Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Nakoja    08/01/2012    6 recensioni
Dire che John – Hamish, come aveva tempestivamente ritenuto importante informarla – Watson non la trovasse simpatica sarebbe stato un eufemismo. Era talmente palese nella sua gelosia e dedizione da risultare quasi commovente. Quasi, perché in primo luogo era uno sciocco, e in secondo luogo lo era due volte, specie perché non rifletteva su se stesso e si rifiutava di ascoltare. { SPOILER! per chi non avesse visto l'episodio 2x01 }
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
{ NIENTE DI CONVENZIONALE. ♥


{ NIENTE DI CONVENZIONALE.

di Nakoja




Dire che John – Hamish, come aveva tempestivamente ritenuto importante informarla – Watson non la trovasse simpatica sarebbe stato un eufemismo. Era talmente palese nella sua gelosia e dedizione da risultare quasi commovente. Quasi, perché in primo luogo era uno sciocco, e in secondo luogo lo era due volte, specie perché non rifletteva su se stesso e si rifiutava di ascoltare.

Ridicolo, testardo, pieno di fortuna e cieco come la suddetta. Lo avrebbe volentieri preso a schiaffi se non avesse già preso impegni zigomi più taglienti – si sarebbe fatta male con Sherlock, lo sapeva e non aveva la benché minima intenzione di fare a meno di quel nuovo gioco di potere così pericoloso, così intrigante.


Irene Adler si tolse i tacchi, scivolando pigramente sul tessuto ruvido della poltrona, concedendosi di studiare il grande Sherlock Holmes che, violino alla mano, ricercava i pezzi mancanti di quel puzzle esplosivo cui era stato ignaro tassello fondamentale.

L'intelligenza è la nuova frontiera del sexy.

La maschera usata per provocare era rimasta a galleggiare e vibrare sottopelle come una costante..

Era la sua specielità leggere l'animo più recondito delle persone – e tutti sapevano così poco di se stessi – , ma quello di Sherlock sembrava etereo e ineffabile quanto l'essenza stessa di Londra: una volta che credi di averla colta scopri un altro dettaglio. E lui viveva di dettagli, li assimilava, li classifivava e te li sbatteva in faccia con una semplicità incredibile.

Quel John, invece, quel soldato combatteva ignaro la sua stessa battaglia. A differenza di lei però era ridicolmente incapace di comprendere l'ovvio, stupidamente convinto che una relazione sentimentale per essere considerata tale debba per forza implicare il sesso. Innamorato fisicamente delle donne; innamorato mentalmente di un uomo. Il solo.

Fortuna che Sherlock e il concetto di empatia andassero a braccetto quanto Moriarty e la pace nel mondo.


Cambiò posizione, gettando a terra le gambe nude e sbilanciandosi in avanti con il busto, sperando in una qualche reazione al movimento.

Inutile, troppo impegnato con se stesso.

Asessuale, sbuffò mentalmente. Ne era quasi certa. Sicuramente, in maniera contorta e a suo modo esitante era in grado di voler bene alle persone – il suo legame con John ne era l'esempio – , e sicuramente il sesso non era, sempre se c'era, il più frequente tra i suoi pensieri.

Forse era davvero vergine come insinuava Jim. Sorrise predatrice. Non era per niente improbabile, dopotutto, e se lo era e non gli importava, che fosse asessuale era certezza.

Meglio. A lei piaceva portarsi a letto sempre e solo le donne, tra i suoi clienti – i maschi non erano un problema perché il sesso il più delle volte è solo un mezzo fisico per raggiungere un qualche cosa d'altro. E lei sapeva sempre cosa volevano.

Quanto a Sherlock era chiaro cosa volesse (apprezzamento, riconoscimento, confronto, totale attenzione – e perché negarlo, affetto), ma la domanda a cui cercava risposta al momento era chi volesse.

Irene Adler o John Watson. C'erano solo loro sulla lista. Entrambi con una mente dedita a Sherlock e un corpo dedito alle donne.



Parafrasando il dottore, non c'era nulla di convenzionale in questo caso.










PARENTESI FUTILE

Se sono tornata è principalmente colpa di "A scandal in Belgravia". Quest'episodio è stato il più denso di indizi che io abbia mai visto. Per colpa sua è uscito – male – questo.

Nulla in amore è convenzionale. Fare sesso non implica provare affetto come provare affetto non implica il fare sesso. La differenza tra John e la Adler è tutta qui: lei che conosce l'animo umano SA che il concetto di relazione è molto variabile. John riconosce che "non c'è nulla di convenzionale in questo caso", però, citando Sherlock, "vede ma non osserva".

Quest'ultimo poi non nega mai che lui e John non facciano coppia - l'invito di uscire a cena, nel secondo episodio, è lampante di come lui e John abbiano un'idea diversa di cosa sia una relazione "hai presente quando due persone si piacciono l'un l'altra ed escono insieme?" "era quello che stavo suggerendo" "no, o almeno lo spero".


Potrò anche sbagliare, ma vi lascio con una provocazione: parlando in termini generali, qual'è la differenza tra un'amicizia e un rapporto di coppia, per chi rifiuta il sesso a priori?


Con tanto amore,
Nakoja

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Nakoja