The
Cracks Don’t Seem To Show
Pretending
that we live doesn't make us alive.
Serj Tankian
Ti temono tutti ad
Hogwarts.
Gli studenti sembrano docili come degli agnellini, quando si va a
lezione dal
Professor Piton.
I ragazzi chinano le loro teste sulle loro pergamene, sugli ingredienti
e sui
calderoni posti sulle fiamme basse dell’aula scarsamente
illuminata.
Con un solo gesto, od una parola tagliente ed affilata, sei sempre in
grado di
ottenere il silenzio e la disciplina più assoluta.
Ti tengono tutti a debita distanza, e a te, in fondo, va bene
così.
Quella stessa disciplina che ti sei imposto, da quando lei se
n’è andata e da
quando hai accettato di proteggere suo figlio Harry.
Ti guardi allo specchio, Severus, e noti che le rughe
d’espressione sulla
fronte ed agli angoli della bocca si stanno facendo sempre
più marcate e
profonde.
Non è un segnale troppo positivo, dato che ti stai
impegnando al massimo per
far sì che le crepe non si formino sulla maschera che porti
indosso da tempo
immemore.
Quand’è stata l’ultima volta che hai
sorriso?
Te lo chiedi, guardandoti allo specchio, trattenendo a stento la fiamma
che si
risveglia dietro quelle due iridi nere come la pece.
In quell’estate calda e torrida del quarto anno, era
scoppiato il solito
temporale estivo.
Tu e Lily vi eravate rifugiati sotto la tettoia di casa tua, a
Spinner’s End.
Non volevi che visitasse la tua abitazione, non era di certo bella ed
accogliente come la sua. Ti vergognavi della tua condizione, ma lei non
sembrava curarsene molto ed era già entrata in casa tua, con
un sorriso solare
e curioso. Tuo padre era morto da qualche tempo, mentre tua madre era
uscita -
una vera rarità, per lei.
Aveva espresso il bizzarro desiderio di volere una tazza di
tè, nel bel mezzo
dell’estate.
Te l’aveva chiesto mentre osservava curiosa quel servizio di
porcellana mai
utilizzato, senza neanche una crepa od una scheggiatura.
E tu, per amore incondizionato e mai confessato, gliel’avevi
preparato,
prendendola garbatamente in giro per quella sua richiesta. Avevate
pulito
assieme le tazze, dando loro nuova lucentezza ed un rinnovato candore.
L’amavi più che mai, quel giorno,
perché non ti aveva preso in giro per la tua
casa semplice, un po’ trascurata; perché
sorseggiava contenta la sua tazza di
tè, giocando con l’impugnatura in porcellana,
guardandosi attorno curiosa, con
gli occhi verdi più vispi e vivi che mai.
Quella tazza avresti voluto serbarla sempre per lei, se fosse mai
tornata a
trovarti.
La rimiravi con un sorriso, mentre la riponevi nella credenza della
casa di
Spinner’s End.
Da quella tazza, Lily non ci aveva mai più bevuto.
Riguardi quel contenitore in porcellana, oramai coperto di polvere,
pare quasi
ingrigito.
Ti senti tentato dal prenderla in mano ancora una volta, per alleviare
il
dolore che ha preso il posto dell’amore. O forse il dolore si
è mescolato a
quel sentimento fortissimo che provi ancora adesso per lei.
Ed è mentre ti ammonisci di non farlo, di non cedere al
sentimentalismo, alle
lacrime ed ai ricordi amari, che ce l’hai già tra
le mani.
Te la rigiri tra le dita e constati che è ancora perfetta.
Senza crepe.
Esattamente come quello che stai cercando di fare: fingere di essere
tutto d’un
pezzo, fingere di essere ancora pienamente in vita, da quando Lily se
n’era
andata.
Divertente come le crepe che hai sul volto e nell’animo non
sembrano essere
evidenti.
Invece lo sono, eccome se lo sono e le vedi marcate più che
mai nel sudicio
specchio della cucina, oramai spoglia e disabitata, di
Spinner’s End.
E’ un attimo.
Non ti riesci più a controllare.
Afferri quella tazza e la scagli contro il muro e vedi quel candore
infrangersi
in mille pezzi.
La rabbia esplode, spezzandoti in due.
La mancanza ti frantuma.
La distanza - la distanza da lei - ti annienta più di ogni
altra cosa.
Ti accovacci di fronte a quei cocci, li prendi tra le mani, forse ti
tagli le
dita e non te ne accorgi. Del tuo sangue non te ne importa molto, in
fondo.
E’ come se si fosse frantumata la maschera che avevi indosso
e non sai se
esserne felice o esserne triste.
Ti senti affranto per aver rotto la tazza di Lily, era
l’unico oggetto che
riuscisse ancora ad esprimere la sua perfezione, lei che certamente era
diventata polvere.
Un secco Reparo ricompone
l’oggetto.
Questa volta, fai in modo che quella tazza abbia i segni delle crepe,
per
ricordarti che quell’oggetto ti ha fatto cedere, ti ha fatto
diventare una
persona viva e piena di rabbia, come tutti gli individui che piangono
la
persona perduta.
E’ normale, lo sai, ma non è da te, e non te lo
puoi permettere.
