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Autore: daliakate    30/12/2011    5 recensioni
Dalia decide di passare del tempo con i suoi nonni materni nel paese natale della madre.Non sa che un mistero accomuna gli abitanti del borgo.Chi la ama cerca di proteggerla dalla bestia.
Ma la bestia ha anche un cuore umano,un cuore che ama...
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ECCO CE L'HO FATTA A PUBBLICARE PRIMA DELLA FINE DEL 2011,PENULTIMO CAPITOLO SPERO VI PIACCIA. VI AUGURO UN BUON FINE ANNO E UNO SPLENDIDO INIZIO.
 
 
 
 
 
 
 
CAPITOLO 24
Al margine del bosco c’era una nissan micra nera, piuttosto malconcia, ma  in quell’istante a Dalia sembrò bella quanto una ferrari. Era letteralmente esausta e i continui strattonamenti da parte di Riccardo durante la fuga le avevano intorpidito il braccio destro.
La loro corsa si arrestò di botto quasi a schiantarsi sulla fiancata dell’auto. Laerte aveva il fiato corto ma il suo sguardo s’illuminò quando una donna sulla trentina scese per lanciargli le braccia al collo.Non perse che qualche secondo prima d’impartirle delle direttive in maniera frettolosa. Dalia era rapita dalla scena e la osservava ebetamente, l’adrenalina era calata coma la sua soglia d’attenzione e stava entrando in stato di shock, Riccardo se n’era accorto anche durante la fuga e doveva riportarla in se , quindi la voltò bruscamente verso di lui tenendo salde le mani sulle spalle di lei, catturò l’attenzione fissandola e parlò lentamente.
Piano piano vide di nuovo una fiammella in quei meravigliosi occhi angelici,ma non doveva distrarsi.
Ascoltami bene ora Irina ti porterà in un posto sicuro dove ci aiuteranno, io e Laerte ci trasformeremo per noi sarà più semplice raggiungervi.”
“Mi chiedi ancora fiducia!”.
Lo disse in tono amaro con una tristezza infinita, Riccardo si sentì male a immaginare ciò che stava provando lei.
Dalia non c’è nulla che possa fare per te ora… tranne che salvarti la vita. Verrà presto il momento in cui potrò saldare il debito che ho nei tuoi confronti ma ora devi fidarti e basta.”
Lei annuì con rabbia, la stessa che impiegò per liberarsi dal tocco di lui. Non troppo lontano si udirono voci e latrati, segno che gli inseguitori erano troppo vicino per indugiare oltre.Dalia,allora salì sbattendo la portiera ma scelse di sedersi dietro trovandosi di fianco una bambina spaventata con il viso magro e tristi occhi grigi. Non si voltò indietro anzi fissò il vuoto davanti…
Quella che con molta probabilità doveva essere la madre stava guidando come un pilota di rally ubriaco, ciò nonostante Dalia si concesse il lusso di rilassarsi sprofondando così in un sonno profondo come un buco nero.
 Riccardo e Laerte corsero sottoforma animale per molte ore e solo quando al calare delle tenebre furono sfiancati e sicuri di aver seminato eventuali inseguitori, trovarono rifugio presso una capanna degli attrezzi dei contandini. Una delle tante che s’intravedono dall’autostrada, che sembrano abbandonate ma che in realtà sono tane per i licantropi. Una volta strappate le sterpaglie all’interno oltre che dei spartani giacigli vi si trovano pezzi di carne essiccata soldi e abiti. Ovviamente le tane sono contassegnate da un’artigliata sulla porta.
Il consiglio di Licaone è la setta a cui devono sottostare tutti i licantropi d’italia ed è il consiglio che si preoccupa di acquistare questi capanni per dare una mano ai raminghi o chi si trova in difficoltà.
Signora sveglia….noi fare sosta.”
Fu la voce angelica e l’italiano incerto a riportare Dalia nel mondo dei vivi, si tirò su frastornata e guardò fuori…ormai era il crepuscolo. Si era fidata veramente alla lettera per aver dormito quasi tutto il giorno in compagnia di una sconosciuta e di sua figlia.
Dove siamo?”
“Dalle parti di ferrara.”
Intanto fece manovra per parcheggiare nei pressi di un agriturismo.
Il signor Riccardo ha scritto questo piano di fuga prima che le cose cambiassero, poi Laerte mi ha indicato i cambiamenti  da fare.”
Era molto bella anche se sul viso portavi evidenti segni di una vita dura.
La vita della donna di un licantropo…
Sei la moglie di Laerte?”
Era una domanda retorica ma aveva intenzione di socializzare un po’ con la compagna di fuga. Intanto la bambina continuava a fissarla basita.
In un certo senso…Laerte salvato me da strada ma non ha potuto liberarci da Vasili.”
Aveva gli stessi occhi tristi della figlia mentre raccontava alla meglio una storia spinosa.
Poi il signor Riccardo ci ha offerto nuova speranza di vivere felici”.
Fece lei entusiasta, ammiccando alla bambina.
Vi ha offerto protezione?”
“Si!noi vivremo al borgo liberi e felici! Tu ragazza fortunata ad aver il cuore del signore Riccardo.”
“Io…fortunata.” Ruggì lei dimenticando le buone maniere.
“Hai la più pallida idea dell’inferno che sto passando per via di quel cane pulcioso”.
Si pentì istantaneamente della sbottata, soprattutto vedendo l’espressione dolorosa sul viso della donna.
Io all’inferno ci sono nata, ho conosciuto solo violenza e distruzione perdona me se non le credo signora!”
Dalia rimase lì senza parole… mentra la donna bionda e la bambina si avviarono verso la hall, trascinando dei trolley troppo grossi.
Si affrettò a raggiungerla per darle una mano.
“Perdonami in questi giorni ho subito parecchio stress, di solito non sono così insensibile. Ti va di ricominciare.”
Le porse la mano.
Io sono Dalia.”
“Io sono Irena e lei è Samantha,mia figlia.”
Anche la bambina le sorrise.
Qui posto sicuro, domani raggiungeremo Roma.”
Più tardi mentre si rigirava nervosa, Dalia pensò a Riccardo. Combattuta tra delusione e amore e pensò ad un futuro oscuro che le faceva paura.
Chi poteva proteggerli?…Esisteva una setta di licantropi alla pari dei cacciatori… Mentre si torturava il suo corpo mostrò di nuovo segnali anomali: Riusciva a sentire il battito d’ali di un allodola in lontananza o il respiro lieve che proveniva dalla stanza di fianco. Il profumo di rose selvatiche del sottobosco…
Si alzò allora dal letto e si diresse alla finestra che dava sulla stradale Aspettò lì impalata l’alba, grata di esser sopravvissuta.
   
 
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