualcosa non va?- chiese il ragazzo preoccupato.
- Eh? Ehm... N-no, no niente s-stavo solo p-pensando- "A te" aggiunse mentalmente.
- Ok.- sorrise il biondo.- Comunque devo ammettere che oggi sei proprio carina.- aggiunse ammaliato.
Hinata non ebbe neanche la forza di rispondere, era tutta rossa ed era andata in iperventilazione "M-mi ha d-detto ch-che sono c-c-carina" continuava a pensare, si sentì mancare e, come da copione, svenne.
Al suo risveglio si ritrovò sul divano della stazione, in braccio a Naruto e in più i loro volti erano vicinissimi.
Arrossì all'inverosimile e si allontanò da lui.
Naruto accortosi del suo risveglio le chiese come stava.
- B-bene, grazie Naruto-kun.- rispose.
- E di cosa? Non preoccuparti.- eccolo un altro dei suoi meravigliosi sorrisi.
- M-ma dove ci troviamo?- chiese la ragazza.
- Benvenuta nel mio ufficio.- disse lui.- Mi dispiace per il disordine ma non ho mai tempo per fare le pulizie.- disse imbarazzato.
- N-non preoccuparti, se v-vuoi un giorno di questi ti aiuto i-io.- si propose la ragazza.
- Davvero lo faresti?- domandò adorante il biondo.
- C-certo.- rispose.
- Coooomunque, dimmi la verità per caso di piace qualcuno qui nell'FBI?- domandò con sguardo indagatore.
Hinata andò nel panico totale; cosa rispondergli?, sarebbe stato quello il momento della sua dichiarazione?
- E-ecco... i-io...- cominciò a farfugliare.
- Guarda che non sei costretta a dirmelo, non mi offendo mica.- precisò subito il ragazzo.
- B-bhè in r-realtà c'è un r-ragazzo che mi p-piace, e anche tanto.- confessò infine.
- Davvero? E chi è? Non mi dire che anche tu vai appresso al Teme, vero? Oppure è Kiba?- cominciò a tempestarla di domande.
- Na-naruto-kun v-veramente non è n-nessuno dei due.- disse Hinata al massimo dell'imbarazzo.
- Ho capito!- esclamò Naruto.
"Ho parlato troppo adesso avrà capito che il ragazzo che mi piace è lui e mi allontanererà" pensò agitata.
- Si tratta di Neji, anche se è tuo cugino, non ci vedo nulla di male nel fatto che possa piacerti.- disse orgoglioso.
"Oh mio Dio crede davvero che mi piaccia mio cugino, devo smentirlo subito" pensò.
- M-ma no Na-naruto-kun non si tratta di lui.- lo smentì lei.
- Ah, e allora di chi si tratta?- disse un po' deluso, perché convinto di aver trovato la soluzione.
Hinata, troppo imbarazzata, distolse lo sguardo e lo rivolse verso la parete su cui era appeso un orologio.
Non appena vide l'ora si agitò.
- Naruto-kun! Guarda che ore sono!- esclamò agitata.
Naruto si voltò e per poco non faceva cadere Hinata, che era ancora poggiata con la testa sulle sue gambe, a terra per la fretta di alzarsi.
- Merdaaaa! Sono le 9 e 45 e fra 15 minuti dobbiamo partire!- urlò lui.
Cominciò a correre trascinandosi, letteralmente, Hinata appresso.
- N-naruto-kun rallenta! N-non riesco a-a t-tenere il passo.- provò a balbettare.
Naruto non la udiva proprio e così dopo 10 minuti di corsa sfrenata arrivarono all'aeroporto.
- Anf.. anf... Appena... anf... in tempo.- ansimò Naruto.
Hinata, intanto, stava cercando di respirare normalmente.
- Dai, Hinata, un ultimo sforzo, sull'aereo ci riposeremo quanto vorremo.- disse, incoraggiante, il ragazzo.
- E-eccomi a-arrivo.- disse e lo raggiunse.
 
 
Una volta sull'aereo
- Dicevamo prima?- cercò di ingaggiare un discorso il ragazzo visto che il silenzio non gli era mai piaciuto.
Ad un tratto si sentì aleggiare in aria un rumore, che Hinata associò allo stomaco di Naruto e sorrise.
- Ehm... Mi dispiace, ma ho fame.- e per la terza volta in un giorno Naruto si ritrovò in imbarazzo davanti alla stessa persona.
- N-non p-preoccuparti Naruto-kun, è ora di pranzo è n-naturale che tu abbia f-fame e in e-effetti a-anche io.- lo rassicurò lei.
- Menomale, ma secondo te qui hanno del ramen.- sperò il ragazzo.
- N-non lo so, m-ma se ti fa p-piacere l'ho preparato io stammattina p-prima di venire all'a-appuntamento con t-te.- "Mi fa uno strano effetto dire 'appuntamento' e 'te' se mi rivolgo a Naruto-kun" pensò lei.
- Davvero??- domandò con la bava alla bocca.
- S-sì- rispose lei semplicemente.
- Posso assaggiarlo?- chiese supplichevole.
- C-certamente l'ho p-preparato per t-te- disse di getto la ragazza per poi pentirsene.
"Oh mio Dio, cos'ho detto, ora non vorrà più vedermi" pensò tristemente la ragazza.
- C-cosa l'hai preparato per... me?- chiese lui.
- Ehm... S-sì, spero ti f-faccia piacere.- disse tutto d'un fiato Hinata rossissima.
- Se mi fa piacere? Mi rendi felicissimo Hinata-chan.- replicò Naruto con un sorrisone stampato in faccia.
Nella troppa foga di alzarsi, Naruto, andò a sbattere contro il sedile di fronte, con conseguente caduta e perdendo i sensi.
 
