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Autore: someeonelikeu    07/01/2012    10 recensioni
Le si gelò il sangue nelle vene alla vista di quell’immagine,rimase paralizzata per qualche secondo prima di riuscir a riprendere i sensi e la consapevolezza di aver il signor Douglas,il suo cadavere,sotto i piedi.
Le girò la testa,improvvisamente rivide l’immagine del padre,i tagli erano uguali,chiuse gli occhi per un secondo,voleva scappare da lì e far finta di non aver visto nulla,dimenticarsi di tutto,ma non ci riusciva. Aprì gli occhi e prese coscienza della situazione,era la seconda volta che le succedeva di vedere un’immagine così e questa volta la toccava di meno.
Una cosa era certa: Il signor Austen era stato assassinato.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“5 settembre 1823.”                                    
                                                                                            "What seemed so strong has been and gone"


Elizabeth come ogni mattina stava cavalcando nel grande prato del castello della famiglia Douglas.
“Dopo la morte di suo padre era rimasta sola a vivere in quel castello,esclusi i servitori.
Di quella misteriosa morte non si sapeva molto,si diceva che il signor Douglas fosse morto mentre cavalcava,un terribile incidente: il cavallo aveva visto un incendio nella prateria ed era impazzito,lasciando cadere il signor James Douglas,e in questo modo,battendo la testa e finendo tra i rovi,l’uomo sarebbe morto.
Eppure Elizabeth non ci credeva,si ricordava perfettamente quella mattinata di di undici anni fa;aveva appena sei anni ma l’immagine di suo padre steso a terra,sanguinante e pieno di tagli,non l’avrebbe mai dimenticata.
Non ci credeva alla storia raccontatagli dai servi o dai falsi amici del padre che al funerale  facevano finta di rattristirsi per il terribile accaduto.
Che poi a tutte queste cose la piccola Elizabeth di sei anni non ci pensava,non capiva neanche bene cosa stesse succedendo,solo crescendo era riuscita a capire e non si sarebbe data pace finchè non avrebbe scoperto la verità sulla morte di suo padre.”
Quella mattina Elizabeth si era spinta un po’ più avanti del solito,aveva deciso di superare  il famoso “cespuglio di rovi” e arrivare dietro il muro dell’ufficio di suo padre che undici anni fa era stato chiuso e mai piu’ aperto. 
Cavalcando però si era accorta di aver perso il piccolo ciondolo che portava al collo fin da quando era bambina,aveva rallentato e poi infine si era fermata vedendo qualcosa di luccicante tra le foglie atterra,era scesa da cavallo e rovistando tra le foglie s’era accorta di una strana rete che copriva un buco.
La cosa la incuriosì parecchio tanto che sollevò la rete e intravide un foglio ,sembrava un documento importante,sigillato,indirizzato a suo padre.
Alla vista del destinatario la ragazza ebbe un piccolo sussulto,aveva quasi paura ad aprire quel foglio e a leggere le parole scritte sopra.
Si tranquillizzò soltanto quando vide chi era il mittente: il signor Austen,vecchio amico di famiglia che Elizabeth considerava come uno zio. 
Prima di aprire la lettera sarebbe andata a parlarne con lui.
Si alzò da terra e si pulì leggermente i vestiti sporchi di terra,portò il cavallo alla scuderia e con un grazie congedò lo stalliere a cui aveva lasciato il cavallo.
Si sarebbe diretta a piedi verso l’abitazione del vecchio amico del padre,fortunatamente non distava molto dal palazzo dei Douglas e poi una passeggiata l’avrebbe fatta riflettere su cosa avrebbe fatto una volta letta quella lettera.
Tutti i pensieri di Elizabeth vennero interrotti alla vista di una piccola casa sul fondo del prato nel quale stava camminando.
Il signor Austen era sempre stato un tipo solitario,uno che preferiva starsene da solo tranquillo nella sua piccola casa,preferiva la quiete del piccolo paese rispetto al caos della grande Londra.
Stranamente la ragazza non dovette bussare,la porta era aperta,sembrava quasi scassinata;Elizabeth entrò un po’ titubante.
-"Signor Austen?"
Chiese mentre cominciava lentamente,piede dopo piede,ad entrare nella casa e a dirigersi verso il salotto dove l’uomo era solito stare a leggere davanti al camino.
-"Signor Austen?"
Elizabeth ripetè una seconda volta quella domanda e per una seconda volta non ebbe risposta.
Continuò a camminare fino ad arrivare al salotto.
Le si gelò il sangue nelle vene alla vista di quell’immagine,rimase paralizzata per qualche secondo prima di riuscir a riprendere i sensi e la consapevolezza di aver il signor Douglas,il suo cadavere,sotto i piedi.
Le girò la testa,improvvisamente rivide l’immagine del padre,i tagli erano uguali,chiuse gli occhi per un secondo,voleva scappare da lì e far finta di non aver visto nulla,dimenticarsi di tutto,ma non ci riusciva.
Aprì gli occhi e prese coscienza della situazione,era la seconda volta che le succedeva di vedere un’immagine così e questa volta la toccava di meno.
Una cosa era certa: Il signor Austen era stato assassinato.
In quel momento le vennero mille dubbi sulla morte di suo padre ma scacciò via dalla mente quei pensieri,non era la situazione giusta per riflettere,doveva soltanto trovare aiuto.
Uscì velocemente da quella casa senza riuscire a togliersi dalla mente l’immagine che aveva visto poco fa.
Fortunatamente affianco al signor Austen abitava Albert Payne con suo figlio.
Albert Payne  era un vecchio membro della servitù di Elizabeth e suo padre,conosceva lui e suo figlio Liam fin da quando era bambina,in effetti lei e il ragazzo avevano solo un anno di differenza,ma non erano andati ma particolarmente d’accordo.
In seguito,tre anni dopo la morte del signor. Douglas,Albert aveva lasciato il suo lavoro ed era andato a lavorare per il signor Austen. 
Elizabeth corse verso la casa dove Albert e Liam abitavano e bussò nervosamente sulla porta.
Nessuna risposta.
Sentiva delle voci provenire da dentro,c’era per forza qualcuno in casa.
Elizabeth continuò a bussare.
Si aprii la porta e vide una figura maschile a lei familiare sull’uscio della porta che la guardava sorpreso.
-"Elizabeth,cosa…"
Cercò di dire il ragazzo con tono tra lo sconvolto e il sorpreso.
-"Devi aiutarmi,Liam."
Lo interruppe lei con tono freddo e spaventato.
  
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