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Autore: _Arse_    02/01/2012    1 recensioni
La mia prima storia che ha come ambientazione il Giappone,uno dei luoghi che amo.
Spero vi piaccia.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un piccolo e contorto raggio si sole accarezzò il viso di Haruhi,che immobile e sdraiata sul suo letto fissava il soffitto.
Era mattina inoltrata,la casa sprofondava nel silenzio e Haruhi moriva dalla noia.Si era svegliata all'alba,piena di allegria e dopo essersi chiusa a chiave in camera sua,aveva iniziato a svuotare l'armadio,un mobile vecchio di un secolo posto all'estremità della stanza.
Ne era uscita fuori poco dopo con in mano dei calzoncini corti blu e una maglietta bianca.Aveva buttato i pantaloni sul letto e fissato la maglietta:l'aveva coperta di scritte di ogni genere circa 3 mesi prima,per il solo fatto che si annoiava a morte e aveva voglia di pasticciare qualcosa.Ovviamente aveva frugato nel guardaroba di sua sorella Miwako ma quest'ultima non se n'era accorta.
Così,aveva deciso di indossare quegli abiti senza pensarci poi molto.In fondo non si era mai preoccupata troppo per il suo modo di vestire,non le interessava il giudizio di nessuno.
Haruhi si alzò pigramente dal letto e scese le scale che portavano al soggiorno:una grande stanza composta da due divani color panna posti intorno ad un piccolo tavolino di vetro,sotto un tappeto chiaro con decori floreali.Ai muri si trovavano due grandi finestre dalle tende bianche che facevano entrare molta luce nel salotto rendendolo particolarmente allegro.
<< Oh,finalmente ti sei decisa ad uscire dalla tua camera. >> La riprese Miwako sbucando dal nulla,proprio alle sue spalle.Haruhi non si voltò e continuò a dirigersi verso il centro del soggiorno.
La sorella maggiore fece spallucce e,con un cesto di panni in mano,uscì in giardino.Sapeva che quando Haruhi si comportava così era a causa della noia.
Haruhi si posizionò tra la tv e un divano,contando lo spazio di 3 metri l'uno dall'altro.Iniziò a fare fare ginnastica muovendo ritmicamente braccia e gambe.
Proprio in quel momento Akiko fece la sua apparizione,seguita da mamma Ranko.Entrambe erano vestite molto bene.
Akiko indossava un grazioso vestito fucsia e rosa,coperto da orsacchiotti di ogni tipo,mentre Ranko un'abito bianco lungo fino alle ginocchia e stretto in vita.
<< Buon giorno Haruhi! >> Esclamò mamma Ranko sorridendo.Akiko si avvicinò alla sorella e la guardò nello stesso modo in cui si guarda un bradipo dormire.
<< Ma che fai? >> Chiese la bimba,con la sua vocina dolce e pucciosa.
Haruhi sbuffò sonoramente,prima di iniziare a fare un po' di addominali.
<< Mi sto allenando,devo essere in forma per questo pomeriggio. >> Rispose concentratissima a eseguire con attenzione l'esercizio.
Akiko ridacchiò,coprendo con la mano la bocca e lo spazio di un dentino che aveva tolto il giorno precendente.Ranko la prese per mano e insieme si avviarono alla porta di casa.
<< Noi andiamo a casa di zia Kikyo,ciao ciao! >> Akiko salutò la sorella con la mano,e sua madre aggiunse:
<< Torneremo verso le 4.00 di questo pomeriggio,mi raccomando Haruhi. >> 
Haruhi annuì distratta,mentre stiracchiava le braccia.Sua madre e sua sorella sarebbero tornate molto più tardi delle quattro,lo sapeva.Quando si trattava di andare dalla migliore amica della mamma potevano restare lì anche per tutto il giorno senza mai stancarsi,sopratutto perchè Akiko piangeva come una matta quando doveva allontanarsi dalla figlia di Kikyo,una bambina della sua stessa età.
<< Haru,io vado esco con le mie amiche la casa è tutta tua. >> Miwako rientrò con il cesto romai vuoto e guardò la sorella minore.
