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Autore: Zaafira    03/01/2012    1 recensioni
Ginevra Weasley è rispettata e temuta ad Hogwarts grazie alla sua fama di ragazza irascibile che scaglia fatture a chiunque le dia fastidio. Il suo unico difetto era, ovviamente, quello di essere ancora innamorata di Harry Potter, ma un Harry un po' diverso da quello che conosciamo!
E se tra i due si scatenasse una guerra?
E se venissero coinvolti i Serpeverde?
Se vi va lasciate qualche commento, anche le critiche sono apprezzate! Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Tranello del Diavolo

 

Hermione Granger non era un tipo molto di compagnia, soprattutto in quei giorni.
Da quando Ronald Weasley si era ufficialmente fidanzato con Lavanda Brown, lei non era più la stessa.
Che fosse innamorata di Ron ormai era chiaro non solo a lei stessa, ma anche a Harry Potter e Ginevra Weasley.
Forse l’unico che non ne era proprio certo, quello era proprio Ron.
Harry ed Hermione si vedevano di rado in quell’ultimo periodo perché, quando compariva Ron o Lavanda, Hermione spariva nel nulla.
Harry, che poteva sembrare alquanto superficiale, in realtà era una persona profonda e, soprattutto, voleva molto bene a Hermione Granger.
Principalmente per due grandi e ovvi motivi: per prima cosa era la ragazza più intelligente di tutta quanta la scuola; secondo lo tirava sempre fuori dai guai.
Quel venerdì pomeriggio, per esempio, erano in sala comune a fare i compiti di pozioni – o meglio, Hermione faceva i compiti e lui copiava.
Ad un certo punto, Ginevra Weasley scese dalle scale dei dormitori femminili con un asciugamano avvolto intorno ai capelli, una crema spalmata su tutto quanto il viso e lo smalto fresco sia nelle unghie delle mani, che in quelle dei piedi.
- Ti prepari di già? Sono solo le sei! – Le chiese Hermione.
- Mi metto avanti, no? Pretendi che faccia tutto dopo mangiato? – Rispose l’altra.
- Dove devi andare stasera?- Chiese Potter.
- Mah, chissà dove devo andare, non saprei Harry, davvero. – E, detto questo, prese un paio di pasticcini dal tavolo dei dolci della Sala Comune e tornò in dormitorio.
- Hermione, perché…? -
- Oh, Harry, avanti, provi a metterci un po’ di impegno in questi compiti invece di distrarti sempre? -
- Oh, scusa Hermione. -

A cena Harry provò a scoprire dove dovesse andare Ginny quella sera da prepararsi con quella meticolosità.
- Romilda? – Chiese alla ragazza che sedeva vicino a lui. – Tu sai sempre tutto, vero?-
-Oh, Harry, ci provo per lo meno! -
Harry si avvicinò all’orecchio della ragazza e bisbigliò: - Dove deve andare stasera Ginny? Deve, beh, uscire con Dean, per caso? -
- Uscire in che senso? -
- Beh, non so, a fare una passeggiata notturna? Un giretto nella Stanza delle Necessità? -
- Harry, non essere sciocco, non stasera di sicuro! Ma se vuoi ti informeremo quando succederà. Perché tanto, prima o poi – e da quello che si dice in giro più prima che poi – succederà. Comunque, perché vuoi saperlo? Vuoi andarlo a dire a Ronald? Che lo dirà a Fred e George? Che useranno la cosa a loro favore per minacciarla? Perché nel caso mi tiro indietro. Non voglio che Ginevra Weasley ce l’abbia con me, lo sanno tutte che è pericolosa. Per esempio, nessuno in sala comune può dire cosa succederà stasera.-
- Oh, Romilda, non farti pregare! Dimmelo! -
- Non posso Harry. Non questa volta. -
- Lo chiederò a Chloe, allora, lei me lo dirà di sicuro. -
- Non credo Harry! Ginny è stata molto chiara a proposito. E poi non puoi giocare sempre con i miei sentimenti minacciandomi sempre di andare a chiedere le cose a Chloe. Potresti offendermi, uno di questi giorni. – Detto questo, si alzò, gli diede un bacetto sulla guancia e si avviò verso la porta della Sala Grande rivolgendo a chiunque uno sguardo ammaliante.
Peccato che precisamente a metà percorso si ritrovò distesa a terra con tutti gli occhi puntati su di lei.
E con una caviglia rotta.
La professoressa McGranitt le assicurò che non era niente di grave e che avrebbe dovuto semplicemente passare la notte in infermeria dove Madama Chips le avrebbe risistemato perfettamente le ossa.
Chloe Moore e Aileen White sostenevano che Romilda Vane fosse caduta per via dei tacchi troppo alti che si ostinava a portare pur non sapendoci camminare sopra.
Altri dicevano che Pix, poco prima della cena, avesse sistemato proprio in quel punto un tappeto inciampante.
Draco Malfoy, invece, giurava di aver visto Ginevra Weasley scagliarle una fattura.
Chiunque di loro avesse ragione, quella sera, Romilda Vane era fuori gioco.

Quanto Ginevra Weasley rientrò in Sala Comune dopo cena, si ritrovò davanti al caos più totale.
A quanto sembrava i gemelli Weasley, direttamente dal loro nuovo negozio Tiri Vispi Weasley, avevano mandato a tutte le nuove cheerleader dei dolci direttamente da Mielandia, in segno di apprezzamento, insieme a vari filtri d’amore completamente gratis.
Hermione trovava la cosa alquanto patetica e continuava a ripetere che non bisognava fidarsi dei gemelli.
Le ragazze, dal canto loro, le risposero che era solo invidiosa del loro nuovo ruolo sociale e si misero a mangiare di gusto i loro dolcetti.
Ovviamente le ragazze non sapevano che bisogna sempre fidarsi dell’istinto di Hermione Granger e, dieci minuti dopo, tutti i bagni del dormitorio erano intasati.
Alle nove meno dieci Ginevra Weasley decise che era arrivato il momento di comunicare  a Harry Potter un messaggio importante.
- Harry caro! -  gli gridò non appena lo vide, stravaccato su una poltrona intento a lucidare la sua Firebolt. – Mi ero dimenticata di dirti che stasera alle nove c’è una festa del professor Lumacorno e che non puoi assolutamente saltarla. -
Lui la guardò con il terrore negli occhi.
- E me lo dici adesso? -
- Harry non fare il pignolo, mi è passato di mente, ho tante cose a cui pensare e poi pensavo che ti fosse giunta la voce da qualcun altro! – Sogghignò compiaciuta nel vedere che i suoi ordini erano stati seguiti.
- E il professor Lumacorno mi aveva anche detto che bisognava portare un ospite, nel tuo caso una ragazza. Spero per te che ne troverai una carina disponibile. -
Il ragazzo si guardò attorno con aria sconsolata.
Stava iniziando a mettere insieme i pezzi.
- A dopo Harry caro. -
Detto questo se ne andò verso Dean Thomas che l’aspettava in un elegantissimo completo nero fumo e lo baciò alquanto calorosamente.
- Harry cosa ci fai ancora in pigiama? – Gli chiese Hermione. - Per caso vuoi arrivare in ritardo? -
- Hermione, hai un accompagnatore per stasera? -
- Certo Harry, perché? Tu no? -

 

 

   
 
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