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Autore: serpensortia_    08/01/2012    9 recensioni
È strano come il mondo a volte sembri cambiato. Come le strade che conosci benissimo all'improvviso ti sembrino più scure... Più fredde. Come il silenzio diventi estremamente inquietante. Come tutti gli occhi sembrino scrutare soltanto te. E ad un certo punto cominci a sospettare che non sia il mondo ad essere cambiato... Forse sei cambiata tu.
La ragazza dai capelli biondo grano camminava per le strade di Londra; le sembrava così strano ritornare lì, ritornare dai suoi amici, ritornare da lui.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sometimes it's hard, to follow your heart. 
Tears don't mean you're losing, everybody's bruising, 
Just be true to who you are! 

(Who You Are - Jessie J)

 

Londra, 3.07am

« Sto arrivando, sto arrivando! » stavano bussando da una decina di minuti, che equivale al tempo che Zayn ci mise per svegliarsi, Il ragazzo non faceva altro che chiedersi chi fosse, ma pensò anche  che se si fosse alzato e fosse andato alla porta avrebbe trovato la risposta alla sua domanda. Capitan Ovvio. Sì, questa sarebbe stata sicuramente una possibile affermazione di June se avesse potuto sentire i suoi pensieri e, per fortuna, non ne era in grado.  Se ne fosse stata in grado a quest’ora avrebbe capito i sentimenti che Zayn provava nei suoi confronti, possibile che fosse così cieca? Zayn non aveva una grande reputazione e il solo pensiero che a lui potesse piacere qualcuno era impensabile, questo si sapeva, ma June era l’eccezzione che confermava la regola. 
« Chi è che rompe i coglioni alle tre di mattina?! »
« MODERA IL LINGUAGGIO ZAYN! » la madre di Zayn si era svegliata ed era scesa per vedere chi fosse, quando riconobbe la ragazza si rallegrò e le regalò un sorriso sincero, « oh ciao June »
« Buongiorno signora Malik » ricambiò il sorriso, « scusi per l’orario, posso parlare un attimo con suo figlio? » lo prese per la maglia del pigiama e lo trascinò fuori dalla casa. 
« Cazzo June sto gelando! » protestò il ragazzo senza guardarla.
« Non mi interessa. Ora mi spieghi che diamine ti prende? Per favore, lo voglio sapere ».
« Ora tu mi spieghi per quale ragione sei venuta a casa mia alle tre di mattina! E poi, possibile che tu non ci sia ancora arrivata? »
« Arrivata? A cosa? » a quel punto, esasperato, le prese il volto fra le mani e la baciò. In un primo momento rimase bloccata non riuscendo a reagire, ma poi dopo una frazione di secondi ricambiò il bacio con dolcezza e desiderio. 
« Sono innamorato di te June, lo sono sempre stato, inconsapevolmente e scusami se me ne sono accorto solo ora, probabilmente se me ne fossi accorto prima le cose sarebbero andate diversamente, suppongo. Non sono bravo, quando si tratta di sentimenti, ma ti... io ti prometto che se mi darai una possibilià ci proverò, farò del mio meglio per renderti felice, dimmi solo di sì ».
Silenzio.
« Ti prego dimmi qualcosa, June, qualsiasi cosa »
« Sembra quasi che tu mi stia chiedendo di sposarti » si guardarono e scoppiarono a ridere, era proprio quello che amava di lei, diceva sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato, ma nonostante questo era meravigliosa comunque e proprio per questo lui, il ragazzo col cuore di ghiaccio, colui che non sapeva amare si era innamorato, della sua migliore amica.
« Ma se vuoi che io ti dica qualcosa di dolce, beh in tal caso, prima sono rimasta in silenzio perché dovevo solamente riprendere il respiro, prima che tu me lo togliessi di nuovo » e accennò un sorriso. 
« Hai visto? » disse dopo un po’ Zayn.
« Che cosa? »
« Si vedono le stelle » June, alzò la testa e ammirrò il cielo sorridendo, era raro riuscire a vedere le stelle a Londra, « sono proprio belle vero? »
« Sì, sono proprio belle » ripetè lei continuando a sorridere.
« E sai cosa c’è di più bello delle stelle? » 
« Cosa? »
« Me! » June scoppiò a ridere e mentre la maggior parte della popolazione londinese stava dormendo serenamente, Zayn era in maglietta e mutande in mezzo alla strada che stava congelando, ma poco importava dato che aveva la persona che amava accanto a sè. 