<< No,chiudi tu la porta,devo uscire anche io adesso! >> Haruhi afferrò le chiavi di casa che si trovavano sul tavolino di vetro e le lanciò poco sportivamente a Miwako.Poi corse ad infilarsi le scarpe,salutò la sorella ed uscì.
Sogghignò sotto i baffi,mentre percorreva le vie del paese.Lasciare sua sorella senza darle il tempo di rispondere era una cosa che le piaceva fare molto.
Camminò per una decina di minuti e poi si fermò davanti ad una piccola casa dalle mura rosate.Suonò al campanello e attese.
<< Izumi,sono io,Haruhi! >>
Una vocina sottile sottile uscì dal citofono,rendendola metallica,quasi fosse di un robot.
<< Haruhi-chan! Prego,entra pure >> Il cancello si spalancò di colpo e Haruhi entrò.Izumi corse ad aprire la porta di casa e la salutò con un sorriso.
<< Non mi aspettavo questa tua visita. >> Disse la timida amica.
Haruhi si tolse le scarpe e le depositò all'ingresso,vicino alla porta.
<< Mi stavo annoiando,così ho pensato di venire a trovarti. >>
Izumi la fece accomodare su una poltrona,poi le offrì qualcosa da bere.
<< Haru-chan,non sei nervosa? >> Chiese guardandola incuriosita.
<< Chi,io? Ma se non vedo l'ora! >> Haruhi alzò le braccia rischiando di rovesciare tutto il bicchiere di thè al gelsomino che aveva in mano.
Izumi sorrise,coprendosi la piccola bocca dalle labbra rosse con una mano.
Era davvero un bella ragazza.Dei meravigliosi capelli neri a boccoli le incorniciavano il viso latteo,gli occhi scuri e dolci.
<< Vinceremo tutte le partite che si svolgeranno in questo mese! >> Continuò Haruhi,portandosi indietro una ciocca di capelli.
Izumi abbassò lo sguardo,fissando la graziosa gonna a balze che indossava.
<< Hai tutto l'occorrente? >> Le chiese Haruhi posando il bicchiere sul tavolino al fianco della poltrona.
<< Oh,sì sì. >> 
Haru sorrise compiaciuta.
<< Bene,sono davvero entusiasta. >>
Izumi si diresse in cucina,per sciaquare i bicchieri che avevano usato.
<< Dov'è nonna Ai?? >> Haruhi la raggiunse,appoggiando i gomiti al lavello.
<< E' andata al Tempio,come ogni Sabato. >> Rispose Izumi facendo un mezzo sorriso.
Nonna Ai era la balia di Izumi,da quando i suoi genitori si erano allontanati a causa del lavoro si era sempre presa cura di lei,crescendola come una figlia.
<< Ah,già.Me n'ero dimenticata. >> Disse Haruhi battendosi una mano sulla testa.
Izumi le fece segno di non preoccuparsi per questo e ritornò in soggiorno.
<< Ti va di pranzare quì da me? >> Le domandò Izumi apparecchiando il tavolo.
Haruhi acconsentì vivacemente,adorava la cucina dell'amica.Preparava un Kappa-maki da leccarsi i baffi!*
 
Uscirono di casa qualche ora dopo,per andare a prendere Hisoka.La loro amica viveva in una villa situata nella zona più remota della città.La sua famiglia era molto ricca,grazie al lavoro dei suoi genitori che facevano parte di un gruppo di agenti segreti della PSID:Protezione Studenti In Difficoltà.
Si trattava di un'associazione creata proprio da loro molto tempo prima che Hisoka nascesse,composta da circa un centinaio di persone.
Le due ragazze si fermarono davanti ad un grosso muro dorato,al centro un pulsante rosso,quasi invisibile in tutta quell'immensità.Haruhi schiacciò il cerchio rosso e attese.Poco dopo una piccola telecamera sbucò dal muro,proprio davanti al viso di Haruhi,che invece di spaventarsi alzava la mano in segno di saluto.
