Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: cescapadfoot    30/12/2011    4 recensioni
"And I will love you, baby, always!
And I'll be there forever and a day, always!
I'll be there 'till the stars don't shine,
'till the Heavens burst and the words don't rhyme
And I know when I die,
You'll be on my mind,
And I'll love you, always!"
[Jon Bon Jovi_ALWAYS]
Lily e James: i Malandrini, le amiche, la guerra, i primi veri amori...e l'inizio della storia d'amore tra i genitori di Harry Potter.
[personaggi e pairing: Lily Evans/James Potter, Sirius Black/Dorcas Meadowes, Remus Lupin/Marlene McKinnon, Frank Paciock/Alice Prewett, Mary MacDonald, Peter Minus, Lord Voldemort, Mangiamorte, Silente, l'Ordine della Fenice]
(storia modificata e corretta)
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'We will live to fight another day [James Potter/Lily Evans]'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Hai affrontato Voldemort, James.Ancora una volta! Ti rendi conto?
- Peter, non è una cosa di cui essere eccitati.
- Spero solo che abbia capito la lezione, ma ne dubito.
- Magari invece la capirà, prima o poi…
- Remus, vuoi scherzare? Con quella pazza di mia cugina che si ritrova? Non credo proprio!
I cinque Grifondoro erano intenti a parlare ancora dello scontro; o meglio, quattro: James era ancora impegnato a pensare a Lily addormentata. Era rimasto ammirato dal sangue freddo che la ragazza aveva dimostrato.
“Eppure, la paura di perderla ora sta diventando sempre più grande…” pensò il ragazzo.
- James, tutto bene?- gli chiese Frank.
- È da quando siamo usciti dal dormitorio delle ragazze che hai quella faccia pensierosa.- fece Remus.
- Una Cioccorana per scacciare i pensieri?- propose Peter.
- Mandi ancora a farsi fottere il programma di dieta e palestra che ti ho stilato e che ti ho consigliato di seguire durante l’estate, Coda?- fece Sirius, strabuzzando gli occhi.
- Che mi hai obbligato a seguire durante l’estate, per essere precisi…- borbottò Peter, alzando gli occhi al cielo.  
Sirius scosse la testa, ma si voltò quando parlò James.
- Ho parlato con Marlene.
I ragazzi rimasero in silenzio.
- Dice che Lily ha pianto per me durante l’estate, che è confusa e che nel caso sia innamorata lei non lo voglia ammettere.
- James, quante volte te l’abbiamo detto?- fece Remus, paziente.- Devi lasciarle il suo spazio e…
- Lo so, Remus…- sospirò James.- Ma cazzo, è difficile!
James si mise le mani nei capelli e Sirius gli chiese:
- Stai davvero male per lei?
- Sirius, guardami!- esclamò James, frustrato.- Io…io impazzisco quando le sono vicino e ogni volta che provo ad abbracciarla o a toccarla…io non vorrei turbarla, ma non ce la faccio!
Sirius studiò la faccia del suo migliore amico, di quello che lui in pratica considerava il suo “fratello gemello”: non l’aveva mai visto così, ma aveva capito già da metà del quinto anno che c’era qualcosa di Lily Evans che lo attirava. Credeva che fosse una cotta sporadica, una sfida, ma durante l’estate Sirius aveva capito che “quella cotta sporadica” era qualcosa in più: lo vedeva impallidire quando Lily veniva nominata per caso, lo vedeva perdersi nei suoi pensieri quando la vedeva camminare…
“Questo è il motivo per cui è meno scavezzacollo” pensò Sirius per la centesima volta. “Lo sta facendo per lei”
Sirius sapeva che prima o poi loro due avrebbero preso due strade diverse, che una donna sarebbe entrata nella vita di ciascuno di loro, ma non si sarebbe mai aspettato così presto; però tuttavia, qualcosa nel suo istinto gli diceva che era Lily Evans.
Così Sirius gli disse:
- Amico, l’unica cosa che devi fare è aspettare e avere pazienza; so che è duro, ma non può essere diversamente.
James annuì.
La notte portò poco sonno a James, che non faceva altro che cercare togliersi - invano - l’immagine di Lily davanti ai Dissennatori, ai Mangiamorte…davanti a Lord Voldemort.
Era intervenuto. Sarebbe intervenuto anche se ci fosse stato qualcun altro, ma lei…
Lei stava diventando tutto per lui.
