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Autore: vampirellasperduta    05/01/2012    5 recensioni
Salve a tutti! questa è una fan fiction rigorosamente DELENA e parte dopo che Klaus viene sconfitto durante il rituale (modificato da me).
Stefan e Elena si sono lasciati molti mesi prima e sono molto amici ma Elena inizia a guardare Damon con occhi diversi e capisce di amarlo da sempre. I fratelli Salvatore non saranno gli unici vampiri che si vedranno nella fan fiction poichè arriverà una vecchia cara nostra conoscenza!
DAL TESTO:
Si il mio cuore mi dava la conferma. Lo amavo. Forse lo sempre amato e nascondevo i sentimenti ma erano sempre li. Nel profondo del mio cuore.
DAL CAPITOLO 24
POV DAMON
Avevo un disperato bisogno di un bicchiere di Bourbon dopo quel tumulto di emozioni. Emozioni così forti da avermi mozzato il fiato. Emozioni che mi avevano riempito l’anima di gioie indescrivibili, uniche e folgoranti allo stesso tempo.
Fissai quel vetro sottile che mi divideva dalla nursery dell’ospedale.
Appoggiai le dita affusolate su quella superficie liscia e fredda.
La mia attenzione era tutta su un esserino piccolo e fragile in mezzo ad altri.
Mio figlio.
L’esserino che dormiva innocentemente con le labbra già carnose leggermente socchiuse e un espressione rilassata in viso.
Pochi capelli.
Corvini. Come i miei.
Pelle leggermente olivastra. Come quella di sua madre.
Buona Lettura!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Ero a pezzi emotivamente. Avevo messo da parte la paura di essere respinta, la paura di mettermi in gioco, di dare il mio cuore in mano a una persona e guarda che fine ho fatto: costretta a guardare l’uomo che amo che ci prova con un’altra, conosciuta da pochi minuti.
Entrai in casa Salvatore e mi diressi, contro voglia, verso l’immenso salotto dove i miei amici si erano seduti e avevano iniziato a bere e a parlare con una buona musica di sotto fondo.
L’occhio mi cadde immediatamente su di Lui e su quella gatta morta seduti vicini, anzi molto vicini, con i loro visi ad un soffio l’uno d’altro. Damon si accorse della mia presenza e voltò il viso verso il mio ma appena i nostri sguardi si incrociarono lo guardai fulminandolo e poi distolsi lo sguardo.
Non me ne fregava di come la poteva prendere.
Probabilmente non se ne sarebbe manco accorto della mia tristezza.
Sospirai e mi sedetti accanto a Bonnie che parlava animatamente con mio fratello. Appena mi sedetti si voltò verso me.
“Elena dai non fare cosi..sai come è fatto” disse l’ultima parte della frase più silenziosamente.
“no Bonnie! Non so come è fatto! Perché pensavo che avevate ragione voi ma a quanto vedo non è cosi” alzai la voce e indicai la coppia che mi dava tanto fastidio.
Non mi resi conto che avevo alzato la voce un tantino in piu del dovuto poiché tutti si girarono verso me.
“scusate” e abbassai lo sguardo.
“Elena vieni qua che ti devo fare vedere una cosa!” sbraitò Caroline.
Mi incamminai di fretta verso lei e passai di fianco a Damon che mi trattenne per il polso e mi chiese come mai ero cosi agitata.
Non risposi neanche, liberai il mio polso dalla sua stretta e me ne andai lasciandolo dubbioso. Non lo senti nemmeno più conversare con la tipa.
Non mi doveva importare.
Appena raggiunsi Caroline le chiesi cosa mi doveva fare vedere.
“niente tesoro.” E mi sorrise. “ ti volevo salvare da quella situazione.. sai Bonnie nonostante tutto vede ancora Damon con i suoi strani pregiudizi e quindi non può capire come t senti ma io si Elena”
“Caroline” le risposi “ grazie! Sei davvero una gran bella amica!” e ci abbracciammo.
“che ne dici di andare su nella tua camera e stare un po’ da sole?” propose la mia amica vampiro.
Da quando Klaus entrò nelle nostre vite Stefan e Damon mi obbligarono a dormire quasi tutte le notti qui alla pensione e visto che io e Stef non stavamo più insieme non potevamo dormire nello stesso letto e perciò mi avevano lasciato una delle tante camere da letto che c’erano al piano di sopra.
Ci incamminammo per le scale e quando arrivammo nella mia camera sia io che Car ci buttammo sul grande letto .
“sai Car a volte mi mancano le questioni con i vampiri cattivi! Queste situazioni amorose mi fanno impazzire!” tutte e due scoppiammo a ridere.
“Elena lui si sente secondo a tutti ed è perciò che si comporta cosi. È più facile farsi odiare”
“io non potrò mai odiarlo. Credevo di poterlo fare soprattutto dopo che aveva ucciso Jeremy ma il mio cuore era li che mi induceva a non odiarlo anzi…” sospirai e mi girai verso Car e mi misi con la pacia rivolta sul lenzuolo di seta che era posato sul letto.
“che situazione” bofonchiò la vampira.
Sorrisi e gli diedi uno sbuffo sul braccio.
“grazie dell’incoraggiamento eh!” e mi misi a ridere.
Rimanemmo sole per più di mezzora fino a quando salì Alaric e ci chiese del perché eravamo li isolate.
Car gli rispose che erano questioni tra donne.
“capito signore. Comunque se scendete mi fareste un grande favore visto che dovrei fare una cosa” rispose vago e con un filo di imbarazzo.
“Rick tutto a posto? Cosa devi fare?” chiesi io.
“ se scendete lo vedrete” e sorrise mentre richiudeva la porta della stanza.
Noi due, come sempre molto curiose, scendemmo in fretta dal letto e ritornammo dai nostri amici. Alaric era vicino ai fratelli Salvatore, lui ancora più nervoso e imbarazzato di prima e Stefan con uno strano sorriso sul viso.
Caroline raggiunse Tyler e io mi sedetti vicino a Jenna che stava sorseggiando qualcosa dal suo bicchiere. Lei, mia zia, che si era presa la responsabilità di diventare tutore di due adolescenti che avevano appena perso i loro genitori, era diventata la mia seconda mamma.
Non ebbi il tempo neanche di rivolgere la parola a mia zia che Alaric battè sul suo bicchiere di liquore un cucchiaino e si schiarì la voce.
“grazie di esserci tutti quanti e anche se ci sono due ospiti non posso più aspettare.” Prese un grande respiro e vederlo cosi teso mi faceva tanta tenerezza. Sorrisi di rimando.
“ora che sembra che possiamo vivere le nostre vite come semplici persone devo fare una cosa” noi tutti, escluse due delle ragazze che involontariamente guardai, la sapevamo lunga su quello che voleva far capire Rick.
Ritornai a guardare il mio professore di Storia e mi accorsi che si era avvicinato a me, non capivo.
Poi mi resi conto che affianco a me c’era mia zia, la sua fidanzata!
“oddio!” eslamai io quando mi resi conto di quello che voleva proporre!.
Vidi Alaric inginocchiarsi davanti a Jenna, che nel frattempo rimase a bocca aperta.
“ signorina Jenna, mi vuole concedere l’onore di diventare mia moglie?” chiese a mia zia estraendo dalla tasca della sua giacca una scatoletta e aprendola mi sporsi per vedere anche io l’anello che era inserito dentro.
Era stupendo. un anello in oro bianco con tre pietre a mo’ di trilogy piazzate al centro.
“sei stata il mio passato, sei il mio presente e voglio con tutto me stesso che diventi il mio futuro” spiegò Alaric.
Rimasi senza parole.
Era un uomo eccezionale.
Pieno d’amore per mia zia.
Rimasi cosi incantata dalla sua frase dolcissima che mi venne da piangere e qualche lacrima non riuscì a non trattenerla. Mi asciugai immediatamente il viso e sentì dire da mia zia un caloroso “Si” con voce rotta dall’emozione.
Si diedero un bacio e poi rimasero abbracciati un po mentre io Bonnie e Caroline ci raggiungemmo ed emozionate ci abbracciammo!
“wow! Organizzeremo un matrimonio!”disse Caroline. Non aspettava altro!
Quando Jenna rimase da sola  andammo insieme da lei e l’abbracciammo.
“congratulazioni zia!” dissi io.
“congratulazioni” dissero le altre ragazze.
“vado da Alaric a congratularmi” dissi avviandomi verso quel mio futuro zio.
Damon era li con lui e si stavano abbracciando.
Li raggiunsi e abbracciai Alaric
“grande Rick! Sai che diventeremo parenti? Congratulazioni!” dissi con tutto l’affetto che provavo per quell’uomo che ormai era entrato nella mia vita.
“oh Elena! Sono contento che faremo parte della stessa famiglia anche se adesso gia siamo molto uniti.. ti voglio bene Elena”
“ti voglio tanto bene anche io Rick, gia ti considero come uno zio” e gli sorrisi apertamente.