Il muro d'oro si divise in due parti,spalancandosi davanti alle ragazze.Le due si avviarono verso il grande giardino che conduceva alla porta d'ingresso.
Era una stretta distesa di verde,alberi e fiori di tutti i tipi si estendevano per metri e metri.Effettivamente,il giardino era il doppio della villa.
Non ebbero nemmeno bisogno di bussare alla porta che già quella era aperta,pronta ad accoglierle.Una moltitudine di camerieri e cameriere,disposti ai lati del grosso salone luminoso,si inchinarono in segno di saluto.Izumi ricambiò sorridendo dolcemente.
<< Insomma,non capite mai niente! Quante volte vi ho detto che non c'è bisogno di tutte queste formalità per salutarci? Ci conoscete da anni! >> Sbottò Haruhi
correndo a battere il cinque a tutti.Quest'ultimi rimasero per un attimo interdetti,ancora con la mano per aria,poi sorrisero e tornarono al proprio lavoro.
<< Salve Haru. >> Hisoka fece la sua apparizione,in cima alle grandi scale che portavano al piano di sopra.Bellissima,come sempre:capelli scuri e corti,mantenuti da un cerchietto candido.I piccoli occhi color carbone sorridevano,preferiva sorridere con lo sguardo che con la bocca e questo la rendeva ancora più bella.
<< 'Giorno Hisoka! >> Haruhi salì velocemente le scale saltando i gradini due a due.
<< Manca solo mezz'ora all'inizio del corso,se non ci sbrighiamo faremo tardi! >> Continuò Haruhi,prendendola per un braccio e trascinandola giù.
Hisoka si lasciò trascinare senza ribattere,erano quasi arrivate alla porta e Izumi stava per aprirla quando due cameriere le si piazzarono davanti.
<< Non dimentichi il suo cambio,signorina. >> 
Hisoka,prese la borsa che le veniva tesa e salutò le due inservienti con lo sguardo,dopodichè uscirono tutte e tre per tornare a scuola.
<< Sono sicura che noi tre ci distingueremo! >> Esclamò Haruhi alzando un pugno verso il cielo limpido.
<< Sopratutto perchè saremo le uniche ragazze del corso. >> La rimbottò Hisoka,aumentando il passo per rincorrere Haruhi.
Izumi,dietro di loro correva affannosamente,senza dire una parola.Non sapeva per quanto ancora avrebbe resistito in quel corso,e non voleva pensarci.
 
Arrivarono a scuola cinque minuti prima che iniziasse il corso.Haruhi aveva spiegato alle sue due amiche che si sarebbero dovute riunire insieme agli altri nel campo da calcio dell'istituto.Izumi chiuse la porta dello spogliatoio alle spalle,dopo aver fatto entrare anche Haruhi e Hisoka.
<< Quest'anno abbiamo gli spogliatoi,l'anno scorso dovevamo spogliarci in classe durante l'ora di ginnastica.>> Osservò Hisoka,aprendo la borsa con il cambio.
<< Non mi tange. >> Buttò lì Haruhi infilandosi la maglietta coperta di scritte.
<< Io penso che sia meglio così.Nessun ragazzo potrà spiarci mentre ci cambiamo. >> S'intromise Izumi rossa in viso.
<< Izumi-chan,tu hai molto più di noi da coprire! >> La riprese Haruhi con un ghigno.
L'interpellata si cosprì il petto con le braccia,ormai fucsia dall'imbarazzo.Il fatto che fosse più formosa delle sue compagne,che di taglia arrivavano massimo alla seconda,la faceva sentire più grande e questo non le piaceva affatto.Al contrario dei ragazzi che le facevano il filo.
Haruhi le diede un buffetto sulla guancia sorridendo e si mise davanti allo specchio dello spogliatoio.Guardò la sua immagine riflessa con aria compiaciuta.
Si era raccolta i capelli in una coda di cavallo,e decisa come non mai si era messa una fascia bianca e rossa che le circondava la fronte.
