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Autore: Katara Hira    06/01/2012    2 recensioni
Una storia che parla di 6 nuovi dei del monte olimpo! Questi sono figli due semidei e ciò fa di loro dei completo. Sono tutti e sei delle specie di orfani e devono sconfiggere il dio Ares che si è impadronito dell'olimpo sconfiggendo e pietrificando i loro nonni dei, e i loro genitori semidei. Nelle loro date di nascita sono presenti numeri primi che li identificano.
spero vi piaccia i personaggi hanno caratteristiche diverse che spesso entrano in contrasto ma con l'arrivo della protagonista, Ludmilla, il gruppo diventerà molto più unito fino ad un finale inaspettato!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qual è la mia pietra?

 
Ludmilla continuò a guardarle per lungo tempo, e loro guardavano lei. La fissavano tutte in maniera ostile, tranne una ragazza dai capelli rossi raccolti in due codini molto buffi che le stava sorridendo per incoraggiarla. Aveva un vestito lungo sino ai piedi che andava dalle tonalità più chiare del rosa al bianco.
Quella che sembrava avercela più con lei aveva i capelli celesti lunghi fino alle spalle, due occhi azzurri molto penetranti e aveva un vestito bianco panna con sfumature di azzurro.
Fu la prima ad interrompere quel momento di contemplazione- ci dobbiamo fissare ancora a lungo o possiamo andare avanti?- e le lanciò un’altra occhiata ancora più malvagia delle precedenti. A Ludmilla stava già antipatica quella ragazza… mentre quella che le continuava a sorridere, aveva un che di rassicurante, soprattutto quando rispose alla domanda dell’altra dicendo- su Delphina, si gentile… non vedi come è impaurita?
-impaurita lei? Dovremmo essere impaurite noi di lei da come è conciata… già il nome fa schifo…Ludmilla. E i suoi vestiti? Li hai visti?- be’ è vero indossava ancora la starna uniforme del suo bar, ma non era il caso di offendere, soprattutto vedendo come erano conciate invece loro. Ma Delphina continuava ad insultarla senza notare che Ludmilla stava diventando sempre più rossa in faccia e che se avesse continuato le avrebbe assestato un bel pugno per farle imparare la lezione.
- Poi guarda i capelli, sono corti e arancioni. Si è dipinta i capelli di arancione!!! Sua nonna sarebbe molto delusa di lei…-
Adesso aveva esagerato… non sapeva nemmeno chi forse sua nonna ma nessuno doveva permettersi di dire che un membro della sua vera famiglia sarebbe stato deluso dal suo comportamento. Non ci pensò due volte, si liberò dalla presa di Xeni, che ormai non la stringeva più tanto forte, e si precipitò a tirare il pugno più forte della sua vita e…bloccato… Per la prima volta qualcuno le aveva bloccato un colpo!
Delphina, che le stava già stringendo il pugno con la sola mano, le afferrò il braccio e lo portò dietro alla schiena in una posizione molto dolorosa che le fece scappare un – Ahia!- il suo primo grido di dolore…
Ok, era ufficiale odiava quella ragazza con tutto il suo cuore…bloccandole il colpo aveva ferito il suo orgoglio e l’aveva messa in ridicolo davanti a tutti. Si guardò intorno, ma nessuno rise, nessuno la sbeffeggiò, anzi guardarono tutti male  Delphina rimproverandola per il suo comportamento.
La ragazza simpatica le si avvicinò e le fece un altro dei suoi sorrisi dicendole che il dolore se ne sarebbe andato presto- su non ti preoccupare nessuno ti prenderà in giro per questo, è normale non sei ancora pronta per…-
Ma Ludmilla la interruppe- Allora, vi siete divertite abbastanza con i vostri giochetti? Ora voglio delle risposte! Tu..- disse rivolgendosi alla ragazza dei sorrisi- come facevi a sapere che ero preoccupata per il fatto che mi avreste deriso? E tu Xeni come fai a vedere così tanto bene se sei ceca? E perché mi facevi quegli strani discorsi sulla conoscenza? E perché… -continuò alzando la voce- CONOSCETE TUTTE MIA NONNA?-
-oltre a non saper combattere sei anche presuntuosa- disse Delphina con un risolino malvagio stampato sulla faccia. A Ludmilla salì l’amaro in bocca anche se le altre fulminarono nuovamente quella ragazza con lo sguardo.
