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Autore: booscarrots    06/01/2012    1 recensioni
Una ragazza italiana con una condizione familiare un po' particolare. Una madre assente e poco intelligente, un padre sempre pronto a risolvere i suoi priblemi anche da lontano. Tutto questo porterá alla scelta definitiva di Lucinda Price appena sedicenne.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" Occhi blu
che si fermano sul mondo
e guardano giù
dove il mare è più profondo
dove è nascosta la felicità. "

Osservai accuratamente i loro volti credevo di aver capito che i figli di quella donna erano due. Davanti a me avevo una bellissima bambina dai fantastici occhi blu, capelli biondissimi, leggermente mossi e un viso dai lineamenti dolci. Quella doveva essere Lottie. La madre invece, Reachel. Era una donna di bell' aspetto, con un bellissimo sorriso, bionda e due occhioni blu. Adesso sapevo da chi li avesse presi Lottie.
Guardava di continuo il suo orologio da polso con un cinturino blu. Sbuffó. Mi venne da ridacchiare forse l' altro figlio era in ritardo o forse papà si era confuso e aveva detto 3/4 della famiglia così per dire e Reachel magari aspettava solo che quell' imbarazzante presentazione finisse al più presto. Mi sorrise accortasi della mia reazione era seduta affianco a suo marito George, nonché mio padre.
« scusami tesoro, l' altro mio figlio é un po' in ritardo. É sempre il solito, ma appena torna giuro che... » mi scappó una risatina a cui si aggregarono Lottie e papá quella donna era buffa mi piaceva e a quanto pare esisteva un' altro figlio. Incominciai a immaginarmelo. Lo vedevo uguale a sua madre alto, biondo, occhi blu e un fantastico sorriso. Scossi la testa e sorrisi incosciamente ai presenti.
« vedo che sei solare come tuo padre. Meno male se fossi stata una musona sarei in imbarazzo perennemente. Bendenuta nella famiglia dei pazzi. Quí siamo sempre divertenti e odiamo i musoni. Giusto Lot ? » sorrise e ricambiai.
«Giusto mamma ! » squittí la ragazzina che mi pareva che avesse appena 12 anni con un perfetto accento inglese. Mi sorrise.
Un rumore di chiavi ci fece voltare tutti di scatto.
« buona sera FAMIGLIA ! »
---

Il giorno dopo

Il caro figlio di Reachel la sera prima si era presentato. Sembrava un tipo a posto. Il giorno prima lo avevo immaginato come un' adone greco ma poco prima ancora come uno di quegli schizzati cronici, brufolosi e brutti.
Ad un primo momento lui nella mia mente lui era devvero brutto e antipatico ed io ero acida con lui. Avevo ancora l' immagine di me che lo scrutavo dal capo in giù. Mocassini blu, pantaloni blu e maglia bianca a scollo a V, un bel fisico. Un viso tondo, aveva dei lineamenti femminili, assomigliava alla madre, occhioni blu, naso all' insù e un bel sorrisone, se non fosse stato per i capelli castani e la carnagione leggermente più abbronzata rispetto alla carnagione chiara e i capelli biondissimi di Reachel. Il suo nome è Louis. Non c' è che dire è proprio carino il fratellino, ma non è comunque nei miei gusti. Non che gli manchi qualcosa ma non ho avuto quella scintilla di cui avevo bisogno quando avevo incontrato i suoi occhi e poi adesso era il mio 'fratellastro' giusto? era Off-Limits.
Scivolai nei miei blue jeans e frugai negli scatoloni per trovare qualche maglia carina da indossare.  Stasera avrei riordinato tutto. Indossai una maglia semplice blu, misi il giacchetto con cui ero arrivata il giorno prima e dopo aver dato uno sguardo veloce alla mia stanza chiusi la porta alle mie spalle e corsi giù all' ingresso.
 
« Papà ! » lo chiamai a grande voce, in italiano con lui parlo sempre con la mia lingua originaria da partte di mia madre.
 
« Dimmi tesoro. » spuntò la sua testa da quella che a miei ricordi era la cucina. Era tutto sporco di impasto. Risi.
 
« Vado a fare un giro, per conoscere un po' meglio la città. »
« Okok, io oggi vado a iscriverti a scuola e a ritirare la divisa. Domani andrai con Louis, lui ti farà vedere tutto. »
 « Va bene papà. » aprii la porta, ma prima di chiuderla, mi richiamo. « Dimmi... »
« Torni  per cena ? »
« non vorrei fartelo notare, ma sono in una città che non conosco apparte quelle poche estati trascorse quì, con chi potrei restare fuori ? »
« è un sì ? » annuii e mi chiusi la porta alle spalle che fece un gran rumore e mi avviai per le strade di Londra.
---
Era da almeno 2 ore che giravo per Londra mi sembrava tutto così bello. L' ultima volta che avevo visto queste strade avevo 11 anni mi sembrava di osservare tutto con occhi nuovi.
Osservai tutti i negozi che mi sembrava di riconoscere. Riconobbi subito Sturbacks e da brava italiana, sembrerebbe banale e monotono sentito dire da una sedicenne, ma adoravo quel Coffie Bar e amavo i loro Muffins anche se conoscevo un bar italiano che ne faceva di migliori, ma daltronde 'il cibo' è una delle cose che in Italia siamo consapevoli,forse, di avere di buono.
Entrai dentro e guardai al suo interno se c' era un posto per sedermi, poi mi avvicinai al bancone dove una ragazza dai capelli color miele e gli occhi azzurri mi rivolse la parola:

« Buonpomeriggio signorina dica pure a me. » le fissavo il viso, assomigliava a Lottie. Non completamente, ma qualche lineamento del viso sì.
« Ehmmm... Un Frappuccino al cioccolato e un muffin, grazie. » mi sorrise e quando fu tutto pronto mi accomodai ad un tavolo lì vicino. Dopo aver addentato il mio Muffin e dopo averlo finito mi diressi con il mio frappuccino fuori da quel 'Coffie Bar'

Camila says:
Volevo ringraziarvi per le vostre recensioni e perchè l' avete messa tra le seguite siete state davvero carine.
Spero che continuerete a seguire la storia, baci Camila. :3 ! xxx

  
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