C’era la guerra, fuori; e questo era un motivo per cui si stava impegnando tanto, troppo.
E poi c’era lei…
Lei era un motivo per cui cercava di dominarsi, di fare meno scherzi, di fare meno l’idiota.
Lei era un motivo per cui aveva smesso di atteggiarsi quasi sempre con il Boccino.
Lei era un motivo per cui cercava di controllare la voglia di strozzare tutti i Serpeverde, Mocciosus in particolare.
Lei era un motivo per cui aveva smesso di frequentare oche senza cervello.
“No, mi sono sbagliato” pensò James. “Lei non è un motivo. Lei èil motivo”
 

*.*


Il giorno dopo, quando scesero a colazione, James fu contento di vedere Lily; era ancora un po’ pallidina, e quell’aria le dava l’aspetto di qualcosa di fragile, ma almeno ora stava meglio.
Lily e Mary, dietro insistenza di Dorcas, presero una bella fetta di torta al cioccolato ciascuna.
- Ma se l’abbiamo mangiato poco fa in dormitorio!- esclamò Mary.
- Era quello che ci ha dato Madama Chips, fra l’altro…- puntualizzò Lily.
- Lo so, ma siete ancora pallide.- fece Dorcas.- Quindi, vedete di non lasciare nemmeno le briciole, o chiamo altri Dissennatori.
Lily annuì sorridendo – solo loro potevano trovare il coraggio di scherzare su una cosa grave subito il giorno dopo - ma represse un brivido: il contatto con quegli esseri era stato orribile.
Aveva sentito odore di morte, sensazioni di infelicità, gelo totale…
Le avevano lasciato un senso di debolezza che le aveva prosciugato gran parte delle sue energie all’arrivo a Hogwarts e le avevano riempito la mente di sensazioni orribili: la morte dei suoi genitori, Petunia che l’accusava di questo, Hogwarts rasa al suolo, le sue amiche in fin di vita, James Potter morto…
James Potter.
Il ragazzo che l’aveva salvata, anche e soprattutto dalle grinfie di Lord Voldemort, il mago oscuro più temuto di tutti i tempi.
“Non posso innamorarmi di lui” s’impose Lily, attaccando la sua fetta di torta. “Io non lo amo, punto!”
Ma era proprio vero? Per lei si, lo era.
E allora perché si era sentita sollevata quando lui l’aveva raggiunta mentre cercava di combattere da sola i Dissennatori?
Perché le si era rivoltato lo stomaco quando il serpente aveva morso James?
Perché si era sentita confortata e al sicuro quando James l’aveva aiutata a raggiungere l’infermeria, sostenendola durante il tragitto?
Ma soprattutto…perché nei suoi pensieri non riusciva più a dire Potter, ma James?
- Ehi, raggi di sole!
Lily si sentì stritolare dall’abbraccio di Alice.
- State bene, ora, vero?- fece Alice ansiosa, guardando le due amiche.
- Certo!- esclamò Mary.
- Sì!- fece Lily annuendo e cercando di sorridere.- Fino a prima che tu ci strangolassi.
Marlene le lanciò un’occhiata, e poi disse sorridendo:
- Bene, sono contenta; sennò, non saremmo riuscite a sopportare una Alice forsennata e in balìa delle preoccupazioni, vero Dorcas?
- Puoi dirlo forte!- annuì Dorcas energica.- Povero Frank, che ti sorbisce.
- Grazie, dovrebbero farmi sarto per questo!- urlò Frank dal suo posto, ridendo.
- Si dice santo, Frank!- lo rimbeccò allegramente Sirius.- Comunque non ho voglia di fare il prof; è troppo presto, sono troppo assonnato…
-…ed è compito di Remus.- concluse James.
- E voi due siete dei gran pigroni.- rise Remus.
- Rem, è vecchia, cambia repertorio!- protestarono i due.
- Mi stupisco che voi due non siate gemelli!- commentò Dorcas.
- Gemelli proprio eterozigoti, separati tristemente dalla nascita!- esclamò Sirius in finto tono melodrammatico.- Ma per fortuna l’ho ritrovato!- aggiunse, abbracciando selvaggiamente James e fingendo di singhiozzare.- Fratellino, mi sei mancato!
- Vuoi un fazzoletto?- fece James, singhiozzando fintamente a sua volta.
I due presero due tovaglioli di carta e fecero finta di soffiarsi il naso, producendo una pernacchia stile Pix.
- Guardate, ci siamo ricongiunti!- “singhiozzò” ancora James.