-allora, se non vi spiace le spiego tutto io, credo di essere la migliore con queste cose… il mio nome è Nymphodora. Si lo so per te è un nome strano ma è un nome greco e quindi…- disse la ragazza sorridente. Ludmilla pensò che il suo nome non era tanto meglio infondo.- in realtà abbiamo tutti nomi greci, Xeni e Delphina le hai già conosciute mentre lei è Electre- indicò una ragazza dai capelli castani che fino a quel momento era sempre stata zitta. Lei invece aveva un bellissimo abito gialle era il migliore tra quelli. Sembrava fatto di fili d’oro intrecciati e i suoi disegni invece erano d’argento
-Allora- ricapitolo Ludmilla per avere la conferma di averli imparati tutti  i nomi- tu sei Nymphodora, lei è Xeni, lei Electre… e lei Delphina- disse quest’ultimo nome con una nota di sdegno ma la diretta interessata non sembrò curarsene.
- esatto, e se ti dicessi che siamo tutte quante le nuove divinità dell’antica Grecia?-
-Direi che avete bisogno di un medico bravo- rispose Lud con sarcasmo
- be’ stai tranquilla ,non abbiamo bisogno di nessun medico, ma ciò che ti ho detto è reale. Noi siamo figlie di due semidei e questo fa di noi una divinità completa- detto da qualsiasi altra persona avrebbe pensato ad uno scherzo, ma detto da lei era diverso. Sapeva che non stava mentendo e sapeva di potersi fidare – fin qui ci sei no? Quindi se i nostri genitori sono semidei, uno dei nostri nonni è un Dio completo-
- Afrodite… mia nonna è Afrodite? Quei messaggi di stamattina, il vento…eravate voi?-
-Si tua nonna è afrodite e queste cose accadono quando ci siamo noi nei paraggi o altre divinità-
-ok, vai avanti-
-Ma i nostri genitori e i nostri nonni sono stati pietrificati da Ares secoli e secoli fa. Li ha pietrificati perché sono immortali e una persona immortale non la si può uccidere, solo intrappolare. Ares voleva l’Olimpo tutto per lui e ha stretto un alleanza con Crono e con gli altri titani per riuscire ad arrivare al suo obbiettivo…loro hanno accettato perché volevano solo vedere Zeus sconfitto.-
- si ma se questo è avvenuto così tanto tempo fa… di sicuro le nostre date di nascita non si ritrovano.
- questo perché i nostri genitori, cioè quelli che sono riusciti a scappare dal primo attacco di Ares ci hanno fatto bere una pozione che ci avrebbe fatto rinascere molti secoli dopo, quando la situazione sarebbe stata finalmente calma.-
A quel punto intervenne Xeni- Ares aveva sempre avuto un debole per tua nonna ed è per questo che le permise di vivere più a lungo… ma un giorno la ritrovarono pietrificata insieme a tua madre, ma tu non c’eri perché avevi già bevuto la pozione pronta per unirti al nostro gruppo. Nessuno sa cosa successe…-
Lud non ci voleva credere, non ci poteva credere…-Wow! Mai pensato di scrivere un libro?-
-non scherzare, lo sai anche tu che è vero. Le cose coincidono- questa era una voce nuova, che non aveva mai sentito.
 Si girò e vide che era stata Electre. Aveva una voce così buona e limpida che sembrava che non potesse mai dire le bugie. Fu proprio questo a convincere Ludmilla che rispose – si lo so.-
Aveva avuto tutte le risposte che cercava ma ora non era più sicura di volerle. Lei era una divinità che doveva combattere contro Ares…
-non solo contro Ares, contro tutti i titani e altri mostri vari che compongono il suo esercito- specificò Nymphodora.
-ok ora smettila di leggere ciò che penso, è inquietante! Adesso mi dite che poteri avete?
- Electre è un genio con la tecnologia, sa costruire qualsiasi arma e armatura. È la nipote di Efesto; Delphina è la nipote di Poseidone e per questo controlla l’acqua e sa utilizzare qualsiasi imbarcazione; Nymphodora è la nipote di Dioniso, riesce a leggere emozioni sensazioni e pensieri e sa comandare la natura e io…-
- tu sei la nipote di Atena, dea della conoscenza. E sai far fare alle persone quello che vuoi-
-si hai indovinato, ma quella si chiama compulsione e la sanno usare tutti gli dei. Io sono una veggente posso guardare il passato il presente e il futuro delle persone. È proprio guardando il presente che riesco a “vedere” come dici tu, e riesco a vedere anche meglio di tutti-
- ok avete tutti più o meno qualcosa dei poteri dei vostri nonni e io che so fare?-
Le ragazze si guardarono- non lo sappiamo-
-ah..- disse delusa- e mia nonna che sapeva fare?-
Questa volta abbassarono la testa tutte tranne Delphina che disse- niente, era solo la dea della bellezza-
-capisco…ma almeno posso imparare a combattere e ad usare la compulsione?-
Delphina rispose- si certo che puoi, ma visto come hai lottato oggi non hai molte speranze-
Ludmilla la guardò male, ma poi si disse che infondo aveva ragione… sua nonna non le aveva lasciato nessun potere in eredità e quel giorno aveva fatto proprio schifo..
