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Autore: reby    31/12/2011    13 recensioni
Improvvisamente, tutto il tempo che erano stati lontani sembrò piombare tra di loro come invisibili macigni, inducendolo quasi a credere di trovarsi un estraneo davanti agli occhi.
La colpa in verità non era affatto sua, e Yamato lo sapeva bene. La spirale che gli aveva portati a separarli era stata iniziata da lui.
Lo sapevano tutti.
Ma due mattine prima, quando Tai l’aveva cercato in ufficio aveva capito quanto fosse migliore di lui.[...]
Il destino aveva voluto farli rincontrare in quelle circostanze orribili, ponendogli di fronte la più grande e triste verità.
La realtà non aspetta mai.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mimi Tachikawa, Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: Mimi/Matt, Sora/Tai, TK/Kari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo.
 
 
 
~         
 
 
Un mese dopo.
 
 
                                                               ♬Cousteau - The Last Good Day Of The Year♪
 
 
 
Che strana cosa l’ultimo giorno dell’anno.
Se ci fermiamo un attimo a rifletterci su, arriviamo all’ovvia conclusione che in realtà non esiste.
Non c’è nessuna fine e nessun inizio reale, nessun nuovo giro di corsa o cambiamento imminente che non sia un numero in più sul calendario.
Pura convenzione che ci fa credere di poter quantificare il tempo, inamovibile padrone delle nostre piccole vite.
La neve aveva ricoperto le strade di Tokyo ed il quartiere di Odaiba non era sfuggito al suo tocco candido. Alcuni ragazzi per strada, ebbri di gioventù e probabilmente anche di alcool, ridevano e si abbracciavano a vicenda sulla soglia di un rinomato locale.
Luci di qualsiasi colore in lampadine di qualsiasi forma illuminavano l’intera strada donandole un tocco magico.
Era tutto quello che ci si aspettava dalla notte del 31 Dicembre.
La caffetteria all’angolo del parco di Odaiba era quasi vuota, quella sera.*
Nessuna folla all’ingresso, nessuna calca per accaparrarsi i posti al bancone. Le persone presenti nell’accogliente locale si potevano contare sulle dita di due mani: nove.
Il più piccolo di loro, - cinque, arruffatissimi anni- in quel momento era intento a cercare di mandar giù in un solo boccone un enorme pezzo di panettone, scatenando l’ilarità della sua copia più grande seduta proprio davanti a lui.
Tai senior osservava suo figlio con un’espressione ebete in faccia che, a detta di Matt, aveva solo quando fissava Sora.
Izzy era al bancone, un bicchiere di liquido ambrato frizzantino tra le dita e un sorrisone a trentadue denti mentre parlava con una ragazza bionda che aveva invitato lì con loro quella sera.
In realtà era stata la ragazza con l’abito rosso -che era felicemente cullata dalle braccia di Yamato in quel momento-, a convincerlo a farsi avanti: alla fine l’informatico aveva ceduto e aveva invitato Yuuki, che per l’appunto era la receptionist del loro albergo, a quella serata speciale.
Perché lo era davvero speciale.
Avevano chiesto Yuri, il paffuto proprietario, quel favore speciale: avere la caffetteria tutta per loro almeno per una sera.
Era stato talmente felice della loro proposta nonché della loro riappacificazione che non aveva lasciato a Taichi nemmeno il tempo di completare la frase.
In quel mese di tempo tutti i tasselli lentamente erano andati a posto: Mimi e Yamato erano più affiatati che mai, Tk toccava in continuazione il pancione –ancora pressoché invisibile- di Kari, che puntualmente sorrideva dolce come solo lei sapeva fare e Tai e Sora…
Beh, avevano un componente in più nella loro ormai non più coppia.
Un componente energico che pendeva letteralmente dalle labbra del padre.
-Taichi puoi anche mangiarlo un po’ per volta, non scappa mica dal piatto!- Sora riprese suo figlio che era lì lì per strozzarsi.
Tai senior le lanciò un’occhiata divertita che lei colse al volo.
Déjà vu, ecco cosa sembrava.
La donna si avvicinò a quello che adesso era più che mai il suo compagno mantenendo l’espressione sorniona. Gli arrivò alle spalle e si abbassò all’altezza del suo orecchio.
-Almeno da me ha preso l’interesse per lo studio.-
Taichi si lasciò andare ad una grossa risata, prima di afferrarle la mano e baciarne il dorso.- Tranquilla, grazie a me non gli servirà visto che diventerà un giocatore di calcio professionista- mormorò, facendole scuotere la testa.
Ad un tavolo più distante, Mimi osservava la scena sognante. Ritmicamente carezzava il palmo della mano di Yamato, impegnato in una conversazione con suo fratello e la sua futura cognata.
Era talmente assorta che non si accorse che il biondo aveva smesso di parlare e la stava fissando da alcuni minuti.
-Sono stupendi insieme-, ammise, e la modella annuì voltandosi verso di lui.
-E’ una scena che da tanto tempo avevo sognato di vedere…- sospirò lei.
Yamato posò un bacio tra i suoi capelli.- Lo so-.
 
