08/01/2012
8 recensioniocchi di stelle ( yellow)
“Andiamo a vedere le stelle”
Accontentata.
Grisam e Pervinca sedevano uno di fronte all’altra, sotto la grande quercia su un tappeto di foglie secche scricchiolanti.
Cosa c’è di meglio di qualche chiacchiera dopo una cenetta come quella?
Marta si era davvero superata..
-Gri mi fai rivedere l’incantesimo che hai fatto oggi nell’ora di incantesimi?-
Il ragazzo sorrise, prese una foglia secca e gli diede fuoco.
Controllava con la mente le piccole fiamme che scintillavano nel buio e grazie ad un incantesimo di isolamento, racchiuse la fiamma in una bolla senz’aria che lasciava galleggiare nel vuoto.
Per un po’ si divertirono con questa magia ed in poco tempo il giardino dei Burdrock era inondato da meravigliose lanterne-foglia che diffondevano una sfumatura rossastra nella notte.
-Sembrano stelle cadenti che non sanno volare- osservò Pervinca con aria stranamente sognante.
-Beh queste non sono cadenti ma sono stelle meravigliose- affermò Grisam indicando il cielo.
Un manto nero trapuntato di diamanti.
“Ma sono queste le stelle più belle”
Disse tra se e se il mago.
Mentre la strega del buio vagava con lo sguardo perso nel firmamento, lui non poteva far altro che annegare nella perfezione del suo viso.
Il capo rivolto verso l’alto.
La linea del collo che tirava la pelle candida.
Le labbra leggermente socchiuse.
Gli occhi infinti quanto il cielo, le ciglia che pettinavano l’aria.
I capelli dello stesso colore delle foglie intorno a lui.
Quel momento sembrava il ritratto dell’ immensità.
Sarebbe rimasto li per sempre, stordito dalla meraviglia di quell’immagine.
Pervinca si accorse dello sguardo di Grisam su di lei e si girò a guardarlo.
Una lanterna alla sua destra dipingeva sul suo viso ombre danzanti, nei suoi occhi blu erano rilesse le piccole fiamme.
-Gri?-
Lo sguardo di Grisam sembrava smarrito tra le pieghe del paradiso.
Non batteva le palpebre, non voleva perdersi un attimo di lei.
Il suo cuore stava urlando, o forse cantava…
Si cantava ed era quel canto a produrre la piccola brezza che faceva danzare armoniosamente le lanterne intorno a loro.
Pervinca forse comprese e tornò a guardare le stelle.
Le ombre scivolarono nuovamente sul suo viso e si persero nel buio.
“Look at the stars
look how they shine for you
and everything you do
yeah they were all yellow…
your skin
oh yeah your skin and bones
turn into something beautiful
and you know …
-Ti amo.-
Le parole scivolarono fuori dalla bocca di Grisam.
Non voleva dirlo così. Si era immaginato tante volte quella scena.
Aveva sempre desiderato prepararsi un discorso profondo,una situazione speciale, qualcosa di indimenticabile.
E invece quelle due sillabe erano venute fuori, così, quasi irruente.
Volevano raggiungere Pervinca e poggiarsi su di lei, come neve soffice.
Grisam non le biasimava. Dopotutto quella davanti a lui era la creatura più bella dell’universo.
Lentamente la strega si girò ed incatenò gli occhi a quelli grigi del mago.
Grigio infinito, grigio immenso.
Grigio che aveva contemplato per anni, da bambina, da adolescente.
Grigio che, lei non lo sapeva, si era nutrito esclusivamente dei suoi suoi sguardi, delle pennellate di blu che Pervinca gli adagiava addosso.
Pochi centimetri, un soffio, un attimo separava le loro labbra vermiglie e giovani, sporcate di ombre e fiamme delle lanterne.
Pervinca bevve il suo respiro e toccò il paradiso.
Mentre iniziava la loro danza, quelle labbra si abbracciarono, ricordando quante volte erano state vicine, senza mai sfiorarsi.
Ma ora erano strette, incatenate, dipendenti.
Finalmente dopo tanti anni avevano trovato la pace, scosse di fremiti di felicità.
L’apice della loro vita gocciolava li, su quel tappeto di foglie, tra fuoco e stelle.
Ed ecco qui anche il primo bacio di Pervinca… Scritto in mezz’ora anche questo, di getto :) spero lo apprezzerete e non aspetto altro che i vostri commenti.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno letto e recensito.
Alla prossima :)
Un abbraccio forte,
Pervinca.