 

Hastings, 9.32am

« Buongiorno! » Liam aprì debolmente gli occhi e si passò una mano tra i capelli, cercò di mettere a fuoco il suo interlocutore, ma tutto quello che vide fu il corpo di una ragazza, che di sicuro non era Faye.
« Sam » mormorò mettendosi seduto, mentre si massaggiava la schiena dolorante, dopo quella notte aveva constatato che, come gli aveva preannunciato Sam, il divano era decisamente scomodo per passarci la notte.
«  Ehi, hai dormito bene? »
«  Mica tanto » un sorriso, « avevi ragione tu sai? E’ scomodissimo dormire qui sopra ».
« Oh fidati lo so » rise e nell’ascoltarla, Liam, si rese conto di quanto fosse bella e sincera quella sua risata. Non si spiegava come, ma da quando aveva messo piede in quella casa non era riuscito a togliersi dalla testa Sam. Si tirò una sberla in faccia per riprendersi, togliendosi quel sorriso da ebete che si era stampato sulle labbra. 
« Scusami, non volevo svegliarti ora, ma fra pochi minuti scenderà lo zoo e ho pensato che sarebbe stato meglio se ti avessi svegliato, io invece di loro » ed ecco un altro, perfetto e dolcissimo, sorriso. Come Sam aveva preannunciato pochi minuti più tardi scesero, Harry, Niall, Faye, Juliet e Ronnie. 
« Ronnie? »
« Sì? » la ragazza dai capelli castani si girò e guardò l’irlandese sorridendo. Doveva ammettere che era proprio un bel ragazzo, biondo, occhi azzurri, come un principe azzurro, no? 
« Mi passi i biscotti? Ho una fame! »
« Sei sempre a mangiare tu? » rise prendendo la scatola, « come fai ad essere così magro se mangi così tanto? »
« Ho i miei trucchi » rise addentando un biscotto, ne prese un altro e lo scrutò per bene, poi guardò nuovamente Ronnie, « fra quanto inizierà la festa che Sam e Faye hanno organizzato? »
« Fra qualche ora, ma dubito che l’abbia organizzata Sam, lei non è una ragazza da ‘festa’, piuttosto, credo sia opera di Faye » convenne la ragazza senza smettere di sorridere.
« E tu ci sarai, vero? » chiese dopo qualche secondo Niall.
« Beh io vivo qui, quindi direi proprio di sì » sogghignò voltandosi e tornando a vedere la televisione. Dopo una ventina di minuti si alzò e andò al piano di sopra e, quando finì di cambiarsi si rese conto che mancavano pochi minuti all’inizio della ‘festa’.
Scese le scale indossando un vestito di colore azzurro che le toccava appena le gambe, si fermò un istante davanti allo specchio posto all’ingresso per studiare il suo aspetto un ultima volta, e dopo aver lisciato il vestito raggiunse gli altri in salotto. Pian piano la casa incominciò ad affollarsi e Ronnie faticò un po’ ad individuare un certo irlandese che se ne stava seduto con aria assorta sul divano. Fece per andare da lui, ma un blocco di ragazzi che ballavano le impedì di raggiungerlo con facilità.
« Ronnie! » Niall la vide e accennò un sorriso facendole posto sul divano e si sedette accanto a lui, lo scrutò per bene; non aveva l’aria di uno che si stava divertendo. 