 
Erano tutti lì, gli occhi pieni di promesse e speranze e finalmente senza nessun peso da ingoiare in silenzio ogni giorno.
-Ragazzi, è quasi mezzanotte!- esclamò Izzy, osservando il suo orologio da polso.
-Dai, prendiamo tutti i calici!- incalzò Tai, prendendone uno per lui e porgendo a Sora uno identico mentre al piccolo Taichi allungò un bicchiere colmo di un analcolico.
-A cosa brindiamo?- sorrise Mimi, quando furono tutti in cerchio.
Matt si schiarì la voce.- Innanzitutto, brinderei al piccolo o alla piccola che tra qualche mese sarà qui con noi…- e si voltò verso suo fratello e Hikari che gli sorrise riconoscente.
-Grazie, Yamato – rispose, per poi scorrere il suo sguardo su tutti gli altri. –Volevo…dire due parole..- mormorò, ma Tk si accorse che stava per emozionarsi e le posò una mano sulla spalla, facendole capire che avrebbe continuato lui al posto suo sapendo bene ciò che la sua compagna avrebbe voluto dire.
-Quello che Hikari vorrebbe dire è che…il regalo più grande per noi due è avervi di nuovo tutti qui con noi.- Fece una pausa per poi riprendere con un sorriso enorme,- la cosa che vogliamo dire è che siamo contenti che nostro figlio potrà contare su una famiglia come la nostra, ecco tutto-.
Sora e Mimi corsero ad abbracciare i prossimi genitori, mentre Tai senior si voltava con discrezione per nascondere gli occhi lucidi.
Si sentì toccare una spalla e riconobbe la testa bionda di Yamato.-Emozionato a diventare zio?-
Tai lo guardò, un sorriso mesto dipinto in volto.- Papà, zio.. ormai sono circondato dai marmocchi-.
Yamato ghignò.- Non penso ti dia fastidio o sbaglio?- osservò, indicando con il capo il piccolo Taichi che toccava la pancia di Hikari esclamando di voler subito conoscere suo cugino.
Chissà perché era convinto fosse un maschio.
-No,- rispose Tai deciso, -non mi dispiace affatto-.
Il sorriso del biondo si allargò di più, prima che questi abbassasse il capo con fare mesto.- Tai, senti..-
-Ehi,- lo fermò quest’ultimo, posandogli una mano sul braccio.- Non c’è bisogno di dire più niente.-
E senza aggiungere altro lo abbracciò.
Lo abbracciò stretto così come si riabbraccia un migliore amico dopo anni, quando capisci che a prescindere da tutto, andare avanti e ricominciare è possibile.
Yamato ricambiò la stretta con forza mentre finalmente entrambi si lasciavano andare ad un sorriso sincero dopo anni per entrambi.
Poco più in là, Sora e Mimi li guardavano complici.
-Dovremmo preoccuparci?- disse la prima.
-Mhh, non lo so. A me sembrano due amanti, più che due amici…- mormorò Mimi, fingendosi pensierosa.
-La vendetta sarà spietata, giusto?- continuò Sora, alzando il calice verso la sua sorella di sempre.
Mimi fece tintinnare il suo con un’occhiolino- Ovviamente!-.
 
 
E così, con una felicità ritrovata ed un futuro roseo da scrivere a più mani, salutarono il nuovo anno.
Un inizio, simbolico, verso la loro nuova avventura.
Insieme.
 
 
 
 
 
 
                                                                                             The End.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Ho usato la stessa frase dell’inizio della storia, capitolo 1.
Insomma, eccoci qua.
Avevo pensato di farvi un regalo di Natale ma ahimè, non ce l’ho fatta.  E quindi eccovi qui l’ultimo capitolo di questa storia che si chiude insieme al 2011.
Ringrazio davvero tutti voi per la pazienza che avete dimostrato per tutti i miei ritardi(^^’) e per l’affetto con cui avete seguito le vicende di questi poveri digiprescelti.
Vi avevo promesso l’happy ending stavolta et voilà!
Un ringraziamento particolare a chi ha recensito lo scorso capitolo ovvero coco1994, Narniana95, Sarugaki145, milichituli, martnyny, an1m3(alla quale dico..Joe avevo da subito pensato di non inserirlo..sinceramente me ne sono pentita, ma ormai la storia era già avviata. Mi rifarò!)
Spero di non avere deluso nessuno per questo finale e che valga l’attesa.
Che altro dirvi se non GRAZIE e BUON ANNO A TUTTI VOI!
A presto(nuova fan fiction in corso!),

Sabrina.
   
 
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