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Autore: xDirectionSwag    07/01/2012    0 recensioni
Margaret è una ragazza imbranata, come tutte, dopotutto. Vive nel Galles, e uno dei suoi sogni è quello di cantare in pubblico. Un giorno, le capita in mano un volantino per le audizioni di X-Factor. Raccoglie la palla al balzo, e nonostante alcune proteste dei suoi genitori, si presenta ai provini, incosciente di ciò che accadrà dopo. Un sogno reciproco tra lei e i One Direction. Un sogno che si trasforma in realtà passionale e allo stesso tempo, in realtà oscura.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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L'autobus che avevo preso appena in tempo, mi scaricò davanti ad un grande edificio moderno che non avevo mai notato a Cardiff.
Scesi dall'autobus rendendomi conto di essere rimasta sola, andai verso l'edificio e la porta di vetro si aprii automaticamente.
C'erano manifesti di audizioni per X-Factor ovunque e all'inizio rimasi stordita da tutto.
C'erano ragazzi e ragazze con chitarre e vestiti buffi che parlavano tra di loro, e varie reception che assegnavano iscrizioni e numero di audizione.
Per fortuna mi ero già prenotata; dovevano avere il mio nome in lista.
Andai verso una reception, 'Reception 5', e dissi con la voce tremante il mio nome.
'Johnson?'
 Disse la signorina all'interno della stanzetta.
'Sì'
'Numero 10340'
'Grazie'

La signorina, con un gesto di stizza , mi diede un foglio di carta con su scritto il mio numero, e ritornò a pigiare tasti sul suo computer e a rispondere a tutte le telefonate che riceveva dai vari telefono intorno a lei.
Mi avvicinai ad un ragazzo dall'aria un po' da idiota, e gli chiesi:
'Ehm... Dov'è che si fanno le audizioni per i provini?'
'Hei, che numero sei?'

Controllai il foglio di carta che avevo in mano.
'10340'
'Io sono il 9872, ah, credo che ti converrà aspettare'
'Figurati, è proprio quello che volevo... Ehm, dov'è che si fan...?'
'Lì'
- e indicò un corridoio abbastanza ampio - 'Ma i giudici stanno ancora al 1326'
'Già?'
'Tesoro, per cantare una canzone non ci vogliono tre ore'
'Oh. Allora... Ehm... Grazie e... Buona fortuna...'
'Geoff. Mi chiamo Geoff'
disse sorridendo
'Io Margaret. Ok, magari poi riparleremo'
'Oh, sicuro!'

E se ne andò. 
Guardai l'orologio, e il cellulare mi vibrò all'improvviso.
Lessi il display. 'Mamma'
Era meglio se rispondevo.
'Mà?'
'Margaret, dove sei?'
'A fare le audizioni, ciao'

Spensi il cellulare e lo riposi nella borsa.
Aspettai per un po' di tempo e mi sedetti su una poltrona.
Un'ora...
Due ore...
Tre ore...
Dov'è che si trovavano? Al 9340.
Quattro ore...
Cinque ore...
Di sicuro Geoff si era già esibito.
Mi mangiai un panino preso al bar, svelta, quando un uomo muscoloso con degli occhiali scuri sbraitò:
'DIECIMILATRECENTOQUARANTA'
Perchè il numero non mi sembrava nuovo?
L'uomo continuò a urlare il numero.
'DIECIMILATRECENTOQUARANTA, CHI DIAVOLO E' IL DIECIMILATRECENTOQUARANTA?'
D'istinto guardai il foglio di carta che avevo unito con una spilla nella mia maglietta, e lessi:
'Diecimilatrecentoquaranta...'
Sbarrai gli occhi.
'SONO IO, SONO IO!'
Urlai, e mi misi a saltare agitando una mano, come per rispondere ad una domanda ad un'interrogazione.
L'uomo alzò gli occhi al cielo e borbottò un: 'Femmine...'
Seguii l'omaccione che mi portò per il corridoio che mi aveva indicato Geoff, e aprì una porticina postata alla nostra destra.
'Vai, e in bocca al lupo'
'Crepi il lupo'
dissi, sforzando di sorridere.
Entrai, e mi ritrovai davanti un palco gigantesco con un'enorme 'X' sul pavimento.
Con il cuore in gola, camminai come un automa verso la 'X' e mi fermai.
Sentii un: 'Ciao, benvenuta' provenire alla mia destra. Mi sporsi meglio, e vidi la giuria.
'Oh, ehm... Salve, il mio nome è Margaret Johnson, ho 16 anni e provengo da Cardiff'
E i tre giudici iniziarono a segnarsi qualcosa sul loro taccuino.
Un momento, quello al centro...
Quello al centro non era Robbie Williams? E alla sua destra... Quello... Quello non era Simon Cowell?
Iniziai a sudare freddo.
'Cosa ci fai sentire, Margaret?'
'Eh?'
'Cosa ci canti?'

