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Autore: flower_moon    03/01/2012    4 recensioni
Salve a tutti eccomi tornata con una storia un pò diversa spero che vi piaccia.
La mia seconda storia su Holmes.
xoxo
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 E' notte fonda e tutti si sono, ormai da molto, ritirati nelle loro stanze. Anche io mi trovo nella mia e sto pensando. Penso a quell'uomo che, proprio in questo momento, si trova nella camera accanto alla mia. Così geniale, così curioso! Ma chi gli ha dato il permesso di entrare nella mia camera e di frugare tra le mie cose?
Ma riflettendoci, genialità e curiosità sono due facce della stessa medaglia, due caratteristiche che si accordano. 
E questo frastuono?
Scosto le coperte che fino ad un momento fa mi avvolgevano in un caldo torpore e scendo dal letto, indossando la mia vestaglia.
Sono decisa ad individuarne la fonte. Il suono non è definito, è eseguito in modo strano e mi pare insolito che nessun'altro in casa si sia svegliato con tutto questo frastuono. 
La porta della mia stanza si apre con un cigolio e mi trovo nel corridoio semi buio, illuminato solamente da un piccola candela.
Mi spingo verso la fonte di questo frastuono. Appena giungo alla porta accanto alla mia, concepisco che il rumore proviene proprio da lì.
La porta è socchiusa, la luce è quasi impercettibile, solo una flebile candela si vede all'interno.
Allungo la mano sulla porta di legno fredda, faccio una piccola pressione e la porta si schiude.
Un meravigliato Holmes, mi osserva dalla sua poltrona rossa. 
-"Mi spiace se l'ho svegliata, con il suono del mio violino."-
-"No, ero comunque sveglia. Non si preoccupi."-  Entro nella stanza.
Mr Holmes continua a fissarmi insistentemente, e quasi senza volerlo, mi stringo ulteriormente nella vestaglia da notte bianca.
Poi i suoi occhi incontrano i miei, sono dello stesso colore, soltanto per un attimo.
Il silenzio regna nella stanza, ed è un silenzio strategico, un silenzio che serve per analizzarmi.
-"Perchè è venuta qui?"-
-"Volevo solamente capire che rumore era e da dove esso proveniva."-  So che questa domanda non è riferita alla stanza, vuole sapere il motivo per cui sono venuta ad abitare qui, ma è meglio fingere di non aver capito. I suoi occhi si posano sulla mia figura non troppo esile.
-"Strana scelta per una ragazza."-
-"A cosa si sta riferendo Mr Holmes?"-  si alza, camminando senza fretta, proprio al contrario di come ha fatto prima e girandomi per un istante intorno, per poi fermarsi proprio dietro di me.
-"Mi sto riferendo ai capelli. Sono corti, molto corti oserei dire."-  dice toccandoli lievemente.
-"Li trovo più comodi. Non amo perdere tempo per acconciarli."-
-"Scelta singolare, ma devo ammettere che le donano molto Mrs Coen. Vuole accomodarsi? Mrs Hudson mi ha preparato del tè, ma ormai penso sia freddo. Gradisce qualcos'altro?"-
-"No grazie."- Mi accomodo sulla poltrona. Mr Holmes, prende la sua pipa, l'accende, senza chiedermi se mi dispiace, e si accomoda di fronte a me. 
-"Sa, mi è difficile inquadrarla."-
-"Davvero?"-
-"Si, certo"-  esprime il suo parere tenendo la pipa tra i denti e storpiando qualche parola.
L'atmosfera è inusuale, come lo è l'uomo che mi trovo davanti. Il buio è interrotto solamente dalla luce della piccola candela, ma soprattutto dalla luce della luna che entra dalla finestra.
Seduto, immobile, deciso a scoprire di più sulla donna che si trova davanti.
-"Sa, sono sempre stata convinta che lei fosse vivo e penso che sia stato grazie al respiratore d'ossigeno di suo fratello."-  Holmes increspa le labbra in un sorriso.
