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Autore: Bloody Emily    03/01/2012    1 recensioni
Ginny Breston è una ragazza di quattordici anni. Molto normale, a dirsi, ma davvero speciale. Un giorno, un signore sconosciuto e vestito come un pinguino viene nella sua scuola, parlandole di una strana pro-zia Ginevra deceduta e di un'eredità che le appartiene. Che cosa scoprirà Ginny sulla sua eredità? Che cosa nascondeva la sua pro-zia Ginevra? E perchè ha lasciato questa incredibile eredità alla pro-nipote, di cui non sapeva nemmeno della sua esistenza? Se vi ho incuriositi almeno un pochino leggete
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

 
-Signorina Breston, è pregata di uscire da questa stanza.- dice una voce squillante alle mie spalle. Mi volto, sperando di rovarmi davanti un'altro omino che cerca di capire che cosa mi piace, vista la mia fame. Purtoppo i miei desideri non vengono esauditi; di fronte a me c'è una donna, vecchia almeno di cent'anni, che sembra più morta che viva. Che sia la mia pro-zia Ginevra sotto forma di fantasma?
-Zia! Zietta, che bello conscerti! Mamma e papà parlano sempre di te...- dico abbracciandola.
-Ti sbagli rossa, non sono tua zia, per mia fortuna. Non oso immaginare quanto tu sia fastidiosa...- dice guardandomi con disgusto.
-Bè, almeno io non puzzo di marcio, non sono una vecchia acida e presuntuosa, che va in giro per il MIO castello come se le appartenesse e, per di più, insulta persone che non conosce per il solo fatto che lei si crede più importante!- dico indignata. Ma chi si crede di essere quella?
-Io, signorina Breston, sono la sorellastra di sua zia Ginevra, e posseggo questo posto almeno quanto lei-
-Oh... quindi è anche lei mia zia... Giusto?- chiedo, sperando con tutta me stessa che non sia così.
-No, non c'è nessun legame di sangue. Mia madre ha sposato il padre di Ginevra quando noi eravamo già nate, e quando lui morì lasciò la sua casa a noi due.- dice, continuando a guardarmi male. Mi rimane solo un dubbio adesso...
-Sei viva o morta?- chiedo inconsciamente! NO! Ma come cavolo ho potuto dirlo?! Ora mi odierà più di prima! E' ovvio che è viva, o altrimenti come farebbe a essere qui invece che in una tomba a putrefarsi poco a poco?!
-Morta...- sussurra. CHE COSA?!?! Sto parlando con un morto... UN MORTO! Oh santo cielo, ho conosciuto un morto! Una morta, per la precisione. Se solo sentisse i miei pensieri...
La ziastra (parola che mi sono appena inventata per definire la sorellastra di mia zia)/fantasma scoppia a ridere, per poi sparire... Sono agghiacciata e parecchio euforica insieme. Corro fuori dallo studio rosso ed entro nella stanza affianco. E' davvero carina, con grandi finestre che mi fanno vedere l'intero bosco sottostante al castello. Le pareti sono color crema, molto chiare e più tendenti al bianco che al giallo. Il letto è posizionato più o meno al centro della stanza, in modo che aprendo la porta sia la prima cosa che si possa vedere. E' ricoperto da una trapunta con strani fiori stampati sopra, fiori che non mi sembra di aver mai visto. C'è una scrivania, proprio di fronte al letto, in legno, piena zeppa di libri e quaderni scritti con una scrittura elegante ma sbrigativa. Accanto alle due finestra, che sono posizionate sulla parete opposta a quella della porta, c'è una piccola ma spaziosa libreria fatta con lo stesso legno della scrivania, ma che non riesco ad identificare. E' strapiena di di libri rilegati in cuoio, alcuni tenuti meglio di altri, ma pur sempre estremamente antichi. Un piccolo armadio è vicino alla porta, che chiuso per potermi cambiare. Però non appena apro l'armadio mi accorgo che non c'è niente che posso adattarsi alle mie converse. Solo grossi e spaziosi vestiti, quasi sempre di un rosso vino scuro, o di un verde bottiglia, anch'esso scuro, oppure, quello che mi piace di più, uno nero, completamente nero, semplice, con il corpetto non troppo stretto e con una gonna ampia e lunga, che mi permette di non mostrare le scapre, per niente adeguate al mio abbigliamento. L'unica cosa che non sopporto è che ha solo due spalline di un tessuto grigio, quasi trasparente, che non danno una protezione molto adatta al freddo di novembre. Mi dovrò accontentare. Indosso il vestito e poi infilo le mie fedeli converse, sopra alle mie parecchio imbarazzanti calze con sopra Snoopy. 
Ora che sono pronta voglio farmi un giretto qui intorno, magari nel bosco... Mi sono sempre piaciuti i boschi, da quando per sbaglio papà mi ha perso quando siamo andati in campeggio e io ho iniziato a parlare con gli scoiattoli mentre loro non capivano una parola di ciò che dicevo e mi guardavnao male. Mi ero proprio divertita quel giorno, anche se papà ci ha messo ben otto ore a trovarmi. 
Non appena esco, mi trovo difronte ad una distesa verde, con un profumo di fiori che non riconosco. Che strano, di solito capisco sempre di che fiore o pianta sento l'odore oppure vedo, tranne che qui. Sarà che sono in un posto nel quale non sono mai stata, oppure che questa flora è diversa da quella che c'è in Inghilterra...
Entro le bosco rigoglioso, e l'odore si fa sempre più forte. Sento un briviso attraverso la colonna vertebrale, dovuto al vento che soffia insistente. Mi addentro sempre di più, finchè non mi trovo davanti ad una piccola capanna di legno. E' a due piani, credo, dato che ci sono due file di finestre, una più in alto dell'altra. La porta cigola, continuando ad aprirsi e chiudersi, sbattendo incessantemente. Mi avvicino, sperando che in casa non ci sia nessuno. Apro la porta, che poi chiudo con un colpo secco, sperando di non farla più sbattere. Si, avevo ragione, la casa è a due piani. Me ne accorgo da una piccola scale che parte da quella che dovrebbe essere la cucina e finisce al piano di sopra, che non ho ancora visitato. Salgo la scala aggrappandimi al vestito, un pò per non inciampare, un pò per trattenere l'agitazione. Se il proprietario di questa casa tornasse ora potrebbe anche denunciarmi. 
 
 
 
Nota dell'Autrice:
 
Lo so, ho detto che avrei postato il capitolo la sera dell'ultimo dell'anno, ma mi ero completamente dimenticata che fosse l'ultimo dell'anno! Questo è il deludente capitolo che ho scritto. 
Ringrazio  ro_chan per aver recensito il secondo capitolo, e  jekikika96 per aver recensito quello prima.
  
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