- Lo devo dire ancora…mi sei mancato!
- Tu di più!
Tutti risero. Anche Lily, che riprese un po’ di colore; James lo notò e ne fu felice, ma…
- Potter! Black!
“Non dirmi che questa è sfiga…” pensò James.
- Smettetela di fare confusione!- gridò loro la professoressa McGranitt.- Direi che un’oretta con Gazza a pulire un po’ di trofei con lui oggi pomeriggio, verso le cinque, non può che farvi bene!
“Si, si chiama sfiga…” pensò James, scocciato.
- E ringraziate che è prima mattina e che per questo non vi tolgo nessun punto!- concluse la professoressa, guardandoli severamente.
“Che culo!” pensò James. “Grazie mille, prof…”
La professoressa si allontanò a grandi passi, facendo respiri profondi.
I due colpevoli si ricomposero, ma l’espressione divertita rimase nei loro occhi e questo fece sorridere un po’ Lily.
“Oh, ma perché proprio lui?” si chiese la ragazza, quando beccò James a guardarla.

*.*


Lily era seduta nel suo tavolo preferito in Biblioteca che studiava Difesa contro le Arti Oscure.
Sentì a lato un Peter disperato dire a Sirius, con voce piena di sconforto:
- Non ci capisco niente!
Lily azzardò un’occhiata e vide anche Sirius in difficoltà; i due ragazzi erano alle prese con la famigerata legge di Golpalott.
La ragazza si ritenne fortunata ad averla capita; era una dei pochi. Gli altri Grifondoro erano stati James, Marlene, Frank e Dorcas.
Dando un’occhiata più approfondita, Lily si accorse che anche Sirius aveva un’aria sconfortata; il ragazzo guardò ancora il paragrafo della legge, poi chiuse il libro e prese a usarlo per darsi testate in fronte con disperazione.

Sirius chiuse il libro e cominciò a darsi testate con quello.
“Maledetta legge che non capirò mai!” pensò fra sé, sconsolato.
- Ehm, Sirius…- fece Peter.- Darti testate con il libro di Pozioni non ti farà imparare il concetto.
Sirius sbuffò esasperato; lui in Pozioni riusciva a prendere sempre una O bella abbondante, come poteva fallire.
-Peter, lasciami provare il mio tentativo in extremis di osmosi…- borbottò Sirius, continuando con le testate.
In quel momento, Lily si avvicinò.
- Problemi?- chiese la ragazza.
- Si.- rispose Peter, sconfortato.- La legge di Golpalott.
- Ma se è facile…- obiettò Lily con semplicità.
- Mica lo è per tutti.- sbottò Sirius.
Lily strizzò gli occhi un attimo, poi si sedette e disse:
- Dai, ve la spiego.
- Ti pare che riusciremo a capirla anche se la spieghi tu?- chiese Sirius con forte scetticismo, strabuzzando gli occhi.
- A volte i concetti si riescono a spiegare con parole semplici.- rispose invece Lily.
Dopo mezz’ora, Peter era stupefatto: aveva capito il concetto con sorprendente facilità; il ragazzo arrischiò un’occhiata a Sirius, anche lui senza parole: l’aveva capita perfettamente.
- Grazie, Lily!- esclamò Peter, estasiato.
- Niente di che…- disse lei con disinvoltura.
- Bene, vado a finire Erbologia.- disse Peter, alzandosi.- Grazie ancora, ciao!
- Ciao!
- A dopo, Pete…
Lily sospirò soddisfatta.
- Ehi…- fece Sirius, un po’ imbarazzato.- Grazie.
- Di niente.- rispose Lily.- Vedi, non è stato difficile, anzi…Sirius?
Ma Sirius non stava ascoltando; non stava nemmeno guardando Lily, ma davanti a sé, tenendo gli occhi ridotti a fessure, una smorfia gelida in volto.
Lily guardò nella sua stessa direzione e vide davanti a loro un ragazzo un po’ più giovane di loro, molto somigliante a Sirius.
I due ragazzi si squadrarono.
- Sirius…
- Regulus…
Regulus Black passò vicino a loro, guardò Lily sprezzante e le disse:
- Sanguesporco…
- Sporco Purosangue…- replicò lei con disinvoltura e gettando un’occhiata a Sirius per impedirgli di reagire.
Prima che Regulus potesse aprire bocca, arrivò Madama Pince, che chiese acidamente:
- Cosa sta succedendo qui?
