Era una giornata come tante altre di un rigido Novembre.
Claire si era svegliata prestissimo quella mattina, aveva dato da mangiare al suo micio Scar, che,facendo le fusa, bramava cibo strusciandosi sulle sue caviglie ed era poi uscita per fare un po' di jogging. Al suo ritorno, tutta sudata, si fece una bella doccia calda e scrisse quattro capitoli del suo nuovo romanzo cavalleresco:"Lancillotto e Ginevra: un amore senza fine". Ma poi, di colpo, ebbe un blocco. Le era assolutamente necessario fare una passeggiata per i viali alberati di Central Park per ritrovare l'ispirazione. Così lasciò il computer e per pranzo mangiò del cibo salutare con il suo gatto che la guardava, speranzoso di ricevere qualche delizioso bocconcino di carne.
Mentre a casa di Claire la giornata era già cominciata, in un appartamento dell'East Side la sveglia aveva lasciato dormire James anche troppo. Era mezzogiorno passato quando, aperti gli occhi, il nostro agente immobiliare si rese conto di aver dato buca ai quattro clienti con cui aveva appuntamento quella mattina, che si erano affidati a lui per trovare la loro casa post-matrimoniale. Prese in mano il cellulare: venti chiamate perse e sei messaggi non letti. "Accidenti!" pensò. Chiamò subito i clienti si scusò ripetutamente per il disagio e fissò un nuovo appuntamento per l'indomani,al quale, si disse, non sarebbe dovuto mancare per tutto l'oro del mondo. Si vestì in fretta, mangiò un pezzo di pizza avanzato dalla abbondante cena della sera precedente, ne diede un pezzo anche a Thunder, il suo cane, e uscirono insieme velocemente. Aveva un altro cliente all'ora di pranzo, non avrebbe tardato anche a questo appuntamento.
Continua...