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Autore: Lea__91    30/12/2011    6 recensioni
Ci troviamo nel periodo di New Moon, quando il branco di La Pusch è impegnato nella caccia a Victoria. Bella, per la sua sicurezza e il suo benessere personale, passa molto tempo alla riserva. Il dolore per Edward è ancora radicato in lei e, nonostante il rapporto con Jacob si stia evolvendo in maniera inaspettata, il passato continuerà ad interferire nella vita dei due, sconvolgendo il loro instabile futuro.
Amore e dolore si mescoleranno in un’unica miscela, lasciando che nuovi e vecchi personaggi intreccino le loro vite, confondendole irreparabilmente.
La pace e la felicità non sono mai sono mai state così difficili da conquistare.
Dopo la cena con Sam, Emily e l’ispettore Swan a casa di Billy, Jacob e Bella si recano nel garage a bordo della Golf per rimanere un po’ da soli e parlare della licantropia di lui.
Ma se quell’attimo di silenzio si fosse prolungato? Se Jacob non avesse cambiato discorso e avesse lasciato capire a Bella che cosa stesse pensando in quel momento? Cosa sarebbe successo?
Questa storia parte proprio da quel punto.
Dal capitolo 1 : Il silenzio che ci avvolgeva era intrinseco di pensieri non detti ma che entrambi conoscevamo. Temevo il momento in cui quella bolla di pace si sarebbe infranta.
Come molte altre volte i confini che avevo cercato di tracciare nel nostro rapporto si stavano confondendo, ed io avevo il terrore di rispondere a quella situazione.
Speravo continuasse a non dire niente, che non desse voce a ciò che il cuore, immaginavo, gli stesse suggerendo.
Ma non fui così fortunata…
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Quileute | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Capitolo 20

Separazioni


Bella

Jake...”
Il suo sguardo si abbassò e un leggero tremore gli attraversò il corpo.
Jake, mi dispiace tanto.”
Nessuna risposta uscì dalle sue labbra. Era immobile, steso sul letto al mi fianco, eppure non riuscivo a percepirne il calore.
Per favore, Jacob.”
Lui respirò a fondo, stanco, e io fui presa dal panico.
Perché si comportava in questo modo? Era così grave ciò che avevo fatto?
Si alzò in piedi, iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza, soffermandosi di tanto in tanto a guardare le nostre foto appese al muro. Corrugò la fronte, pensieroso e, di nuovo, la rabbia lo fece tremare.

Perché ti è mancato.”
Non era una domanda
Perché? Anche io mi ero posta la stessa domanda un milione di volte quella notte. Perché mi era mancato, maledizione? Eppure una risposta esisteva, ed era banalmente umana: Edward era stato importante per me, nel mio cuore ci sarebbe sempre stato posto per lui. L'amore nei suoi confronti era scomparso, ma l'affetto era rimasto.

Jacob, lui... gli vorrò sempre bene, ma ora è te che amo.”
Cercai di essere chiara, convinta, perché una sola parola sbagliata avrebbe potuto rovinato tutto. L'idea di perderlo mi stava uccidendo. Ci saremmo chiariti, come sempre. Litigavamo e poi facevamo pace, tra noi funzionava così. Giusto?
Mentre ti bacio o sto semplicemente con te, Bella, pensi a lui?”
Cosa? Come poteva dire una cosa del genere?
Stai scherzando, vero? Non potrei mai pensare a lui mentre siamo insieme! E lo sai, lo sai benissimo. Non ti ho dimostrato abbastanza amore in questi mesi? Porca miseria, ho solo riabbracciato una persona a cui ho voluto bene, non credo di dover subire un processo per questo. O sbaglio? Mi dispiace che tu abbia frainteso, non avrei mai voluto ferirti. Mai. Perché ti amo e dovresti saperlo bene.”
I nostri occhi si cercarono, i miei carichi di frustrazione per la sua incomprensione e i suoi di... niente? Non riuscivo a decifrare nessuna delle sue espressioni.
I raggi del sole stavano lentamente scomparendo e le nuvole avanzavano come onde impetuose.

Guardami, Jake. Guardami perché i miei occhi non conoscono la menzogna.
Le sue braccia mi spinsero improvvisamente contro il muro, in un attimo mi ritrovai stretta nella sua morsa, le sue iridi nere immerse nelle mie.

Lui è ancora qui dentro, Bella? Ho bisogno di saperlo.” e puntò il dito contro il mio petto, dove il cuore batteva impazzito.
I miei pensieri si azzerarono per un istante, non ero pronta ad accettare una simile mancanza di fiducia.
Sono tutte stronzate, Jacob. Hai paura e posso capirlo, ma non puoi dire sul serio. Non puoi!” Gridai.
Quando smisi un silenzio sordo calò tra noi. Più forte della rabbia di quella notte e dei battiti dei nostri cuori, il silenzio era ovunque. Nei respiri, nei sussurri. Impregnava perfino i muri. Era come il vuoto che avanzava, la voragine che si spalancava.
I suoi pollici raccolsero le mie lacrime ma altre bagnarono le mie guance.
Avevo freddo.

Ho tanta paura, Bells. Ho paura di svegliarmi un giorno e non trovarti più al mio fianco. Ho paura di vederti ancora tra le sue braccia. Ho paura di perderti, ora, prima. Sempre.”
Il cuore iniziò a battere più velocemente, sembrava volesse uscire dal mio petto. Ma dove voleva andare quando tutto ciò di cui aveva bisogno era proprio lì davanti?
Mi aggrappai forte al suo collo, ma lui rimase inerme, combattuto tra ciò che gli diceva il suo amore e ciò che gli urlava la mente.

