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Autore: James potter    30/12/2011    3 recensioni
Salve a tutti, eccomi con un'altra fanfiction sulla copia Harry/Hermione... L'altra storia l'ho cancellata, perchè non mi convinceva e, inoltre, penso che avevo perso il vostro interesse...
Questa storia sarà diversa dall'altra, perchè ho intenzione di rendere più complicata la relazione tra i due ragazzi... dovranno infatti superare alcuni momenti difficili prima di poter vivere felicemente il loro amore... se vi ho incuriosito leggete e, mi raccomando recensite in molti... così facendo mi aiuterete a migliorarmi :-)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, I Malandrini, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Eccomi con un altro capitolo, spero vi piacerà... l'ho scritto abbastanza di fretta, ma sono comunque soddisfatto.
Critiche e consigli sono bene accetti, mi raccomando :-)


Era via da troppo tempo e i mangiamorte si stavano chiedendo cosa fosse successo.
Nessuno immaginava che lo scontro tra il Prescelto e l'Oscuro Signore durasse così a lungo.
Solo uno di loro era rimasto immobile, come se stesse riflettendo: Bellatrix Lestrange, luogotenente di Voldemort.

Ad un certo punto si mosse, e tutti guardarono verso di lei.
Lei tutta via si rivolse ad una sola persona, la stessa che aveva condotto Harry dal mago oscuro, tornando poi indietro.
“Vai a vedere cosa è successo” ordinò la strega.
“Mi ucciderà se saprà che ho disobbedito ai Suoi ordini”, protestò il mangiamorte.
“Draco, ti ho detto di andare!!” urlò Bellatrix.

Draco Malfoy obbedì. Si materializzò nel luogo in cui era avvenuto lo scontro tra i due maghi più famosi del momento, notando subito che qualcosa non andava.
I corpi dei due nemici, infatti, erano a terra, apparentemente privi di vita.
Malfoy andò a guardare il corpo di Harry, cosa che gli fece un effetto strano.
In sei anni di scuola l'aveva sempre maltrattato, era la sua nemesi, perchè era convinto che fosse uno che cercava attenzioni ovunque, di proposito, giusto per attirare l'attenzione su di lui.
Era certo che il fatto di aver sconfitto Voldemort all'età di un anno lo rendeva presuntuoso. In realtà non lo conosceva bene, perchè non lo aveva mai frequentato, limitandosi ad offenderlo quando lo incontrava per i corridoi.

Solo ora si rendeva conto del suo errore. Lui era andato a sacrificarsi per tutti loro, perchè tutti potessero avere una vita migliore. Draco Malfoy questo non l'avrebbe mai fatto. Un sentimento che non avrebbe mai pensato di avere per Harry si fece strada nella mente di Draco: l'ammirazione. Ammirava il suo nemico per il suo coraggio e la sua determinazione.

Passò poi a guardare il corpo del mostro che stava facendo vivere a lui e alla sua famiglia una vita crudele, senza speranza. Capiva ancora di più quanto si era sbagliato, quanto i valori in cui la sua famiglia per anni aveva creduto fossero infondati. Lui non aveva mai avuto amici, solo burattini che comandava come voleva, e che stavano con lui solo per paura e rispetto. Tutto questo per colpa di Voldemort, che aveva instillato nelle menti di tutti i purosangue valori sbagliati. Potter invece aveva degli amici, amici veri, che sarebbero morti per lui, come lui era morto per loro.

Mentre pensava a tutto questo, si ricordò del suo compito: doveva riportare il corpo di Voldemort ai mangiamorte. Non poteva portare il corpo di Harry, primo perchè si sarebbe t radito, e i mangiamorte l'avrebbero ucciso, secondo perchè erano troppo pesanti da portare tutti e due. Decise così di portare il corpo di Voldemort, dicendo poi che non aveva trovato quello di Harry, che nascose sotto il mantello dell'invisibilità situato di fianco al Prescelto.

Prese così il corpo di Voldemort e si smaterializzò dagli altri mangiamorte che, visto il corpo del loro Signore, apparentemente senza vita, si disperarono.

 

Harry, ancora incredulo, decise che sarebbe tornato a scuola, insieme a tutti gli altri. Si smaterializzarono così proprio al limite della foresta, osservando tristi la scena di distruzione che avevano davanti agli occhi. Tuttavia si fecero coraggio e avanzarono verso l'ingresso principale dell'antica scuola.
Nel castello, intanto, tutti i feriti erano stati curati, mentre i morti erano stati portati nell'altra saletta, quella dove i ragazzi del primo anno aspettavano prima dello smistamento.
L'atmosfera era tretra: c'era chi si consolava a vicenda, chi se ne stava rintanato per conto suo, chi ancora faticava a realizzare quello che era successo.

Ad un certo punto si sentì un gran frastuono provenire dalla sala d'ingresso. Tutti si precipitarono lì, le bacchette tese, spaventati ma pronti a dare battaglia.
Ciò che videro, però li riempì di gioia e stupore allo stesso momento: Silente, Piton, Lupin Thonks, Sirius, James e Lily, avanzavano con calma nella sala grande ammutolita, incuranti degli sguardi increduli che li fissavano. Dietro a tutti loro, c'era Harry Potter, sopravvissuto nuovamente all'anatema che uccide

   
 
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