NELLA LUCE DEI TUOI OCCHI
Posai una volta
lo sguardo
sulla Bellezza;
non può più
rinunciarvi.
CAPITOLO 1
lo sguardo
sulla Bellezza;
da allora
la mia animanon può più
rinunciarvi.
CAPITOLO 1
Il
mattino preannuncia
un'altra giornata tiepida e limpida. La brezza rapisce alcuni
petali di fiore dai rami dei ciliegi facendoli volteggiare leggiadri
prima di posarli al suolo. Una nuova primavera giunge a scaldare la
terra, potesse, come lei, riscaldarsi anche il mio cuore...
I giorni paiono susseguirsi immutati, i gesti si svolgono usuali.
Cavalchi innanzi a me Oscar, vedo i tuoi lunghi capelli muoversi lievemente, quasi con grazia, lungo la schiena. Sei una persona dalla bellezza rara e dal carattere indomito; potrei fare pazzie per te, lo so, e ti amerei alla follia, rischierei consapevolmente di finire sulla forca, anche di farmici condurre di peso da te, pur di rubare un bacio alle tue labbra...se tu fossi veramente un uomo.
Un uomo, il sogno irrealizzato di tuo padre, che mi mise al tuo fianco da bambino perché ti mostrassi come si comporta un maschio e che non esiterebbe un attimo a cacciarmi dal suo palazzo se sapesse che nemmeno io posso essere l'uomo desiderato, lui che un giorno, dopo aver assistito a uno dei nostri più cruenti duelli con la spada, nelle scuderie mi rivelò di vedere in me quel figlio negatogli dal destino.
Ma questo non te lo dirò mai, Oscar. Non potrei mai ferire il tuo orgoglio di figlia del Generale, figlia che tiene molto, troppo in considerazione l'approvazione paterna, tanto da non aver osato una sola volta lamentarsi di quelle odiose punizioni subite per aver ceduto a momenti di femminile debolezza, credendo fossero meritate.
Noi taciamo reciprocamente i nostri sentimenti e credo sia un bene per te, non farei altro che confonderti ancor più la vita se ti rivelassi i miei, tuttavia io sento di riuscire comunque a comprendere dopo ogni evento, quando ti rifugi nei tuoi silenzi, quello che passa per il tuo cuore, amica mia.
"A cosa pensi, André? Non hai pronunciato una parola lungo la strada".
"A niente in particolare, Oscar... Notavo solamente che ormai la natura sta rifiorendo rigogliosa".
"E' vero, a breve sbocceranno anche le rose".
Giungiamo ai cancelli di Versailles, due guardie aprono un varco per consentirci il passaggio. Scendiamo da cavallo, io mi appresto ad accudire gli animali, tu a dirigerti verso gli schieramenti; nel frattempo Girodelle ti raggiunge recandoti quelli che ritengo siano dispacci urgenti da farti visionare e vi allontanate discorrendo affiancati fino al piazzale.
Prima di voltarsi, il conte si è soffermato un istante a guardarmi. Resto stupito nel notare che speravo lo facesse. Di nuovo.
I giorni paiono susseguirsi immutati, i gesti si svolgono usuali.
Cavalchi innanzi a me Oscar, vedo i tuoi lunghi capelli muoversi lievemente, quasi con grazia, lungo la schiena. Sei una persona dalla bellezza rara e dal carattere indomito; potrei fare pazzie per te, lo so, e ti amerei alla follia, rischierei consapevolmente di finire sulla forca, anche di farmici condurre di peso da te, pur di rubare un bacio alle tue labbra...se tu fossi veramente un uomo.
Un uomo, il sogno irrealizzato di tuo padre, che mi mise al tuo fianco da bambino perché ti mostrassi come si comporta un maschio e che non esiterebbe un attimo a cacciarmi dal suo palazzo se sapesse che nemmeno io posso essere l'uomo desiderato, lui che un giorno, dopo aver assistito a uno dei nostri più cruenti duelli con la spada, nelle scuderie mi rivelò di vedere in me quel figlio negatogli dal destino.
Ma questo non te lo dirò mai, Oscar. Non potrei mai ferire il tuo orgoglio di figlia del Generale, figlia che tiene molto, troppo in considerazione l'approvazione paterna, tanto da non aver osato una sola volta lamentarsi di quelle odiose punizioni subite per aver ceduto a momenti di femminile debolezza, credendo fossero meritate.
Noi taciamo reciprocamente i nostri sentimenti e credo sia un bene per te, non farei altro che confonderti ancor più la vita se ti rivelassi i miei, tuttavia io sento di riuscire comunque a comprendere dopo ogni evento, quando ti rifugi nei tuoi silenzi, quello che passa per il tuo cuore, amica mia.
"A cosa pensi, André? Non hai pronunciato una parola lungo la strada".
"A niente in particolare, Oscar... Notavo solamente che ormai la natura sta rifiorendo rigogliosa".
"E' vero, a breve sbocceranno anche le rose".
Giungiamo ai cancelli di Versailles, due guardie aprono un varco per consentirci il passaggio. Scendiamo da cavallo, io mi appresto ad accudire gli animali, tu a dirigerti verso gli schieramenti; nel frattempo Girodelle ti raggiunge recandoti quelli che ritengo siano dispacci urgenti da farti visionare e vi allontanate discorrendo affiancati fino al piazzale.
Prima di voltarsi, il conte si è soffermato un istante a guardarmi. Resto stupito nel notare che speravo lo facesse. Di nuovo.