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Autore: Felix_    03/01/2012    2 recensioni
Questa fan-fic è ambientata al settimo anno ad Hogwarts. La seconda battaglia magica non è mai avvenuta e Silente, Fred, Remus ,Tonks e Colin Canon sono ancora vivi. Il professor Lumacorno insegna ancora pozioni e Piton invece Difesa contro le Arti Oscure. Beh, spero davvero che questa fic vi piaccia! Vi prego di essere clementi con me, è una delle prime dramione che scrivo quindi, capitemi D:
Ah un’altra cosa, spolliciate recensioni e anche le critiche, non fanno mai male ;)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Cap. 3



Hermione era entrata in sala comune trovando Lavanda sdraiata su un divanetto con un viso piuttosto pallido.
“Che hai Lavanda?” Hermione si era avvicinata sedendosi per terra accanto a lei.
“Un po di febbre, ma non avevo voglia di andare fino dalla Chips quindi mi sono messa qui” parlava a bassa voce.
“Mi dispiace, presto ti riprenderai. Senti, per caso hai visto Ron e Harry?”
“Si, sono andati via circa mezz’ora fa dicendo che dovevano andare da Silente”
“Oh, grazie Lavanda, ora devo andare” mi alzai e la salutai.
Che razza di imbecilli, sono andati a cercare di convincere Silente a far ritornare tutto come prima!
Hermione uscì dalla stanza e andò in cerca dei suoi amici per il castello.
Persa nei suoi pensieri si schiantò contro qualcuno. Era pronta a dirgliene quattro, ma quando vide chi era si limitò con le parole.
“Sempre tra i piedi, eh Zabini?” dissi senza arroganza, mi stava abbastanza simpatico quel tipo.
“Già, ma è un onore avermi in mezzo non trovi?” disse sorridendomi.
Gli sorrisi anche io di rimando non facendo a meno di notare in quegli occhi blu che quel ragazzo aveva voglia di cambiare. Se riusciva a cambiare Draco Malfoy sarebbe stato un eroino.
“Dove andavi Zabini?”
“Blaise, chiamami Blaise per favore”
Un serpeverde che chiede a me per favore? Diamine, questo aveva una voglia sconfinata di cambiare!
“Okay, dove andavi Blaise?”
“A cercare Draco. Tu l’hai visto per caso?”
Alzai le spalle e scossi la testa.
“Mi aiuti a cercarlo?”
“Come scusa? Dovrei cercare quel furetto odioso?”
“Si, che c’è di strano?” Blaise sembrava un altro, lo diceva come se fosse una cosa normalissima.
“Tutto è strano!” dissi mettendomi le mani nei miei capelli cespugliosi.
Blaise iniziò a ridere e mi prese per un braccio iniziando a camminare come se nulla fosse.
Lo assecondai guardandolo con serietà.
“Blaise, hai provato a guardare al confine con la foresta proibita?”
“No, ma potrebbe essere là. Hermione sei un genio!” Blaise mi sorrise e con un dolce strattone mi portò in giardino cominciando a cercarlo.
“Come mai pensi che sia lì?”
“Beh, mi è capitato di vederlo ancora negli altri anni che si nascondeva al confine”
“Quindi lo osservi?” disse Blaise con totale serenità.
“Ma che ti vai a pensare? No, insomma, io non lo osservo!” diventai rossa come un pomodoro. Beh si è vero, a volte mi capitava di osservarlo. Insomma, non che mi interessasse. Ma era comunque un bel ragazzo, non si può negare il vero.
“Certo Hermione, non ho mai affermato il contrario” stava iniziando a ridere, lo si vedeva in faccia.
“E non ridere Blaise!” così dicendo lo feci scoppiare a ridere. La sua risata era come un’onda che ti travolge in pieno. Non si riesce a scappare. Cominciai a ridere pure io di sana pianta.
Stavo ridendo, con in serpeverde. Con Blaise Zabini! Oh mio dio, questo sì che sarà un anno pieno di colpi nuovi…
“Draco!” Blaise lo aveva visto e stava agitando la mano in aria per dirgli di venire.
“Quello non si smuoverà mai, andiamo noi” Blaise fece per andare, trascinandomi di nuovo, ma questa volta mi opposi.
“Non se ne parla proprio. Io la non ci vado.” E come una bambina che fai i capricci incrociai le braccia sotto il seno.
“Oh, e va bene. Allora ci vediamo in giro. Ciao Hermione!” mi salutò con un sorrisone e iniziò ad incamminarsi verso Draco. Lo salutai anche io col sorriso e tornai nel castello, trovando Harry e Ron che mi fissavano come due baccalà.
Gli corsi in contro e li abbracciai.
“Finalmente! E’ da tutta la mattina che vi stavo cercando! Cosa siete andati a fare da Silente?”
“Noi, beh..noi siamo andati a chiedere a Silente di riportare le cose com’erano..” Ron balbettava un po.
“Ovviamente ci ha detto di no. Ma scusa un secondo..quello era Blaise Zabini?” chiese Harry.
“Si, l’ho incontrato prima e ci siamo incamminati” mi giustificai, era vero per lo meno.
“Che cosa?” dissero in coro. Erano increduli.
“Ragazzi è cambiato. Insomma, non è come gli altri serpeverde. E’ simpatico!”
Dissi con il sorriso che non era ancora andato via dalla mia faccia e cominciai a camminare.
Loro mi seguirono e stettero in silenzio tutto il tempo, probabilmente stavano cercando di metabolizzare la cosa.