« Ronnie per cosa sta? »
« In che senso? »
« Ronnie è un soprannome, giusto? Sta per Veronica? » chiese incuriosito.
« No, sta per Chelsea » rispose sorridendo lei.
« Chelsea? E perché ti fai chiamare Ronnie? »
« Perché detesto il nome Chelsea, non mi piace per niente, Ronnie invece è... bello » scoppiarono a ridere entrambi.
« D’ora in poi io ti chiamerò Chelsea, ma solo io potrò farlo » annuì Niall, mentre Ronnie protestava contrariata. Cercò di dire qualcosa, ma rimase in silenzio osservando le persone attorno a loro, dopo un po’ quando quel silenzio stava diventando imbarazzante, il biondo, dopo aver finito un intera bottiglia di vodka parlò.
« E’ bellissima, vero? » disse abbozzando un sorriso per lo più triste.
« Chi è bellissima? » chiese perplessa Ronnie girandosi verso di lui, lui indicò una ragazza dai capelli biondo grano che stava ballando con Liam ed Harry.
« Juliet? » domandò, lei nuovamente, un po’ stupita, Niall annuì e poi fece un sospiro, « ti... piace? » il ragazzo rise.
« Sono innamorato di lei dalla seconda media, che cosa triste, eh? » 
« Perché dovrebbe essere una cosa triste? »
« Perché sono sempre stato solo l’amico timido e divertente per lei, l’ultima ruota del carro, quello che non si calcola nessuno, mentre lei è sempre stata la ragazza bella e corteggiata da tutti. Pensa che volevo anche confessarle i miei sentimenti » rise nuovamente, « pensa che stupido. Come se questo potesse cambiare le cose. E’ follemente e inconsciamente innamorata di Louis e sempre lo sarà e in più non è alla mia portata, andiamo, mi hai visto? »
« Per me ti sottovaluti troppo Niall » convenne Ronnie continuando a guardarlo.
« Sì, come no ».


« Ciao dolcezza » Harry entrò in una stanza dove trovò Faye che si scolava bottiglie di whisky e vodkacome se fossero succhi di frutta, lei lo guardò inarcando un sopracciglio e si voltò dall’altra parte.
« Ciao idiota » fece per andarsene ma inciampò su qualcosa e cadde a terra, il riccio si catapultò da lei aiutandola ad alzarsi, ma quest’ultima si sciolse dalla sua presa, « non ho bisogno di aiuto » e detto questo cercò di mettersi in piedi da sola, con la testa che le scoppiava.
« Sì, ho notato quanto ti reggi in piedi » rise e lei roteò gli occhi avviandosi alla porta barcollando, « Faye non ti reggi in piedi, ti accompagno in stanza » convenne avvicinandosi a lei.
« Ti ho detto che non ho bisogno di aiuto! » urlò lei, « sopratutto non del tuo » e gli lanciò un’occhiata gelida. Harry si arrese e uscì dalla stanza, dopo una trentina di minuti salì le scale e sentì dei rumori provenire dal bagno, si avvicinò e vide Faye addormentata sul pavimento del bagno, il riccio si avvicinò a lei sospirando e la prese in braccio portandola in una delle stanze libere. Dopo un po’ si svegliò e vide Harry seduto accanto a lei, « che ci fai qui? » biascicò mettendosi seduta. 
« Aspettavo che tu ti svegliassi » rispose lui tranquillamente.
« E io che ci faccio qui? »
« Ti eri addormentata nel bagno e ti ho portato qui, qualcuno avrebbe potuto stuprarti »
Faye lo guardò inarcando un sopracciglio e si sdraiò di nuovo coprendosi i viso con un cuscino, mentre Harry la guardò sorridendo e si sedette anche lui sul letto. Col passare dei minuti però, gli occhi del riccio incominciarono a chiudersi e si addormentò accanto a lei.


