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Autore: Portos    03/01/2012    0 recensioni
Scusate la ripubblicazione del testo, ma ne aveva bisogno. Comunque qui i Queen danno il meglio di sé, come matti...
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: I casini dello stanzino delle scope

 

John e Roger erano ancora chiusi dentro da almeno mezz’ora.

Entrambi tacevano, ascoltando l'incessante passeggiare di qualsiasi persona, temendo che potesse trattarsi di Freddie.

 

“Psst! Deaky dobbiamo stare qui ancora per molto?” sussurrò Roger interrompendo il silenzio.

 

Non gli giunse risposta, solo silenzio.

 

“Deaky!”

 

“Quando usciamo di qui?”

“E io che ne so” rispose John scrollando le spalle.

 

“Scusa, ma sei diventato un esperto di sgabuzzini?”

 

“Cretino, Specialista per rompiballe”

 

“Perché non sei rimasto, a giocare con Freddie?”

“Non sono un marmocchio, Roger”

 

“Ma guarda di chi mi devo accontentare...di un bassista stralunato, ma almeno fosse una bella ragazza”

 

John alzò gli occhi al cielo. Doveva prendere in considerazione l'opzione: “Strozzamento?”

 

“Taci, Roger, taci una buona volta”

 

“Ma sta un po' zitto tu!” ribatté batterista piccato.

 

John non lo stava ascoltando, alzò una mano: il suo senso di pericolo, lo avvisò che Freddie stava nei paraggi.

 

“Cosa c'è?”

 

“Ssht! Freddie in arrivo” disse John, in tono serio.

 

“Non siamo mica in un...”

“Sshth!”

 

“Ma...”

“Tesoriiii! Dai, tanto lo sooo che siete qui da qualche parte” cinguettò Freddie allegramente, un'altra volta.

 

Roger sospirò.

 

In che razza di situazione si era cacciato? Veramente assurda.

 

Non riusciva, a credere che le persone con cui lavorava, potessero rivelare il loro lato più assurdo, insomma sembrava di essere capitati in una specie di incubo?

 

Il batterista voltò la testa, verso la finestrella. Sperava molto presto di uscire da lì...anzi subito.

 

Un motivo glielo diede un ragno, appeso per i fatti suoi, a testa in giù, illuminato dalla luce fioca.

 

Il mento di Roger cominciò a tremare.

 

I ragni, li detestava più di ogni altra cosa al mondo. Piccoli o grandi, con quelle zampette pelose e gli occhietti maligni.

 

“No...John c'è un ragno” riuscì a balbettare Roger, poi cominciò a tremare come una foglia.

 

John si girò, lo guardò per un secondo.

 

“Un semplice ragnetto per i fatti suoi” commentò sarcastico il bassista.

 

Roger non resistette più di un minuto, aprì la porta e corse via, come se avesse visto chissà quale mostro.

 

“No! Roger!” urlò John. Altro telefilm in poliziesco in corso, grazie.

 

Mack e Trip riuscirono a filmare la simpatica scena, avvenuta sotto i loro occhi. Inutile, dire si diedero soddisfatti il cinque.

 

Il bassista si sbatté una mano sulla fronte. Adesso era finito. Quante ore sarebbe stato costretto...a fare quella roba insulsa?

“Io...per favore, non voglio usare lo scarabeo” attaccò il bassista, agitando le mani e arretrando di qualche passo.

“John? Tesoro ma cosa diavolo è successo? Fare una partita di scarabeo?” domandò confusamente Freddie.

La mascella di John Deacon per poco non cadde a terra.

“Gesù, qui giriamo un film thriller” commentò Trip, alquanto stupefatto.

“Un film thriller?” fece eco Freddie, alzando entrambe le sopracciglia.

“Scusa, Freddie ma sei entrato in modalità maniaco-scarabeo, volevi costringere John e in seguito, Roger a giocare quindi sono stati costretti a fuggire, a gambe levate, nascondendosi nello sgabuzzino” raccontò Trip, nascondendo un ghigno.

“Oddio” fece Freddie impallidendo.

“Già...”

“No, dolcezze mi appare tutto piuttosto confuso...non ricordo molto bene. Scusatemi”

John sbatté le palpebre incredulo, Freddie appariva sinceramente imbarazzato e alquanto confuso.

Non riusciva a credere che certa gente, riuscisse a dare fuori di testa in quel modo...quali erano le cause?

“Senti...adesso stai bene?” indagò John.

Voleva essere ben sicuro, di non finire come prima.

“Sì, sì. A proposito Amore (Roger) dove diavolo è scappato?”

“Ragni”

“Oh, la fobia di Roger” disse Mack, che fino a quel momento non aveva spiaccicato parola.

“Adesso chissà dove sarà finito...” sospirò John.

“Sarà meglio andarlo a cercare. Quando si spaventa diventa introvabile” commentò Mack.

“Povero Amore” ridacchiò Freddie.

Il bassista stralunato, i due tecnici filmomani e il cantante con la doppia personalità (da scarabeo maniaco) si misero alla ricerca del batterista fifone.

 

Intanto Brian...

“Flipper idiota! É già la terza pallina che ti mangi! Figlio di...Ti mando al catafascio, stronzo!”

...era ancora rimasto a litigare con il flipper.

 

Fine capitolo 2.


 

  
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