ONE TREE HILL - L'ultimo segreto by Mistress Lay
Categoria: generale
Sottocategoria: Alternate Universe (AU),
Slash
Personaggi: Harry Potter, Nuovi
Personaggi, Draco Malfoy, un po' tutti
Pairing: la principale è la Harry/Draco ma
ce ne saranno parecchie altre di cornice
Notes: i nomi delle case sono gli
originali (Grifondoro= Gryffondor, Serpeverde= Slytherin, Corvonero= Ravenclaw,
Tassorosso= Hufflepuff) come i nomi dei professori, ma per i nomi degli studenti
utilizzerò quelli italiani
Io esordirei con un bel ‘meglio tardi che
mai’! XD Avrei voluto aggiornare prima ma l’estate mi entusiasma e ultimamente
ho avuto un casino di impegni… beh, comunque sia sento i vostri ‘era ora!’ fin
da qui! XDD
Gustatevi questo cap e lasciatemi dare
l’annuncio come si deve: ehm-ehm… dunque ONE TREE HILL – L’ULTIMO SEGRETO è
tornato operativo! ^^
(che schifo di annuncio… ndNeurone) (oh,
stà zitto! ^^ ndMiss)
Spero che sia tornata attiva anche la mia
ispirazione per qst fic… XDD
Buona lettura e lasciatemi ribadire che io ODIO la piattola rossa! >.< Giusto per essere ripetitivi…
CAPITOLO SESTO – MA COME, LO
SAI?
Tree Hill,
America
- E così… domani comincerai la scuola… -
Harry lanciò un’occhiata a Lukas, alzò gli
occhi al cielo e si morse il labbro per non dire ‘Ma che fortuna, non trovi?
Tornare tra i libri babbani, tra babbani, non essere più invasi da polverine
nocive provenienti da calderoni bollenti, non preoccuparsi più come rubare il
compito di trasfigurazione di Hermione, non ordire nuove strategie per il
Quidditch, non preparare griglie per giocare a tris magico con Ron durante
Storia della Magia… non vedo l’ora!’. Ma di questo discorso mentale disse
solamente: - Non vedo l’ora –
- Anch’io – ammise Lukas, poi si animò –
Ma domani ho gli allenamenti di basket! -
- Ti piace proprio il basket, eh? – rise
Harry. Voglio un manico di scopa… voglio un manico di scopa e un boccino… voglio
un manico di scopa, un boccino e un avversario…
Un manico di scopa, un boccino e un
avversario…
- Lo amo – rispose sinceramente
Lukas.
Un manico di scopa… per tirarlo in testa a
Whilher…
- È la mia vita… - continuava Lukas,
girandosi pensierosamente la palla da basket in mano.
Un boccino… per infilarlo in bocca a
Whilher e farlo stare zitto…
- L’ho sempre amato… - concluse
Lukas.
Un avversario… possibilmente Malfoy…
possibilmente steso su un letto e…
“O Merlino… non l’ho davvero pensato? Non
ho davvero immaginato QUELLA scena? O Merlino…”
- Harry? Stai bene? – Lukas gli mise una
mano sulla spalla, per riscuotere il cugino – Sei tutto rosso…
-
Harry rise nervosamente: - Rosso? Io?
Ahah… è il caldo… già… sai, in Inghilterra non c’è… molto… caldo… già… - “Harry
non pensare quello che hai pensato su Malfoy. È il tuo peggior nemico, ti odia.
È brutto, antipatico, stronzo, arrogante e… no, non ci sono riuscito. Non sono
proprio riuscito a convincermi. Accidenti!”
- Tu? Fai qualche sport? – domandò curioso
Lukas. Sembrava che Harry fosse in forma, di certo non stava in panciolle tutto
il tempo.
Quidditch.
O almeno lo faceva… e ora grazie a Whilher
non poteva più praticarlo! Maledetto!
- No -
- Non è vero – lo contraddisse Lukas,
Harry si voltò verso di lui, sorpreso da quella replica sicura. Harry scosse la
testa, sorridendo. Lukas non era mica stupido: - Vero… praticavo uno sport che
dalle mie parti è molto in voga -
- E quale? Non vuoi dirmelo? Tiro ad
indovinare allora! – Harry alzò le spalle, Lukas non avrebbe mai indovinato.
