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Autore: Lina    22/08/2006    14 recensioni
Nuovissima fic solo per voi! la mia seconda ron/herm...è ancora tutto da rivedere, di solito aspetto un pò prima di pubblicarle, ma questa volta voglio camminare insieme a voi. Introduzione: 4 cari amici, in Italia, a Reggio Calabria, a godersi il meritato riposo dopo tante peripezie...attenzione, amore in vista!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff3

Estate italiana, estate d’amore!

 

Capitolo 1:  La stupidità umana…

Nonostante avesse gli occhi chiusi una luce insopportabile la infastidiva, e non riusciva a rilassarsi come avrebbe dovuto…nonostante tutto non avrebbe mai rinunciato a quel sole stupendo, che le stava pian piano nascondendo l’orrenda carnagione tipica inglese.  Stava perfettamente, lì, in Italia, finalmente, dopo tante avventure, dopo tanti esami era riuscita a guadagnare il meritato riposo ed eccola là, con i suoi tre migliori amici, a godersi quelle magnifiche vacanze italiane!. Stava riuscendo finalmente a prendere sonno, coprendosi il volto col braccio innaturalmente caldo a causa della recente scottatura, quando il gelo pervase il suo corpo contemporaneamente ad un fastidiosissimo scroscio d’acqua.

-        Ronaaaaaaaaaald!- Hermione era scattata in piedi. Cercando con lo sguardo ancora un po’ annebbiato dall’improvviso contatto con la luce del sole

-        Si Herm?!- chiese Ron facendo finta di niente e nascondendo il secchio ormai vuoto dietro la schiena

-        Non fare finta di niente lo so che sei stato tu, ora me la paghi!- Hermione scattò in avanti, ma prontamente il rosso si scostò, facendo cadere Hermione in avanti con la testa nell’acqua

-        Wow Hermione, non credevo sapessi nuotare così bene, non ti spingere troppo a largo!- rise sarcastico.

-        Ora ti piglio!- gridò Hermione fiondandosi verso di Ron a braccia a perte e tese, come per strozzarlo.

Ron questa volta non si spostò, fece avvicinare Hermione, che come previsto gli strinse il collo, e in tutta risposta il rosso prese in braccio la ragazza, ormai costretta, forse più dalla paura, che dalle circostanze, ad aggrapparsi a quel collo solo leggermente abbronzato e ad urlare come non mai.

-        Cosa stai facendo!!!!!!!!- continuò

-        Tu oggi non hai fatto il bagno- osservò Ron

-        No, ti prego Ronald, ho fatto i capelli per bene, no, no, no Ro…- il suo urlo fu letteralmente sommerso perché Ron l’aveva lanciata di pesò dentro l’acqua, facendola quasi affogare. Hermione riemerse, i capelli stranamente lisci sugli occhi, ansimando come una disperata.

-        IO- cercava di dire – TI- andò di nuovo giù – UCCIDOOO!- esclamò, prima di lanciarsi su Ron

-        Ma guarda tu questa! Non mi ringrazi nemmeno, ti stavi ustionando!!!!- esclamò Ron appena in tempo, perché Hermione gli si era aggrappata alle spalle possenti e l’aveva affogato.

-        Va…bene…Tregua!- sibilò Ron, esausto.

-        Tregua…- anche Hermione respirava a fatica, per lo sforzo di buttare giù Ron.

-        Torniamo a riva!- disse Ron, iniziando a nuotare in un perfetto stile libero

-        Si…ok..- rispose Hermione, iniziando a nuotare anche lei a stile libero.

-        Ahhhh! Ronald, il piede-

-        Cosa?! Cosa il piede?!-

-        Ronald ho un crampo al piede, aiutami a tornare a riva!- urlò Hermione.

-        Va bene!- Ronal la prese di nuovo in braccio apprensivamente e la fece distendere sul telo che poco prima aveva bagnato.

-        Dove ti fa male Herm? Dove!-urlò, con una voce stranamente acuta, visto he Hermione si stava agitando troppo per un semplice crampo

-        Non lo so, Ronald, è come se nn riuscissi a muovere più il piede, aiutami!- le lacrime agli occhi

-        Oh Herm, ma che hai fatto al piede!?- il rosso guardò meglio il piede, era molto gonfio e più pallido del resto del corpo…

-        Meglio andare in ospedale- convenne Ron.

-        Presto chiama Harry!- gli ricordò Hermione e Ronald, senza tanti scrupoli, iniziò ad urlare, ignaro di dove fosse precisamente l’amico!

Una testa si sollevò improvvisamente dalla superficie dell’acqua, come se fosse apparsa lì all’improvviso. Ron iniziò ad agitare convulsamente le braccia, preso dal panico, visto che l’amico non lo capiva. Harry capì immediatamente che qualcosa non andava, così si immerse di nuovo e riemerse insieme a quella che apparentemente semprava una chioma rossa galleggiante, che poi rivelò un volto un po’ pallido cosparso di lentiggini. I due ragazzi tornarono a riva e convennero con Ron che la cosa migliore era andare all’ospedale.

