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Autore: FaDiesis    04/01/2012    9 recensioni
Dal capitolo 3:
Correvamo per i corridoi laccati di bianco dell'aeroporto di Eneta, affannati e gridando un "di qua!" di quando in quando.
Eravamo in ritardo. Terribile ritardo.
E il tutto solo perché litigando, in macchina, ci eravamo distratti e avevamo sbagliato strada. Un sacco di tempo perso per niente.
Alla fine eravamo arrivati, ma mancavano cinque minuti alla partenza del nostro volo.
Con la mia solita sfortuna, arrivammo al gate proprio in tempo per vedere l’aereo decollare nel cielo plumbeo.
Ci buttammo demoralizzati sulle sedie della sala d’attesa.
Passammo un quarto d'ora abbondante a borbottare e discutere di chi fosse la colpa, quando, all'improvviso una figura indistinta ci piombò davanti.
Era atterrata con una gamba piegata e una distesa, e le mani fasciate poggiate leggermente a terra.
Si alzò lentamente.
Piegò la testa.
E sorrise.

- STORIA IN PAUSA A TEMPO INDETERMINATO -
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Image and video hosting by TinyPic Progetto EFP, capitolo 2.
Che diavolo stava succedendo?
Mi chiesi ancora una volta.
Mi portai le mani alle orecchie, il suono delle campane si faceva sempre più acuto, e assordante.
-Falle smettere!-gridai a Sean, che era intento a incastrare un mucchio di cianfrusaglie dentro un armadio alto e stretto.
Lui neanche mi sentì -ci credo, con quel rumore- e continuò agitato a mettere in ordine.
Tutto d'un tratto il suono si arrestò e Sean chiuse a fatica una credenza gialla. Poi si accasciò a terra, esausto, ma solo per qualche secondo, si alzò subito e mi si avvicinò.
-Stai buona, ok? Non dire niente d’inappropriato, sii educata.- mi disse.- Per favore.
-Ma... perché? -gli chiesi. Non capivo il motivo di tutta quell'agitazione!
-Ci sta venendo a trovare un... signore molto importante. Capirai da sola -si diresse verso la porta, quando sembrò ricordarsi qualcosa- Ah, non giudicare dal suo... aspetto e... -tornò indietro.
Mi si avvicinò ancora, e mi sistemò dietro l'orecchio un ciuffo di capelli ribelli che mi cadeva davanti agli occhi.
-Molto meglio. - disse con un sorriso malizioso.
Sbuffai infastidita.
Proprio nel momento in cui Sean si girò per andare alla porta, si sentì bussare.
Due colpi secchi e uno lungo.
Il ragazzo scattò sull'attenti.
Un colpo lungo e due secchi.
Era forse un codice morse, o qualcosa del genere?
La porta si aprì di scatto, e una nuvola di fumo invase la casa. Un uomo ne uscì tossendo, ed io riuscii ad intravedere la figura: grossa, tozza e non troppo alta.
Ero a bocca aperta. Quando finalmente il fumo si affievolì, vidi chiaramente questo misterioso signore: indossava una maglia a maniche corte rossa e pantaloni corti al ginocchio, i capelli (ehm, forse non proprio capelli, era parecchio stempiato) erano grigi e spettinati. Due occhioni marroni scrutavano l'interno dell'abitazione di Sean con curiosità e attenzione.
Sembrava un pescatore! Mi scappò da ridere, sia per l'aspetto del nuovo arrivato che per la sua favolosa entrata in scena e mi venne spontaneo battere le mani in un fragoroso applauso.
Sean mi lanciò un'occhiataccia.
Io risi ancora più forte, ma che ci potevo fare? Ormai la ridarella era partita.
Il "pescatore" alzò prima un sopracciglio (e pensai che a quel gesto Sean volesse affogarsi nella teiera, ancora posata sul tavolo) e poi, beh, non si arrabbiò come temevo, ma s’inchinò più volte ripetendomi "Grazie, grazie!".
