Il concerto dell'anno. Ritz, New York City. 1988.

Erano lì su quel palco, al Ritz, ed era pieno di persone... ed erano tutte lì per loro! Ma come avevano fatto ad arrivare fino a la? Come erano riusciti a passare da un gruppo di ragazzi che suonava in un garage a quella rock band osannata da centinaia di migliaia di persone?

Il concerto era finito e si diressero silenziosamente in camerino, tutti troppo felici per parlare, nessuno di loro riusciva ancora a credere che tutto quello fosse realtà. In fondo erano ancora quei ragazzi che vivevano per strada e stipati in appartamenti troppo piccoli, che nascondevano i soldi che possedevano, che bevevano Nightrain Express perchè era il massimo che potessero permettersi.... erano ancora loro solo che suonavano in posti più grandi ed eran peni di soldi ora.

Izzy non passo nemmeno dal proprio camerino e puntò dritto a quello del rosso. Bussò delicatamente -Chi è che rompe il cazzo?- -Rilassati Bill, sono io- rispose spalancando la porta bianca coronata da una magnifica stella dorata, che stava a indicare come fossero delle star -Sei l'unico che ancora mi chiama Bill, Jeff- -E tu l'unico che mi chiama Jeff, Bill- -Umm.. questa te la concedo- disse sghignazzando e dando un sorso alla bottiglia di Jack Daniel's. -Ma ti ricordi di quando eravamo nell'Indiana? Di come sognavamo di andarcene? Di come fossimo senza soldi e senza nient'altro che la nostra amicizia? E adesso invece... abbiamo tutto questo!- concluse con un gesto del braccio che includeva il lussuoso camerino nel “tutto questo” -Già beh.. è senz'altro meglio che stare per strda e senza soldi eh... ma alla fine non siamo cambiati poi tanto- proprio in quel momento due graziose grupie s'affacciarono all'uscio sorridendo maliziose, i ragazzi si guardarono sorridendo e pensando che sì erano sempre loro ma in questo modo era senz'altro più semplice avere delle ragazze.

Quando, a notte fonda, le due si addormentarono stremate Isbell si mise a contemplare il soffitto pensando a tutto quello che aveva passato, a tutte le peripezie ed i momenti anche belli che lo avevano portato dov'era adesso. Come avrebbe fatto senza quei cinque cazzoni che erano diventati la sua famiglia? Ma soprattutto come avrebbe fatto senza il rosso, che era al momento a solo due biondine di distanza? Insime avevano fatto di tutto e molto altro ancora li aspettava... tutto questo era solo l'inizio di una grandissima avventura.

L'orologio sulla parete ticchettò che erano le tre del mattino. Axl s'alzò grugnendo, perchè non riusciva a liberare il braccio intrappolato tra il pavimento e una grupie, dopo di chè si diresse al bagno. Una volta uscito decise di rimettersi a dormire, ma non vicino la tipa di prima, vicino al suo Jeff.... ogni volta che avevano dormito nella stessa stanza si era sempre accoccolato vicino al moro e lo faceva sempre sentire benissimo. Scavalcò i corpi delle due e s'acciambellò appiccicato al fianco dell'amico di sempre appoggiandogli la testa sul petto. -Billie- -Dimmi Jeff- -Anche se adesso abbiamo un sacco di cose per me nulla è più importante della tua amicizia- -Vale lo stesso per me... che vada bene o male noi rimarremo insieme- decretò sorridendo nel buio -Giusto! Come quando eravamo piccoli e ti ospitavo per la notte- rispose stringendolo in un fortissimo abbraccio -Buona notte Jeff- -Buona notte Bill-.

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Ebbene... eccoci giunti alla fine. La mia prima long... mi ci ero affezionata, beh spero proprio che vi sia piaciuta e spero anche che questa storia vi mancherà almeno un po'... detto questo ciao a tutte gunner!