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Autore: xjonaswhore    08/01/2012    3 recensioni
sentirsi persi, non sapere più chi si è.
Accorgersi che tutto quello in cui si ha creduto fin lì è una completa e totale stronzata. Toccare il fondo, ed avere un disperato bisogno di qualcuno, qualcuno che ci dia una buona ragione,per continuare a lottare.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nell'ultimo capitolo nessuno ha recensito.
la storia non vi piace?
se nessuno cagherà questo io smetto di postare, ve lo dico.
comunque, vista la mia infinità bontà, ho deciso di farvi una sorpresa
e di mettervi le foto dei protagonisti principali della storia :3

Ecco a voi:
Nick




Joe:



Luke:

 

Delta:



e infinte Stephianie, che comparirà per la prima volta in questo capitolo:





mi raccomando, recensite!
Love, Ellie.













Tonight will change our lives
It's so good to be by your side
But we'll cry
We won't give up the fight
We'll scream loud at the top of our lungs
And they'll think it's just cause we're young
And we'll feel so alive
{ Boys Like Girls – Great Escape

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nicholas picchiettava nervoso il piede sulla ghiaia, aspettando che Luke riemergesse dal locale. Lo aveva salutato con un’amichevole pacca sulla spalla, come se fossero amici da sempre, e poi all’improvviso si era ricordato di non avere il cellulare, ed era tornato a prenderlo.
Perso nei suoi pensieri, fu riportato alla realtà da una voce roca, che a quanto pare apparteneva ad una ragazza ma, al buio com’erano, non poteva esserne certo < e così Luke non scherzava, ci ha davvero portato un Jonas Brothers >
Nicholas stava per rispondere quando la presunta ragazza fece un passo avanti, posizionandosi nell’alone di luce che proveniva dalle finestre del bar.
Il primo pensiero di Nick fu che mai si sarebbe fatto vedere in giro con una ragazza come quella.
I capelli erano colorati di un biondo quasi bianco, erano scalati e le punte erano nere, in perfetto stile crudelia demon. Le sopracciglia sembravano finte, gli occhi erano contornati da chili di matita nera e il fondotinta bianco la faceva assomigliare ad una bambolina di porcellana. Aveva un orecchino a forma di croce ad un orecchio e  –oddio – un piercing al naso che non passava inosservato.
La ragazza sorrise sarcastica, come se sapesse esattamente quello che Nicholas stava pensando in quel momento. Fece un altro passo avanti avvicinandosi di più e tendendogli la mano < ciao, sono Stephanie >
Nicholas pensò che un nome del genere non si addicesse per niente ad una così. < ciao, sono Nick > rispose, prendendole la mano.
La ragazza fece un leggero sorriso per poi appoggiarsi allo stesso furgone al quale era appoggiato Nicholas. Nessuno dei due diceva nulla, e Nicholas iniziava a sentirsi leggermente in imbarazzo.
All’ultimo minuto aveva deciso di andarci, a quella festa. Aveva detto a Delta che sarebbe uscito con degli amici, ed in fondo era quello che stava facendo. Non era mentire, vero? Si sorprese a constatare che, a dirla tutta, non si sentiva poi così in colpa. Aveva 19 anni ed era liberissimo di fare quel diavolo che voleva.
Sentirono dei rumori in lontananza ed entrambi alzarono la testa: con suo sollievo Nicholas riconobbe Luke che usciva dal locale, dando le ultime disposizioni ad una cameriera.
Si avvicinò, aprendosi in un enorme sorriso quando riconobbe Stephanie
< Steph! Quanto tempo > ammiccò sorridendole.
La bionda ossigenata rise, e Nicholas si sorprese nel sentire quella risata così femminile: non aveva nulla a che fare con la sua voce dura e roca.
Luke con un cenno lo incitò a salire sul furgone, e per tutto il viaggio rimase zitto, ascoltando le incessanti chiacchere della bionda su quanto quella festa sarebbe stata figa.
Doveva ammetterlo, era leggermente nervoso. Non era abituato a cose simili, ed era sicuro che da bere non ci fossero succhi di frutta o coca cola. D’altra parte però, non vedeva l’ora di arrivare, di mettersi a ballare e di scordarsi per un attimo di tutto. Della sua ragazza opprimente, della sua famiglia troppo apprensiva e di quel mondo a cui apparteneva, che iniziava ad andargli stretto. Da quanto era che non riusciva a scrivere una canzone? E sapeva che l’imminente ritorno dei Jonas Brothers avrebbe dovuto eccitarlo almeno la metà di quanto eccitava i suoi fratelli, ma non era così. Anzi, era rimasto quasi deluso quando aveva visto i fratelli così decisi nel tornare insieme. Aveva sperato fino all’ultimo che si fossero innamorati delle loro nuove vite, e non avessero intenzione di lasciarle.
Storse il naso, quando un odore dolciastro gli arrivò alle narici. Era lo stesso odore che aleggiava in camera di Joe durante i giorni in cui aveva scoperto che Demi era entrata in clinica. La biondina si stava fumando allegramente una canna, per ‘ prepararsi allo sballo’; aveva detto.
Nicholas sospirò, chiedendosi se quella fosse stata davvero una buona idea. Eppure Luke glielo aveva detto, no? Era un bel modo per smettere di sentirsi oppressi.