Mai. Non poteva conoscerlo il Quidditch, era babbano lui. – Vediamo… c’è una
palla? -
Harry aprì la bocca per dirgli di lasciare
perdere e lasciar cadere l’argomento ma in fondo che cosa c’era di male? In
fondo era solo uno stupido indovinello e a quanto pareva Lukas lo trovava
divertente, bastava vedere che aveva smesso di palleggiare e il suo sguardo era
curioso e reso luminoso per la sfida. Doveva essere proprio un bravo giocatore:
non solamente bravo con la palla, ma anche con il giusto spirito di
competizione, nell’ambiente sportivo non ce n’erano poi molti. O almeno per
quanto Harry ne sapeva.
Lukas gli ripetè la
domanda.
No, che c’era di male a fargli indovinare
uno sport mago, impossibile per qualsiasi babbano? Era solamente un giochetto
così Lukas non ci sarebbe rimasto male per la rispostaccia che potrebbe dargli
Harry e Harry non si sarebbe scervellato a trovare un altro argomento di cui
parlare per subissare l’argomento.
Dopotutto sarebbero stati pochi i momenti
da passare a Tree Hill, non aveva la minima intenzione di rimanere lì più di
altre ventiquattro ore… a costo di scappare e vivere da
latitante.
- Allora? – lo incalzò
Lukas.
- Sì. Ci sono delle palle
-
Oh sì… tante.
Una pluffa, due bolidi che saettano per il
campo e la palla più ambita, il dorato Boccino d’oro.
- Uhm… c’è un campo? Abbastanza grande?
-
Un campo.
Grande. Tutto circondato da
tribune.
- Molto grande -
- Quanti giocatori?
-
Un portiere, due battitori, tre
cacciatori, un cercatore.
In un lampo scorsero nella sua mente tutti
suoi compagni di squadra passati e presenti. Chissà come se la sarebbe cavata
Ron… chissà come se la sarebbero cavata quest’anno i
Gryffindor…
- Sette -
- Soccer? – tentò Lukas. Harry scosse la
testa. – Pallavolo? – Harry scosse di nuovo la testa. Lukas aggrottò le
sopracciglia: - E’ uno sport violento?-
Solo per quanto concerne qualche gamba o
braccio rotto, o senza ossa a prescindere, o per cadute da venti metri. Senza
contare i bolidi…
- Si può considerare così, già
-
- E tu ti facevi parecchio male? -
- Forse ad ogni partita… - ammise
Harry.
- Rugby? – Lukas era titubante ma al cenno
di diniego di Harry cominciò a pensare che questo sport non esistesse. Che razza
di sport è quello praticato dal cugino?
- Hai detto che è famoso – (-Dalle mie
parti sì – aveva risposto Harry, sorridendo divertito dalla serietà con la quale
Lukas prendeva la sfida) – Un team composto da sette giocatori, giocato in un
campo molto grande con una palla – (-Al plurale… -) – E abbastanza pericoloso…?
In che ruolo giocavi? -
Per un istante a Harry sembrò di perdersi nel labirinto
dei ricordi: le sue partite, l’ebbrezza del volo, l’entusiasmo di essere parte
di una squadra che aveva un fine comune, l’eccitazione di stringere le dita su
quel piccolo boccino dalle piccole ali che si dibattevano, l’orgoglio di alzare
in mano la coppa ed essere sommersi dal tripudio della
folla.
Quanto gli mancava…
- Io… io cercavo -
- Cosa? -
Il boccino.
Spalla a spalla con i suoi avversari di
sempre, quelli più accaniti: Cedic Diggory, Cho Chang, Draco
Malfoy.
Il leale Diggory, morto proprio in quel
cimitero a Little Hangleton, ucciso di fronte ai suoi occhi sbarrati, Cho Chang,
lei che si sporgeva per baciarlo sotto il vischio, con le lacrime che ancora le
bagnavano le guance, Draco Malfoy, il borioso, che trovava ogni pretesto per
prenderlo in giro e mostrargli tutto il suo disprezzo.
Alzò lo sguardo dal selciato. Ecco la sua
nuova casa, Casa Whilher.
Lontano dai campi di Quidditch, lontano
dalla magia, lontano da Hogwarts, lontano dai suoi amici… e
nemici.
Senza Ron e Hermione che litigavano per un
nonnulla, senza il russare fastidioso e la fame famelica di Ron, senza le
ramanzine e l’agitazione per i voti di Hermione… senza i suoi amici, senza una
parte di sé.
Era un ragazzo normale
adesso.