-"Ottima deduzione, ma non tutto deve essere svelato, anche io ho dei segreti. Watson le ha detto proprio tutto!"-
-"Si. Lei mi osserva molto. Mi piacerebbe sapere cosa ha trovato di interessante in me."-
-"Lei? Devo ammettere che l'ho osservata di più durante la mia presenza celata in casa.”-  alzo i piedi dal pavimento, portandoli sopra la poltrona marrone, avvicino le ginocchia al petto e mi raggomitolo contro il poggia braccio di essa.-  “Lei è una grande lettrice, negli ultimi tre giorni ha letto ben tre libri, scrive, e devo ammettere in modo suggestivo, avvincente. Inoltre, ha un grande interesse per i miei scritti investigativi, lei stessa possiede un grande intuito e porta gli occhiali. E ha una bella biancheria intima."-
Rimango un minuto sbalordita.
-"Ha frugato nella mia biancheria intima?"-
-"Si. E anche in tutte le sue cose e ho constatato che porta sempre i pantaloni, nessuna gonna, altro particolare molto singolare. Solo una donna che ho conosciuto li portava."-
-"Grazie, molto confortante sapere che ha avuto una visione completa del mio guardaroba."-
-"Sono curioso, e poi lei è astuta e mi ricorda molto una persona"-
-"Davvero? Chi?- chiedo, Holmes mi fissa - Sono curiosa."- continuo.
-"Una donna."- annuisco, mentre lui resta in silenzio davanti a me.
-"Ho un'altra domanda da porle."-
-"Prego."-
-"Se lei è vivo, allora anche Moriarty lo è?"-
-"Molto probabilmente si."-  Annuisco ancora una volta, chiudo gli occhi e mi faccio cullare dal sonno che, dopo questa lunga chiacchierata con il detective più famoso e che più ammiro, mi sta avvolgendo. 
Sherlock Holmes si alza dalla poltrona, sento il rumore dei suoi passi, poggia una coperta su di me e si allontana. 
Una luce accecante si posa sui miei occhi e senza pietà mi strappa dal dolce sonno. 
Ricordo di essermi addormentata nella stanza di Mr Holmes. 
Apro piano gli occhi, voltando la testa per non accecarmi ulteriormente, e mi trovo esattamente nella stessa posizione di ieri notte.
Giro anche il corpo, e noto che Mr Holmes è steso sul pavimento, accanto alla mia poltrona. Le braccia tenevano un piccolo libretto, rilegato in pelle rossa da ‘Smythson of  bond street’.
-"E' un taccuino rilegato in pelle da ‘Smythson of  bond street’, è di Moriarty,  giusto? Me l'ha detto Mrs Mary."-
-"Buon giorno e ben svegliata! Complimenti signorina Coen- dice abbassandolo e guardandomi in viso-  Ora, Mrs Watson è stata frettolosa nell’osservazione di questo taccuino, guardi lei stessa."- detto questo mi passa il taccuino fermo sull'ultima pagina, noto che la pelle è stata un po’ sollevata. La sollevo maggiormente, e un indirizzo compare sotto di essa.
-"323 A Trafalgar square- leggo ad alta voce- Ma è poco lontano da qui."-
-"Si, lì troveremo informazioni sul nostro Moriarty."-
-"Mi scusi Mr Holmes, ma... non troviamo..."-  la voce di Mrs Hudson si spegne sempre più fino a scomparire, mentre mi osserva sempre più accigliata.
-"Cosa ci fai qui?"-
-"Parlavamo."-
-"Allora l'ha trovata!?"-  anche Mary e John sono arrivati dentro la stanza.
-"Non è come state pensando"- rispondo velocemente.
-"Oh, certo che è come state pensando signori. Ormai conosco la sua biancheria intima a memoria!"-
-"La vuole smettere? Vogliamo occuparci di cose più importanti o no?"-  la faccia dei presenti è fissa su di noi, le bocche semi aperte, gli occhi abbastanza sgranati. 
Sorrido falsamente e corro a vestirmi, poi ci dirigeremo a quell’indirizzo. Holmes nel mentre informa gli altri dell'accaduto.

