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Autore: xheysharon    10/01/2012    3 recensioni
«L’ho… l’ho… persa» mormorò Harry fra i sussulti e le lacrime.
Louis si sentiva assolutamente inutile in quel momento. Avrebbe voluto dare l’anima per Harry eppure era inerme di fronte al dolore del suo migliore amico.
«Hai ancora me» sussurrò Louis, a voce talmente bassa che non venne udito da Harry.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Quattro
 

Tentativo di approccio fallito

 

Per tutto il resto della serata Harry e Louis rimasero piuttosto silenziosi ed evitarono accuratamente di rivolgersi anche solo uno sguardo.
«Qualcosa non va ragazzi?» domandò Niall, mentre trafugava con foga un grosso hamburger.
Harry aveva le braccia incrociate al petto, il piatto era vuoto e continuava a fissare il proprio riflesso nello specchio posto accanto al loro tavolo. Sembrava non prestare la minima attenzione a nessuno.
Louis, d’altra parte, continuava a martoriare l’insalata che aveva davanti con una forchetta senza realmente mangiarla.
«Avete litigato?» domandò Zayn, come se ormai fosse ‘vecchia storia’.
«Io non ho litigato proprio con nessuno» specificò rabbiosamente Harry.
Essendo preso in causa Louis sbuffò, roteando gli occhi.
«Infatti non c’è nessun problema» sottolineò acidamente Louis. «Non capisco neanche perché ne stiamo ancora parlando»
«Harry, che gli hai fatto? Louis diventa così intrattabile solo se ci sei tu di mezzo. Quindi è una cosa grave» disse Liam, realizzando in quel momento il valore delle sue parole.
Nel gruppo, l’amicizia fra Harry e Louis era sempre stata considerata ‘sacra’. I due ragazzi avevano un rapporto a dir poco unico ed esclusivo e capitava raramente che litigassero. Inoltre, quando questo succedeva, i due rimanevano silenziosi e con il broncio per almeno due giorni fino a quando non riuscivano a chiarirsi con la mediazione degli altri membri del gruppo.
«Io non ho fatto proprio un cazzo!» sbottò Harry, infuriato. «E’ da oggi pomeriggio al Bowling che pare che gli hanno ammazzato il gatto e non me ne vuole parlare. Si è anche arrabbiato perché ho cercato di capire che cavolo di problema avesse» buttò giù Harry tutto d’un fiato.
«Ti ho detto, e te lo ripeto nel caso i tuoi ricci avessero impedito all’apparato uditivo di funzionare correttamente, che non ho nulla»
Le parole di Louis però suonavano vuote e prive di significato anche a lui.
Harry stava per ribattere, se possibile ancora più arrabbiato, quando venne fermato da Zayn che gli prese un braccio con la mano. «Non gettare benzina sul fuoco» gli sussurrò.
Niall smise di mangiare e alzò lo sguardo verso i due ragazzi. «A me non pare che ti vada tutto bene, Louis. Lasciatelo dire»
«La piantate tutti quanti di preoccuparvi per me?»
«Siamo un gruppo» disse Liam.
«Meglio, siamo migliori amici. E se hai un problema, quel problema diventa di tutti» continuò Zayn.
«Vuoi o non vuoi, noi ci preoccupiamo per te e non puoi impedircelo» sentenziò Niall, scuotendo le braccia.
«Perché ti vogliamo bene» mormorò infine Harry, che voleva solo mettere fine a quell’assurda situazione.
A quelle parole Louis scosse la testa. Lanciò il tovagliolo che aveva sulle gambe nel piatto e si alzò dal tavolo.
«Me ne vado a casa» dichiarò, infilandosi la sua giacca di pelle nera.
«Louis!» lo chiamò Zayn.
«Ma…» iniziò a ribattere Niall.
Louis si allontanò dal tavolo ed uscì dal locale.
«Harry» disse Liam.
«No» rispose il ragazzo in modo deciso.
«Harry» ripeté Niall.
«Vai a parlargli»
«No» continuò il ragazzo.
«Sei l’unico che potrebbe calmarlo»
«Ha un problema con me, si è capito ormai» sbottò Harry. Odiava il fatto di non riuscire a capire cosa diavolo non andasse in Louis.
«E per quale motivo?»
«Non ne ho idea!» urlò Harry. Il mal di testa iniziava a farsi sentire. La testa gli stava scoppiando.
«Torniamo a casa ora. Riprendiamo questa discussione quando saremo tutti calmi e tranquilli» disse Liam in modo ragionevole.
Niall si alzò per andare a pagare il conto e gli altri indossarono i loro cappotti.
«Io non torno a casa con voi. Non adesso» disse Harry.
I ragazzi lo guardarono interrogativo. «Ho bisogno di schiarirmi le idee. Se torno con voi adesso, io e Louis inizieremo a litigare ancora e senza un motivo, o almeno, non un motivo che io conosca. E’ meglio se prima mi calmi»
Zayn considerò la cosa come una decisione ponderata perciò non ebbe nulla da obiettare.
«Hey, Harry… risolveremo questa cosa ok?» cercò di consolarlo Niall.
Harry sorrise forzatamente e gli diede una pacca sulle spalle. «Certo» rispose.
Quando i ragazzi erano ormai lontani, Harry si incamminò verso il parco poco distante da Nando’s.
Era una serata limpida, senza nuvole e la luna era alta nel cielo. Sembrava quasi seguire Harry ad ogni passo ma, al contrario di quanto il ragazzo sperasse, essa non chiariva le mille domande che affollavano la mente di Harry ma creava solamente molta confusione.

