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Autore: James potter    31/12/2011    3 recensioni
Salve a tutti, eccomi con un'altra fanfiction sulla copia Harry/Hermione... L'altra storia l'ho cancellata, perchè non mi convinceva e, inoltre, penso che avevo perso il vostro interesse...
Questa storia sarà diversa dall'altra, perchè ho intenzione di rendere più complicata la relazione tra i due ragazzi... dovranno infatti superare alcuni momenti difficili prima di poter vivere felicemente il loro amore... se vi ho incuriosito leggete e, mi raccomando recensite in molti... così facendo mi aiuterete a migliorarmi :-)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, I Malandrini, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Tutti i presenti rimasero di stucco. 
Erano tutti convinti che le persone che avevano ora davanti agli occhi fossero morte; non capivano come ora potessero essere lì.
Una persona su tutte era felicissima degli avvenimenti avvenuti in quegli ultimi istanti: Hermione Granger.

Già, perchè vedere che Harry Potter era vivo e vegeto davanti ai suoi occhi, quando ormai tutti, lei compresa, pensavano fosse morto, era fonte di gioia indescrivibile. Si trattenne a stento dal corrergli incontro e baciarlo davanti alla sala grande: primo perchè non sapeva se Harry provava le stesse cose che provava lei per lui, secondo perchè sapeva che avrebbe ferito i sentimenti di Ron. Non riuscì tuttavia ad impedire che alcune lacrime di gioia scendessero sul suo viso felice.

Ron, dal canto suo, era felicissimo di rivedere il suo migliore amico sano e salvo davanti a lui, ma si accorse, osservando Hermione, che un sentimento di gelosia nei confronti di Harry si era impossessato di lui. Aveva sempre immaginato che tra i due ci fosse un rapporto che andava oltre la semplice amicizia, ma aveva sempre sperato che Hermione alla fine scegliesse lui. Guardando il suo migliore amico, però, capì che non poteva competere con lui.

Hermione si accorse che Ron la stava osservando, e si voltò verso di lui, con un sorriso colpevole. Si era accorta che Ron aveva capito tutto, lo capiva dallo sguardo triste del suo amico.
“ Tu lo ami Hermione, non è vero?” chiese semplicemente il rosso.

Lei lo guardò ancora per un istante poi, d'istinto, lo abbracciò.
“ Mi dispiace Ron, so che ti ferisco in questo modo, ma ho scoperto che lui è troppo importante per me, che non riesco ad andare avanti senza di lui... Quando credevo che fosse morto mi sono sentita morire insieme a lui, mentre ora che lo vedo davanti a me è come se qualcosa dentro di me fosse rinato... mi capisci? ” cercò di spiegare Hermione, tra le lacrime. Le dispiaceva far soffrire Ron, ma aveva capito che il suo cuore batteva per Harry, e per nessun altro.

Ron rispose con trasporto a quell'abbraccio.
“ Hermione, so da una vita che voi due siete fatti per stare insieme, e se tu sei felice lo sono anch'io per te ” disse poi, anche se sentiva il suo cuore andare a pezzi.
Hermione lo guardò dritto negli occhi e gli disse:
“ Tu per me sei come un fratello, ti vorrò sempre un mondo di bene e ci sarò sempre per te, voglio che tu lo sappia “.

Ron, anche se la strinse più forte a se, sentì che non gli bastava. Sapeva che essere un fratello per Hermione non sarebbe bastato a farlo stare bene, ma non poteva farci niente: non voleva per nulla al mondo rovinare il rapporto che aveva con lei e con Harry. Così decise: avrebbe trovato la un'altra ragazza su cui riversare tutto l'amore che provava per colei che aveva davanti agli occhi e che, lo sapeva bene, avrebbe continuato ad amare in silenzio per tutta la vita.

Harry provava sentimenti contrastanti: da una parte era emozionato ad essere di nuovo lì, a vedere tutte le persone con le quali aveva combattuto fino a poco prima fissarlo increduli, dall'altra si sentiva in colpa per tutti loro: avevano perso molta gente, e il fatto che una parte di loro fossero “tornati in vita” non alleviava del tutto il peso che aveva nel petto.
Cercò con lo sguardo i suoi due migliori amici, o meglio, il suo migliore amica e la donna che amava in segreto da anni.

Li vide abbracciati, e sentì una stretta allo stomaco. Aveva scelto Ron, come lui aveva sempre sospettato. Poi guardò meglio, e notò che Hermione era in lacrime. C'era qualcosa che non andava. Sembrava quasi che Ron e Hermione si stessero dicendo addio per sempre. In un certo senso era così.
Che ci fosse ancora una speranza per lui dopotutto? Lo sguardo che ora la sua migliore amica gli stava rivolgendo, era uno sguardo d'amore oppure era il suo cervello che gli giocava brutti scherzi?

La voce di Silente che si rivolgeva a tutta la sala grande costrinse il trio, come tutti i presenti, a mettere da parte tutti i pensieri che ronzavano nella testa. Mentre tutti si voltavano verso l'anziano preside, sembrò loro che il tempo fosse tornato indietro. Per un attimo tutti dimenticarono quello che era appena successo dentro le mura della scuola, pronti ad ascoltare le parole del Preside, proprio come un tempo.

“Sono certo che voi tutti vi chiederete com'è possibile che gente che credevate morta sia ancora qui a parlare con voi, come nel mio caso. La risposta, anche se molto complicata da capire, è in realtà molto semplice: è tutto merito di Harry Potter.”

Tutti in sala si voltarono per un attimo verso di lui, per poi tornare a posare gli occhi su Silente.

“Il suo sacrificio di questa notte, quando si è consegnato spontaneamente a Voldemort per il bene di tutti noi, ha permesso a tutti quelli che si sono sacrificati per lui di tornare in vita. È stato un gesto molto grande da parte sua, consegnarsi alla morte, perciò io gli rendo onore, vi chiedo di unirvi a me.” Detto questo fece apparire dei calici con del liquido ambrato non meglio identificato, e fece il gesto di brindare ad Harry, imitato subito da tutti i presenti.

“Sappiate però che non è ancora finita. Voldemort, anche se battuto di nuovo, non è stato definitivamente sconfitto. Il suo spirito incombe su tutti noi, in attesa di tornare nuovamente al potere. Questa volta però siamo preparati, sappiamo come sconfiggerlo, e addirittura come evitare un suo ritorno. Vi chiedo, ancora una volta, di stare uniti, per eliminare una volta per tutte il male creato da Voldemort.”
Tutta la sala rimase rapita e un po' spaventata dalle parole del Preside che però, col suo consueto stile, si congedò da loro, apparentemente ignaro dell'effetto che le sue rivelazioni avevano avuto su tutti i presenti.

Harry, pian piano, si avvicinò ai suoi amici, dai quali ricevette un abbraccio caloroso. Era bello essere ancora lì, tutti e tre abbracciati, come se tra loro non fosse cambiato nulla. Invece era cambiato tutto, e se ne sarebbero accorti presto.

 

 

 

Eccomi con un'altro capitolo. Ho deciso di postarne tre vicini come “regalo” per le feste, visto che era un po' che non aggiornavo.

Spero che questo capitolo vi piaccia. Ringrazio coloro che seguono la mia storia, e li invito a recensire, per aiutarmi a scrivere meglio la storia, e per capire se piace o se devo cambiare qualcosa.

Detto questo approfitto per augurare Buon Anno a tutti!!!

   
 
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