 

E' notte fonda e tutti si sono, ormai da molto, ritirati nelle loro stanze. Anche io mi trovo nella mia e sto pensando. Penso a quell'uomo che, proprio in questo momento, si trova nella camera accanto alla mia.

Così geniale, così curioso! Ma chi gli ha dato il permesso di entrare nella mia camera e di frugare tra le mie cose?

Ma riflettendoci, genialità e curiosità sono due facce della stessa medaglia, due caratteristiche che si accordano. E questo frastuono?

Scosto le coperte che fino ad un momento fa mi avvolgevano in un caldo torpore e scendo dal letto, indossando la mia vestaglia. Sono decisa ad individuarne la fonte.

Il suono non è definito, è eseguito in modo strano e mi pare insolito che nessun'altro in casa si sia svegliato con tutto questo frastuono. 

La porta della mia stanza si apre con un cigolio e mi trovo nel corridoio semi buio, illuminato solamente da un piccola candela. Mi spingo verso la fonte di questo frastuono. Appena giungo alla porta accanto alla mia, concepisco che il rumore proviene proprio da lì.

La porta è socchiusa, la luce è quasi impercettibile, solo una flebile candela si vede all'interno.

Allungo la mano sulla porta di legno fredda, faccio una piccola pressione e la porta si schiude.

Un meravigliato Holmes, mi osserva dalla sua poltrona rossa. 

-"Mi spiace se l'ho svegliata, con il suono del mio violino."-

-"No, ero comunque sveglia. Non si preoccupi."- Entro nella stanza. Mr Holmes continua a fissarmi insistentemente, e quasi senza volerlo, mi stringo ulteriormente nella vestaglia da notte bianca. Poi i suoi occhi incontrano i miei, sono dello stesso colore, soltanto per un attimo. Il silenzio regna nella stanza, ed è un silenzio strategico, un silenzio che serve per analizzarmi.

-"Perchè è venuta qui?"-

-"Volevo solamente capire che rumore era e da dove esso proveniva."- So che questa domanda non è riferita alla stanza, vuole sapere il motivo per cui sono venuta ad abitare qui, ma è meglio fingere di non aver capito. I suoi occhi si posano sulla mia figura non troppo esile.

-"Strana scelta per una ragazza."-

-"A cosa si sta riferendo Mr Holmes?"- si alza, camminando senza fretta, proprio al contrario di come ha fatto prima e girandomi per un istante intorno, per poi fermarsi proprio dietro di me.

-"Mi sto riferendo ai capelli. Sono corti, molto corti oserei dire."- dice toccandoli lievemente.

-"Li trovo più comodi. Non amo perdere tempo per acconciarli."-

-"Scelta singolare, ma devo ammettere che le donano molto Mrs Coen. Vuole accomodarsi? Mrs Hudson mi ha preparato del tè, ma ormai penso sia freddo. Gradisce qualcos'altro?"-

-"No grazie."- Mi accomodo sulla poltrona.

Mr Holmes, prende la sua pipa, l'accende, senza chiedermi se mi dispiace, e si accomoda di fronte a me. 

-"Sa, mi è difficile inquadrarla."-

-"Davvero?"-

-"Si, certo"- esprime il suo parere tenendo la pipa tra i denti e storpiando qualche parola. L'atmosfera è inusuale, come lo è l'uomo che mi trovo davanti.

Il buio è interrotto solamente dalla luce della piccola candela, ma soprattutto dalla luce della luna che entra dalla finestra.

Seduto, immobile, deciso a scoprire di più sulla donna che si trova davanti.

-"Sa, sono sempre stata convinta che lei fosse vivo e penso che sia stato grazie al respiratore d'ossigeno di suo fratello."- Holmes increspa le labbra in un sorriso.

-"Ottima deduzione, ma non tutto deve essere svelato, anche io ho dei segreti. Watson le ha detto proprio tutto!"-

-"Si. Lei mi osserva molto. Mi piacerebbe sapere cosa ha trovato di interessante in me."-

-"Lei? Devo ammettere che l'ho osservata di più durante la mia presenza celata in casa.”- alzo i piedi dal pavimento, portandoli sopra la poltrona marrone, avvicino le ginocchia al petto e mi raggomitolo contro il poggia braccio di essa.