Quando ci raggiunsero gli altri maschietti della congrega decisi di lasciarli da soli e appena mi girai per tornare dalle altre ragazze Damon mi fermò con il suo braccio.
Era in mezze maniche e si vedevano tutti i tendini del braccio tesi. Era bellissimo.
Non dovevo pensare a queste cose!.
Il mio cuore incominciò a galoppare.
“io e te dobbiamo parlare” disse e sempre con la presa sul mio braccio mi portò su nella sua stanza.
Erano inutili i miei tentativi nel dirgli che non volevo parlare con lui.
Arrivati nella sua stanza mi liberò della sua stretta. Mi aveva anche fatto male e infatti mi massaggiai il punto dove fino a poco prima c’era la sua mano possente che mi teneva stretta.
“mi hai fatto male scemo!” gli urlai contro.
Non volevo affrontarlo. Sentivo gia le lacrime della rabbia salirmi agli occhi. Non poteva vedermi piangere. Lui proprio no.
“Elena ti prego dimmi come mai mi stai evitando da tutta la sera!” mi chiese.
Non risposi. Se avessi aperto bocca sarei scoppiata a piangere.
“hai deciso di non parlarmi più eh piccola?”
“non – chiamarmi – piccola!” gli urlai e mi voltai verso la porta per andarmene.
Mi fermò bloccandomi con le mani sulle mie spalle.

