CAPITOLO 5
La mattina dopo, Miroku si svegliò
con un terribile mal di testa. I luminosi raggi del sole che entravano dalla
finestra e che gli colpivano al viso non lo aiutavano di certo. Lentamente, si
alzò a sedere e si accorse che Sango stava dormendo accanto a lui. Aggrottò le
sopracciglia. Solitamente preferiva dormire ad una certa distanza da lui per
essere sicura che non allungasse le mani, allora perchè ora era distesa a pochi
centimetri da lui?
-Sango è rimasta sveglia quasi
tutta la notte per essere sicura che stessi bene. Eri ubriaco fradicio ieri
sera- esclamò una voce quasi leggendogli nel pensiero
Miroku su voltò verso l’entrata
della capanna e vide che Inuyasha in piedi sulla soglia.
-Inuyasha...-
-Sveglia Sango e poi raggiungeteci
fuori. Dobbiamo parlare-
Il mezzo demone si voltò e stava
già per uscire, quando la voce dell’amico lo fermò:
-Inuyasha...tu come hai fatto per
dichiararti alla divina Kagome?-
-Ma che razza di domande sono
queste?!- sbottò l’hanyou voltandosi rosso per l’imbarazzo
Poi, comprendendo il vero
significato di quella domanda, disse:
-Tsk, ma guarda tu se devo essere
io a dare consigli di questo genere ad un monaco libertino come te... Comunque,
tutto quello che ti posso dire è di lasciarti guidare dal
cuore-
Detto questo, Inuyasha sparì
all’esterno della capanna. Miroku abbassò lo sguardo verso la donna che dormiva
accanto a lui. Con dolcezza, le accarezzò una guancia. A quel contatto, Sango si
svegliò e, ritrovandoselo così vicino, arrossì.
-Miroku...come ti senti questa
mattina?-
-Sto bene, Sango. Grazie per
esserti occupata di me- le rispose lui dolcemente
-Figurati- si schermì lei
arrossendo ancora di più
“Lasciarmi guidare dal cuore...”
pensò Miroku “E va bene, ci proverò”
-Senti Sango...- cominciò –Quando
avremo trovato Kohaku, tu...insomma...cosa pensi di fare?-
-Beh, non saprei...- rispose la
sterminatrice incerta –Credo che torneremo al villaggio degli
sterminatori...-
-E se invece rimaneste qui? La
vostra presenza sarà utile per tenere lontani i demoni del
villaggio-
-Sì, ma ci sarebbe sempre
Inuyasha-
Miroku sospirò. Decisamente non si
stava rivelando una cosa semplice.
-Quello che sto cercando di dirti,
Sango, è che sarei felice se tu rimanessi qui...con me-
Sango spalancò gli occhi dalla
sorpresa.
-Con te? Ma Miroku...cosa vuoi
dire?-
-Sto cercando di chiederti di
diventare mia moglie, ma non credo mi stia venendo molto bene- rise nervosamente
il monaco
-Mo...moglie? Ma...ma...- balbettò
la sterminatrice rossa come un pomodoro
-Sono innamorato di te, Sango, e se
tu accettassi di restare al mio fianco per sempre mi renderesti l’uomo più
felice del mondo-
Miroku incollò lo sguardo a quello
di lei. Sango capì che era sincero. In quel momento non era il Miroku donnaiolo,
quello che chiedeva a tutte le donne che incontrava di fare un figlio con lui,
quello che allungava le mani ad ogni occasione...No, quello era il vero Miroku,
quello che poche volte aveva potuto vedere...Quello di cui si era
innamorata.
Con le lacrime agli occhi, Sango si
gettò tra le sue braccia.
-Sì Miroku, voglio diventare tua
moglie- gli disse
Il monaco la strinse forte a se,
poi la scostò leggermente per poterla guardare negli occhi.
-Questo vuol dire che anche tu mi
ami?-
-Ma certo, stupido- gli sorrise
lei
Miroku sorrise a sua volta, poi si
chinò su di lei per baciarla.
Nel frattempo. Inuyasha e Kagome
aspettavano fuori dalla capanna seduti intorno al fuoco, dove avevano messo a
bollire l’acqua per il the.
-Uff, ma quanto ci mettono?-
borbottò l’hanyou impaziente
-Lasciali in pace, Inuyasha. Da
quello che mi hai detto, credo che Miroku si stia finalmente dichiarando a
Sango- replicò Kagome
-E ci vuole tutto questo tempo?-
insistette il mezzo demone nervoso
-Senti chi parla...- fece la
ragazza con tono scherzoso
Inuyasha arrossì a quel
commento.
-Ma...cosa c’entra? Per me era
diverso...- balbettò imbarazzato
Kagome rise e gli diede un bacio
sulla guancia.
-Sei così carino quando
arrossisci-
-Kagome, ti ho già detto di non
dirmi che sono carino!-
Il battibecco tra i due innamorati
fu interrotto dall’arrivo di Sango e Miroku, che uscirono in quel momento dalla
capanna. Entrambi erano rossi in volto e si tenevano per
mano.
-Ecco...noi avremmo qualcosa da
dirvi...- iniziò la sterminatrice titubante
-Io e Sango ci sposiamo!- terminò
il monaco per lei
-Cosa?! Ma è fantastico!- esclamò
felice Kagome correndo ad abbracciare l’amica
Qualche minuto dopo, il gruppo, a
cui si erano aggiunti anche Shippo e Kirara, aveva momentaneamente lasciato da
parte l’euforia e la gioia per quella bella notizia per lasciare spazio a
questioni più importanti ed urgenti.
-Allora, ora che Naraku è stato
sconfitto, il nostro prossimo compito è quello di completare la Shikon no tama-
cominciò Miroku
-Già, però oramai gli unici
frammenti che ci mancano sono quelli che ha il lupastro e quello sulla schiena
di Kohaku- osservò Inuyasha
-Ma senza quel frammento,
Kohaku...morirà- disse con tono preoccupato Sango
-Questo è vero, ma non possiamo
neanche lasciarlo con un frammento della sfera nella schiena- replicò il monaco
-Sai bene quanto la Shikon no tama sia potente, a lungo andare potrebbe
causargli dei problemi. Dobbiamo trovare una soluzione...-
-E per Koga come facciamo?- chiese
in quel momento Shippo
-Non penso che sarà un problema.
Sono sicuro che appena saprà della morte di Naraku sarà lui a venire da
noi...-
Miroku lanciò uno sguardo ambiguo
prima ad Inuyasha e poi a Kagome, stranamente silenziosa.
-Cosa vorresti insinuare?- esclamò
irritato l’hanyou
-Beh, innanzitutto, sono sicuro che
Koga andrà su tutte le furie quando saprà che sei stato tu, Inuyasha, a
sconfiggere Naraku- spiegò il monaco, poi, con un sorriso malizioso,
continuò:-Inoltre, se non ricordo male, ha affermato più volte che, tolto di
mezzo il nemico, sarebbe venuto a riprendersi la divina
Kagome...-
-Tsk, deve solo provarci!- replicò
Inuyasha stizzito
-Ho un’idea!- gridò all’improvviso
Kagome
Tutti la guardarono
stupiti.
-Un’idea riguardo a cosa?- le
chiese Sango
-Ma per aiutare Kohaku,
ovviamente!-
-E quale sarebbe?- fece allora
l’hanyou
-Chiederemo aiuto a Sesshomaru!-