Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: uvegothatsmile    06/01/2012    6 recensioni
tutto può cambiare. basta crederci no?
Violet non era così però. era la ragazza che non ci credeva poi molto e che era spesso scontrosa.
O ti ama o ti odia.
scegli tu.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Close the door and, please, leave me alone.
 
Sempra la solita casa. Sempre gli stessi mobili. Ah, un'altra presa per il culo, fanculo.
Camminavo per quella casa, forse troppo grande.
Era a due piani, giardino con piscina e scivolo più tutto il piazzale dietro al cancello per mettere le macchine.
Una cosa che adoravo erano le scale per entrare in casa: in basso erano larghe e più andavi su, più si stringevano fino a raggiungere la larghezza del pianerottolo.
Distolsi i miei pensieri dalla casa, e guardai sul tavolo della cucina.
Ma che cazzo....?
 
Le mie pallide mani tremavano, e gli occhi si stavano già riempiendo di lacrime, lo sentivo.
Era lì, davanti a me come a dirmi 'ehi, guarda sono il tuo sogno, o almeno, potrei diventarlo!'.
Non ero una di quelle che piangeva molto, o almeno non in pubblico. Ma quella sera le lacrime facevano da padrone sul mio viso.
Di solito, se mi veniva da piangere, trattenevo tutto e davo qualche pugno al muro, o andavo a fumare. Ma dopo l'ultima volta che mi aveva beccata mamma, avevo smesso o almeno ci stavo provando.
Forse, quella reazione, era dovuta al fatto che mi mancava Al, terribilmente.
Sentivo moltissimo la sua mancanza perchè per me era molto più di un fratello: era prima di tutto un amico che c'era sempre per me. Che se ne accorgeva subito se c'era qualche cosa che non andava bene e che era sempre il primo a farmi ridere.

 
Con fatica mi rialzai e i miei occhi erano ancora fissi su quel foglietto, o meglio biglietto. 
Un biglietto di andata per Londra.
Da sempre adoravo Londra, però per questioni di lavoro io abitavo con mamma in Francia, in un paesino sperduto nel nulla.
Papà non l'ho mai visto.
Ha abbandonato mamma e Al quando mio fratello aveva solo due anni scappando con la troia di turno.
Per mamma è stato un brutto colpo, e anche se non lo dà a vedere, nei suoi occhi c'è molta tristezza.
A volte, quando la vedo in cucina che fissa il vuoto, non posso fare a meno di abbracciarla ed è una cosa strana perchè sono quasi sempre scontrosa. 
I miei pensieri furono interrotti dal suono del mio telefono che indicava l'arrivo di una chiamata. era Al.
–Piaciuta la sorpresa?–
–Ora mi spieghi perchè–
–Calma eeh.Beh, penso che la frase 'Io sono a LONDRA con JUSTIN' basti a spiegare il perchè di tutta questa storia.Mi manchi, tanto. Ho bisgno di vederti e poi ci sarebbe una cosa....–
–Grazie grazie graaazie! Davvero, sei importante e mi manchi anche tu. Sai che sono andata dalla preside e per non beccarmi la punizione, ho parlato di te?! E lei voleva sapere come stavi eccetera e io ho inventato, finchè non ho pianto. Manchi a tutti–
–Ci credo piccola, però lasciami finire....Un po' di giorni fa ho parlato di te con la crew e ho raccontato di quanto tu sia magnifica, almeno, secondo me, e brava nella danza; che sono tanti anni che la pratichi e che ti piace tantissimo.
Quando eravamo ancora ad Atlanta avevo già pensato che, appena atterrati a Londra, ti avrei spedito un biglietto di sola andata per venire qui, ma non solo per vederti; anche perchè ti ho organizzato un provino per entare nella crew di ballo di Justin–
Disse tutto così velocemente. Quasi non potevo crederci.
La danza, sì è la mia vita. Da sempre io e Al condividevamo questa passione.
Andavamo nella stessa scuola, ma in corsi differenti essendo lui più bravo di me.
Ma non mi sarei mai immaginata che essa avrebbe potuto condurmi dal mio idolo o diventare il mio futuro.
Magari nei miei film mentali sì, ma non di certo nella realtà!
–Ma dici sul serio?–
–Sì piccola. Non sai quanto sia felice.–
–Pensa io! Al, devo scappare. ti voglio bene.–
–Notte piccola!–
 
Lasciare la Francia per un po' di giorni non mi dispiaceva affatto.
Ma al pensiero che avrei potuto lasciarla per molto più di una settimana mi faceva rabbrividire.
Lì c'era tutta la mia vita: le mie amicizie, la mia compagnia.. Ma c'erano soprattutto loro: Ally e Maddie. 










 
- spazio gine.
beh rieccoci qua con il secondo capitolo della storia :3
scusate se ci ho messo un po' a pubblicarlo ma non avevo molta ispirazione in questi giorni .-.
beh, spero vi piaccia!
miraccomando, recensite :3
un baaaacio.
  
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