Eravamo li. Con i nostri visi molto vicini. Il mio cuore che batteva fortissimo e con i miei occhi velati dalle lacrime.
Il suo respiro era irregolare. Mi fissava dubbioso e leggevo nei suoi occhi color mare qualcosa che non capii perché ero troppo concentrata a non piangere.
Una lacrima solcò il mio viso.
“Elena perché piangi?” e si avvicinò ancora di più. Era preoccupato per me.
Scoppiai a piangere. Mi abbracciò e appoggiai la testa sul suo petto. Il suo profumo era invitante.
“Elena ti prego rispondi. Perché ho qualcosa in mente ma non voglio illudermi. Ti prego Elena” sentire Damon implorare qualcuno era una soddisfazione segreta anche se in quel momento pensavo a tutt’altro. Io che non dovevo illudere lui? Lui mi ha illuso cavolo!
“Damon” provai.
“si dimmi piccola” mi incoraggiò lui.
Fissai i suoi occhi. Volevo dirgli tutto quello che provavo per lui. Mi faceva sentire cosi bene. I suoi abbracci erano la mia casa. La sua voce era una sinfonia per me.
I suoi occhi, il mio mare personale.
Gli presi una mano.
Si avvicinò ancora di più.
Sentivo il suo respiro fresco sul mio viso.
Quelle labbra che tanto avevo sognato di baciare erano a pochi passi dalle mie.
Le fissai e lui se ne accorse.
“Damon io ti devo dire una cosa..” cominciai.
Una delle mie mani era ancora intrecciata con la sua. L’altra l’appoggiai sul suo braccio sinistro.
Avevo tanto voglia di baciarlo. Di sentire le sue labbra sulle mie.

Mi avvicinai di più e sfiorai le sue labbra con le mie.

Ma mi spostai all’istante.
La porta si aprì e una persona entrò.
“Ehi Damon, mi chiedevo dove ti fossi cacciato” disse quella gatta morta mora di cui non ricordavo nemmeno il nome.
Chiusi gli occhi e la voglia di piangere ritornò. Lasciai la presa su Damon e me ne andai.
“oh scusa Elena se vi ho disturbato” disse quella poco di buono tanto altezzosa.
“Elena aspetta!” urlò lui.
Mi afferrò da dietro. Mi girai.
“tranquillo Damon, goditi il resto della serata con quella li” singhiozzai.
“Elena..”
“lasciami stare” dissi e lui mi liberò.
“ comunque io mi chiamo Cassie” mi rispose quella li che si avvicinò a Damon e lo invitò a farle vedere la sua camera.
Non riuscì a sentire il resto della conversazione perché stavo gia scendendo di corsa per le scale e l’unico mio obbiettivo era uscire da quella casa.
Presi le chiavi della macchina di Stefan e uscì di casa.
Guidai fino a casa piangendo.
Lo amavo cosi tanto. E l’avevo quasi baciato.
Era stato bellissimo.
Ma quando Cassie fece la sua entrata mi ricordai il perché ero arrabbiata quella sera. Lui ci aveva provato con lei.
Non poteva ricambiare i miei sentimenti.
Singhiozzai ancora più forte.
Sali in camera e la prima cosa che feci fu chiudere la finestra. Non volevo assolutamente che qualche vampiro soprattutto lui entrasse durante la notte chiedendomi perché fossi fuggita cosi dalla festa.
 
POV DAMON.
 
Elena, la mia piccola Elena stava piangendo.
L’avevo fatta piangere. Mi odiavo per questo. Quando entrò quella ragazzina capì il motivo del suo turbamento. Le dava fastidio la sua presenza.
Una sensazione si impossessò della mia mente. Ma non volevo illudermi. Non potevo soffrire, ancora.
Elena era gelosa…di me?
Elena provava qualcosa…per me?
Ogni volta che stavo con lei mi accorgevo del suo cambiamento: il battito accelerato, il diventare rossa in viso, l’imbarazzo e la timidezza.
Non illudermi Elena, ti prego.
 
 







Ciao ragazze.. spero che il capitolo vi sia piaciuto! Comunque ditemi cosa ne pensate perché accetterò qualsiasi vostro consiglio!
Ho inserito un breve ma, secondo me, significativo pov di Damon per far capire un po quello che sta passando il nostro amato vampiro dato che si è accorto del cambiamento di Elena. Damon chiama Cassie  ragazzina perchè per lui non conta niente,anzi era un modo per far ingelosire elena.
Nei prossimi capitoli ci saranno delle svolte significative nel loro rapporto, perché in fondo si amano entrambi!
 
A presto, un bacio.
Ringrazio JenSalvatore per le sue bellissime recensioni, ringrazio anche AriaSolis e tutti quelli che hanno messo la storia in quelle da seguire.
Jessy
  
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