Un babbano qualsiasi con una pseudo
famiglia. Senza magia, senza fan.
Non era quello che aveva sempre voluto?
Una vita… normale?
“Ma non così… non
così…”
- Siamo arrivati a quanto pare, Lukas.
Tempo scaduto. Game over. Ci vediamo domani? – Harry salutò Lukas non appena si
fermarono di fronte al cancelletto di casa Whilher.
Lukas aveva uno strano sguardo. Che cosa
nascondeva Harry Potter? Perché il suo nome lo sentiva così… comune? Eppure non
lo aveva mai incontrato prima di quella cena a cui aveva partecipato l’intera
famiglia.
Era una persona estremamente calma e
malinconica. Quasi come lui.
Il cugino stava quasi per entrare quando
Lukas, raccolto il coraggio, con voce decisa chiese: - Eri un giocatore di
Quidditch? –
Harry si girò,
sconvolto.
- Ho indovinato? -
Hogwarts, Regno
Unito
- Sono annoiato – annunciò in tono solenne
Draco Malfoy, sedendosi elegantemente – ma il resto dei comuni mortai avrebbe
detto piuttosto ‘a peso morto’ – sulla poltrona sua riservata nella sala comune
degli Slytherin. Tanto per accentuare il suo stato d’animo accavallò le gambe e
sbuffò sonoramente.
Blaise e Pansy abbandonarono all’istante
le loro occupazioni, corrucciati: - Ancora? –
- Fammi ricapitolare – esordì Blaise – Non
ti diverte più mettere nei guai i Gryffindor, mettere in punizione i primini…
-
Draco interruppe quell’effulvio di
ragionamenti agitandosi nella poltrona: - Hai afferrato il concetto, Blaise, non
essere ripetitivo –
Pansy gli si fece vicina, sedendosi sul
bracciolo della poltrona e circondandogli le spalle con un braccio: - Vuoi fare
qualcosa in particolare, Draco? O semplicemente sei troppo annoiato persino per
pensare a cosa fare? – non attese l’occhiataccia malfoyesca che sicuramente
Draco le avrebbe rivolto e continuò a parlare – Ieri ho sentito la Weasley
parlare di te… - fece una smorfia – dovresti sentirla… ancora un po’ e ti salta
addosso in mezzo al corridoio –
- Mi rendo conto di essere irresistibile –
commentò con un sorrisino Malfoy.
- Sarebbe un’idea… - ghignò
Blaise.
- Cos’è un’idea? -
- No – proferì immediatamente Pansy,
intuendo i piani di Blaise – Draco non si può abbassare ad una cosa del genere.
O almeno, non con lei… -
- Potreste spiegarmi, prego? – domandò
brusco Draco.
- Tu e la Weasley – rispose semplicemente
Blaise – Tu che non ti annoi in compagnia di una accondiscendente Weasley.
Allora, che ne pensi? -
Draco si alzò in piedi, facendo sobbalzare
Pansy e lanciando un’occhiata decisamente acida a Blaise: - La Weasley, eh?
–
- Si è fatta carina – perorò la causa
Blaise. In realtà non la vedeva di buon occhio ma se c’era una cosa che lo
incuriosiva era la reazione di Draco a quella proposta, era da un po’ che il suo
migliore amico era strano, distante, con la mente altrove, e voleva sapere se ci
aveva visto bene. Ovvero se Draco stava pensando a qualcuno. Qualcuno molto
lontano da Hogwarts – O almeno, così si dice in giro. Dopotutto, ha fatto molte
conquiste, compreso Potter -
Draco si voltò bruscamente verso Blaise,
senza trattenersi dal chiedere: - Potter? Potter e la Weasley?
–
- Ma dove vivi, Draco? – sbuffò Blaise –
Lo sanno tutti che sono stati assieme quasi tutta l’estate, poi Potter l’ha
lasciata e lei di certo non ci è rimasta troppo
male visto che nei primi giorni di scuola
era in giro mano nella mano con Smith, sai, quell’Hufflepuff… - l’espressione di
Draco era difficile da interpretare, quindi lo Slytherin decise di dare una
stoccata finale – Un salto di qualità insomma… -
- Da Potter a un Hufflepuff? Io mi sarei
tenuto Potter! – esclamò Draco. Certo che se lo sarebbe tenuto. Legato
strettamente con un catena se necessario, magari a letto… perché
no…
La notizia che Potter e la Weasley erano
stati assieme gli faceva ribollire il sangue nelle vene, fortunatamente aveva
mantenuto il controllo delle sue emozioni e non aveva sbattuto il pugno contro
qualcosa, come avrebbe invece voluto fare.