Sam si lisciò la gonna dell’abito blu notte, le labbra carnose increspate in un lieve sorriso, lo sguardo perso oltre i vetri della finestra, fisso sul cielo stellato, appena discosto da lei, un passo indietro, quasi timidamente, Liam non distoglieva gli occhi dalla ragazza, dalla sua bocca appena socchiusa « Samantha ».
Sam si girò e lo vide, era proprio buffo da ubriaco, in più nonostante i dieci gradi che c’erano fuori, lui era senza maglietta e questo permetteva a tutte le ragazze in casa di ammirare i suoi perfetti pettorali, « quanto diamine hai bevuto? ».
« Una... due... forse sei birre » pensò assumendo un espressione strana e buffa allo stesso tempo, fece per appoggiarsi ad un mobiletto, ma scivolò finendo col sedere per terra. Sam scoppiò a ridere e poi lo aiutò ad azarsi, « forse è meglio se usciamo un attimo, così respiri un po’ di aria fresca » e detto questo uscirono dalla casa, Liam si piazzò sulla prima panchina che trovò e la ragazza gli lanciò un maglione.
« Mettitelo o ti prenderai un febbrone » disse scuotendo la testa, ma continuando a ridere, il ragazzo continuava a guardarla e a sorridere come un ebete. Ad un certo punto sentendo che il silenzio che si era creato tra di loro stava diventando imbarazzante Sam propose di tornare alla festa.
« E se non volessi? Se fossi esattamente dove voglio essere e con chi voglio essere? » chiese Liam.
« Allora resteremo qui ».
Si sentì morire, soprattutto quando vide Sam guardarlo intensamente. 
Sapeva che lo desiderava. 
Lentamente le si avvicinò, poggiando la fronte sulla sua. 
E, mentre cercava disperatamente di distogliere i pensieri da Faye, che in quel momento chissà cosa stava facendo e con chi, poggiò le labbra su quelle della mora. 
Fu un bacio forte e veemente. 
Sapeva perfettamente che stava facendo la cosa sbagliata, insomma, Sam tra l’altro era la migliore amica della sua ragazza, ma non aveva il coraggio di staccarsi da quel bacio, quel bacio che probabilmente entrambi avevano desiderato da tempo, ma quel bacio irruente lo stava uccidendo, stava eliminando le sue forze e schizzando macchie di sangue nero nella sua mente. 
Fu Sam a staccarsi dopo qualche istante, « non.... non posso Liam » e si alzò correndo via, mentre alcune lacrime incominciavano a rigarle il viso.
Liam rimase seduto su quella panchina per un bel po’ di tempo, sapeva di aver fatto una cazzata, ma di certo non ne era pentito e questo era sbagliato... molto sbagliato.


« Ehi omaccione » sentii una voce femminile provenire dalle sue spalle e vide Juliet avvicinarsi.
« Juls » sorrise e le fece segno di sedersi accanto a lui, aveva un aria distrutta e di certo il mal di testa post-sbronza che gli stava venendo non aiutava molto.
« Che hai combinato? » gli chiese scrutandolo per bene.
« Un casino » si mise le mani nei capelli con fare disperato, « un vero casino ».
Passarono alcune ore e Liam e Juliet non fecero altro che parlare e pian piano gli invitati tornarono nelle loro case, lasciando la casa un porcile.
« Forse è meglio se ora andiamo a dormire » convenne Juliet dopo un po’.
« Hai ragione » si stiracchiò, « aiutami ad alzarmi » le porse una mano e lei l’afferrò tirandolo su con un po’ di fatica, Liam non era proprio leggerissimo.
« Vieni » sorrise e il ragazzo le cinse le spalle con il braccio, entrarono in casa e lo fece sdraiare sul divano. Lo coprì con una coperta e gli diede un bacio sulla testa, « buonanotte Liam » sussurrò uscendo dalla stanza.
« ‘notte » mormorò lui poco prima di addormentarsi. 


« Niall? » lo chiamò Ronnie e lui alzò a testa per vedere chi avesse parlato, era seduto sul pavimento e continuava a strizzare gli occhi.
« Ronnie, ehi » sorrise e lei gli porse una mano, l’afferrò e si alzò in piedi un po’ traballante.
« Mi accompagni in stanza? Non credo di farcela » la ragazza sorrise e lo trascinò nella stanza che divideva con Harry, ma non trovò il riccio all’interno. Lo fece sdraiare sul letto e fece per uscire dalla stanza, « Chelsea? »
« Sì? » si voltò verso di lui infilando una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
« Puoi rimanere qui, solo per questa notte? ».


 


Okay, non uccidetemi çç è passato quasi un mese dall'ultimo aggiornamento lo so, 
ma a causa di problemini tecnici (blocco dello scrittore + problemi personali vari) non sono riuscita ad aggiornare.
grazie mille a tutti quelli che recensiscono e la mettono nell seguite/preferite/ricordate, 
sono tanto tanto importanti per me le vostre recensioni, quindi ... recensite! 
No scherzo, se recensite, mi fate felice, ma non siete obbligati uu
Poi volevo chiedervi una cosa: ora che ci sono un po' di personaggi, qual'è il vostro personaggio preferito?
Sono curiosa delle vostre risposte uu

p.s se avete twitter e volete che io vi mandi il link quando posto il capitolo contattatemi su @britishstorm / @horanscoffee o scrivete il vostro nick nella recensione <3

inoltre vorrei consigliarvi due fanfiction, che a me piaciono tantissimo:




e



- cole.
  
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