- Niente, Regulus se ne stava andando.- rispose subito Sirius.- Vero, Regulus?
Regulus annuì secco, gli lanciò un’occhiataccia e se ne andò; Sirius sospirò.
- Che c’è?- gli chiese Lily.
- Lo odio.- rispose Sirius.- Lo odio perché è uno stupido ipocrita che si è fatto inculcare idee stupide e antiquate dai miei, mia madre in particolare.
- Ehi…- fece Lily, tentando di sollevargli il morale.- So che è lungo, ma devi aspettare fino ai diciassette anni, e poi…
- E chi ha avuto pezza di aspettare i diciassette?- la interruppe Sirius, ridendo un po’ tristemente.- Dopo la fine del quinto anno me ne sono andato di casa, li ho mandati tutti a quel paese.
- E dove sei andato?- chiese Lily, curiosa.
- Da James.- rispose Sirius.- Lui è…beh, lui c’è sempre stato per me, è l’unica persona che posso chiamare fratello.
Lily si ritrovò ad annuire suo malgrado; quello era un altro lato di James che non conosceva – o meglio, che conosceva solo superficialmente: sapeva quanto fosse legato ai suoi amici, a Sirius in particolare.
- Ma perché hai lasciato i tuoi?- domandò poi Lily.
Sirius sospirò seccamente e le disse:
- Hai visto Regulus, no? I Black sono una delle famiglie Purosangue più in vista, una delle più antiche e più ricche della nazione. E ovviamente, pensano che siano ancora giusti valori come quello della purezza di sangue, del dominio sui Babbani e altre cretinate. E poi, non mi hanno mai accettato come figlio.
- Perché?
- Non lo so. Forse dipende anche dal fatto che il matrimonio dei miei era combinato…e poi, sembrava che ogni cosa che facessi li irritasse, non hanno mai fatto nessuno sforzo per capirmi; con loro mi sono sempre sentito…
-…il peso della famiglia, vero?- lo interruppe Lily.
- Si…- rispose Sirius, sorpreso.- Ma…tu…?
- No, i miei hanno accettato la cosa, mi incoraggiano.- rispose Lily, ad un tratto abbacchiata.- Mia sorella, invece…
Lily sospirò, poi disse:
- Abbiamo avuto un rapporto fra sorelle abbastanza normale: i classici litigi che ci possono essere e le conseguenti riappacificazioni; poi a sette anni sono cominciate ad accadermi cose strane. E, infine, è arrivata la lettera per Hogwarts…
Lily guardò fuori dalla finestra; Sirius ebbe l’impressione che i suoi occhi si fossero un po’ inumiditi.
- Per lei, io sono una persona anormale…un mostro.- continuò Lily a bassa voce.- Quando sono tornata per le vacanze estive dopo il primo anno, volevo chiarire; invece abbiamo litigato di brutto. Da quel giorno, a malapena ci salutiamo. Per lei, io sono…
-…la pecora nera di famiglia, già.- concluse Sirius, a bassa voce.
I due rimasero in silenzio per qualche minuto; poi Lily ridacchiò.
- Che c’è?- fece Sirius.
- Niente.- rispose lei.- È solo che…beh, noi due non siamo mai andati molto d’accordo, anche se ho un rapporto migliore con te rispetto al tuo gemello molto eterozigote.
Sirius rise.
- In effetti, questa è la prima conversazione civile che noi due facciamo in sei anni di scuola.- considerò Sirius, ridendo come suo solito.
- Già…- sospirò Lily.- Beh, ora devo andare…ci vediamo, ciao.
- Ciao!
Lily uscì dalla Biblioteca, stupita che i Malandrini le riservassero ancora delle sorprese.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

NOTE: allora, è un capitolo un po’ breve e mi convince fino a un certo punto. Vediamo che Lily si apre un po’ sul suo passato con uno dei due re del teppismo e direi che è una buona base per far iniziare loro un buon rapporto di amicizia (no, non ci sono triangoli amorosi in questa storia, mi dispiace).
Daphne91, calmati, so che il “tuo” James compare poco, ma devi solo avere pazienza e…aspettare il prossimo capitolo da brava bambina.
Bene, ringrazio ancora tutte le persone che mi seguono (se volete anche lasciare una recensione fate pure, le critiche di ogni tipo sono ben accette) e ne approfitto per farvi gli auguri di felice anno nuovo. Ciao ciao!!!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: cescapadfoot