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Autore: Alex Simon    04/01/2012    1 recensioni
[Autrice:_Titti_(ho solo cambiato il Nik)] Allora, questa nuova Fic parla di un'agenzia di spionaggio che al suo interno purtroppo ha diversi traditori che si sono uniti al nemico... in particolar modo ce n'è uno che dovrà essere scovato da Edward (spia perfetta) e Alphonse (spia per scelta). Come andrà a finire...? Chi è il misterioso traditore che controlla il tutto?
{Buona Lettura} Per la vostra gioia... RoyxEd!
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Edward lentamente si immerge nella vasca da bagno lasciando che il calore rilassi i suoi poveri muscoli tesi e doloranti, concedendosi almeno qualche minuto soltanto per se' e per i pensieri che gli affollano la mente, tutti indirizzati al ragazzino che si è ritrovato prigioniero nell'altra stanza.

Scivola lentamente con la schiena verso il fondo bagnandosi i capelli, cosa dovrebbe fare? Ucciderlo o liberarsi semplicemente di lui...?

Non sopporta la sua presenza e tanto meno come faccia combutta con il suo uomo, insomma non è geloso per carità però lui e Roy prima facevano tante cose piacevoli che adesso non possono fare con un minorenne tra i piedi... e poi non ci sarebbe la stessa atmosfera.

Deve tornare nel mondo che gli piace tanto, quello che ha scelto.

Loro invece devono scappare in una località paradisiaca da soli, con un bel bottino in spalla e tanti saluti alla vita stressante e a tutti i loro nemici.

Deve sparire... altrimenti non avrà mai la vita che vuole, quella che sta progettando con Roy da tantissimo tempo.

Li farà arrestare, appena ne avrà l'occasione lo farà su questo non c'è alcun dubbio.

E' solo un traditore, una persona che conquista la tua fiducia e poi ti pugnala alle spalle per diventare la nuova “spia perfetta”, ma quel ruolo non glie lo toglie nessuno! Ha sudato per averlo, si è sacrificato, ha scalato una montagna infinitamente più grossa di lui e non ci rinuncerà per colpa di una matricola arrivista!

Alcuni minuti dopo decide di uscire dalla vasca, visto che l'acqua non è più così piacevole ormai diventata tiepida.

Si asciuga, si mette il pigiama e spazzola i capelli tamponandoli con l'asciugamano blu lì vicino.

Poi silenziosamente rientra nella stanza dove i due ancora parlano di cose che nemmeno vuole sentire e sotto il loro sguardo si siede ancora sulla panca foderata sotto la finestra.

Piccoli puntini bianchi scendono dalle nuvole grigie coprendo ogni cosa sotto di loro come un lenzuolo candido e pulito.

Strano, di solito non nevica così facilmente...

Sarà un segno del destino che proprio oggi debba assistere a quella scesa angelica, proprio lui che di angelico ha ben poco.

E' l'ennesima punizione per essere un assassino, l'ennesima macchia candida che coprirà il suo cuore oscuro e rimarrà lì ancora per molto... come tutte le altre, si faranno compagnia.

-Tutto okay Ed?-

Chiede Roy improvvisamente preoccupato sapendo bene quali pensieri stiano attraversando la mente dell'altro e l'angoscia che lentamente si sta facendo spazio in lui, come del resto ogni volta che il suo sguardo incontra la neve.

-Sta nevicando-

Risponde senza un tono preciso nella voce, una semplice informazione.

-Si lo vedo...-

Roy abbassa la testa sapendo che per quella sera sarebbe stato meglio lasciarlo ai suoi pensieri, senza intromettersi troppo.

Anche Alphonse del resto avendo ascoltato la storia decide di avere lo stesso rispetto per il fratello e tacere in attesa che quei quattro fiocchi di candida purezza smettano di cadere dal cielo.

 

Il giorno seguente la neve viene sciolta dai caldi raggi del sole, che contribuisce a dissolvere anche ogni ricordo legato ad essa.

Alphonse e Roy sono seduti in mensa mentre fanno colazione e parlano del più e del meno.

Quella mattina quando si sono svegliati Edward era già uscito diretto chissà dove e non gli aveva nemmeno lasciato un biglietto o qualcosa di simile, era del tutto sparito senza lasciare traccia.

Non che la sera precedente fosse stato semplice farlo rimanere nella stanza, avrebbe voluto dormire fuori, forse sentendosi a disagio per la presenza del prigioniero che gli aveva tolto anche quel più piccolo ritaglio di vita normale ed intima che era riuscito a ricavare con il suo compagno.

-E' colpa mia se è così schivo con te...?-

Domanda difatti Alphonse in parte dispiaciuto per essersi in qualche modo intromesso nella loro relazione.

-Non è colpa tua, vedi ha una mente molto complessa, è cresciuto in un campo di addestramento per spie, ha visto morire i suoi amici e magari mentre tu avevi accanto una famiglia lui non sa cosa significhi andare a scuola, uscire con gli amici, rincasare e trovare i tuoi genitori ad aspettarti... il che lo ha reso freddo ed incapace di confidarsi con le persone visto che gli è stato sempre insegnato che i sentimenti come ogni emozione umana sono sbagliati, con me ha un legame speciale e non è sempre teso e pronto all'impossibile... sa di potersi rilassare e distendere i nervi perché nessuno lo attaccherà improvvisamente, la nostra intimità è paragonabile ad un luogo fisico, all'interno del quale può lasciarsi andare ed essere se stesso, fidarsi, provare emozioni, ridere...-

-E visto che io sono una persona estranea a questa vostra intimità è come se si sentisse invaso, per questo è sempre distante e teso con me, ed è anche per questo che non ha mai voluto affrontare l'argomento “Famiglia”-