Quando il furgone si fermò in una stradina al lato di un bosco, Nicholas iniziò ad agitarsi davvero, e una Denise Jonas 10 anni più giovane gli tornò in mentre, mentre gli menava un dito davanti alla faccia e gli ripetava di non fidarsi degli sconosciuti. Fantastico, ora lo avrebbero tramortito con una mazza da baseball, la biondina se lo sarebbe struprato allegramente e poi avrebbero chiesto il riscatto alla famiglia.
Era fottuto.
Mentre si faceva prendere dal panico si accorse che Luke e Stephanie erano già parecchio più avanti, e, cercando di non dare retta al suo seste senso, si accinse a seguirli. Camminarono in silenzio per quella che a Nicholas parve un’eternità, ma poi, quando gli alberi si diradarono lui rimase a bocca aperta.
Erano finiti su una spiaggia, di sicuro non frequentata, visto che non vedeva né bar ne ombrelloni, e per terra era pieno di quelle che sembravano cianfrusaglie portate dal mare. Con dei rami i ragazzi che popolavano la spiaggia avevano arrangiato delle tende, sotto le quali bruciavano dei piccoli fuocherelli ed i ragazzi erano seduti in cerchio a bere e a chiaccherare. Alla sua sinistra, Nicholas vedeva i riesti di quello che probabilmente era un vecchio acquedotto, e il rumore delle onde che si infrangevano a riva era coperto dalla musica assordante, ma dannatamente azzeccata, che dava a quel posto un’atomosfera magica.
Mentre Nicholas era intendo ad osservare quello spettacolo, non si accorse di Luke e Stephanie che, dietro di lui, stavano parlando.
< senti Steph, dovresti farmi un favore stasera > disse Luke a bassa voce, stando bene attento a non farsi sentire da Nick.
La ragazza mugolò un cenno d’assenso, e allora il moro riprese < dovresti far divertire Nick. E sai cosa intendo. fai in modo che non si scordi questa serata tanto facilmente >
Stephanie soppesò la cosa. D’altra parte, il ragazzo era figo, lo aveva notato subito, e un giretto con lui non gli sarebbe dispiaciuto.
Annuì sorridente, e, senza dare il tempo a Luke di rispondere, si diresse verso Nicholas.
< allora, ti piace? > la voce roca di Stephanie risvegliò Nicholas dalla sua trans, che si voltò a guardarla annuendo semplicemente. La ragazza, sorprendendo il riccio, lo prese per mano buttandosi tra la folla. Nicholas, non del tutto abituato a quel genere di calca, ogni tanto urtava qualcuno per sbaglio, ma sembravano tutti troppo ubriachi o completamente fatti per accorgersene.
La ragazza si appoggiò al bordo di quello che probabilmente era il bar: un chioschetto malandato e inutilizzato da chissà quanto tempo. Il ragazzo dietro al bancone, un ragazzo di colore con i capelli legati in una coda alta, sorrise a Stephanie, e Nicholas ebbe l’impressione che si conoscessero.
< allora Steph, che ti porto? Il solito? > la ragazza annuì, confermando l’ipotesi di Nick che quei due già si conoscessero.
Il ragazzo si mise ad armeggiare dietro al bancone, e poco dopo porse a stephanie un bicchiere con del liquido rosa.
Nick alzò un sopracciglio, e stephanie si voltò a guardarlo, ridendo < non dirmi che non bevi >
< esatto, non bevo > disse, e la ragazza rise ancora più forte < oh, ma allora sai parlare > disse con tono canzonatorio. Nicholas resistette alla tentazione di tirarle uno schiaffo.
< tieni > disse la bionda, passandogli il bicchiere.  < no grazie > rispose Nick, calmo.
La bionda rise < andiamo, smettila di fare il ragazzo di chiesa e bevi >
Sentirsi chiamare così fece ribollire il sangue nelle vene a Nick, che afferrò il bicchiere e mandò giù tutta la bibita in un solo sorso.
Sentì la gola bruciargli e la testa iniziare a vorticare pericolosamente < che cazzo era? >
Chiese , mentre tossiva.
La ragazza rise < Vodka alla fragola mischiata ad un po’ di ecstasy >
Nick quasì urlò < ma sei scema? >
La ragazza rise ancora più forte, prendendolo per mano e trascinandolo a ballare.
< oh smettila di fare tanto il contenuto. Lo so che non vedi l’ora di lasciarti andare > sussurrò al suo orecchio, sorridendo quando le mani del ragazzo si posarono sui suoi fianchi < forse hai ragione, sai? > disse Nicholas, soffiandole sul collo.
Mentre vedeva quello che aveva intorno girare, sentiva una vocina, sempre più debole, che gli urlava che a casa c’era una ragazza che non sarebbe andata a dormire fino a che lui non fosse tornato, che probabilmente avrebbe chiamato la famiglia facendoli preoccupare tutti. Ma, mentre Stephanie lo prendeva per mano per portarlo nel bosco, e mentre sentiva le unghie di lei penetragli nella carne e le sue labbra premere affamate sulle sue, si disse che non gli importava. Si disse che quella sera era per lui, e che da quel giorno in poi avrebbe smesso di vivere per gli altri, ed avrebbe iniziato a vivere per se stesso.

 
 
 

questa notte cambierà le nostre vite
è così bello essere al tuo fianco
ma piangeremo
non rinunceremo alla lotta
urleremo forte al limite dei nostri polmoni
e loro pensano che è solo perchè siamo giovani
e ci sentiamo così vivi
 
 

  
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