Perché poi… ma il perché era semplice:
aveva deciso di volere Harry Potter e l’inferno sarebbe gelato se non l’avrebbe
avuto!
Ma come conquistarlo quando quel maledetto
Sfregiato era lontano mille miglia, in una cittadina americana e babbana?
Solamente se sarebbe tornato Draco avrebbe avuto qualche
speranza…
Ehi, aspettate un attimo, fermi tutti! Ma
che stava pensando?
Potter era in contatto con Weasley e la
mezzosangue, ergo da loro avrebbe saputo ogni cosa che sarebbe successa nella
scuola, ergo la sorellina di Weasley era molto vicino a loro, ergo Draco
poteva…
- Andiamo – ordinò ai due amici,
dirigendosi verso la porta.
- Dove? – domandarono loro, confusi da
quel cambiamento di umore.
- A cercare la Weasley – ghignò
Draco.
Pansy per un istante fu sul punto di
obiettare perché stranamente pensava che quella non fosse una buona idea ma ci
ripensò: dopotutto perché non poteva essere una buona idea? Anche per lei lo
sarebbe stata, no?
In fondo sapeva perfettamente che a Draco
della Weasley non fregava proprio niente ma per un piano tutto suo aveva deciso
di farsela, lei, Pansy, si sarebbe fatta dire da Draco ogni cosa del suo
‘rapporto’ con la rossa e poi anche lei avrebbe potuto…
La ragazza si alzò in piedi, prese a
braccetto Malfoy e sorrise ferina: - Uuh… Draco a caccia… mi piace
–
Certo, a caccia. Ma non della Weasley,
avrebbe voluto obiettare Draco.
No, la sua caccia era rivolta a qualcun
altro.
Qualcun altro molto lontano ma non
irraggiungibile.
“A noi due, Harry Potter” Draco Malfoy si
leccò le labbra, assaporando il momento in cui avrebbe avuto Potter fra le sue
mani.
Tree Hill, America
Harry guardò Lukas con un’espressione che
si sarebbe potuta riassumere con due particolari: occhi spalancati e bocca
aperta.
Non capitava tutti i giorni che un babbano
– perché suo cugino ERA un babbano, no? – conoscesse il Quidditch, sport
tradizionale del mondo mago. Per un folle istante pensò che Lukas fosse un mago,
ma questo non poteva essere possibile.
“Perché” si chiese “Dopotutto io non
conosco la famiglia Whilher e di certo il mio caro nonnastro e i genitori
di Lukas non sono in ottimi rapporti… che sia davvero un mago? E il vecchio non
ne voglia sapere?”
Ma no, sarebbe stato veramente troppo,
troppo, troppo banale!
- Ho indovinato, vero? – domandò Lukas,
senza nascondere una traccia di divertimento nella voce.
- No – scosse la testa Harry – Cioè… sì…
hai indovinato ma… no… non può essere… non è possibile che tu… come fai a
conoscere il Quidditch? -
- Quando ero piccolo mia mamma mi
raccontava storie su un mondo magico, sai, per addormentarmi… e mi raccontava di
uno strano sport su delle scope. Mi è rimasto particolarmente impresso perché mi
sono sempre piaciuti gli sport e immagino che tu lo abbia capito – Lukas sorrise
in scusa ma Harry non disse niente così il ragazzo continuò – Insomma mi
raccontava di questo sport e ero rimasto affascinato da questo gioco, in
particolare da un ruolo particolare che si chiamava, credo, ‘cercare, per
questo, quando hai detto che ‘cercavi’, ho capito che il Quidditch doveva essere
il tuo sport. Questo vuol dire… vuol dire che sei un mago, non sbaglio?
-
Harry non rispose se non con un’altra
domanda: - Tua madre è una strega? Tu sei un mago? –
Lukas scoppiò a ridere, divertito ma
scosse la testa, deludendo Harry: - No, no. Mia mamma era una grande amica di
Lily Evans, da lei ha saputo queste cose… -
E quindi Lukas aveva scoperto che lui era
un mago… Harry non riusciva a sentirsi colpevole o dispiaciuto: non sembrava che
il cugino fosse infastidito o altro, era solo curioso ed eccitato a quella
notizia. Almeno qualcuno con cui condividere il suo segreto, come poteva
sentirsi dispiaciuto?