Smisi di ridere, e cercai di darmi un minimo di contegno.
Il mio caaaalmo "coinquilino per 10 minuti" emise una risatina nervosa, e si precipitò ad accogliere il tizio.
-Oh, buongiorno, Sommo Maestro. Si accomodi prego.- disse concitato, mentre l'altro sfregava gli stivali da pioggia sul tappetino blu davanti casa. -Sean! Ragazzo mio, come stai?- parlò il signore. C'era un che d’imponente nella sua voce.
-Oh, molto bene, grazie!- rispose lui, chinando un po' la testa e sedendosi accanto a me.
Il Sommo Mastro, così lo aveva chiamato Sean, prese posto e si soffiò nelle mani per farsi caldo: subito una brezza tiepida si diffuse per la stanza.
Mi sentii più tranquilla.
Ci guardò negli occhi a turno. Era incredibile, nelle sue iridi color nocciola c'era una parvenza di conoscenza e sapere tanto grande che tutti i miei professori messi insieme non avrebbero saputo eguagliare. E i miei erano professori molto intelligenti.
Non ressi la pressione del suo sguardo e abbassai il mio sulla tazza di tè ancora fumante.
-Leggi i fondi di tè? - mi rivolse finalmente la parola il Sommo Mastro.
-No. Beh, non ne sono capace. - risposi. Mamma mia che risposta stupida. Era ovvio che non sapevo leggere dentro il tè!
Lui sorrise enigmatico, ma un attimo dopo era serio.
-Sefyr. La sai la storia di questo posto? - mi chiese. Chissà perché non mi stupii del fatto che sapesse il mio nome.
-Sean me l'ha spiegata un pochino...
-Allora credo che non ti dispiaccia se ti racconto la mia versione.
Scossi la testa entusiasta. Ero proprio curiosa!
-Ero un bambino, quando mio nonno la narrò a me. -cominciò -Come forse tu sapevi prima di finire qui, esisteva un solo Mondo. La gente viveva pacifica, e in accordo tra loro. La voglia di vivere era così tanta, che i giovani usarono il cervello al sessanta per cento, invece che al dieci, come in genere gli esseri umani fanno. Essi cominciarono a inventare, e di conseguenza le condizioni di vita si svilupparono. E fu proprio questo progresso in crescente aumento che provocò la divisione culturale di cui ti ha già parlato Sean.
Non potei fare a meno di pensare ad alta voce: -Gli e-book. Adesso sostituiscono i libri di carta quasi in tutto e per tutto... La gente sta perdendo, sta dimenticando il piacere di sfogliare le pagine vere di un libro, che siano ingiallite dal tempo o fresche fresche di stampa...
-... di udirne il fruscio, di infilarci il naso dentro e sentirne il profumo....- continuò il vecchio.
Annuii pensierosa, seguendo la scia dei miei ricordi con affetto: si fermò al momento in cui il mio fratellone, quando ero ancora una bambina e tornavo da scuola, mi copriva gli occhi, mi portava davanti all'enorme e amata biblioteca di casa, e mi sorrideva. Non avevamo bisogno di parole, noi, ci intendevamo anche solo con uno sguardo o una smorfia del viso. E in quel sorriso io capivo che mi aveva fatto un regalo, un libro. A quel punto stava a me trovarlo tra tutti gli altri, io accarezzavo i volumi scorrendo lo sguardo sui titoli, e molto spesso lo trovavo subito.
Sorrisi con malinconia, erano ormai nove anni che era scomparso.
Il Sommo tacque, forse per farmi assorbire le sue parole o forse solo per rispetto dei miei pensieri che sembrava proprio saper leggere.
