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Autore: _YouKnowWho_    04/01/2012    2 recensioni
Storia su Draco e un nuovo personaggio, Jane.
*
«Buongiorno principessa» rispose lui, accarezzando il volto di Jane.
«Quante volte ti ho detto di non chiamarmi principessa?» ribatté altezzosa.
«Zuccottina allora...»
*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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La luce filtrava dalle tende che avrebbero dovuto oscurare la finestra. Jane si girò nel letto e vide che Draco ancora non si era svegliato, sebbene la luce gli arrivasse dritta in faccia. Gettò un’occhiata alla sveglia del comodino. Segnava le otto e qualche minuto. Dopo un lungo sbadiglio Jane si avvicinò alla testa di Draco e iniziò a sussurrare.
«Svegliati tesoro».
Draco per tutta risposta si alzò il lenzuolo fino a coprire la faccia. Jane allora, sbuffò e glielo tirò via di dosso, avvicinandosi per scoccargli un tenero bacio. 
«Io scendo a preparare la colazione» iniziò a dire, sperando che Draco stesse ascoltando. «Tu fai alzare Scorpius».
Detto ciò si alzò e presa la vestaglia dalla sedia vicino il letto la indossò. Poi uscì dalla stanza, scese le scale e entrò in cucina. 
Erano passati diciannove anni dalla battaglia di Hogwarts. Avevano poi aiutato a ricostruire la scuola, dove due anni dopo Jane era ritornata per finire i suoi studi. Poi aveva iniziato a lavorare inizialmente presso un negozio a Diagon Alley per un anno e poi al Ministero, dove era ancora impiegata. Draco era sempre rimasto con lei. I suoi genitori non erano stati condannati come tutti gli altri mangiamorte rimasti liberi, perché la signora Malfoy aveva mentito a Voldemort, dicendogli che Harry Potter era morto, quando non era così. Ma lei voleva salvare il figlio e facendo questa scelta aveva evitato Azkaban non solo a lei, ma anche a suo marito. Draco e Jane si erano infine sposati sette anni dopo la battaglia di Hogwarts, sebbene Draco le avesse chiesto la mano lo stesso anno della battaglia, mentre, lavorando per ricostruire il castello, si erano trovati entrambi sulla Torre si Astronomia. L’anno dopo avevano avuto un bambino, Scorpius Hyperion Malfoy. Quel giorno il bambino sarebbe partito per il primo anno a Hogwarts. Mentre preparava le uova e il bacon Jane si perse nei pensieri, ricordando la sua prima partenza. I suoi ricordi vennero interrotti da alcuni passi e dal saluto di un bambino sugli undici anni che entrava in cucina, sorridente. Secondo Jane Scorpius era molto simile a Draco se non per gli occhi, verdi come quelli i suoi,ma il marito continuava a sostenere il contrario. Il bambino era seguito da Draco che, con i capelli ancora tutti arruffati, andò a dare un bacio alla moglie, prima di aiutarla a portare i piatti in tavola. La colazione passò veloce, con l’emozione di Scorpius che impregnava la casa.
«Corri a finire di preparare i bagagli, pulisco io qui» gli disse Jane, quando ebbe finito di mangiare. 
Scorpius senza farselo dire due volte si alzò da tavola e corse su per le scale. Jane si alzò e portati i piatti al lavandino iniziò a sciacquarli. Draco la raggiunse da dietro e l’abbracciò. 
«E’ arrivato il grande giorno anche per lui» sussurrò.
Jane lasciò andare la tazza che stava sciacquando.
«Oh, non so se riuscirò a vederlo allontanarsi» commentò, mentre l’acqua continuava a scorrere sulle sue mani.
Draco rise e presto la moglie si unì a lui. 
«Sono un caso disperato?» chiese, continuando a ridere. 
«Sì» fu la risposta di Draco, che le scoccò un bacio sulla guancia prima di separarsi da lei. «Vado a prepararmi» aggiunse, per poi uscire dalla cucina.