**



Blaise si sedette sull’erba umida accanto a Draco. Draco continuava a guardare l’orizzonte.
“Che ci facevi con la Granger?” disse continuando a non guardarmi.
“Ti stavamo cercando”
A questo punto Draco si voltò verso di lui guardandolo dritto negli occhi: era dannatamente sincero.
“Inizio seriamente a preoccuparmi Blaise”
“Non devi farlo, e poi non è la ragazza che pensi tu. Insomma, è simpatica e socievole, e oltretutto è una bella ragazza. Siete due cocciuti, ma quando la smetterete di avere questo comportamento idiota tra di voi magari capirete che Blaise Zabini ha sempre avuto ragione fin dall’inizio e correrete verso di me felici come due pasque, magari vi chiederò di farmi una statua…”
“Okay Blaise sei molto divertente. L’importante è crederci” disse Draco con uno sbuffo. Si alzò da terra e lo fissò un po.
“Infatti, io credo nei miracoli! Ah, ho scoperto una cosa: è attratta da te”
“Che cosa hai detto prego?” Draco spalancò gli occhi dall’incredulità.
“Hai capito benissimo” si alzò anche Blaise e con uno sbuffo lo prese per la manica della camicia e gli indicò il portone del castello.
“Blaise, che diavolo fai ora?” seriamente preoccupato Draco si spostò.
“Draco c’è qualcosa che vuoi dirmi?” insomma, se era andato fino lì ci dovrà pur essere un motivo.
“Quando…quando te ne sei andato dall’aula di pozioni prima, non mi ero accorto che c’era anche qualcun altro. Era Daphne: mi ha detto che non dovevo lasciarmi scappare Hermione, che lei era un’occasione per farmi cambiare” lo fissava dritto negli occhi. Gridavano aiuto i suoi occhi, una muta richiesta che aveva come risposta una figura femminile di nome Hermione Granger.
“Draco non voglio più insistere con te. Insomma la via giusta è questa, ce l’hai davanti ai tuoi occhi. E’ la via di una vita felice, credimi. Ma se non sceglierai questa via io ti rimarrò sempre a fianco. Sono tuo amico e ti sto solo dicendo cosa è meglio per te. Decidi tu stesso” Blaise era diventato serissimo. Era un ottimo amico e forse aveva ragione. Ma insomma..io e la Granger?! Ma stiamo scherzando? Nemmeno in un’altra vita!
Ma forse hanno ragione sia Blaise sia la Greengrass. Ci dovrei almeno provare.
“Blaise, la nostra avventura comincerà, okay?” avevo preso una decisione: diventare un uomo migliore di mio padre.
Il viso di Blaise si rilassò di colpo e mi sorrise a trentadue denti. Mi abbracciò in un abbraccio stritola tutti.
“Blaise per favore un po di contegno, per Salazar!” mi staccai da lui e incominciammo a ridere.
“Lo faccio per te Blaise, così magari la finirai di menarmela dietro. Mi devi un favore” scherzò Draco dandogli una pacca sulla testa.
“Ahia!” si massaggiò la testa e disse “Si come no..sarai tu a dovermi un favore”
Si incamminarono verso il portone del castello: Blaise non la smetteva di canticchiare motivetti snervanti mentre Draco era un po insicuro e decisamente nervoso per quei dannatissimi motivetti di Blaise.
“Blaise se non la smetti di canticchiare ti faccio cacciare da Hogwarts”
In risposta ebbe un ghigno Made in Slytherin.
“Senti..dove..insomma..dove..oh dannazione..dov’è..Her-Mezzos-Granger?” Draco era diventato nervoso solo a parlare della sua futura salvatrice.
“Amico mio, sei già sulla strada giusta per riuscire nel tuo intento! Comunque credo che sia andata a cercare Potter e Weasley” disse Blaise varcando il portone.
Oh, fantastico. Ora devo solo andare a cercarla mentre lei è con lo Sfregiato e Weasel.
Sbuffai  e iniziai a velocizzare il passo verso una meta sconosciuta.
Magari se l’avessi trovata senza quei due sarei riuscito a fare conversazione..
 