-In seguito ci fu un uomo -riprese, tirando fuori una consumata Savinelli.- Fu un grande uomo, colui che creò questo mondo. Era così convinto nel potere dell'antica conoscenza, che si mise a studiare libri di stregoneria... - tirò una boccata dalla sua pregiata pipa e si sentì un forte odore di tabacco dolce. - Il suo incredibile carisma attrasse molte persone, che lo consideravano una specie di eroe ribelle, opposto alle nuove scoperte tecnologiche e alla massa. In questo modo venne naturale dividersi in due parti: i sostenitori della cultura "arretrata" e quelli della cultura moderna. Come dicevo prima, quest'uomo studiò quella che un tempo si chiamava "magia primordiale" e riuscì a creare questo mondo parallelo. La storia della sua Dinastia e degli Usurpatori è lunga e travagliata, ma non te la racconterò. Non ora almeno.
-E i Sette Regni?- chiesi curiosa, ricordando l'accenno di Sean.
-Oh, sì. Certo. Anche questo è un racconto lungo e complicato- mi rispose. -Per adesso consideralo alla stregua una divisione territoriale, come degli odierni stati. Piuttosto volevo chiederti una cosa... Sai perché sono venuto?
Scossi la testa dubbiosa.
-Ho avvertito la tua presenza, come quella di ogni persona che viene catapultata qui, ma...
-Non ha il Marchio.- lo interruppe secco Sean.
-Esatto. Hai notato il tatuaggio che ha lui?- disse il Sommo Mastro, indicando il ragazzo.
-Sì!- esclamai- Me l'ha mostrato quando gli ho chiesto a quale genere letterario apparteneva... ma che significa?
-Proprio questo! È il simbolo dei generi. Ovvio che è diverso per ognuno di loro. Ma tu invece non ce l'hai. Strano...
Mi avvicinai a Sean e gli scossi quell'ammasso di capelli biondicci dal collo, volevo osservare meglio il suo Marchio. Sembrava quasi un uccello strano ma... adesso che guardavo meglio erano due cuori incrociati!
-Hai finito? Hai le mani fredde. - sbraitò, alzando un sopracciglio Sean.
-Tu fai parte del Genere dei Romanzi d'Amore!- esclamai.
-Stupita?-mi chiese con scetticismo lui.
-E dire che pensavo fossi degli Horror... - scossi la testa sorridendo furbetta.
Sean mi fece una linguaccia di rimando.
Sentii uno stridolio e girai la testa, il Sommo Maestro si stava alzando. Ci sorrise, dicendo:- Mi dispiace interrompervi, ma si è fatto tardi, e ho ancora molte faccende da sbrigare.-Si frugò nelle tasche e tirò fuori una pergamena, me la porse. -Ecco, tieni. Credo che possa aiutarti a trovare il tuo Marchio. Ma non aprirla ora, è una pergamena speciale, deve passare un po' di tempo con te, prima di scriversi.
-Oh, grazie mille! È stato un vero piacere conoscerla...
-Luigi. Puoi chiamarmi Luigi. -disse lui mentre afferrava la mia tazza di tè ormai vuota, girando curiosamente il cucchiaino al suo interno.
-Luigi??!- esclamò sorpresissimo Sean.
-Calmati, testa calda. Per te sono ancora il Sommo Maestro. Oh, ma guarda, il tè preannuncia una grande avventura, e anche... mmh, un affetto ritrovato. Beh, vi saluto. -e con questo sparì.
-Luigi? Ma come?! Ti ha appena conosciuto e tutta questa confidenza?? Non è giusto!
Ma io pensavo ad altro... Cosa c'era scritto sulla pergamena? Cosa voleva dire con "grande avventura"? E con "affetto ritrovato"?
Ma soprattutto...

Leggeva davvero i fondi di tè??


Le petit angle du FaDiesis

Bene... Ehm, vi piace? *sgranocchia biscottino dondolando sui piedi*
Questo capitolo era dedicato all'entrata di un nuovo personaggio, anche parecchio importante!
 Ma vi prometto che dal prossimo inizia l'avventura!

E... sorpresi dal genere di Sean?? =D
Va beh, se vi va di lasciare qualche commentino, a me fa molto piacere!
Chaud
FaDiesis
   
 
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