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-        Niente di cui preoccuparsi, signorina Granger, probabilmente è stata a contatto con qualcosa a cui è allergica, magari un’alga, viste- e diede un’occhiata all’abbigliamento della ragazza – le circostanze- continuò, per poi allontanarsi.

-        Herm, ci hai fatto preoccupare!- Ginny entrò velocemente, con i capelli che le svolazzavano ribelli sulle spalle.

-        Non è niente, avete visto?!- disse sorridendo e riprendendo gli ggetti che gli infermieri le avevano rimesso sul comodino dopo averle svuotato le tasche.

-        Eih, Ron, tutto ok?- Ginny si rivolgeva al fratello, incredibilemtne pallido, più del solito se possibile

-        Si, emh, tutto ok…tu Herm, tutto ok?- chiese Ron, volgendo il suo sguardo ancora un po’ scosso all’amica

-        Certo, hai sentito, non era niete, andiamo…ho una fame che non ci vedo!- esclamò Hermione e si alzò, oltrepassando Ron e iniziando a bisbigliare con la sua migliore amica.

-        Eih, Ron, ma che ti è preso?- chiese Harry, sventolandogli una mano davanti agli occhi azzurri

-        Niente, è che…Harry, tu lo sai…tu sai del mio…problema, è stato davvero…come dire…- Ron parlava a frasi sconnesse

-        Ho capito tutto…non ci pensare, ora è tutto apposto, andiamo a mangiare!- Harry iniziò a camminare più velocemente, seguito a ruota da un Ron ancora molto scosso.

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Hermione uscì piano dal bagno e si diresse verso il suo letto, cercando con lo sguardo i compagni di stanza…non c’erano

-        Eih, ragazzi, dove siete?- chiese Hermione

-        Hermy, vieni, siamo qui, in balcone!- sentì la voce di Harry giungere da fuori la finestra

-        Vengo- aggiunse, aprendo la porta-finestra e guardandoli, avevano tutti i nasi all’insù e guardavano il cielo.

-        Ottima idea Herm, venire qui, a Reggio Calabria, guarda che cielo!- disse Ginny

-        Il cielo c’è ovunque!- osservò Ron – Ed è sempre lo stesso-

-        Si ma Ronald, qui, a differenza di molte altre città italiane, c’è molto meno smog, e il cielo è ben visibile, perché la nostra vista non è intralciata da enormi nuvole di gas!- rispose prontamente Hermione

-        Mi scusi, professoressa, ma questo non toglie il fatto che…il cielo sia sempre lo stesso- Ron era particolarmente suscettibile

-        Si ma…Ron, non capisci proprio- Hermione tornò a guardare il cielo

-        Scusi, miss…se non sono alla sua altezza- ormai tutti avevano abbassato lo sguardo e gli occhi di Harry e Ginevra viaggiavano velocemente da Ron a Hermione

-        Si, esattamente, non puoi capire-

-        Mi stai dicendo che sono stupido?!- si scaldò Ron

-        L’hai detto tu mica io!- Hermione era furiosa, a volte Ron faceva lo stupido

-        Ma l’hai lasciato intendere!-

-        Senti Ronald, sei fai così solo per uno stupido cielo stellato, bhè allora sei VERAMENTE stupido!- Hermione aveva gli occhi colmi di lacrime, e non sbatteva nemmeno le palpebre, per evitare che scendessero…non gliela voleva dare vinta!

-        Hai, visto?! Tu mi credi stupido! Quello del cielo è solo un pretesto per dire ciò che pensi!-

-        Sei uno stupido Ron, lo vedi che non capisci?! Come potrei dare dello stupido a…a…a te!-

-        Che intendi dire con questo?!- La rabbia di Ron si stava trasformando in curiosità pura, a lui? Che aveva di tanto particolare?

-        Lo vedi?! Non capisci proprio niente!- Hermione scappò via piangendo

-        Uffa, Ron, ma dovevi proprio rovinare tutto! Ha ragioine Hermione, non capisci proprio niente! O forse non vuoi capire?- Ginny era corsa dietro Hermione

-        Le donne…- sospirò Ron, cercando conforto da Harry

-        No, Ronald, questa volta il problema non è Hermione, Ronald, devi proprio sforzarti di capire da solo questa volta!- e anche Harry si era dileguato, probabilemente per non avere a che fare con Ron…

-        Ma io il fatto dello smog l’ho capito! Non sono stupido!- urlò Ron a…nessuno…non c’era nessuno – Non sono stupido!- aveva ripetuto, perdendo quel grido nell’oscurità, a quanto pare non capiva, era proprio stupido….

 

Eccomi qui...con una nuova fic! non ce la faccio proprio a starvi lontana eh?! Sono contentissima che mi sia venuta in mente questa nuova fic! sono felicissimaaaaa...potreste recensire? così...per divertimento, per dirmi come vi sembra...vi prego ç_ç...XD come sono caduta in basso! ma no dai...se volete recensite...sennò...leggete e fatevi quattro risate leggendo le mie pazzissime idee! vvb

Baci

XxLinucciaxX

  
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