<< Andiamo. >> Disse rivolta a Izumi e Hisoka,ma prima che loro potessero rispondere stava già percorrendo a passi svelti il corridoio che portava al campo.
 
Haruhi si diresse all'estremità del campo da calcio e attese i suoi compagni di squadra.Non soffiava un alito di vento,di nuvole in cielo nemmeno l'ombra,i raggi di sole scottavano:classica giornata estiva.D'un tratto un rumore di voci e risate attirarono l'attenzione di Haruhi.Voltò lo sguardo in lontananza e scorse la figura di circa una dozzina di ragazzi che venivano verso di lei.Li scrutò uno ad uno,impassibile.Tra loro c'era anche Shun,intento ad osservare una moltitudine di ragazze che li guardavano dall'alto della terrazza della scuola,tutte ridacchianti.Sorrise loro alzando la mano e l'abbassò subito quando le sentì gridare dall'eccitazione.
Haruhi alzò un sopracciglio con aria di sufficienza.Non sopportava le galline.
I ragazzi che non si erano ancora accorti della sua presenza presero a fare commenti su ognuna delle tipe della terrazza,poi,quando videro Haruhi si lasciarono scappare un verso sbalorditi.
<< Si,lo so...la differenza tra me e le galline è molta. >> Haruhi mosse una mano in segno di superiorità.
Shun scosse la testa sconsolato.
<< Salve,ragazzi! Ci siete tutti? >> La voce dell'allenatore fece distogliere loro lo sguardo imbambolato da Haruhi.
Il signor Yamazaki era un uomo di mezza età,basso e robusto.Aveva i capelli neri tenuti a bada da un cappello blu che non toglieva mai.
<< Sensei...ma LEI? >> Un ragazzo dai capelli rasati indicò Haruhi ancora a bocca aperta.
Yamasaki rise strizzando i piccoli occhi scuri.Prese Haruhi per un braccio e l'attirò a sè.
<< Lei è una vostra compagna di squadra.Presentati,sù. >> Il vecchio le diede una pacca sulla spalle facendola avanzare di qualche passo vero i ragazzi.
Haruhi alzò lo sguardo fiera e si mise le braccia sui fianchi.La fascia che aveva sulla testa era stretta e le dava sicurezza,cosa di cui lei non aveva assolutamente bisogno.Aveva deciso di indossarla perchè le era sempre piaciuto giocare a calcio con quella.Era come una parte di lei,ormai.
<< Io sono Haruhi Maruyama frequento l'ultimo anno delle medie inferiori e ho 15 anni. Parto subito col dirvi che non voglio essere trattata diversamente solo perchè sono una femmina. >>
I ragazzi la fissarono per un momento senza dire una parola.Poi iniziarono a bisbigliarsi qualcosa all'orecchio chi sorridendo malizioso,chi ancora scioccato.
<< Scusate per il ritardo..Sensei.. >> La vocina affannata di Izumi li fece zittire di botto.La ragazza se ne stava con lo sguardo abbassato,dietro di lei Hisoka,che stava raggiungendo Haruhi.
<< Eccovi,ragazze.Presentatevi anche voi. >> Il signor Yamasaki sorrise e incrociò le braccia al petto,in attesa che una di loro due iniziasse.
Hisoka prese la parola,mettendosi al fianco di Haruhi.
<< Buon giorno.Io mi chiamo Hisoka Kondo ho 15 anni e ho seguito Haruhi nella sua idea folle di iscriversi a questo corso. >>
Haruhi le diede una gomitata gonfiando le guancie.
<< Piacere di consocervi,sono Izumi Ishikawa ho la stessa età di Hisoka e Haruhi. >> Izumi sorrise nervosamente.
I ragazzi presero a fischiare ed applaudire a quest'ultima guardandola con occhi sognanti.L'allenatore li zittì con un "basta" e si mise a centro campo.
<< Bene,iniziamo ad allenarci.Fate cinque giri di campo e 100 flessioni. >>
Izumi sbiancò,Hisoka annuì.Haruhi aveva già iniziato a correre.
 
  
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