A quel punto Nymphodora se la prese con Delphina- ma perché le dici fesserie solo per farla star male, lo sai che ti supererà, la profezia dice…-
-SILENZIO- era stata Xeni ad ammonirla- glielo dirà Sibilo.
Lud aggrotto la fronte. Di che profezia stavano parlando e perché avrebbe dovuto superare Delphona? E chi era questo Sibilo?
-Almeno le posso dare la bella notizia che il suo vero nome non è Ludmilla ma Daphne-
Gli occhi di Ludmilla si illuminarono…finalmente un nome decente anzi non decente, era bellissimo. D’ora in poi si sarebbe sempre fatta chiamare così. Ma poi guardò le ragazze. Era vero avevano tutte nomi greci ma con quei loro vestiti non sembravano adatte al combattimento..
Allora chiese- il nome è bellissimo, ma voi in battaglia andate vestite così?-
-Certo che no!- e si guardarono con un sorrisetto- ci trasformiamo!- mossero contemporaneamente il braccio con la mano a pugno disegnando un otto e gridarono- TRASFORMAZIONE!-
Un lampo di luce abbagliante costrinse Daphne a chiudere gli occhi e quando li riaprì vide davanti a se quattro ragazze vestite con un armatura e con una spada che aveva la lama di colori che variavano per ogni guerriera. Poi mossero nuovamente il braccio e tornarono normali.
-ti è piaciuto?- domandò Nymphodora e Daphne annuì con la bocca aperta- ci trasformiamo grazie ad una pietra preziosa che abbiamo in questi braccialetti. Vedi?-e le mostrò quello che aveva lei al braccio. Era un bracciale d’oro come l’armatura, con incastonato il rubino più bello e più prezioso che avesse mai visto- il mio è il rubino rosso come il vino, per mio padre, e la mia lama è dello stesso colore e della stessa consistenza, così è più resistente delle armi normali.
Xeni le mostrò a sua volta, il suo bracciale con il lapislazzuli; Delphina aveva lo zaffiro blu come il mare; Electre il topazio giallo.
-Qual è la mia pietra?- chiese entusiasta
Le porsero un braccialetto uguale al loro ma in questo c’era incastonato uno smeraldo.  Una volta messo al braccio, non resistette e compì i loro stesi gesti e si trasformò. Non si accorse nemmeno che le altre quattro la stavano guardano con la bocca aperta. Era troppo presa ad osservare la sua armatura e la sua bellissima spada verde… le era sempre piaciuto il verde.
Delphina chiese con un fil di voce- si può sapere come hai fatto?- Ludmilla la guardò senza capire- come hai fatto a trasformarti in così poco tempo? È molto difficile sai? Noi ci abbiamo messo anni e anni-
Daphne sorrise, questo significava che era più forte di Delphina e presto l’avrebbe anche battuta- il braciale mi fa diventare parte del vostro gruppo?-
-Esatto!- disse Nymphodora in tono solenne- ora fai parte delle ODNP.
-ODNP?-
-si, le orfane dei numeri primi! Noi siamo orfane, perché siamo cresciute senza genitori, e nelle nostre date ci sono in numeri primi-
Era vero, ma non ci aveva mai fatto caso prima. Nella sua data di nascita c’erano i numeri primi: 13 luglio del 1997= 13-7-19-97.
Ormai ne era certa, era una dea. Si sentiva pronta a combattere contro Ares e a riconquistare l’onore per sua madre, suo padre e… sua nonna. Sarebbe stata dura ma avrebbe trionfato, profezia o non profezia, poteri o non poteri. Lei era Daphne, la nipote di Afrodite…ed era sestinata a qualcosa d'importante.
-seguici ora- disse Xeni ancora impressionata dalla trasformazione di Daphne- ti portiamo da Sibilo.



questo capitolo non è proprio scritto alla perfezione ma cercherò di apportarci modifiche con il passare del tempo. intanto Buona Epifania a tutti
  
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