Un momento, aspettate... LA CANZONE.
Oddio, la CANZONE!
HO AVUTO CINQUE ORE, E IO NON HO PENSATO AD UNA CAZZO DI CANZONE IN TUTTO QUEL TEMPO?!
'Calma, calma. Pensa. Rifletti.' dissi tra me e me.
Iniziai a sudare come un cammello e ripensai a tutte le canzoni possibili, e la mia salvezza furono i One Direction.
'Ok, l'artista l'hai trovato' mi dissi 'Ora pensa ad una canzone'
Il cervello mi portò ad un'unica soluzione: Tell Me a Lie.
Così dissi: 'One Direction, Tell Me a Lie'
A Simon Cowell si illuminarono gli occhi e iniziò a sorridere.
Così iniziai: 'Tell me I'm a screwed up meeees... that I never listen, listen...'
Continuai a cantare il ritornello, e per un momento ringraziai Dio di essere salva.
Ma la fortuna non poteva durare così a lungo, no?
'...Tell me eeeverything but doooon't you say he's whaaaat you're missing babee?...'
Ehm, e dopo il 'Babe'? ODDIO, DOPO IL BABE CHE FRASE C'ERA?'
Con la voce, trattenni la frase per un po' di tempo formando tante note alternate e legate che i One Direction non avevano nemmeno pensato di scrivere, e nel frattempo iniziai a spremermi le meningi nel ricordare cosa c'era dopo.
Poi tutto tornò normale, la paura passò all'improvviso, e stranamente ricordai tutto.
Terminai quelle montagne russe di note messe a casaccio tra loro e continuai:
'If he's the reason that you're leaving me toniiight, tell me what you're thinkin', tell me a lie!'
Una donna alla sinistra di Robbie Williams, finì di scrivere sul suo taccuino, e con un sorriso smielato mi disse:
'Hai veramente una bella voce, Johnson...'
'...Ecco, io questa donna già la stimo...' pensai.
'... ma d'altronde hai 16 anni, per me sei ancora troppo piccola, quindi per me... è NO'
'Stronza' sibilai tra i denti, mantenendo un sorriso forzato.
Mi girai verso Simon con uno sguardo pieno di speranza: lui ricambiò lo sguardo, e guardò la donna: 'Senti, Sarah, questa ragazza ha del talento, non importa se ha 16 anni, ti ricordi di Liam Payne?' e lì il mio cuore si fermò improvvisamente.
Simon continuò: 'Lui aveva 14 anni, quando l'ho cacciato, e ho fatto un errore madornale. Ma lui è un ragazzo forte, ed è ritornato con una voce fantastica a 16 anni. Non voglio un altro Liam Payne in versione femminile, quindi per me è SI'
Volevo andare da Simon, abbracciarlo e dirgli che per me rimarrà un grande.
Simon mi fece l'occhiolino, e io mi morsi il labbro.
E il mio sorriso forzato, divenne quasi una risata.
Tutto ora dipendeva da Robbie Williams.
'Robbieee...' pensai 'Adoro i Take That, quindi non farmi cambiare idea sulla tua band, altrimenti ti rovescio su quella cresta da figo che non sei, quel bicchiere che ti ritrovi là davanti al naso'
'Sarah, Simon...' disse 'Per me è...'
'Forza, Robbie, ti prego' dissi stringendo gli occhi.
'...NO'
'Cosa?'
urlo Simon.
'Simon... HAHHAHAH, ti adoro quando fai così.'
CHE CAZZO CI TROVAVA DA RIDERE QUEL... QUEL...
'Margaret, perdonami...'
'Col cazzo che ti perdono' gli risposi sibilando.
'...perdonami il brutto gioco, per me è assolutamente SI. Ma dico, Sarah, non l'hai sentita? E' la migliore che abbiamo ascoltato fino ad ora, ha una voce fantastica, farà carriera, e poi, non è piccola come pensi...'
Robbie guardò Sarah di sottecchi, e lei gli rispose con uno sguardo fulminante.
'Robbie, ti amo.' pensai come un'idiota
'Grazie mille' e mi inchinai davanti alla giuria.
E appena uscita dalla porta, trovai Geoff insieme ad un gruppo di amici che urlava:
'Ce l'ho fatta, gente! Mi dispiace per voi!'
Si girò, e notò me uscire dalla porta.
'Non sei l'unico Geoff!'
Gli dissi in faccia.
E iniziai a correre per tutto il corridoio, urlando con tutto il fiato in gola le strofe di tutte le canzoni dei One Direction, cercando di intonare qualche nota. Ma era impossibile continuare a fare la sclerata, perché il corridoio si era incrinato del tutto.


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Questo capitolo è un po' più lungo, lo so... :C
Ma spero veramente tanto che vi sia piaciuto lo stesso. :'D
Vi prego, recensite, ci tengo tantissimo!

Ah, P.S. presto cambierò nome e sarò xDirectionSwag e non più BieberPayneLover.
;3
  
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