Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
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Autore: GiuliaVengeance    06/01/2012    1 recensioni
Dal capitolo 6:
“Ti prometto che questa sarà la vacanza più bella della tua vita,esattamente come la mia. Due anni fa,quando arrivai ad Huntington Beach, sentii che questo sarebbe stato il mio posto,questa la mia gente,questa la mia vita. Fu una sensazione bellissima. In effetti non mi sbagliavo, questa città ha veramente qualcosa di magico. Poi incontrai loro,i miei idoli di sempre e lì capii che non la avrei più lasciata. È il mio sogno, Bee. Mi sembra di essere la protagonista di un film,è tutto così meraviglioso qui. Per questo ho voluto che anche tu vivessi quello che sto vivendo io,conoscendoti,sapevo che sarebbe stato il regalo più bello che tu potessi ricevere. Poi beh,Lui è veramente tutto ciò di cui ho bisogno, non sono mai stata così felice. Spero che anche tu lo sarai,un giorno. Magari sempre con qualcuno della band.” E concluse il filosofico discorso con una delle sue battutine sarcastiche,non ne poteva fare a meno. Beth trovò intenso quel pensiero,a parte l’ultima frase che la lasciò in sospeso con quello che voleva rispondere; guardò sconsolata la bionda che nel frattempo beveva un sorso di the,nascondendo un sorriso malizioso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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That’s America