**


 
In pochi minuti ero arrivato davanti all’aula di trasfigurazione. Uscii nel cortile e trovai la Granger seduta su una panchina, con un libro appoggiato alle ginocchia.
La fissai a lungo. Blaise aveva proprio ragione, era diventata una bella ragazza la Granger: le gambe slanciate, il seno sostenuto, il fisico asciutto..Pensai a un qualche modo per conversare ma nessun’idea mi balenava in mente.  Potevo andar lì e iniziare con le mie solite battute a darle fastidio..ma se poi se ne andava? Dannazione, dannazione, dannazione!
“Hai intenzione di stare lì a fissarmi pensando che io non mi accorga di te Malfoy?” Hermione ruppe il silenzio non alzando lo sguardo dal libro che leggeva. Che figuraccia, non mi ero accorto di non aver smesso di fissarla. Cercai di riparare alla figuraccia.
“Chi ti dice che stavo fissando te?” sbuffai e mi avvicinai alla panchina dove era seduta.
Alzò gli occhi su di me, dritti dritti nei miei.
“Non negare l’evidenza Malfoy” riabbassò gli occhi sul libro e continuò a leggere.
Salazar invoco il tuo aiuto, dammi una mano!
“Perché non ti siedi? O vuoi stare in piedi come un imbecille ad aspettare il segno divino?” mi guardò di nuovo negli occhi. Quegli occhi castani e brillanti sarebbero stati in grado di stregare ogni genere di uomo.
Speriamo che streghi anche me rendendomi le cose più semplici..
“Non chiamarmi così” la guardai qualche secondo e mi affiancai a lei guardandola con la coda dell’occhio.
Salazar, sei un mito, grazie.
“Che leggi Granger?” chiesi con finto interesse: volevo solo cercare di far conversazione.
“Niente che ti possa interessare furetto”
Okay, sembrava arrabbiata. L’avranno fatta arrabbiare quei due idioti che chiama “amici”.
“Garbata come sempre eh Granger?” ghignai in stile Malfoy non riuscendo a trattenermi.
“Ficcanaso come sempre e Malfoy?” non era un’offesa vera e propria, ma mi sentii in dovere di controbattere.
“Che c’è, la donnola e lo Sfregiato ti hanno fatta incazzare?” chiesi con curiosità mascherata dalla voglia di prenderla in giro.
Si voltò verso di me chiudendo con un tonfo il libro e gettandomelo addosso con tutta la sua furia.
“Non sai cosa fare e allora vieni a infastidirmi? Ci sei riuscito, ora vattene per cortesia”
Ero riuscito a schivare il colpo, lasciando che il libro cadesse in terra. Senza dire una parola andai a prenderlo e glielo porsi. La fissavo negli occhi e lei fissava me. Uno strano brivido mi percorse la schiena e fu allora che prese il libro dalla mia mano, sfiorandola. La sua pelle era calda e vellutata. Era stata una bella sensazione sentirla sulla propria pelle.
Sentii un “grazie” nascosto dal tono di voce basso.
“Non c’è di che” mi riaccomodai affianco a lei.
Piombò un silenzio tombale che nessuno dei due a quanto pare voleva spezzare.



