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Autore: hannahncakes    07/01/2012    3 recensioni
Perchè non sempre con il Dottore si visitano nuovi pianeti, si combatte per la propria vita o per salvare il mondo.
A volte si tratta di cose ben più importanti.
Cose che non si possono scrivere, che devono essere vissute.
A volte si tratta semplicemente di loro. Traduzione di RiverSong.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 11, River Song
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Hello Sweeties!

Dato che siamo solo agli inizi di questo lungo viaggio insieme, vi voglio viziare con un altro capitolo!
Cercherò di aggiornare il più spesso possibile e di essere costante, ma ricordate che, purtroppo per noi, questo è periodo d'esami!

Una comunicazione di servizio: ho fatto richiesta per cambiare il nome dell'account, che diventerà quello dell'autrice della FF, perciò quando succederà non allarmatevi.
Grazie a chi ha recensito e a chi ha soltanto letto spero che tutto sia di vostro gradimento.

Kiss Kiss
RiverSong


 
You Doctor - Il Tuo Dottore

 


"River, ti posso fare una domanda?" chiese il Dottore alzandosi su un braccio e girandosi a guardare River, che giaceva sotto le coperte del suo letto.
 
I capelli sparsi dietro di lei le incorniciavano il viso in quella sorta di aureola che indossava sempre. Gli occhi mezzi chiusi e il sorriso soddisfatto che aveva sempre dopo aver fatto l'amore. 

"Certo che puoi dolcezza." Gli sorrise. "Non posso prometterti che potrò rispondere ma chiedi pure". 

"Sono serio, River." Dichiarò il Dottore. 

"Oh serio no. Odio le cose serie. Che è successo?!" chiese, a metà tra lo scherzo e la preoccupazione. 

"Non è successo niente." Sbottò brutalmente lui ed un istante dopo se ne pentì.  
Perché doveva essere tutto così difficile con lei?
 
"Ho solo bisogno di sapere qualcosa." 

"Okay, mi dispiace. Sono seria. Guarda, questa è la mia faccia seria."
 
Lo guardò negli occhi ed inspirò per nascondere ogni traccia di sorriso che poteva essere fiorita sul suo viso. Annuì spingendolo a continuare, sembrava così innocente mentre cercava di compiacerlo, tanto innocente che, lui, non poté trattenersi dal sorridere istintivamente, la trascinò più vicino a lui e la baciò profondamente.
 
Lei sospirò sulla sua bocca e gli si strinse più vicino per sentire la pelle sulla sua. 

Automaticamente lui spostò la mano libera tra i suoi capelli, voleva solo perdersi in lei, a fondo, nel suo tocco e nel suo profumo, e avrebbe tanto voluto dimenticare di aver tirato fuori quella stupida questione ma sapeva di non potere. Lui doveva sapere. Riluttante si tirò indietro, senza aprire gli occhi, e si chinò per sussurrarle qualcosa all’orecchio. 

"Sono io il tuo Dottore?" sospirò fiocamente e subito dopo la sentì trasalire. Prima ancora di aver aperto gli occhi, seppe che lei stava aspettando che la guardasse prima di rispondere. E avrebbe scommesso sul fatto che proprio ora lei avesse la sua faccia più arrabbiata.
Cautamente aprì un solo occhio. Si. Faccia arrabbiata. 

"Cosa, pensi forse che stia avendo una relazione con un chiropratico adesso?" buttò fuori lei.
 Aveva sempre scherzato riguardo ad altri uomini, sì, specialmente riguardo ad ex ragazzi, ma dopo tutto questo tempo lui avrebbe dovuto sapere quello che provava. Che doveva fare ancora? Doveva sillabarglielo a quello stupido

"No, non intendevo questo!" si affrettò a dire velocemente mentre si passava le mani tra i capelli. Tutto stava andando a rotoli.
 
" So di essere il tuo Dottore." disse indicando qualcosa dentro il suo petto.
"Ma, voglio dire...sono io?"
 
Mosse una mano nell'aria facendo dei cerchi intorno al suo viso, indicandosi, cercando di farle capire quello che intendeva, dal momento che le parole gli venivano a mancare.
Come poteva spiegarle le sue paure? Sembrava così stupido, anche a lui...
Soprattutto a lui. Dopo tutto ciò che avevano passato insieme era ancora preoccupato.

Preoccupato che ogni volta che facevano l'amore, che tutti i lunghi sguardi che lei gli aveva rivolto, che tutte le volte che lei gli aveva detto quanto tenesse a lui, quanto confidasse in lui, che tutto ciò fosse in realtà rivolto ad una versione di sé che non era ancora diventato. 

Era geloso di sé stesso e questo era ridicolo.
 
Stupido ed tremendamente sciocco e nonostante ciò così doloroso da contemplare. 

"Oh, dolcezza." Lei lo raggiunse e gli accarezzò gentilmente il viso mentre lui si abbandonava al suo tocco, preparandosi al fatto che tutto, in pochi istanti, sarebbe potuto cambiare. 

"Ti amo." 

I suoi occhi volarono al viso della donna. Ovviamente il sottointeso era stato lì molte altre volte prima, ma quelle parole, quelle tre parole, non erano mai uscite dalle sue labbra.
 
Sorrise timidamente allo sguardo intenso, quasi di dolore, che c'era sul viso di lui. 

"Io amo tutti i volti che hai avuto e che avrai."
 
 Lei vide il sorriso scomparire lentamente dal suo viso e si affrettò ad aggiungere.
 
"Ma il Mio Dottore? Il mio Dottore indossa un farfallino."
River sogghignò divertita sentendolo rilasciare un sospiro che neanche lui sapeva di aver trattenuto. 

"Il MIO Dottore pensa che i fez siano cool. Il mio Dottore balla ai matrimoni.
Il mio Dottore è l'uomo più tremendamente brillante e più pazzo che io abbia mai    conosciuto.
Amore mio, il mio Dottore sei sempre stato tu."

  
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