 
Svegliatosi si ritrovò con la testa sulle gambe di Hinata e i loro volti vicinissimi, proprio come poche ore prima solo che la situazione era inversa.
Intanto, Hinata, aveva preso dalla sua borsa due ciotole di ramen e a quella vista Naruto si riprese, prima di fare l'agghiacciante (per lui ndA) scoperta di non potersi alzare e quindi di non poter mangiare il suo adorato ramen.
- Dannazione non posso muovermi e ora come farò a mangiare il mio ramen?- disse piagnucolando.
- S-se v-vuoi posso i-imboccarti io.- si offrì Hinata.
- Davvero lo faresti?- domandò con occhioni da cucciolo.
- C-certo.- rispose "Per te questo e altro" aggiunse nella sua mente.
- Grazie mille Hina-chan.- ringraziò Naruto.
- D-di niente N-naruto-kun.- disse.
Prese una ciotola, le bacchette e prese un bel boccone e lo porse a Naruto.
- A-apri la b-bocca Naruto-kun.- "Si sta realizzando uno dei miei sogni" pensò eccitata.
- Ahh.- aprì la bocca Naruto.
E Hinata vi infilò il boccone.
- C-com'è?- domandò speranzosa.
- Ma Hina-chan sei una cuoca eccezionale, è buonissimo, addirittura meglio dell'Ichiraku.- disse ammirato lui.
- D-dici d-davvero??- disse lei incredula, infatti l'Ichiraku era il ristorante preferito del biondino e guai a chi osava parlarne male davanti a lui.
- Certamente.- rispose risoluto il biondo.
"Ha detto che sono una brava cuoca e che cucino addirittura meglio dell'Ichiraku, questo è un giorno da segnare sul calendario"
- G-grazie m-mille, N-naruto-kun no-non me l'aspettavo.- disse arrossendo violentemente la ragazza.
Così tra un complimento da parte di lui e rossore da parte di lei, finirono il pranzo e Naruto decise di fare un sonnellino, Hinata, invece, lo guaradava incantata.
"Com'è bello mentre dorme, sembra un angelo, anzi è un angelo e poi posso guarlarlo senza arrossire o svenire".
Persa in questi pensieri non si era resa conto di essere osservata da un tipo tutt'altro che affidabile che si avvicinò a lei.
- Signorina Hyuuga, salve.- disse l'uomo.
- O-orochimaru-sama, s-salve non l'avevo n-notata.- "Mamma mia, che paura! Questo tipo mette i brividi, ma è comunque un mio superiore e devo portargli rispetto".
- Mi ha mandato Tsunade-sama e ha detto che devo partecipare alla missione con voi.- disse riferendosi a Hinata e a Naruto, che ancora dormiva beatamente.
- M-ma non ce n'era bisogno.- replicò lei.
- Non fraintenderla, si fida di voi, ma Jiraiya-sama aveva un brutto presentimento e così hanno mandato me.- spiegò l'uomo.
- Oh, v-va b-bene.- disse intimorita la ragazza.
- Se mi cercate sono in prima classe.- disse togliendo il disturbo.
"Fiuu, se n'è andato" pensò sollevata.
Nel frattempo Naruto aveva aperto un occhio e si guardava intorno.
- Siamo arrivati, Hina-chan?- domandò con la voce impastata dal sonno il biondino.
La ragazza sobbalzò, non essendosi accorta del risveglio del ragazzo.
- N-naruto-kun ti sei svegliato! C-comunque no, n-non siamo a-ancora arrivati.- disse la mora.
- Uffi, che noia, dattebayo!- ed eccolo lì il suo grido di battaglia (?).
- Cosa possiamo fare per passare il tempo?- continuò.
- Ehm... P-parlare?- azzardò Hinata.
- C-comunque poco fa è-è v-venuto O-orochimaru-sama e a detto che parteciperà con noi alla m-missione.- continuò titubante.
- Ma come parteciperà con noi? Noi bastiamo e avanziamo per questa missione; non a caso siamo gli agenti migliori.- disse con una punta di orgoglio.- Tsunade-baachan non si fida più di noi?-
- Non è q-questo N-naruto-kun, Tsunade-sama ha fatto p-partecipare anche O-orochimaru-sama perché Jiraiya-sama aveva un b-brutto p-presentimento.- spiegò la ragazza.
- Addirittura è stata un'idea dell'Ero-sennin?!- disse incredulo.
- Ehm... S-sì.- disse solamente lei.
- Quando torniamo mi sente...- disse ferito nell'orgoglio.
- N-naruto-kun, l'hanno fatto per noi.- disse convincente lei.
- Mhh, va bene , ci credo solo perché sei tu a dirmelo.- disse convinto.
Hinata, naturalmente, arrossì vistosamente, ma Naruto non ci fece caso, ormai abituato al comportamento dell'amica.
Proprio in quel momento, una voce dall'altoparlante li avvertì del loro arrivo in America.
  
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