**



Che ha Malfoy oggi? I suoi sbalzi di umore di confondono un po, ma d’altronde è Malfoy e non ci si può aspettare rose e fiori da lui.
Il brivido che ho provato prima alla schiena è stato imbarazzante. Però la sua pelle non era fredda come una roccia come avevo sempre immaginato: era calda e morbida, una bella pelle! Si beh, nella scala delle pelli. Se esiste una scala delle pelli. Oh per Merlino ma che diavolo sto pensando?
 “Storia di Hogwarts” dissi senza guardarlo.
“Come scusa?” Draco si era girato verso di me guardandomi con un sopraciglio alzato.
Oh mio dio, l’ho chiamato Draco..oh mio dio..
“Il libro, è Storia di Hogwarts. Lo leggo e lo rileggo dal primo anno qui ad Hogwarts. E’ buffo”
Draco era rimasto in silenzio, segno magari di continuare.
“Ho litigato con Harry e Ron perché non approvano che io abbia stretto amicizia con Blaise” mi girai verso di lui e scoprii in quell’istante che mi stava scrutando. Non so dire quanto siamo stati immobili a fissarci l’un l’altra, pochi secondi o una manciata di minuti.
“Sono due idioti, io l’ho sempre detto” e per la prima volta vidi Draco Malfoy sorridere; non ghignare, un vero e proprio sorriso. Questo fece sorridere anche me perché sapevo che la causa di quel sorriso ero proprio io..mi faceva sentire importante.
“Già, due idioti” dissi con amarezza. Abbassai lo sguardo su quel libro che avevo letto centinaia e centinaia di volte: ormai lo sapevo a memoria.
Sentivo il suo sguardo su di me e non mi andava di farlo smettere.
Però..è davvero un gran pezzo di gnocco Draco. Come ho fatto in tutti questi anni a non accorgermene prima?! Ma che diavolo di pensieri faccio?!
Arrossii all’istante e lui se ne accorse subito iniziando a ghignare.
“Hai vergogna nel farti guardare Granger?” continuava a ghignare quello stupido.
Mi girai e gli feci la linguaccia ridacchiando.
“Sai, è difficile ammetterlo..sto andando contro il mio orgoglio dicendoti questo ma, sei quasi simpatico sai Malfoy?”
“E tu sei quasi carina Granger”
“E’ un complimento?”
“E’ una semplice costatazione”
“Costatazione che fa arrossire anche qualcun altro oltre me, non è così?”
Le sue guance di Draco si erano tinte di un po di colore “vivente”, dato che la sua pelle è bianca cadaverica.
“Non sono arrossito, ti sbagli”
“Io non sbaglio”
“E io ti dico che non sono arrossito”
“E tu stai di nuovo negando l’evidenza Malfoy”
“Sei la solita, Granger”
Sbuffai  sonoramente e mi alzai con il mio libro in mano.
“Dove vai?”
“Da quando ti importa dove vado malfuretto?” chiesi ghignando alla serpeverde. Non ghignavo spesso, anzi quasi mai ora che ci penso!
“Curiosità” rispose semplicemente con un’alzata di spalle.
“Vado in biblioteca a riportare questo libro e poi vado a Divinazione. Ci devi andare anche tu se ben ricordi, lezioni-combinate” Mi voltai e cominciai a camminare in direzione della biblioteca, alzai un braccio in segno di saluto ed entrai nei corridoi.



**



La Granger non è male, è vero. Sa essere simpatica e socievole..ce la posso fare, ne sono sicuro.
Magari posso accompagnarla e poi andare a lezione insieme a lei..ma non posso chiederglielo!
Oh per Morgana, la seguirò, ecco fatto.
Mi alzai e cominciai a seguire i suoi passi che rimbombavano tra le mura dei corridoi vuoti.
Mi tenevo a debita distanza ma pian piano mi avvicinavo sempre di più silenziosamente, come un serpente che cova la sua preda.
Davanti a me vidi Hermione inciampare su un mattonella un po rialzata dal pavimento e tenere le mani davanti al viso per coprirsi dalla caduta…che non ci fu.
Arrivai in tempo per prenderla da sotto le ascelle e tirarla su.
Era ancora con gli occhi chiusi ed eravamo pericolosamente vicini.
Aprì lentamente gli occhi e mi ringraziò con lo sguardo.
Sorrisi guardandola, era tenera sotto certi aspetti, lo ammetto.
Notai che si stava lentamente avvicinando, centimetro dopo centimetro, eravamo ad un palmo dal naso.
“Perché mi seguivi?” sussurrava a pochi centimetri dalla sua bocca. Era invitante..
“Volevo accompagnarti in biblioteca e poi magari, andare a divinazione.”
“Io e te intendi?”
“Se proprio mi vuoi con te devi solo implorarmi” scherzai sorridendo.
La vidi avvicinarsi al mio orecchio e la sentii sussurrare “Mai e poi mai, furetto”
Un sorriso sbocciò sulle labbra di Hermione e sulle mie.
La vidi di nuovo avvicinarsi pericolosamente alle mie labbra, ma si spostò verso la mia guancia destra lasciandomi un bacio. Sorrisi di nuovo e le presi la sua mano vellutata e calda. Senza dire una parola ci avviammo in biblioteca, con una nuova speranza dentro si me: ricominciare da capo.




 

NOTA DELL'AUTRICE


Allora miei cari lettori, si è svelato il mistero della ragazza! *Rullo di tamburi* Daphne Greengrass!

Ron e Harry erano solamente andati dal preside cercando inutilmente di convincerlo a riportare le lezione com'erano prima.

Draco invece ha preso una decisione importante per se: ha scelto di cambiare.
Questa scelta dove lo porterà? Hermione aiuterà Draco?

Recensite in tanti! 

Baci, Felix_



 
   
 
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