20 Luglio 2008


Allora,dovrei aver preso tutto,le chiavi stanno qui,le valigie,la borsa,il cellulare.. Beth stava per uscire di casa,erano le cinque e mezza e lei si era svegliata alle quattro meno dieci quella mattina. Una mattina da ricordare, perché sarebbe partita per l’America e sarebbe ritornata chissà quando. Già,ancora non sapeva quanto sarebbe rimasta precisamente, Chris le aveva detto qualche settimana ma non aveva fatto riferimento al numero esatto. Chiuse la porta del suo appartamento,uscì ed entrò in auto dopo avervi caricato le borse. Ci mise un’ora buona ad arrivare all’aeroporto di Fiumicino,e un’altra per fare il check-in. Una volta in aereo si mise comoda e accese il suo IPod,chiuse gli occhi e inevitabilmente si addormentò. Fu svegliata alle ore dodici quando la hostess annunciò che da lì a poco avrebbe portato il pranzo. Il viaggio trascorse abbastanza velocemente, poco prima di atterrare ebbe un po’ di mal di stomaco ma per il resto tutto perfetto. Arrivata ad Huntington rimase estasiata: era l’una,la temperatura al massimo del calore,il clima afoso,il Sole alto nel cielo,brillava e riscaldava gli edifici,le strade,le epidermidi già abbronzate degli abitanti della cittadina. Sentiva il profumo dell’ America. L’America. Posto che aveva da sempre sognato con la sua amica,lo stesso che inghiottì quest’ultima nel suo splendore e magnificenza e che forse avrebbe intrappolato anche lei. Era raggiante,già si stava quasi scordando il torto che le aveva fatto Chris,già era quasi disposta a perdonarla. Sentì trillare il telefono nella tasca dei jeans, era lei: «Hey, futura Americana, ci sei?» esclamò contenta la ragazza. Si potevano udire come sfondo dei rumori indistinti,voci che gridavano,stridii e rombi,qualcosa che cadeva sul pavimento e,consecutivamente, qualcuno che imprecava. Bee fece fatica a capire le parole della ragazza ma cercò di non badare a quel frastuono. «Chrì! Non puoi capire quanto sono felice! Non vedo l’oraaa!» L’altra rise,una risata divertita, o forse beffarda. «Ti sto aspettando,tu esci,a riconoscerti ci penso io.» Ordinò. La ragazza uscì dall’aeroporto e subito notò una bionda che si sbracciava e le veniva incontro. Oddio,era lei. Era bionda. I suoi capelli naturali erano castano chiaro. E si era tinta. Doveva ammettere che stava molto bene bionda,era abbronzatissima e aveva il fisico ancora più scolpito da quando si erano lasciate. Si abbracciarono fortissimo,entrambe avevano gli occhi lucidi per l’emozione, a Beth mancava quello sguardo dolce e accogliente, malizioso e profondo. Entrarono in auto,una bellissima auto,enorme,nera lucida,tipica americana. All’interno profumava di liquirizia e fumo,le piaceva.
«Allora,sei pronta a conoscere i Sevenfold?» chiese la bionda appena salita con un sorriso sghembo stampato in faccia. Bee la guardò stralunata. «Cosa?» esclamò inarcando un sopracciglio,con un tono leggermente acuto. La bionda annuì compiaciuta. «Secondo te dove l’ho presa la felpa della VU?» La fissava. «Sono fidanzata con Zacky» dichiarò quasi piangendo dall’euforia,le mancava confidarsi con la sua migliore amica,vedere le facce strane che faceva ogni volta. Beth non ci poteva credere ma in effetti solo la ragazza di Zacky Vee avrebbe potuto rimediare una felpa che era sold-out da tipo quattro mesi.
«C-c-c-come? T-t-t-tu? Con Z-z-zacky?» Non poteva essere vero.
«Eeh già! Proprio lui!» Chris si stava proprio divertendo a guardare l’amica sclerare,non era da tutti i giorni uno spettacolo del genere.
«Che ore sono?» Chiese,poi.
«L’una e mezza» disse l’altra rimasta ancora con gli occhi spalancati.
«Ecco, tra qualche minuto mi dovrebbe chiamare,ti faccio sentire la sua voce così capisci che non ti sto prendendo per il culo» constatò serafica la bionda. Dopo un po’ squillò il cellulare e Chris mise il vivavoce.
«Hey! Tesoro, ci siete?» Beth riconobbe la voce di Vengeance.
«Sìsì, siamo in macchina,credo tra venti minuti arriviamo!» rispose la ragazza.
«Ok,vi aspettiamo,attenta a non sporcarmela.» si raccomandò serio,scaturendo un tenero sorriso alla sua girl che riattaccò subito dopo. La mora era rimasta immobile,avrebbe avuto voglia di gridare la sua stupefacenza,il cuore le batteva fortissimo, sentiva l’ansia salirle sulle spalle,aveva sentito la voce di Zacky! E tra poco lo avrebbe visto insieme a tutti gli altri!
«Io ti ammazzo. Per tutto questo tempo mi hai tenuto nascosta una cosa del genere?!? Cioè,cazzo,sei fidanzata con uno dei nostri idoli di sempre! E poi mi spieghi come cazzo è successo? Come sei riuscita a conoscerlo? E come sei diventata la sua ragazza? Mh?» Esplose,un tantino adirata,ma in fondo sprizzante di gioia e stupore. Chris non poté fare altro che ridere di gusto mentre girava il volante per imboccare una via di sole ville. E che ville! Tutte avevano un giardino gigantesco con una piscina altrettanto immensa. Beth rimase affascinata. La megalomania degli americani. Solo loro potevano vivere in abitazioni del genere. Di colpo frenò l’auto e parcheggiò dinanzi un cancello. La guidatrice si girò verso la passeggera: «Cerca di mettere insieme due,tre parole di senso compiuto in inglese e formare una frase,adesso che entriamo,ok?» sghignazzò.
«Per sua informazione signorina,mi sto laureando in lingue,dovrei teoricamente riuscire a fare quello che dice lei e molto altro» rispose Bee prima di farle una linguaccia. Ma sapeva perfettamente che di fronte a quei cinque ragazzi le si sarebbe prosciugata la bocca e tutte le conoscenze che aveva in Inglese/Americano si sarebbero disciolte in men che non si dica. Quando mise i piedi sull’asfalto quasi non svenne,povera creatura. Chrì nel frattempo aprì il cancelletto e percorse il piccolo vialetto che lo separava dalla villa,per poi suonare il campanello: Sanders.



Note dell'autrice:
Ragassuolee! Ciao! :) Questa è la mia prima FanFic :3 Scusate se non ho commentato il primo cap. ma andavo di fretta u.u E’ da un pò di tempo che volevo pubblicare la mia storiella,avevo una voglia assurda di sapere cosa ne pensate,quindi se vi va, sarei moooolto contenta di ricevere qualche recensione,la vostra opinione è indispensabile per me :D Grazie mille anche a chi legge solamente, Vi amo tutte,
Un bacio,
Giulia ^_^

 
  
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