Neville Paciock
<< Ce l'hai fatta, Neville. Hai trovato la stanza delle necessità >>
Quando Hermione Granger l'aveva detto, non poteva immaginare che per quel ragazzo, la stanza Va-E-Vieni sarebbe diventata una specie di droga.
La prima volta avvenne quasi per caso.
Era rimasto chiuso fuori dal dormitorio e, data la scomparsa della custode del passaggio, aveva deciso di passare la notte chiedendo asilo alla magica stanza.
Quando entrò, questa si era mutata in una camera confortevole e calda.
Neville, senza pensarci, si tuffò nel morbido letto e subito si addormentò.
Tuttavia non era ritornato le sere successive per la notte tranquilla, ma per la sorprsa che aveva trovato al suo risveglio e della quale non ne poteva più fare a meno.
Aprendo gli occhi, quel giorno, si er ritrovato davanto uno specchio – uno schermio delle meraviglie – che non aveva notato la notte precedente, forse per via della stanchezza.
Si avvicinò, per darsi una sistemata alla divisa stropicciata, ma una volta alzati gli occhi, quello che vide lo tramortì che dovetta sedersi per riuscire a rimanere sveglio.
Da quanto tempo sognava di vedere quegli occhi lucidi, completamente svegli che finalmente lo guardavano. Grandavano lui, e non lo consideravano più un'immagine sbiadita in fondo alla retina di un occhio stanco.
<< Mamma >> chiamò << Papà >>
Dopodichè furono solo lacrime, e furono sorrisi.
[225 parole]
Neville.
Ho sempre amato Neville. Mi emoziona tantissimo leggere di quel pacioccoso ragazzo e spero tantissimo di essere riuscita a infondere un minimo di emozioni.
In fondo anche Neville, in quanto altro possibile candidato alla profezia, è un ragazzo rimasto orfano, in fondo. (Anche con la nonna)
E penso che abbia davvero tanto coraggio ad affrontare una vita così.
Un bacio e auguri di buon anno nuovo,
Tinotina