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Autore: Luenahra    01/01/2012    0 recensioni
- diciamo che…potrebbe…passare un…po’ di tempo…con il signor Malfoy?- le ultime parole furono dette così velocemente che all’inizio la ragazza non capì, poi appena colse il senso montò su tutte le furie
- io cosa??? Perché dovrei farlo, scusi? Lui non ha fatto altro che coprirmi di insulti per tutti questi anni! Non ha mai fatto nulla per noi! e poi…cosa dovrei fare esattamente?-
- dovrebbe farli uscire ciò che a dentro! Quel ragazzo ha bisogno di qualcuno a cui confidarsi…-
- e cosa le fa pensare che ci riuscirà con me? mi ha sempre odiata, e le posso assicurare che questo sentimento è assolutamente ricambiato!-
mia primissimissima fic...siate buoni! no dai, comunque parla di come vorrei che continuasse la storia, focalizzando l'attenzione sulla coppia Draco/Hermione, che io adoro! spero che vi piaccia xD
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Minerva McGranitt | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve!! All’inizio del 2012 ho deciso di rimettermi a scrivere. Su questa fanfiction mi ero bloccata poiché in questo capitolo dovevo narrare un punto focalizzante della storia: la fine del fidanzamento tra Ron e Hermione. Putroppo non riuscivo a dare la giusta impostazione a questo episodio, poiché volevo che fosse un troncamento un po’ imbarazzante ma non brutale, volevo che rimanessero amici. Insomma alla fine credevo di aver mollato. Invece qualche tempo fa mi è tornata l’ispirazione, mi è venuto in mente anche di dare un rilievo al rapporto che lega Harry e Draco.
Probabilmente alcuni troveranno questa ritrovata amicizia un po’ deludente, ma io, anche se adoro le storie travagliate, sono un’ amante del lieto fine.
Fatemi sapere se sono riuscita nel mio intento!
Un abbraccio
Luenahra 



ERA COME UN LIBRO APERTO, PER LEI…

…E LEI DI LIBRI, SE NE INTENDEVA   


8_Scelte
  -Allora…mi state dicendo che…è tutto a posto?-
-si-
Non ci poteva credere. La Mcgranitt non ci poteva credere. Vedere lei…lui…quei due, insomma! Lì, nel suo ufficio, seduti comodamente nelle poltrone davanti alla sua scrivania, senza lanciarsi anatemi l’un l’altro, non le veniva in mente nient’altro che una cosa : “è un miracolo!”.
-insomma mi volete far credere che in meno di quattro mesi sareste riusciti a risolvere il problema del signorino Malfoy?-
-si-
-bene. Dunque lei, Malfoy può tornare a riprendere le lezioni quando vuole, tanto l’anno è iniziato da poco e ho come la sensazione che lei abbia tanto da dare qui-
-naturalmente, se no, quest’ultimo mese non sarebbe servito a niente-
-mentre lei, signorina Granger può tornarsene a casa per una meritatissima pausa, mi dispiace di averle occupato l’intera estate-
-non si preoccupi, infondo, avendo finito la scuola è come se fossi sempre in vacanza-
-molto bene, sono veramente contenta…ora, se volete scusarmi c’è il signor Gazza che mi fa dei cenni da almeno mezz’ora…-
 la McGranitt uscì dalla stanza e con lei anche i due ospiti. Quest’ultimi andarono insieme fino al portone, in silenzio, poi usciti nel giardino si fermarono in una atmosfera surreale. Era infatti il crepuscolo e in questo particolare momento della giornata, in cui la notte e il giorno si fondono per creare un clima esoterico, i due ragazzi si salutarono.
-allora…buon rientro a scuola! Ce la farai senza la sottoscritta?- disse sarcastica Hermione
-oh! Credo che riuscirò a sopravvivere!- le rispose per le rime il giovane Malfoy
-in effetti, mi preoccupo di più per quei poveri ragazzini che ti dovranno sopportare per tutto l’anno!-
-tranquilla, metterò subito in chiaro le cose con quei pischelli, e poi tu ce l’hai fatta per quattro mesi, è praticamente metà anno scolastico…-
-a dir la verità è da più di sette anni che ti sopporto Malfoy- qui scese un velo di malinconia tra i due, poiché Draco aveva capito l’allusione alle varie offese che aveva arrecato alla ragazza in tutti quegli anni
-bhè!...ci si vede- disse la Granger offrendogli la mano
Draco la squadrò un attimo, poi gliela strinse accennando un assenso col mento, in fondo,anche se aveva fatto passi da gigante in quell’ultimo periodo, rimaneva pur sempre Draco, non Malfoy…ma Draco, e il suo carattere non lo poteva cambiare. Infine, lasciandole la mano, si smaterializzò chissà dove. La ragazza sorrise guardando il cielo, poi tirò un sospiro e si smaterializzò anche lei. Dove? Nell’ultimo posto in cui voleva essere in quel momento, ma aveva bisogno di chiarimenti.
 