Avevo iniziato a piangere, perché non volevo arrendermi alla verità che, inesorabile, ci stava separando.
“Forse... forse abbiamo bisogno entrambi di un periodo di pausa. Per riordinare le idee.”
Perché stava precipitato tutto a causa di uno stupido abbraccio e due semplici parole? Perché Jacob non riusciva a capire che io avrei amato solo e sempre lui? Il mio cuore non sussurrava che il suo nome: Jacob. Jacob. Jacob. Per sempre.
“Non puoi… ”
Non riuscivo a formulare una frase. Non riuscivo a respirare, pensare. Vivere.
“Voglio solo che tu senta anche la mia mancanza, Bella. Ho bisogno di sapere che anche io ti posso mancare.”
Vidi una lacrima scivolare sulla sua guancia bronzea, e questo mi uccise. Era una lama che lacerava la pelle di entrambi.
“Ma tu mi manchi sempre, Jake! Anche quando vai via per pochi minuti. Tu mi manchi ogni istante che non sei con me!” urlai disperata.
Lui sorrise amaramente, ancora triste e ancora troppo distante.
“Per te io sono una certezza, un pilastro. Ma voglio essere di più, voglio essere l'uomo della tua vita, e per farlo devo scacciare ogni paura e ogni dubbio. Voglio la certezza assoluta che non tornerai da lui solo per sentirti meno sola se io non dovessi esserci. Ti chiedo solo una pausa. Io ti ho aspettata per mesi quando lui ti ha lasciato.”
Il colpo di grazia. Lui mi aveva aspettata quando nessun altro l'avrebbe fatto. Ero una reliquia, una macchina da rottamare, e lui mi aveva aggiustato. Giorno dopo giorno aveva assemblato i miei pezzi rotti fino a rendermi come nuova, nemmeno le cicatrici si intravedevano.
Ero certa di amarlo con ogni mia cellula, eppure, questo sembrava non bastargli più. Lui voleva di più, quando non aveva mai preteso nulla. Avrei resistito senza di lui? Perché non avevo dubbi: mi sarebbe mancato. Era una certezza, come l'alba che sorge al mattino e la luna nel cielo.
I minuti passavano silenziosi senza che io riuscissi a dire niente.
“Cosa intendi per pausa?”
Jacob guardò fuori dalla finestra, in un punto lontano e indefinito dove io non riuscivo a vedere.
“Tra pochi giorni infurierà una battaglia là fuori, e io combatterò per proteggerti.” fece una pausa, poi i suoi occhi tornarono fissi nei miei. “E voglio che tu stia il più lontano possibile da Forks e La Push. Voglio saperti al sicuro e distante.”
Chiusi gli occhi. Respira, Bella. Respira.
“Quanto... distante?”
Jacob piegò la testa di lato, guardandomi meglio e con più intensità. Mi sentii persa.
“Diverse centinaia di chilometri. Il dottore sta organizzando la tua partenza per Denali, in Alaska. Lì sarai al sicuro, protetta da altri vampiri come loro. Penso sia la soluzione migliore.”
La terra sotto i piedi perse di consistenza ed io iniziai a cadere, sempre più giù, oltre gli abissi per tuffarmi dritta nel nulla.
Alaska? Davvero aveva bisogno di allontanarmi tanto per ritrovare la fiducia? Ero cosi imprevedibile, per lui?
“Perché? Perché stai facendo questo a Noi?”
La sua mano, calda e lenta, mi accarezzò il viso, ma io la scacciai via, subito, prima di ustionarmi ancora.
“Avevi promesso di non ferirmi mai, Jacob!”
Ero furiosa. La testa mi pulsava di rabbia e dolore. Iniziavo a non sentire più nulla, il mondo come lo conoscevo stava sbiadendo sotto i miei occhi. A contornare i miei giorni rimanevano un pallido bianco e un nero crudele.
Non lasciarmi.
Mi abbracciò ed io iniziai a dimenarmi frenetica, ma lui non si mosse di un millimetro.
“Ricordati che ti amo, Bella. E non smetterò mai di farlo. Voglio solo potermi fidare di te. Voglio che anche tu sia la mia certezza.”
Lottai ancora, scalciando e battendo i pugni, finché non ebbi più forze e mi lasciai andare alle lacrime, stretta contro il suo petto.
Non volevo andare in Alaska, non volevo lasciarlo proprio ora che rischiava la vita per salvare la mia. Volevo lui, e basta.
“Non farmi partire, Jake. Ti prego. Voglio restare con te. Voglio te...”
Lui mi strinse più forte, tremando e sussurrando al mio orecchio, ma io non riuscivo a percepire le sue parole. C'era solo tanto, tanto vuoto.
Le sue mani percorsero il mio corpo lente, fameliche e in cerca di ricordi. Poi le sue labbra furono sulle mie e l'ultima scintilla di colore esplose tra di noi.
Bocca nella bocca.
Lingua contro lingua.
Dolce. Amaro. Salato.
Lacrime.
Mi abbandonai a quel contatto, al caldo e al rosso che lento stava scomparendo. Arancione, giallo... Poi tutto divenne nero.
Lui se n'era andato.










Angolo autrice

Dopo averlo riscritto parecchie volte e averci litigato per serate intere, eccolo. L'ultimo capitolo. Ormai alla fine manca solo più l'epilogo, che è già praticamente pronto.
Rimando i ringraziamenti alla prossima settimana, quando su questa storia ci sarà scritta la parola fine. Sono solo felice di averla scritta, perché mi ha dato l'opportunità di conoscere persone stupende e anche di migliorarmi.
Spero che il messaggio di Jacob sia stato chiaro, di essere riuscita a dire tutto ciò che volevo. Nonostante il finale un po' triste spero che il pezzo vi sia piaciuto lo stesso.
Un abbraccio a tutti
Lea


   
 
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