Chissà per quanto sarebbe rimasto lì a
Tree Hill, almeno non si sarebbe sentito così solo.
- Sì, sono un mago – sospirò Harry,
infilando le mani nelle tasche dei jeans – Ma ti vorrei chiedere di non dirlo a
nessuno… -
- Ha! Lo sapevo! – schioccò le dita Lukas,
soddisfatto per aver vinto la soluzione dell’indovinello. E aver risolto gran
parte dei suoi dubbi. Harry non era una persona ordinaria, si vedeva a miglia di
distanza…
Erano spiegati molti suoi comportamenti e
molti di nonno Whilher…
- Non ti preoccupare, non lo dirò a
nessuno – lo rassicurò Lukas – Ma tu mi racconterai un po’ di te, vero?
-
- Adesso sì. Adesso sì – Harry sorrise
felicemente per la prima volta dopo aver lasciato
Hogwarts.
- Perfetto! Ti passo a prendere domattina!
Non credo che Nathan sarà molto propenso ad accompagnarti a scuola… - aggiunse
Lukas.
- Perché no, Lukas? – domandò una voce
alle loro spalle. I due si voltarono e si trovarono davanti Nathan Whilher con
un sorrisino infastidito sul viso.
Oddio, quanto ricordava Malfoy a
volte!
Ma quel pensiero fu ben presto sostituito
da un altro, decisamente più preoccupante: quanto era riuscito ad ascoltare
Nathan? Harry si tranquillizzò, no, non poteva aver ascoltato oltre quell’ultima
frase di Lukas.
- Vedo che siete amiconi. Grande, i
perdenti sono sempre accoppiati – rise senza allegria
Nathan.
- Smettila Nathan – lo redarguì il cugino
poi sorrise a Harry – Ci vediamo domani, Harry! – e si
allontanò.
- Lo accompagno io, il mio caro Potter! –
gli gridò dietro Nathan facendo voltare Lukas per un breve istante poi si
avvicinò al mago, guardandolo dall’alto in basso a causa della sua altezza –
Dopotutto, credo che nonno voglia che ci conosciamo meglio, no?
-
- Quello che vuole il signor Whilher non
vuol dire che sia legge – ribattè Harry. “No, ritiro quello che ho pensato
prima: lui mi ricorda benissimo Malfoy! Maledizione! Questo non è un
bene!”
- Vedremo – sibilò Nathan, continuando a
fissare gli occhi verdi di Harry, vicinissimo al suo viso. Si staccò ad un certo
punto, colpito dalla fermezza dello sguardo dell’altro ragazzo e si diresse a
casa.
Dopo un’occhiata alla strada deserta,
Harry si decise a seguirlo. Non appena entrò in casa Abby gli corse incontro: -
Harry, c’è una persona per te –
- Chi… -
Prima che Harry potesse chiedere chi mai
potesse essere quella ‘persona’, dall’alto delle scale si affacciò un uomo: -
Harry! -
- Lupin? -
CONTINUA…
Mistress Lay (20/08/06
19.31)
Mi rendo conto che forse i personaggi di
One Tree Hill stanno rasentando l’OOC ma è passato tantissimo tempo da quando ho
visto quei miseri quattro episodi la scorsa estate e la memoria mi fa brutti
scherzi. Quindi tengo a precisare che qst fic non è un cross over ma prende
spunto dai personaggi di OTH.
Un grazie immenso a tutte quelle persone
che mi hanno commentato il V cap, e la maggior parte di voi ha ricevuto una
risposta nel 25° cap di RdS, ma mi ripeto: James_Prongs, Stè_Wormy,
Moony* (ve l’ho già detto quanto vi adoro? E poi vi avevo promesso un cap
del genere, no? XD), mistica (hai vinto 17 galeoni! XD Spero che ora mi
perdonerai! ^.-), fairy81, ekslytherin (bè… alla fine però cel’ho fatta,
no? XD), NamiTheNavigator, baby, Aviendha, Mimi88, Kira, Lalia (chiedo
venia…!), ysal pax, Bellatrix Malfoy (ora l’ho ripresa! XD Che ne
pensi?), Wichita Kid, empire, Captain, e tutti coloro che mi hanno
spronato via mail! XDD
Vero che qualcuno ancora legge? Vero che
qualcuno mi dice qualcosa su questo nuovo cap? Vero che non mi avete abbandonata
tutti????
Dimostratelo! XD