-Non si fida abbastanza per parlartene... non prenderla sul personale, nessuno lo conosce davvero-

-Anche se non me lo dice, posso immaginare che si sia sentito davvero malissimo in quell'istituto tra la vita e la morte senza poter contare sull'appoggio di nessuno, senza una figura di riferimento a proteggerlo, a confortarlo...-

-A volte per esempio i bambini piccoli accendono la luce notturna per cacciare i mostri dalle loro camerette, chiamano la mamma e il papà, dormono con loro per sentirsi al sicuro... tutto questo gli è mancato, anche le più piccole ed insignificanti attenzioni, la luce notturna, una carezza, un abbraccio, un incoraggiamento... non penserà mai come te o me, nella sua mente è sempre stato da solo dalla più tenera età e l'unica persona su cui ha sempre potuto contare è se stesso-

-Ho capito... però questi istituti non dovrebbero esistere... sono campi di sterminio per bambini innocenti, li usano come se fossero cavie e alla fine li rovinano, è come se ti rendessero incapace di essere umano-

-Il loro scopo è creare una macchina perfetta non un essere umano-

Alphonse sente dentro di sé un moto di compassione e tenerezza, sta conoscendo più ora la vita di suo fratello che prima quando si ostinava a volergli stare accanto e scoprire tutto di lui, per compensare l'assenza negli anni.

Non riesce ad immaginare un bambino, piccolo, indifeso ed innocente rinchiuso in quell'istituto malvagio dopo essere stato strappato dalle braccia della propria madre, non riesce a vedere suo fratello, ora così forte e presuntuoso e sì anche irritante nei panni del bambino che una volta era.

-Ehi voi due, cos'è quest'aria da funerale...?-

Alzando gli occhi dal piatto incontra quelli dorati dell'interessato arrivato come un fantasma.

-Oh ciao Ed- Si sbriga a rispondere Roy per non insospettirlo -Nulla sai solita aria tra prigioniero e sequestratore, dove sei stato tu piuttosto? Hai già mangiato?-

-Mi sono alzato presto per allenarmi un po' sul nuovo percorso, all'alba è meno affollato e si sta più tranquilli, dopodiché ho fatto una doccia, qualche tiro al poligono e stavo progettando una fuga strategica, insomma la solita routine-

-Una fuga strategica...?-

Chiedono in coro i due non capendo cosa stia macchinando la mente cospiratrice del ragazzo.

-Si, vi spiegherò tutto in camera, alzatevi-

Ordina lapidario con un tono che non ammette alcuna replica, nemmeno un versetto minuscolo, così entrambi si alzano e lo seguono restando in silenzio fino a che entranti nell'appartamento il biondo chiude la porta ermeticamente e si siede sul letto.

-Allora... cosa intendevi con fuga strategica?-

Come due bravi cagnolini si accomodano sul tappeto ai suoi piedi curiosi di sapere.

-Mi sono stufato di averti tra i piedi e visto che il signor spia buona non mi permetterebbe di ucciderti, dobbiamo fingere che riesca a scappare-

Ecco di cosa si trattava, la tolleranza di Edward la spia perfetta ha raggiunto il suo limite dopo nemmeno 24 ore quindi per il bene di tutti è meglio dargli ascolto se non ci si vuole trovare in un incidente mondiale.

-Che cosa...? Scusami ma non verrebbe messa a repentaglio la tua reputazione di spia perfetta se io scappassi sotto il tuo controllo?-

-Si ed è per questo che diremo che era il turno di Roy-

Spiega con disinvoltura accennando un leggero sorriso.

-Ma perché il mio? Così mi fai passare per un incapace-

-Ed è quello che sei...comunque io ufficialmente sarò “in missione”, tu matricoletta scapperai fino al cancello d'entrata dove io manometterò i sistemi di allarme e ti lascerò uscire, ti nasconderai nell'area di sosta per elicotteri e jet, a quel punto arrivo io con il volto coperto e una bellissima e velocissima Ferrari e ti riporterò all'azienda, domande?-

-Perché fai tutto questo? Perché non riesci ad accettarmi e provare almeno ad avere un rapporto diverso con me? E' da quando ti conosco che sei schivo, freddo, distaccato, calcolatore... non è così che si comportano i fratelli, forse tu non lo sai ma te lo voglio dire io, ci si vuole bene in una famiglia, ci si da una mano gli uni con gli altri, ci si protegge... perché non provi a comportarti da essere umano per una volta? Io sono tuo fratello, l'unico contatto che hai con la tua famiglia, in caso lo avessi dimenticato tu ne hai una come tutti ma la stai solo allontanando...-

Per qualche secondo Edward sembra senza parole, nei suoi occhi dorati si poteva cogliere un minimo di insicurezza, solo per un piccolissimo istante la spia perfetta ha vacillato... ma poi fa un respiro profondo e riordina i pensieri cancellando le parole appena udite.

-Tu sparisci dalla mia vista oggi stesso, fine della discussione-

Molto lentamente si alza e lascia la stanza con disinvoltura, fingendo di non essere stato sfiorato da quelle parole che invece hanno concesso a vecchie ferite di tornare alla luce, di sanguinare e fare nuovamente male.

[Angolino Autrice]

So che è passata una vita dall'ultima volta che ho aggiornato... non tiratemi i pomodori u.u ma la mancanza di recensioni e la mancanza di ispirazione hanno contribuito a farmi accantonare questa fic.

Comunque adesso credo di aver ritrovato una buona pista e cercherò di portare a termine il tutto senza farvi aspettare molto.

Vorrei ringraziare:

Chiby Rie_chan

ValeXAnime

Per la pazienza ^^ scusate ragazze cercherò di portare a termine la fic ora che ho l'ispirazione dalla mia parte, spero continuerete a seguirmi ^^
Un bacione
Alex
  
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