Ecco
qui il secondo capitolo della mia FF :) la storia resta
ancora molto vaga ma c’è comunque un passo in
avanti, preferisco comunque che
lo scopriate voi leggendo.
Buona
lettura!
S.
Capitolo 2.
Il viaggio
Avevo ripreso a correre tra le foglie quando ebbi
un'ispirazione.
La mia prossima
meta sarebbe
stata l'America! Ero nata da umana in Inghilterra, e mai avevo lasciato
l'Europa, probabilmente ero
ancora
inconsciamente legata
alle mie origini umane, fatto sta che questa volta avrei varcato
l'Atlantico
alla scoperta del Nuovo Mondo.
Speravo che questo
viaggio
portasse un cambiamento nella mia non vita, magari la conoscenza di
nuove
culture e nuove tradizioni mi avrebbe rigenerato o almeno avrebbe
alleviato in
parte il tormento che cresceva incessantemente dentro di me.
Decisi
di partire subito, certe volte bisogna risollevarsi e prendere in mano
le
redini della propria vita ed è proprio quello che stavo
facendo.
Quando
mi tuffai nel grande oceano, al crepuscolo, mi sentii quasi nuova. Come
se
quell'acqua salata mi avesse battezzata. Non riuscivo a spiegarmi
perchè non
avevo mai deciso prima di fare questo passo, negli anni precedenti
avevo
vissuto accontentandomi di ciò che trovavo, senza grandi
aspirazioni, ma adesso
stavo cambiando il mio essere e il mio modo di fare... Ma
perchè lo facevo?
Questo
tormento mi stava schiacciando, dovevo risollevarmi e smetterla di
tormentarmi.
Non credevo che un vampiro potesse essere così inqiueto e
angosciato come me
adesso, ma alla fine non conoscevo poi così tanto di questo
mondo tenebroso.
Non ricordavo nulla della trasformazione o su chi mi avesse fatto
diventare ciò
che sono adesso; ero diventata un mostro senza rendermene conto.
Questa
assenza d'informazioni mi aveva sempre provocato un moto d'angoscia,
è
fastidioso essere allo scuro su argomenti e vicende che ti riguardano
così da
vicino ma purtroppo non avevo mai conosciuto nessuno prima d'ora capace
di
aiutarmi a capire qualcosa in più o semplicemente qualcuno
con cui potermi
confidare. D'altronde anche i mostri sono stati umani, e anche i mostri
hanno
avuto, e forse continuamo a possedere anche dopo il loro cambiamento
esteriore,
una parte sensibile nel loro essere. Nessuno può giudicare
qualcuno a priori o
in base a preguidizi e credenze popolari; non si è malvagi
per natura, ogniuno
può scegliere cosa fare della propria vita.
Nel
frattempo avevo abbandonato le coste europee, era un distacco
angoscioso come
ogni addio ma a volte le scelte difficili fanno crescere e maturare ed
ero
realmente stanca di una vita vuota. La paura però non mi
aveva abbandonata, era
sempre stata un tratto caratteristico del mio essere ed era
così forte che
l’avevo portato con me fin dopo la trasformazione; speravo
davvero che questo
viaggio mi avrebbe aiutato anche a superare questo ostacolo.
Il moto
incessante del mio corpo provocava una sensazione piacevole anche se al
mio
passaggio ogni forma vivente sgattaiolava via per mettersi al riparo
dal
predatore in arrivo, però almeno mi faceva usufriure delle
mie potenzialità a
pieno. Potevo scivolare veloce sull'acqua e contemporaneamente ammirare
lo
spettacolo del mondo marino e man mano sentirmi libera e spensierata,
dimenticare il mondo reale e perdermi in un universo tutto mio.
Stavo
già meglio.
Se
l'esperienza americana non avesse funzionato credo
che sarei diventato un "vampiro marino". Questo nome mi suona anche
bene, si trattava comunque di un‘ alternativa, qualcosa di
diverso, come mi
sentivo io d'altronde. Probabilmente vivere come un animale selvaggio
può far
dimenticare tutte le responsabilità.
Anche
l'alba è uno spettacolo meraviglioso visto dal mare. Il
maestoso alternarsi di
colori fa sperare in un nuovo giorno migliore del precedente, fa
cancellare
l'ansia e la paura che ti assalgono durante la notte tenebrosa e porta
un
barlume di speranza in ogni animo. Prospetta un inizio migliore.