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Autore: Lucy Weasley    04/01/2012    0 recensioni
Questa FF parla della seconda generazione ad Hogwarts. Alcuni dei personaggi mi sono stati suggeriti, tanti altri sono inventati per cui non spavetatevi se troverete fratelli o sorelle di personaggi ai cui JK Rowling non aveva pensato nemmeno lontanamente. Non è un modo per disprezzare quella che è la sua storia, anzi tutt'altro direi...
Spero che la mia storia vi possa piacere e aspetto le vostre recensioni. Buona lettura. ;)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucy Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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#4 - Infermeria

Il giorno dopo mentre era a lezione di pozioni, Lucy si sentì chiamare dalla porta dell’aula. Era sua sorella.

Lei piano piano le andò incontro e assieme si nascosero dietro a una tenda a parlare a bassa voce.

“Che ci fai tu qui? Non dovresti essere a lezione?”

“Si, cioè no. Quest’ora ce l’ho libera, così ho pensato di andare in biblioteca. Ho scoperto chi è quella ragazza. Il nome però non lo ricordo già più. Comunque ho parlato con lei, le ho detto che c’era un ragazzo a cui lei piaceva e lei mi ha risposto ‘Chiunque egli sia, non mi interessa!’ e non ha voluto più saperne né ascoltarmi.”

“Mmmm.. Va bene grazie Molly”

“Non sono riuscita ad ottenere nient’altro. Mi dispiace.”

“Fa niente, basta e avanza. Grazie”

“Ora vai però il professore si sarà accorto della tua assenza.”

Lucy annuì e tornò in aula.

Il professore non si era accorto di nulla. Continuava a sfogliare quel grosso libro senza curarsi dei suoi studenti. “Tanto meglio” pensò Lucy. Si diresse verso Ryan senza pensarci due volte.

“Devo parlarti” gli disse nell’orecchio.

“Ora?” domandò il ragazzo

“Si ora! E’ importante” rispose Lucy

“Signorina Weasley mi farebbe la cortesia di sedersi e tornare alla sua lettura per favore?” disse il professore che non aveva mai staccato lo sguardo da quel libro.

“Si, mi scusi” disse lei sedendosi accanto a Ryan, come se fosse quello il suo posto.
“Scusami..” disse Lucy guardando Ryan

“Scusa di che?” domandò lui perplesso ma proprio in quell’istante ecco che la giovane estrasse la bacchetta e lo fece volare via. Il professore si accorse solo di Ryan scaraventato contro il muro.

“Un volontario per portare Malfoy in infermeria!?” domandò

Lucy lo guardava mentre si teneva la testa dolorante poi alzò la mano “Ce lo porto io professore” disse lei

“Si vai Weasley, tanto oggi non avresti combinato niente di buono se fossi rimasta qui dentro.”

Senza perdere tempo corse dall’amico, lo aiutò a rialzarsi da terra e lo accompagnò in infermeria dove Madama Chips domandò loro cosa gli fosse successo e Lucy rispose “E’ caduto dalla sedia..”

“Oh santo cielo! E come hai fatto ragazzo!?” domandò Madama Chips sconvolta. Ryan ancora si teneva la testa “Mi creda, me lo domando anche io” disse facendo una smorfia senza guardare Lucy.

Madama Chips lo fece distendere su un letto e poi gli diete una fascia per la testa. Poi sparì e rimasero loro due soli.

“Perché l’hai fatto Luc?”

“Dovevo parlarti e non potevo aspettare la fine della lezione, scusa”

“Va bene perdonata.”  disse Ryan con un sorriso “Comunque che dovevi dirmi?”

“Ho parlato con mia sorella della Corvonero. Ci ha parlato assieme e lei le ha detto; testuale ‘Chiunque egli sia, non mi interessa!’ perché mia sorella le aveva detto che piaceva ad un ragazzo.”

“Che? Gli hai detto di dire così!? Ma sei fuori Lucy?”

“No, non gli ho detto di dire il tuo nome. Solo che era un ragazzo.”

Lui continuava a guardarla senza sapere cosa dire, poi abbassò lo sguardo rattristandosi. Lucy non sapeva che dire.

“Io ci ho provato; ora che sai come la pensa lei, io direi che dovresti lasciarla perdere. Ci sono tante altre ragazze in questa scuola che farebbero di tutto per avere almeno un secondo della tua attenzione nei loro confronti. Tu sei sprecato per lei, credimi.”

“Si, forse hai ragione” disse lui sorridendole non molto convinto.

“Grazie Luc! Sei una vera amica.” E così dicendo la tirò a sé e la abbracciò forte.

Lei rimase immobile, come una bambola di pezza, faceva esattamente quello che lui voleva. Lui la lasciò e la osservò “Che ti succede Luc?”

“Niente niente, sta tranquillo” disse lei “Ora riposati. Io vado, così non ti causo altri guai.. A dopo Ry” e così senza nemmeno dargli il tempo di ribattere se ne andò lasciandolo completamente solo.

In quel momento nemmeno lei sapeva cosa pensare, cosa dire, per questo se ne era andata.

Anche lei aveva bisogno di riflettere e restare sola.

  
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