Anche il 2011 ormai è finito quindi si tirano le somme di questi 365 giorni passati.
Personalmente non mi pento di niente è stato un'anno pieno di soddisfazioni, gioie
indimenticabile, con lotte e vittorie.
Perciò auguro a tutti , senza nessuna distinzione di vivere un 2012 felice, senza nessun problema , perchè il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. Possa il nuovo anno portarvi nuovi bellissimi sogni e tante concrete soddisfazioni.
E alla faccia dei Maya! xD
[Faccio così , grido di più .
Voglio che tu da lassù mi ascolti
-Dolcenera ft Professor Green -
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Christmas/New Year Special
Natale 1980
Quella mattina Sirius si alzò piano, Mary ancora dormiva e lui non voleva ridestarla.
Immancabilmente si perse in quei profondi occhi blu che l'osservavano.
"Non volevo svegliarti"disse piano , raccogliendo una ciocca ribelle che ricadeva sulla sua tonda guancia rosea.
Lei ridacchiò e disse piano :"Non ho dormito per niente".
Sirius sentì il cuore fremere , il ricordo della notte precedente era troppo nitido .
Lei, Mary MacDonald , la ragazza che aveva sempre preso in giro, lei che l'aveva catturato solo con uno sguardo come nessuno mai era riuscito a fare ,lei che amava con tutto sè stesso, senza distinzioni, Lei... La sua vita.
"No così non va bene mia cara.. Dovevi riposarti.. Lily ci aspetta per il pranzo " disse Sirius alzandosi e guardandosi allo specchio.
"Sono le undici e mezza, siamo in orario "disse lei scomparendo in bagno.
Sirius rise della sua logica perfetta, mentre ancora guardava la sua figura nello specchio.
Era dotato di fascino, di bellezza degna di un principe nobile, di un Black.
Ma lui odiava tutto ciò.
Lui era Sirius, Padfoot, un Malandrino , un componente dell'Ordine della Fenice , che lottava ogni giorno per salvare il mondo ormai corrotto dal male.
La paura lo attanagliò.
Sarebbe stato l'ultimo Natale?
Ma Sirius cacciò via quei pensieri inutili riaccendendo la vitalità nei suoi profondi occhi grigi.
"Che fai bel principe? "urlò Mary dal bagno "Non fai il bagno con me?"continuò.
Sirius rise, con quella risata simile ad un latrato di cane e la raggiunse.
Sicuramente Lily sarebbe andata su tutte le furie per il loro ritardo.
Ma i suoi doveri da principe lo chiamavano...
Quella stessa mattina James era sotto il tavolo della cucina , con i vestiti pieni di latte e i capelli arruffati peggio del solito.
Harry era a gattoni a terra che lo guardava curioso.
"Non mi guardare così mio caro, perchè se sono qui è colpa tua. Hai perso il ciuccio , quindi lo cerco."disse esausto.
Harry rise inconsapevolemente.
James perse tutto il nervosismo e lo guardò amorevole.
Come poteva sentirsi impaurito davanti a quel bambino , che rappresentava tutta la speranza per un mondo nuovo?
James fece un balzo e avanzò, finalemente e lo trovò.
Un "Gratta e netta" sul ciuccio e lo porse al piccolino.
La casa era un disastro e Lily avrebbe urlato. Oh, certo che avrebbe urlato.
Latte, pappette ovunque . Anche il gatto era intorno che miagolava.
James si sentì perso.
Guardò Harry che faceva gorgolii tranquillo e lo prese tra le braccia.
"Come lo diremo alla mamma tutto questo?"disse l'uomo rassegnato.
Harry borbottò parole incomprensibili.
James sospirò e cominciò a rassettare finchè Remus arrivò e prese in mano la situazione sorridendo e mormorando un :"Menomale che ci sono io, sennò... Eri fregato Prongs".
"Ragazzi?Siete in casa?" disse Lily entrando carica di borse della spesa.
"Si!"disse James aiutandola con la mole e baciandola .
"Buongiono Lily!"disse Remus.
"Ciao Moony"disse lei.
James sorrise.
Quanto amava quella famigliola che aveva, quanto amava suo figlio.
Quanto amava i suoi amici e sua moglie.
James era raggiante e le morti, il dolore quel giorno non lo scalfirono.
Quel giorno era felice.
