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Autore: MaryAliceBrandonCullen    02/01/2012    1 recensioni
Cosa succede dopo Breaking Dawn? Che seguito avrà l'amore tra Jake e Renesmee? Se anche voi vi siete poste queste domande, qui troverete alcune possibili risposte. Questo è il seguito come me lo immagino io. E' la mia prima fanfiction, siate buone! Altre precisazioni: la storia è ancora in fase di scrittura, crescerà con voi; è scritta sotto diversi punti di vista: quello di Bella, Edward, Jacob, ma principalmente sotto quello di Renesmee. Spero vi piaccia.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Arrivammo al centro commerciale in pochissimo tempo, un po' perchè non era lontanissimo e un po' perchè la mia macchinina nonostante le apparenze tirava quanto basta. Appena entrate la zia mi fece entrare in un negozio di intimo. Una volta all'interno mi diressi verso la mia solita zona, quella dell'intimo semplice e colorato, ma venni bloccata immediatamente da quella matta di mia zia che mi trascinò nella zona sua e di zia Rose, dove molte volte trascinavano anche mamma, che conteneva indumenti se così si potevano definire, a dir poco imbarazzanti. Iniziò a riempirsi le mani di completini di ogni colore e genere: reggiseni di pizzo nero, bianco, rosa, color carne, azzurro, marrone, rosso, leopardato, viola, fucsia e di mille altri colori coordinati a mutandine, culotte e perizoma degli stessi colori e poi una marea di babydoll e canottierine sexy, che non riuscivo veramente a capire a cosa potevano servirmi.
NESS: Zia, zia.. Ascoltami un attimo! Ti prego, fermati e ascoltami.
ALICE: Perchè devi perdere tempo con inutili parole? Non mi starai mica diventando come tua mamma? No, perchè io un'altra Bella in casa, con tutto il bene che le posso volere, ma non la voglio. No,no!
NESS: Aspetta. Io non sono, ne sto diventando come mia mamma sotto questo punto di vista. Lo sai, non potrei mai cambiare, non scherziamo! Ma, mi chiedo semplicemente a cosa possa servire tutta questa roba a me. Non lo capisco proprio. Non mi serve assolutamente.
ALICE: Ness, fidati di me. E' meglio mettere le mani avanti. Un giorno non molto lontano mi ringrazierai.
NESS: Vabbè, ho capito lasciamo perdere. Non riuscirò mai a farti cambiare idea! Andiamo in cassa?
ALICE: No, no cara la mia nipotina. Li devi provare tutti.
NESS: Ma perchè? Sai che mi stanno, ormai le conosci le mie taglie!
ALICE: Non si sa mai, voglio essere certa che ti stiano come spero.
NESS: Pff.. Ok, vado!
E mi diressi così verso i camerini, rossa di vergogna per quello che avrei dovuto indossare. Un'ora dopo uscimmo di li già piene di pacchi e pacchetti e ci dirigemmo verso il negozio di bigiotteria dove comprammo un infinità di collane, bracciali, orecchini e anelli di ogni colore possibile e immaginabile. Trovai anche dei cerchietti bellissimi con dei fiocchi al quanto appariscenti ma stupendi. Uscite da lì eravamo già fin troppo piene per camminare senza attirare l'attenzione, se saremmo uscite con altri pacchi pieni di scarpe o vestiti la gente avrebbe pensato che non siamo normali: piccole così e con così tanta forza. Così pensammo di fare una tappa alla macchina a posare la prima parte dei nostri acquisti. Andammo poi in una gelateria che dava tanto l'impressione di un posto dove fanno gelati divini, così entrai e ne comprai uno mega con dei gusti un po' diversi dai classici: Cookie, variegato alla nutella, cioccolato bianco, stracciatella e per finire una bella spruzzata di panna finale. Il gelataio rimase un po' sconvolto quando capì che era per me. Le apparenze ingannano, pensa se sapesse che molte volte salto la comune cena per andare a dissanguare un puma nella foresta. Ahahahaha che pensieri di cattivo gusto che mi facevo ogni tanto.
Entrammo in un negozio di scarpe e svaligiammo anche quello, presi per la maggior parte sandali e decoltè con tacchi vertiginosi; fu poi il turno dei vestiti e anche li arricchimmo i piccoli negozi del centro commerciale che non avevano ancora visto due pazze come noi all'opera. Finiti gli acquisti per noi comprammo indumenti anche per gli altri componenti della famiglia che oggi erano rimasti a casa a sistemare ogni cosa e che ormai si affidavano completamente a noi. Adoravo comprare e quando iniziavo ero come presa da una frenesia che non mi permetteva per niente al mondo di fermarmi, in questo io ed Alice eravamo uguali, infatti gli altri quando uscivamo insieme per fare shopping non si permettevano minimamente di venirci con noi perchè sapevano che non avrebbero retto. Dicevano che in quei momenti mettevamo seriamente paura, ma io non mi sentivo così spaventosa e zia Alice nemmeno, quindi insieme ci trovavamo benissimo. Persino zia Rose, amante sfrenata dello shopping, da quando ero cresciuta io non andava più con zia Alice a far shopping: diceva che una Alice era dura da reggere, figuriamoci due. Arrivammo a casa dopo praticamente 7 ore di shopping e appena sotto il portone iniziammo a gridare di venirci ad aiutare perchè anche se eravamo fortissime e il peso non era un problema, era lo spazio a fregarci. Nelle nostre braccia non ci stavano proprio tutte le buste. Così scesero tutti e rimasero per l'ennesima volta scioccati dalla quantità di roba che avevamo comprato. Corsi subito in camera mia a posare e ordinare tutto e, felice più che mai, scesi dai miei con un sorriso a 32 denti. Abbracciai mio padre, diedi un bacio a mia madre, gli raccontai della fantastica giornata trascorsa e gli dissi che per questa sera avrei mangiato da Jake perchè era la serata del cibo-schifezza e dei film a seguire. Occupavamo così tutti i venerdì, era un'abitudine che avevamo preso da quando io ero piccola e non volevo di certo perderla ora.
  
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