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Autore: luz79    16/08/2006    3 recensioni
Questa fan è una H/H. E' ambientata dopo Hogwarts: Harry ed Hermione, ventenni, si amano, ma non si sono ancora dichiarati. Polli! ... cosa accadrà ai due dopo una rimpatriata tra ex-studenti...? Scopritelo!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. There is a party

Amici, la nostra povera Herm andrà proprio in crisi a questa festa...

marco: Harry ci prova, ma quando si tratta di Hermione diventa un pò tontolotto!

Sas90: sei tornata...Grazie, grazie. Aspetto i prossimi commenti.

desdeus: spero che questo capitolo ti intrighi di più del precedente.

A domani belli! Baci baciotti

Luz

4. THERE IS A PARTY!

La sera della festa, alle nove in punto, Harry suonò alla porta di casa Granger.

“Ciao Harry” lo salutò la mamma di Hermione.

“Buona sera Signora Granger” rispose cordiale il ragazzo.

“Hermione dovrebbe essere pronta, sali pure da lei” disse la mamma della sua amica.

Harry salì velocemente le scale e bussò alla porta di Hermione.

La strega gli aprì e lui rimase incantato a guardarla.

“Sei un sogno!” disse a bassa voce Harry cercando di darsi un contegno.

“Grazie” disse Hermione arrossendo “sei sempre così galante, potrei farci l’abitudine”.

“Sono sempre ai suoi ordini signorina!” scherzò il moro facendo un inchino.

“Che sciocco! Dai andiamo, Messer Potter prima che cambi idea” affermò l’amica.

Harry allora le prese la mano e insieme si smaterializzarono alla festa.

I due giovani amici si ritrovarono in un sala enorme, piena di gente che ciarlava e sorseggiava drink.

Harry lasciò di malavoglia la mano della brunetta e insieme si diressero in mezzo alla massa.

“Signorina Granger, signor Potter” disse una voce alle loro spalle.

“Ronald” urlò Hermione sporgendosi ad abbracciare l’amico.

“Ciao tesoro!” disse il rosso rispondendo all’abbraccio.

“Hei voi due… non vi state dimenticando di qualcuno” affermò Harry fintamente indispettito.

“Amico, vieni qua!” disse Ron trascinando anche il moro nell’abbraccio.

“Che scena strappalacrime! San Potter, Lenticchia e la Mezzosangue di nuovo insieme” disse una voce vicina.

“Malfoy attento! Non credo che da morto potresti riuscire a sposare mia sorella” ribatté ironico Ron.

“Cognatino, come siamo suscettibili! Lo sai che scherzo… voi tre siete diventati carne della mia carne, sangue del mio sangue, la luce dei miei occhi” commentò il biondo teatrale vicino alla giovane Weesley.

Dopo un po’ che il trio, Draco e Ginny chiacchieravano, si unirono a loro anche Neville Paciock e Luna LoveGood che ormai facevano coppia fissa da due anni. Luna era diventata direttrice del “Cavillo”, mentre Neville era biomago al San Mungo.

A Luna e Neville si aggiunsero anche Dean Thomas e Seamus Feenigan che ora lavoravano alla Gringott come brokers ed erano rimasti sciupafemmine incalliti.

Dopo mezzora di ciarle e pettegolezzi, Hermione si allontanò dal gruppo. Infondo, infondo la serata non si stava rivelando così tragica, si ritrovò a pensare. Era felice di aver rivisto i suoi vecchi amici.

“Granger sorridi” sentì dire da un ragazzo che aveva in mano una macchina fotografica.

“Ciao Colin!” disse Hermione, prima di mettersi in posa per una foto.

“Allora Hermione come stai?” chiese gentile il biondino.

“Benissimo Colin e tu?” domandò Hermione.

“Bene, bene e il tuo ragazzo dov’è?” fece Canon riferendosi ad Harry.

Hermione arrossì leggermente e rispose:”Harry è laggiù, ma non è il mio ragazzo”

“Mi spiace che non state più insieme” riprese Colin mortificato.

“Non ti preoccupare” si affrettò a dire Hermione che non voleva infilarsi in una sterile discussione sul fatto che lei ed Harry non erano mai stati insieme.

“Io vado Hermione, mi ha fatto piacere rivederti” la salutò Canon dopo alcuni minuti.

“Anche a me Colin, ci si vede” lo congedò la bruna che si diresse verso il bar.

Perché tutti hanno sempre pensato che Harry ed io fossimo fidanzati? … E perché non lo siamo davvero? ...si chiese Hermione sconsolata, bevendo il primo drink della serata.

“Hermione cara ciao!” cinguettò la voce di Lavanda Brown davanti a lei.

“Lavanda tesoro, come stai?” domandò la bruna fintamente cortese.

“Bene cara, la gravidanza procede al meglio e il mio Steve è fantastico, mi venera anche se non sembro più una modella” squittì la Brown.

“Sei uno splendore anche con il pancione cara” affermò Hermione.

“Grazie tesoro, anche tu sei deliziosa con questo vestito. Ma dimmi Ron, Harry dove sono?” domandò la neomamma.

“I ragazzi sono in fondo alla sala, stanno chiacchierando con Dean, Neville e Seamus” disse Hermione sperando di liberarsi così della seccatrice.

“Ora vado a salutarli” cinguettò la Brown.

“Ah Hermione cara, prima di andare, volevo sapere se finalmente ce l’hai fatta a fidanzarti con Harry?” chiese maligna la strega.

Hermione cercando di trattenersi dal prendere a schiaffi “Miss Mi Sono Fatta Tutti Ad Hogwarts”, rispose calma:”Lavanda cara, Harry ed io siamo e vogliamo rimanere solo amici”.

“Se lo dici tu, ti credo” fece l’altra allontanandosi da Hermione.

Hermione bevve anche il secondo e il terzo cocktail della serata.

La bruna aveva sempre detestato Lavanda Brown sin dai primi anni di scuola. La Regina delle Stronze era praticamente andata a letto con tutti, durante il settimo anno, anche con il suo Harry. Era falsa come giuda e pettegola come poche. Hermione non riusciva a capire come fosse riuscita a circuire e a sposare il cinquantenne Steve Fire, magnate della Fire&Co la multinazionale produttrice di scope Firebolt.

Il colpo finale la nostra eroina lo ricevette, una mezzora dopo, quando George e Fred Weesley, che erano con lei al bar, le fecero notare con chi stava amabilmente chiacchierando Harry.

“Herm, ma hai visto la Chang come fa la svenevole con Harry e con mio fratello Ron? Mi sa che qualcuno stanotte non andrà via da solo” disse George beffardo.

La bruna si voltò verso i suoi migliori amici e vide che la Principessa del Sol Levante civettava con Harry. Gli lanciava sguardi maliziosi, si passava provocante una mano in quei neri capelli di seta, rideva alle sue parole, gli accarezzava spesso il braccio…

Era troppo! Per Hermione quello spettacolo era veramente troppo! Si girò verso il banco del bar e continuò a bere in compagnia dei gemelli. Il sesto e il settimo bicchiere divennero il decimo e l’undicesimo e poi il conto si perse insieme alla sua lucidità.

  
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