- "Lei è una grande lettrice, negli ultimi tre giorni ha letto ben tre libri, scrive, e devo ammettere in modo suggestivo, avvincente. Inoltre, ha un grande interesse per i miei scritti investigativi, lei stessa possiede un grande intuito e porta gli occhiali. E ha una bella biancheria intima."-

Rimango un minuto sbalordita.

-"Ha frugato nella mia biancheria intima?"-

-"Si. E anche in tutte le sue cose e ho constatato che porta sempre i pantaloni, nessuna gonna, altro particolare molto singolare. Solo una donna che ho conosciuto li portava."-

-"Grazie, molto confortante sapere che ha avuto una visione completa del mio guardaroba."-

-"Sono curioso, e poi lei è astuta e mi ricorda molto una persona."-

-"Davvero? Chi?- chiedo, Holmes mi fissa -Sono curiosa."- continuo.-"Una donna."- annuisco, mentre lui resta in silenzio davanti a me.

-"Ho un'altra domanda da porle."-

-"Prego."-

-"Se lei è vivo, allora anche Moriarty lo è?"-

-"Molto probabilmente si."- Annuisco ancora una volta, chiudo gli occhi e mi faccio cullare dal sonno che, dopo questa lunga chiacchierata con il detective più famoso e che più ammiro, mi sta avvolgendo. 

Sherlock Holmes si alza dalla poltrona, sento il rumore dei suoi passi, poggia una coperta su di me e si allontana. 


Una luce accecante si posa sui miei occhi e senza pietà mi strappa dal dolce sonno. Ricordo di essermi addormentata nella stanza di Mr Holmes. 

Apro piano gli occhi, voltando la testa per non accecarmi ulteriormente, e mi trovo esattamente nella stessa posizione di ieri notte.

Giro anche il corpo, e noto che Mr Holmes è steso sul pavimento, accanto alla mia poltrona.

Le braccia tengono un piccolo libretto, rilegato in pelle rossa da ‘Smythson of  bond street’.-"E' un taccuino rilegato in pelle da ‘Smythson of  bond street’, è di Moriarty,  giusto? Me l'ha detto Mrs Mary."-

-"Buon giorno e ben svegliata! Complimenti signorina Coen- dice abbassandolo e guardandomi in viso -Ora, Mrs Watson è stata frettolosa nell’osservazione di questo taccuino, guardi lei stessa."- detto questo mi passa il taccuino fermo sull'ultima pagina, noto che la pelle è stata un po’ sollevata.

La sollevo maggiormente, e un indirizzo compare sotto di essa.

-"323 A Trafalgar square- leggo ad alta voce- Ma è poco lontano da qui."-

-"Si, lì troveremo informazioni sul nostro Moriarty."-

-"Ma cosa fa lì per terra?"-

-"Riposo!"- lo guardo stranita. 

-"Mi scusi Mr Holmes, ma... non troviamo..."-  la voce di Mrs Hudson si spegne sempre più fino a scomparire, mentre mi osserva sempre più accigliata.

-"Cosa ci fai qui?"-

-"Parlavamo."-

-"Allora l'ha trovata!?"-  anche Mary e John sono arrivati dentro la stanza.

-"Non è come state pensando!"- rispondo velocemente.

-"Oh, certo che è come state pensando signori. Ormai conosco la sua biancheria intima a memoria!"-

-"La vuole smettere? Vogliamo occuparci di cose più importanti o no?"-  la faccia dei presenti è fissa su di noi, le bocche semi aperte, gli occhi abbastanza sgranati. 

Sorrido falsamente e corro a vestirmi, poi ci dirigeremo a quell’indirizzo. Holmes nel mentre informa gli altri dell'accaduto.

 

 

Angolo autrice

Salve a tutti spero che questo nuovo capitolo sia migliore del primo, che è stato una mezza tragedia greca!!! Spero che non ci siano errori. Ringrazio di cuore la mia Beta e migliore amica IstillRemember.Grazie mille anche per tenermi su di morale!!!

Ringrazio anche molto tutte le recensioni che mi sono state date, poichè mi hanno fatto rimediare a molti errori. Spero che troviate le parole più ricercate (ci ho messo impegno) e che i verbi siano apposto. Ho usato molte più virgole e meno punti!!

xoxo flower_moon

  
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