**********
 
 
Alla tana la numerosa famiglia Weasley aveva appena finito di mangiare, il capofamiglia si stava leggendo beatamente il giornale sulla poltrona tutta sgualcita, Molly stava rigovernando, George stava chiacchierando con Bill, il quale come quasi tutte le sere dell’estate si era unito con la moglie per cena con la famiglia, Ginny li stava a sentire e con un occhio guardava il suo ragazzo stracciare
Ron a scacchi magici. Le tornò in mente Hermione e la situazione assurda che si era creata durante le vacanze. Tante volte ne aveva parlato con Harry, che, conoscendo bene la Granger, non si preoccupava più di tanto. Mentre questo mangiava l’ennesima pedina a suo fratello le tornò alla mente un dialogo avuto qualche tempo prima:

-secondo te che intenzioni ha Hermione?-
-Hermione è sveglia, ha capito che Malfoy è solo una ragazzo che ne ha provate troppe e ha avuto il coraggio e l’umanità di ammettere che non è giusto lasciare che soffra, è un uomo come noi, dopo tutto. Anche io l’ho capito. E’ vero lo odiavo, e lui odiava me, ma questo perché io volevo ciò che aveva lui, cioè una famiglia, mentre lui voleva ciò che ho io, cioè non averla. Una cosa però ci ha sempre accomunato, il fatto di non aver mai avuto possibilità di scelta. Non l’ha chiesto lui di essere un Malfoy. Non voglio giustificarlo, continuerà ad essere una serpe, ma credo che il passo che ha fatto Hermione dovremmo farlo tutti, altrimenti diventeremo ipocriti come i nostri peggior nemici-
-è vero che non l’ha chiesto lui di essere di quella famiglia maledetta, ma poteva scegliere di ribellarsi come ha fatto Sirius. E Harry, se rifletti, capirai che le vostre situazioni sono state molto simili. Anche tu ne hai passate tante mi sembra, hai passato una infanzia di merda e hai dovuto combattere contro Voldemort per sette anni, eppure tu non sei diventato come lui-
-Sirius ha avuto la fortuna di avere avuto accanto persone che gli hanno dato la possibilità di scegliere mentre Draco non ha avuto questo privilegio e sbagli nel dire che siamo vissuti in circostanze simili, perché in realtà sono antitesi. La cosa che ci accumuna è che tutti e due abbiamo accettato le nostre vite, ma mentre io accogliendo le mie condizioni ho accettato di combattere, lui facendo lo stesso ha ammesso la sua rassegnazione-
 