A quel piccolo oggetto affidi anche le imperfezioni della tua maschera,
che ti
prepari ad indossare nuovamente, scevra di qualsiasi segno di
cedimento. O
almeno, così ti illudi, una volta di più.
Divertente, come le crepe non sembrano essere evidenti.
Oddio. Oddio. Oddio. PRIMA, SI E' CLASSIFICATA PRIMA QUESTA MIA PICCOLA CREATURA. *sviene*
Ad ogni modo, sono davvero contenta del risultato e del giudizio (le correzioni sono state apportate :D). Anche perché, l'ho scritta in un tempo abbastanza ristretto. Era dedicata a Severus, quindi ho usato un motivo già sentito, ma l'ho legato ad un oggetto un po' inconsueto, forse. Forse perché mi piace tanto bere il tè <3
Spero di cuore che vi piacca. Di seguito, il giudizio.
Alessandra <3
* * *
Valutazione Blankette_Girl: The Cracks Don’t Seem To Show
Stile e lessico: 8,2
Con un solo gesto, con una parola tagliente ed affilata: invece di ripetere "con" io avrei messo "o" :=) Sulla virgola non saprei, in quel caso, se ci fosse stata la "o" l'avrei omessa.
Ti tengono tutti a debita distanza, ed a te, va bene così. Qui avrei evitato la seconda virgola(avrei un dubbio anche su "ed a", ma non credo sia un errore... diciamo che anche se scrivevi " e a" poteva andarmi bene ugualmente xD)
Stessa cosa per la frase successiva, ovvero la virgola era superflua, e pure nel primissimo pezzo della frase successiva ancora(anche se qui mi è sorto il dubbio, ovvero che come narratore stessi come parlando a Severus... uhm)
Ti vergognavi della tua condizione. Ma lei non sembrava curarsene molto ed era già entrata in casa tua, con un sorriso solare e curioso. : Qui secondo me il punto è superfluo, una bella virgola e si alleggerisce il tutto :=) Tra parentesi c'è un cambio di tempo verbale, ma lo trovo gradevole o.o
Si capisce che intendi Lily quando scrivi che ha chiesto del tè(tra parentesi qui son pignola, e dico the u.u), ma avresti fatto meglio a scrivere direttamente il nome :=)
Da quella tazza, Lily non ci aveva mai più bevuto. Diciamo che mai e più sono troppi, a mio avviso avresti potuto togliere "mai" e lasciare "più".
E’ un attimo.
Non ti riesci più a controllare.
Afferri quella tazza e la scagli contro il muro e vedi quel candore infrangersi in mille pezzi.
La rabbia esplode, spezzandoti in due.
La mancanza ti frantuma.
La distanza - la distanza da lei - ti annienta più di ogni altra cosa.
Ti accovacci di fronte a quei cocci, li prendi tra le mani, forse ti tagli le dita e non te ne accorgi. Del tuo sangue non te ne importa molto, in fondo.
E’ come se si fosse frantumata la maschera che avevi indosso e non sai se esserne felice o esserne triste.
Ti senti affranto per aver rotto la tazza di Lily, era l’unico oggetto che riuscisse ancora ad esprimere la sua perfezione, lei che certamente era diventata polvere.
Ti riporto questo pezzo perchè trovo che sia molto d'effetto(segna la drammaticità della storia, Severus che fatica a controllarsi, è davvero ben pensato), anche se, forse, potevi unire due frasi(quella della rabbia e della mancanza). In ogni caso nulla da ridire :=)
e non e lo puoi permettere.: Qui credo ci sia una piccola dimenticanza, volevi dire " te", vero? :=)
8,2/10
Grammatica: 10
Non ho proprio appunti da fare, mi sono anche impegnata per cercare a tutti i costi un errore, ma ho fallito miseramente xDDD buon per te *__*
10/10
Utilizzo del promt scelto: 5
Decisamente un lavoro sublime, ma del resto ti conosco abbastanza da sapere che non potevi mai e poi mai sfornare qualcosa di orrendo(come le altre partecipanti, ovviamente). L'amore è il vero protagonista, non tanto Severus o Lily... Brava, splendido.
5/5
Gradimento personale: 4,5
Non c'è proprio nulla che non vada, ma non dò il punteggio pieno perchè anche tu cadi nell'abusatissimo( e ben venga XDDD) tema dell'amore di Severus per Lily. Mi piace soprattutto l'utilizzo della tazza, ed il significato che gli hai dato. Bello :=)
4,5/5
Originalità: 8,5
In questo paramentro ho considerato soprattutto il fatto che per descrivere l'amore di Sev per Lily, e del ricordo che ha di lei, ti sei avvalsa della tazza. Direi che è stato un ottimo paragone, non ho proprio nulla da rimproverarti! Soprattutto quando lui la rompe.... ah, davvero bello.
8,5/10
Attinenza ai personaggi: 9,5
Ho trovato Severus leggermente mielato, se posso esprimermi così, nel missing moments con Lily. Non è certo escluso che lo fosse veramente, tuttavia non ti dò un punteggio pieno per questo, mi sembra che si discosti un pochino dall'immagine che abbiamo di lui :=) Però non tanto, giusto un po'!
Per il resto lavoro davvero sublime, non posso che complimentarmi con te.
9,5/10
Totale: 46,7/50 punti a cosa.