Dopo che finì di lavare i piatti Jane andò in camera a vestirsi e quando scese nell’ingresso Scorpius era già pronto, accanto i bagagli, che saltellava gioioso.
«Su, andiamo o arriveremo tardi» continuava a ripetere.
Jane sorrise, vedendo Scorpius così eccitato, e prese velocemente il cappotto indossandolo.
«Andiamo» annunciò sorridendo.
Prese la borsa e uscì per ultima, chiudendo la porta a chiave, prima di seguire Draco e Scorpius in macchina. Il viaggio fu abbastanza tranquillo e rimasero bloccati nel traffico solo una decina di minuti, quando raggiunsero il centro di Londra. Scorpius continuava a chiedere informazioni su Hogwarts, le case, i fantasmi, le lezioni e Draco e Jane rispondevano tranquillamente alle sue domande. 
Quando arrivarono alla stazione di King’s Cross Draco andò a prendere un carrello, sul quale caricarono i bagagli di Scorpius. Camminarono attraverso la stazione già piena di gente, fino a quando non raggiunsero i binari 9 e 10. Scorpius camminò velocemente senza timore verso il muro. Finalmente lo oltrepassava, come aveva tanto sognato. Dopo i racconti dei genitori non vedeva l’ora di varcare il portone di quercia che offriva l’ingresso a Hogwarts e a mille avventure. L’impatto non ci fu, come gli avevano detto e si ritrovò a correre accanto una locomotiva scarlatta. Si fermò e aspettò che i genitori lo raggiungessero.
«Ci siamo» disse, raggiante. «Papà, mi aiuti a caricare i bagagli?»
«Certo figliolo» rispose Draco, prendendo il baule e caricandolo nello scompartimento vuoto più vicino. Jane li seguì avvicinandosi al treno e aspettando che la raggiungessero. Mentre scendevano dal treno Draco vide in lontananza Harry e la sua famiglia e dopo un brusco cenno si voltò verso la sua famiglia. Quando Scorpius fu di nuovo di fronte alla madre la guardò negli occhi e poi l’abbracciò.
«Mi mancherai mamma» sussurrò.
Jane ricambiò l’abbraccio stritolando il figlio.
«Anche tu mi mancherai» bisbigliò. «Comportati bene, mi raccomando»
Scorpius fece per separarsi dalla madre, ma Jane lo teneva ancora stretta.
«Mamma, se non mi lasci perderò il treno» sbuffò Scorpius, provocando le risa di Draco. 
Jane lo lasciò andare, ma continuò ad osservarlo con sguardo tenero. Scorpius si voltò verso Draco.
«Ciao papà» e abbracciò anche lui.
Quando si separarono Draco gli scompigliò i capelli. 
«Ciao Scorp, come ha detto la mamma comportati bene».
«Mi scriverete, vero?» chiese il ragazzino.
«Certo che sì… Quattro volte la settimana!» rispose Jane. 
«Non esageriamo» commentò Draco, sogghignando. «Ora è meglio che sali» aggiunse controllando l’orologio che portava al polso. 
Mancava poco più di un minuto alle undici. 
Scorpius non se lo fece ripetere due volte e salì sul treno, ma rimase affacciato per salutare un’altra volta i genitori. 
«Ci vediamo a Natale» urlò, mentre il treno prendeva velocità, continuando ad agitare la mano.
Dalla banchina Jane e Draco guardarono loro figlio allontanarsi sul treno e la donna sorrise. Aveva Draco ancora con sé, un figlio fantastico, un lavoro che le piaceva… la sua vita era migliore di come l’aveva sognata.  

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Spazio dell’autrice
Ciao!
Se sei arrivato fin qui, leggendo tutto ti ringrazio. Vorrà dire che la storia ti ha un po’ incuriosito :) Spero che vi sia piaciuto e se è così o no, se vi va, lasciate una recensione con le vostre critiche… saranno bene accette ^^

  
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