-miseriaccia!-
L’esclamazione di suo fratello la riportò alla realtà, era ormai la quarta partita che perdeva e si era rassegnato a mettere a posto la scacchiera. Mentre Harry si metteva accanto a lei circondandole la vita con un braccio, Ron se ne andò dal divano assorto nei suoi pensieri. “Poveraccio… chissà dove sei amica …”  non fece in tempo a finire il pensiero che si sentì il tipico crac di una smaterializzazione nel salotto, tutti si girarono verso l’ospite e rimasero ammutoliti, Ron che si stava alzando dal divano rimase a mezzo del movimento con una faccia indescrivibile. Il primo a risvegliarsi fu Harry: -Hermione!-, si alzò e andò ad abbracciare l’amica che non vedeva ormai da parecchio tempo. La ragazza era molto imbarazzata, sapeva che avrebbe trovato il suo migliore amico e tutti gli altri lì, ma dentro di sé sperava di incontrare solo il suo (non più) ragazzo. Dopo aver ricambiato l’abbraccio lanciò uno sguardo molto eloquente a Ginny e poi si rivolse a Ron: -potremmo parlare?-, disse con una voce flebile flebile, il ragazzo si alzò senza dire nulla e si diresse per le scale verso la sua stanza, Hermione lo seguì. Arrivati nella camera la ragazza chiuse la porta mentre Ron le dava le spalle, poi stette in silenzio aspettando che fosse lui a iniziare.
-sei stata veramente una stronza…-
-lo so Ron, mi dispiace ma…-
-fammi finire!- Hermione si zittì,
-non mi hai detto nulla, mi sono visto arrivare una lettera che diceva che avresti passato l’estate con Malfoy…insomma…è dura da digerire- fece una pausa,
-ma infondo me lo dovevo aspettare, ti conosco e so come sei fatta…non avresti mai detto di no alla McGranitt…e hai fatto una cosa giustissima, lo so! Come sapevo che era giusto che tu tornassi a scuola…ti ricordi che litigata?- qui si permise una risatina,
- e in tutti e due i casi non ho fatto altro che andarti contro solo perché ti volevo sempre qui…- la
ragazza gli avrebbe voluto dire che lei sapeva che lui era una ragazzo geloso ma che gli voleva bene
comunque, però le rimasero in gola le parole “gli voglio bene…ma lo amo ancora?”
- sai…mi ero innamorato di te perché eri bella, brillante e intraprendente…. e da quando ci siamo messi insieme non ho fatto nient’altro che tapparti le ali… e così sei diventata un’altra, non eri più quella ragazza libera di un tempo…non eri più la mia migliore amica…-
-che vuoi dire?- sembra più una domanda retorica, perché infondo Hermione conosceva già la risposta
- eravamo tutti e due molto più tranquilli quando eravamo amici, da quando siamo fidanzati ci siamo sempre fatti del male a vicenda… ci ho riflettuto molto…secondo te non è così?-
la ragazza rimase pensierosa, “in effetti non ci siamo mai trovati molto bene nei panni di fidanzati…più che avevamo bisogno dei nostri spazi e più che ce li toglievamo scambievolmente, perché è così che si svolgeva la nostra relazione… già…”, la giovane sorrise guardando il pavimento, poi, per la prima volta dopo mesi, guardò Ron negli occhi e allungandogli la mano disse semplicemente:- amici?-
e lui, vedendo che aveva capito, le ricambiò il sorriso e le strinse la mano
- amici…come sempre del resto!-
Anche se calò un silenzio imbarazzante, Hermione trovò questa situazione la migliore degli ultimi tempi, finalmente si erano chiariti ed erano tornati liberi di esprimersi tra di loro. Sempre in questo felice mutismo scesero le scale e tornarono dai loro amici.
-su forza!- disse Ginny,
-cosa?- chiese una ingenua Hermione,
-non vorrai dirmi che non ci vuoi raccontare la tua avventura con Malfoy!- tutti si fecero attenti
-ahahahah! in effetti ho parecchio da dire-
E il resto della giornata passò con il resoconto di tutta l’estate passata con il giovane platinato, disse un sacco di cose ma in realtà non disse niente. Sorvolò infatti sulle notti passate sul pavimento, sui problemi e gli sfoghi, perché sapeva che erano cose personali di Draco…e sue.
  

  
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