Che problema ha Louis? E come posso centrarci io?
Non credeva di aver fatto nulla di male, non a lui comunque.
«Passeggiata al chiaro di luna? Romantico» una voce sorrise dietro di lui.
Isabelle Myers si era improvvisamente materializzata dietro di lui e ad Harry per poco non prendeva un colpo.
«Sei una strega? O peggio, una stalker?» chiese Harry, non nascondendo un sorriso.
«Oh no ti prego. Sono solo un’amante delle passeggiate. E per tua sfortuna, ho un cane da portare a spasso» indicò il guinzaglio che aveva in mano.
Un piccolo cane dal folto pelo bianco si muoveva freneticamente a destra e a sinistra, tirando la sua padrona con incredibile forza date le piccole dimensioni.
«Bello! Come si chiama il fortunato?» Harry le fece un occhiolino. In fondo, nonostante la serata movimentata che aveva avuto, era sempre Harry Edward Styles e adorava corteggiare le ragazze.
«Riley. Ed è una fortunata» specificò Isabelle, scuotendo la testa con fare divertito.
«Oh» commentò Harry, maledicendosi per la gaffe.
«Diciamo che hai uno strano tentativo di approcciare le ragazze, Styles» sorrise lei.
«Funziona molto meglio con quelle che non hanno cani» disse lui, abbassando lo sguardo.
Isabelle scoppiò a ridere e lo affiancò, riprendendo a camminare.
«E’ da tanto che non ci vediamo» disse lui, cercando di sondare il terreno per vedere quante cose lei si ricordava ancora del passato.
«Già, i miei hanno preferito il collegio alle normali scuole medie.»
«Non ti ho più vista nemmeno al liceo»
«Mi sono trasferita a Parigi per cinque anni» spiegò lei.
Wow, pensò Harry.
«Perché sei ritornata allora?»
«Scusami se occupo un posto sulla terra, non sapevo di darti così tanto fastidio» Isabelle scoppiò a ridere.
«Oddio no, non in quel senso. Insomma, hai capito» farfugliò Harry, maledicendosi per la seconda volta nel giro di pochi minuti.
«Beh, mia madre ha tradito mio padre con un importante medico di Parigi. Mio padre ed io quindi siamo ritornati in Inghilterra»
La semplicità con cui Isabelle lo disse spaventò Harry.
«E tu… lo accetti?» domandò.
«Non che abbia molte altre alternative, Styles. Diciamo che non era molto presente neanche prima del divorzio, quindi non mi cambia molto la vita»
«Mi dispiace» mormorò il ragazzo.
Isabelle scrollò le spalle e gli sorrise. In quel sorriso però, Harry intravide una nota di malinconia.
Anche la ragazza sembrò accorgersene perciò si schiarì la gola e proseguì: «E tu perché ti aggiri solo senza i tuoi amici?» chiese curiosa.
«Rifletto» fu l’unica risposta di Harry.
«Beh, io sono arrivata a casa quindi…»
Isabelle abbassò lo sguardo, fissando con improvviso interesse Riley che si dimenava.
Harry si mise le mani in tasca e la guardò. Era bellissima.
«Uhm, spero di rivederti presto» mormorò lui con un sorriso imbarazzato.
Harry Styles imbarazzato con una ragazza? Quel giorno era seriamente successo di tutto, pensò lui.
Harry le si avvicinò e le diede un leggero bacio sulla guancia. «Buonanotte» disse.

Note dell'autrice:
Salve lettori. Nuovo capitolo pronto.
Spero di aggiornare il più presto possibile :)
  
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