"Il mio principino..Eccolo qui. Cosa ha combinato il papà? Dimmelo su, piccolo mio"mormorava Lily baciando sulle guance Harry che sorrideva estasiato.
James guardò nervoso Remus.
"Qualcuno parlava di me?"disse Sirius entrando baldanzoso nella stanza con Mary e un'enorme pacco sulle spalle.
"Egocentrico!!"disse Remus scoccando al malandrino un'occhiata torva.
Sirius sorrise e mormorò :" Buon primo capodanno mio piccolo Harry, il tuo caro padrino ti ha preso un kit di pluffe e boccini, sperando che un giorno tu batta il presuntuoso di tuo padre" disse porgendo il regalo a Lily.
Harry lo guardò, come se fosse consapevole e sorrise, mostrando gli unici due dentini che aveva.
"Presuntuoso a chi?! Sacco di pulci!"urlò James catapultandosi sull'amico.
Mary e Lily li guardarono contrariati e mormorando un :"Uomini" andarono in cucina e prepararono un pranzo con i fiocchi.
Peter Pettigrew arrivò , tardi e si unì a loro.
Nessuno notò il suo tentennamento, nessuno vide l'ombra del tradimento dietro i suoi occhi.
Perchè tutti erano impegnati a guardare James e Sirius battibeccare su chi mangiare la coscia del tacchino , oppure erano tutti impegnati ad ascoltare Lily che suonava il pianoforte in salotto con Mary che cantava carole con parole incompresibili.
Nessuno badava al male che ormai aveva avvelenato i Malandrini.
Nessuno, perchè erano felici, come in una bolla privata.
Né James e Lily si pentirono mai di aver costruito quella famiglia nella macerie di una guerra, perchè aveva costruito la cosa più bella del mondo.
1993
James / Lily
James guardava la finestra , toccò il vetro con le mani e sentì il freddo che lo ghiacciava da dentro.
Strinse Lily tra le braccia .
Quanto voleva quel Natale avere Harry con sè, quanto voleva dire a Sirius che era tutto vero quello che aveva detto quel lontano Capodanno. Harry era molto più bravo di lui a Quidditch.
"Manca poco" mormorò guardando il cielo.
Non aveva più paura.
Sirius.
Sirius correva, correva correva.
Le lacrime scendevano da suo volto.
Mary, James , Lily , i Malandrini.
Harry.
Guardò il cielo e urlò :" Vi vendicherò è una promessa".
Un urlo vano, perchè nessuno rispose al suo appello.
Remus.
Era Natale o Capodanno?
Non lo sapeva più.
Si guardò le mani e tremò.
La luna stava per sorgere ma non aveva paura, no.
Ricordava tutti i Natali passati e il cuore gli doleva.
Guardò la luna in segno di sfida.
James , Sirius, Lily.
Tutti lo sapevano anche quelli che erano lassù.
La luna non gli faceva più paura.
Peter Minus.
Questo era quello che aveva prodotto nella sua misera vita..
Eppure si era sentito forte quando aveva consegnato i suoi unici amici nelle mani di Lord Voldemort.
Non aveva tentennato.
Sapeva che era l'unico che avrebbe aumentato il suo potere.
Ma viveva come un reietto, da topo.
Scorgeva Harry e tremava davanti alla sua somiglianza con James e quegli occhi... Lily.
Era mezzanotte.
Guardò il cielo.
Era solo.
Auguri Peter.
Harry.
Il ragazzo guardava la finestra, mentre la neve vorticava tranquilla.
Pensava ai Natali che non aveva mai avuto, ai maglioni che sua madre non aveva mai cucito per lui, alle partite di Quidditch che con suo padre non aveva mai disputato.
Sospirò e pensò ancora a loro , James e Lily.
Aprì la finestra e osservò il cielo.
Era luna piena.
"Mi mancate"gridò sperando che loro, che erano omai lassù avrebbero ascoltato la sua preghiera.
"Harry, scendi! Facciamo una partita a scacchi!"urlò all'improvviso Ron.
Guardò ancora il cielo e chiuse la finestra lasciandosi i rimpianti muti nel cuore.
Nella foresta un lupo ululò.
Cath's angolino.
Lo speciale :)
Il modem è tornato e quindi moi aussi!
Dalla prossima settimana nuovi capitoli :D
Spero che sia di vostro gradimento...:)
A presto!
Catherine.