Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: abbraccinaspettati    06/01/2012    2 recensioni
Sel è una ragazza semplice e dolce, che ama leggere e sognare.Ha un passato difficile di cui non ricorda praticamente nulla. Trasferendosi in una nuova città con la madre, scoprirà cose su di se che aveva totalmente dimenticato. Dovrà lottare con se stessa e con i sentimenti, specie con l'amore, al quale aveva smesso di crede ormai da tempo.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eravamo parcheggiate proprio davanti scuola. Non ero nervosa, insomma era solo una scuola con ragazzi e ragazze che si sbaciucchiano per i corridoi, che dormono in classe e che fanno di tutto pur di farsi notare per diventare ‘popolari’. A me andava bene, ero una ragazza tranquilla, ‘sulle sue’ mi descrivevano gli altri, sicuramente nessuno avrebbe fatto caso a me. O almeno così speravo. Volevo rimanere nell’anonimato, dovevo studiare per costruirmi un futuro, e cercare di non fare figuracce che mi avrebbero fatta conoscere in tutta la scuola,per non rovinarmi il presente. Desideravo solo questo, e soprattutto niente ragazzi. Niente maschi che ti girano in torno solo per farti sognare e poi farti sbattere contro una realtà crudele. Purtroppo è così, i ragazzi sono così, e non se ne rendono nemmeno conto. Ma basta pensarci. Salutai mamma e scesi dalla macchina. ‘go run, run, run, yeah it’s a long way down’ mi risuonavano nella mente queste parole, sono alcune parole della mia canzone preferita, la mia canzone del cuore: Skyscraper. E mentre cantavo col pensiero, camminavo anche se non sapevo in quale corridoio andare. La campanella era appena suonata e cercavo la mia classe. Eccola lì pensai, su una porta di legno c’era un foglio con su scritto 5a. Si era lei, la mia nuova classe, feci un sospiro e proprio quando ero sotto la porta,mentre stavo per entrare, con la coda dell’occhio vidi passare affianco a me un ombra nera. Mi girava la testa,chiusi gli occhi e persi l’equilibrio,stavo cadendo, volevo solo scomparire, quando mi sentii stringere la pancia, qualcuno mi aveva salvata in tempo record. Aprii gli occhi, ero sorpresa, non avevo sbattuto la faccia contro il pavimento, e soprattutto niente risatine provenienti dalla classe. Girai lo sguardo dietro di me. Non era possibile. Non poteva essere. Avevo preso una botta in testa e stavo sognando. Era l’unica spiegazione logica. Vidi un ragazzo, che mi sorrideva come se non avesse fatto nient’altro fino a quel momento, che mi stringeva forte e mi guardava fisso negli occhi. Ah quel sorriso! Sarei potuta rimanere lì, tra le sue braccia, a vederlo sorride per anni interi, ma continuavo a pensare intensamente solo e unicamente a una cosa. Lui, faticavo a crederci, ma era il ragazzo del mio sogno! L’eroe che mi aveva salvata e che stava per baciarmi in sogno. E, che mi aveva salvata dal fare una brutta figura in classe, nella realtà. Ma non poteva essere, insomma quello era solo un sogno, uno di quelli che si fanno perché la sera prima si è visto un film strappalacrime o uno di quelli con vampiri ‘sbrilluccicosi’ e fighi. Ma lui era vero. Avevo quasi paura che fosse un altro sogno, ma era lì, sentivo il suo calore, sentivo la sua mano salda dietro la mia schiena, mi guardava con una tale intensità. I suoi occhi erano blu come il mare ed erano gli stessi occhi che avevo sognato la notte prima. Non avrei mai potuto dimenticarli. Ma eccolo, la scena si stava ripetendo, si avvicinava sempre più a me, al mio viso, sentivo il suo respiro addosso, adoravo il suo profumo, ma non si fermò sulle mia labbra come tanto il mio cuore stava desiderando, no, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò, in modo che nessun’altro sentisse credo: ‘non c’è di ché, be maldestra lo sei sempr…- tutt’un tratto il suo sorriso diventò una gelida smorfia-… attenta a dove metti i piedi d’accordo?’ . Ero confusa, era diventato tutto un tratto freddo e scontroso. Eppure pochi secondi prima mi mostrava un sorriso magnifico, dolce e sincero. Mentre ora mi faceva mettere in piedi bruscamente, senza rivolgermi nemmeno uno sguardo. Ecco questa ne è la dimostrazione, tutti i ragazzi, tutti anche quelli che sembrano diversi, sinceri, ti lasciano così a pensarli, a pensare al loro comportamento assurdo! E tu stai lì a pensare e a ripensare a loro, ma no, mi dissi che non dovevo né prendermi una cotta il primo giorno di scuola, né continuare a pensare a quel pallone gonfiato. Lo guardai interrogativa e lui, mentre si girava dall’altra parte, forse per guardare una ragazza con una camicetta fin troppo sbottonata, mi guardò negli occhi e ci fu come un lampo, non so spiegarlo, ma non mi sembrava cattivo. Rimasi pietrificata, quando sentii la voce squillante di una donna che entrava in classe. Aveva un accento francese. Professoressa di lingue pensai. ‘Tu devi essere la nuova arrivata, Selene, sarà un piacere averti nella nostra classe, siediti dove vuoi’. Era gentile, ma la sua voce aveva un non so ché di strano, come  fosse esausta, ma come darle torto doveva badare 5 ore  al giorno classi intere di ragazzi immaturi, che non facevano altro che stare lì, a navigare su internet con il cellulare. Comunque andai a sedermi a un banco che non era delle migliori delle condizioni, ma mi piaceva quel posto perché era affianco alla finestra, mi piaceva guardare il cielo, il paesaggio durante le lezioni più noiose. ‘Ragazzi devo parlare qualche minuto con il preside, nel frattempo ripetete la lezione del giorno’. Sentivo alcuni voci che ridevano, altre che rispondevano ‘non si preoccupi prof’ oppure ‘perché avevamo qualcosa da studiare?’. Non sembrava molto diversa dalla mia vecchia classe. Tirai fuori dallo zaino il mio libro preferito ‘Wings’. Mi piaceva perché raccontava di una ragazza che, come me, stava iniziando scuola e poi scopriva di essere una fata. Certo io non sarei diventata una fata, ma mi piaceva immaginare che anche a me sarebbero successe cose fuori dal comune. Mentre cercavo nello zaino una matita, per appuntare le frasi più belle del libro, sentii una mano che si poggiava sulla mia spalla. Alzai lo sguardo e vidi, proprio davanti a me, un ragazzo piegato sulle ginocchia che mi guardava. ‘Allora tu sei Selene, piacere io sono Kyle’ disse mostrando un sorriso a 36 denti.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: abbraccinaspettati