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Autore: niallsboobs    05/01/2012    4 recensioni
“Ehi Andy, sganciamene uno forte” solo questo dico ormai da un’ora.
Eccomi qua, Victoria Brown, alta, magra, lunghi capelli ondulati di un rosso scuro che arrivano fin sotto al seno e due occhioni azzurri che ipnotizzano chiunque si soffermasse a guardarli.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ehi Andy, sganciamene uno forte” solo questo dico ormai da un’ora.
Eccomi qua, Victoria Brown, alta, magra, lunghi capelli ondulati di un rosso scuro che arrivano fin sotto al seno e due occhioni azzurri che ipnotizzano chiunque si soffermasse a guardarli.
È mezzanotte e il locale è stracolmo di persone. Gente che balla, gente che gioca con le lingue di altri e gente che si ubriaca, come me.
Il ragazzo dietro il bancone si voltò verso di me con il drink in mano. “Non stai un po’ esagerando, Vicky?” mi disse ammagliandomi con il suo sorriso.  Forse era l’alcol che mi giocava brutti scherzi, ma lo avrei baciato volentieri.  E così feci, lo presi dal colletto della sua camicia e mi impossessai delle sue labbra.
Sembrava che a lui non dispiacesse di quel mio gesto, tutt’altro. L’unico problema era che ero un po’ scomoda visto che il bancone divideva i nostri corpi. Così, con molta fatica scavalcai il tavolo, facendo cadere uno o due drink. Sentivo alcuni fischi dietro di me, e solo dopo mi resi conto che indossavo un vestitino succinto, e che scavalcando il bancone fece intravedere cose che non si dovrebbero vedere.
“Ryan, vai avanti te qui, io sono occupato” disse probabilmente ad un suo collega, staccandosi dalla mie labbra e mostrandomi un sorriso malizioso.
Mi prese la mano e mi portò in quella che doveva essere la sua macchina, e mise in moto. Non so dove stavamo andando, ma avevo il presentimento che mi sarei presto ritrovata in un letto. Dopo 15 minuti circa eravamo arrivati a casa sua, almeno così mi aveva detto in macchina. Cercai la cucina e mi catapultai sul frigo, presi una birra e la bevvi tutta in meno di 5 secondi.
Andy mi prese in braccio e mi portò in camera, mi appoggiò sul letto e si chiuse in bagno. Io intanto levai i tacchi e il vestito, rimanendo in intimo. Mi sdraiai completamente e prima che potesse arrivare Andy, mi addormentai.
Mi svegliai la mattina dopo grazie ad alcune risate al piano di sotto. Cercai di fare il riepilogo della scorsa sera, ma le uniche cose che mi ricordavo erano i drink, le labbra di Andy sulle mie e lui che mi appoggiava sul letto.
Solo dopo alcuni minuti mi resi conto di essere in intimo, così rovistai tra gli indumenti che si trovavano nella cassettiera di fronte al letto e ne tirai fuori una maglia. Sotto indossavo solo un paio di mutandine, purtroppo la maglia non era abbastanza lunga da coprirmele tutte, infatti mi copriva solo metà sedere.
Come poteva essersi approfittato di me? Sapeva benissimo che ero ubriaca. “Lo ammazzo con le mie stesse mani!” gridai in preda alla rabbia. Subito dopo le risate cessarono, si sentiva solo il rumore dei miei piedi scendere in fretta e furia le scale. Ed eccolo lì, con i suoi amici che mi guardavano tutti straniti. “Ragazzi lei è..” “infuriata. Come cazzo hai potuto? Eh, come? Sapevi benissimo che ero ubriaca fradicia e tu mi hai sbattuto al letto come niente fosse, giuro che ti ammazzo” dissi tirandogli un ceffone.
Intanto che lui si massaggiava la guancia ormai rossa, un ragazzo biondo mi si avvicino “Ehm, senti..Andy ci stava giusto parlando che ieri prima che lui uscisse dal bagno tu ti eri già addormentata. Non avete scopato, lui ti ha solo toccata per metterti sotto le coperte.”
Le mie guancie erano del colore dei miei capelli, aveva fatto male a tirargli quel ceffone. Dio quanto sono stupida. Mi girai verso Andy, che mi annuì. Mi avvicinai a lui “Cazzo scusa, sono solo una cogliona. Scusa davvero, solo che..capiscimi. Mi sono ritrovata nel letto mezza nuda, e gli unici ricordi che ho di ieri sera sono tutti i drink, le nostre lingue che si toccavano e tu che mi poggiavi nel letto. Ho pensato subito male, scusami davvero” fui davvero sincera, ma avendo paura che magari non bastasse, sfoderai i miei occhioni dolci.
“Non ti preoccupare, anzi scusami te per non averti subito dato spiegazioni” e mi abbracciò.
Avevo l’impressione di essere un tantino osservata. Infatti, appena sciolsi l’abbraccio, mi girai di scatto e riuscii a vedere gli occhi di quei cinque ragazzi puntati sul mio fondoschiena. “Che c’è? Mai visto un culo in vita vostra?” divennero tutti rossi, tranne uno che mi risposte “Si ne ho visti molti, ma come il tuo no.” Avevo già capito che tipo di ragazzo era. Uno di quelli menefreghisti, che cambiano giorno per giorno la ragazza con cui scopare.  “Comunque piacere, Zayn.” continuò il ragazzo moro. “Io sono Harry” disse il ragazzo riccio, “e io Liam” disse il ragazzo dai capelli mossi. “Ciao carotina, io sono Louis” risi a quel soprannome, “e io Niall” disse il ragazzo che mi aveva detto come erano andate veramente le cose. 
“Io sono Victoria ma chiamatemi Vicky”
“Okay, fine delle presentazioni, adesso fila subito di sopra e rimetti i tuoi vestiti, non vuoi mica rischiare che il tuo bel sedere si sciupi dagli sguardi di sei pervertiti, vero?” disse Andy, tirandomi una pacca sul fondoschiena. Risi di gusto e salii le scale. 
  
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