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Autore: MiaBlack    11/01/2012    3 recensioni
Ogni anno si tiene il consueto ballo per la festa dei Fondatori; quest'anno però sarà il destino a scegliere le coppie. E mentre il fato muove le sue ignare vittime, c'è chi il destino se lo costruisce da solo, legando a sé una persona solo per il gusto perverso di vederne soffrire altre. 7°contest "dolci tentazioni"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 2

In tutta la scuola proprio TU!

 

Ginevra si trovava nel parco della scuola, e camminava sulle pietre rese scivolose dal leggero strato di ghiaccio che vi si era creato: indossava un bellissimo vestito con la gonna larga e lunga fino ai piedi; il corpetto era rigido, e la scollatura ampia le lasciava in bella mostra il seno.

Le mani guantate stringevano la gonna e l'alzavano leggermente, evitando così che il bel tessuto strusciasse a terra.

Si guardò attorno: la luna piena era alta nel cielo, e illuminava il parco.

Al margine con la foresta proibita c'era qualcuno.

Con decisione lasciò il percorso di pietra e si avviò verso il ragazzo che le dava le spalle.

- Ehi, che stai facendo? – Il ragazzo si voltò e le sorrise: il viso era in ombra, vedeva solo le labbra fini che si muovevano come se stesse parlando, ma non riusciva a sentire quello che diceva.

Un momento dopo la mano io lui si posò sotto il suo mento e le alzò il viso, fino a che i loro occhi non furono fissi gli uni negli altri.

 

- GINEVRA! – L' urlò riportò la ragazza alla realtà.

Si guardò attorno e scorse le tende rosse del baldacchino: era solo un sogno, uno strano sogno con un misterioso e affascinante ragazzo.

Si ributtò giù assaporando la piacevole sensazione che le aveva lasciato.

Non sapeva bene perché ma c'era qualcosa che la tranquillizzava e la rendeva segretamente felice.

- Ginny Weasley non ti sarai mica addormentata vero! – Chiese la voce di Demelza.

- Elza la tua voce così soave non concilia il sonno! – Rispose sorridendo la giovane.

- Meno male! Perché sennò mi sarei messa a cantare per svegliarti! -

- NO! Ti prego risparmiamelo! Ora mi alzo. -

- Sarà meglio: oggi ci sono gli allenamenti! – Il mugolio frustrato fece ridere la mora che si stava infilando la divisa.

- Alzati e splendi tesoro: il sole è alto e il freddo è ancora pungente! -

- Non mi invogli a disseppellirmi da sotto il piumone. -

- E se il piumone diventasse improvvisamente di ghiaccio? – Le parole furono seguite dall'azione: dalla bacchetta uscì una luce bianca che andò a colpire il piumone rosso oro di Ginny.

- AHHHH!!!! Gelo! Ti odio! – Sibilò, uscendo dal letto ghiacciato.

- Quando esco dal bagno voglio che sia come era prima! – Esclamò, chiudendosi la porta alla spalle e facendo ridere la compagna.

 

********************

 

I giorni iniziarono a trascorrere uno dopo l'altro e senza che se ne rendesse conto ne erano già passati sei.

Ginevra stava ancora scegliendo il dolce: non credeva che ci potessero essere così tanti dolci diversi, e così tante varianti di un unico dolce.

Era in biblioteca, ed era tardi: il coprifuoco era già scattato e se qualcuno l'avesse trovata sarebbe finita sicuramente in punizione, ma quello era l'unico momento in cui poteva consultare i libri senza essere vista dai compagni.

Spulciava uno dopo l'altro le pagine dei libri: voleva un dolce semplice, ma allo stesso tempo con un aspetto bello e raffinato.

Ne aveva trovati alcuni di cui il solo vederli in foto le aveva messo l'acquolina in bocca, ma erano tutti troppo complicati per lei.

Sospirò e chiuse l'ennesimo libro: aveva visto un dolce al cioccolato da leccarsi i baffi, ma la preparazione era talmente lunga e il procedimento talmente complicato che per farlo anche solo vagamente somigliante alla foto ci avrebbe impiegato sei anni.

- Io gli preparo una torta margherita, tanto non saprà mai chi è che l'ha fatta!

Per non avvelenare qualcuno è meglio andare sul semplice. - Ripose il libro in borsa e uscì stando attenta a non essere vista da nessuno.

Percorse i corridoi, camminando velocemente e guardandosi costantemente attorno per essere sicura che nessuno la vedesse.

Una bella punizione non gliela avrebbe tolta nessuno e tutto per uno stupido libro di dolci.

Continuò il suo percorso senza fermarsi.

Una volta rischiò di scontrarsi con Pix, ma fortunatamente una colonna le aveva fornito un ottimo nascondiglio e lui l'aveva superata senza notarla.

Sicura di avere via libera riprese la sua fuga verso il dormitorio, ma proprio quando era ad un passo dal passaggio segreto che l'avrebbe condotta in modo sicuro e rapido alla torre, si scontrò contro qualcuno.

- Weasley, che diavolo ci fai ancora a giro? – La voce glaciale la spaventò tanto che fece un piccolo salto e un grido strozzato.

- Che fai stupida filobabbana, così ti farai sentire! - Esclamò il ragazzo, facendole segno di abbassare la voce.

- Malfoy! Ma sei un incubo! - - Dimmi un po', che ci fai a giro a quest'ora per il castello? Non dovresti essere già a nanna? –

Le chiese lui beffardo, avvicinandosi.

- Tu non dovresti essere a sbatterti la Parkinson? – Chiese lei acida: tra tutte le persona che poteva incontrare a quell'ora in giro per la scuola, proprio in quella serpe doveva imbattersi?!

- Sei gelosa, principessa delle toppe? -

- Gelosa? Per non essere il tuo giocattolino? No grazie, lascio questo onore a lei. -

- Se fossi in te non farei tanto la schizzinosa, non ci sono molti ragazzi disposti a metterti le mani a dosso. –

- Questo mi rincuora! – Il loro battibecco fu interrotto dal suono di alcune voci che provenivano dal corridoio. Con una mossa fulminea, il giovane afferrò il braccio della ragazza, trascinandola dietro una porta vicina.

- Ma che... –

- Shh! Ci sono i professori! – L'ammonì lui.

I due si trovarono appiccicati l'uno all'altra all'interno del ripostiglio, mentre i professori passavano parlando tra di loro.

- Sono uscite coppie davvero singolari. – Stava dicendo la professoressa McGranitt.

- Concordo con te Minerva, sono proprio curiosa di vedere cosa succederà. -

- Penso che il cappello quest'anno si sia divertito molto. -

- E ci divertiremo anche noi, sono proprio curioso di vedere il volto del giovane Sepeverde quando avrà il dolce della ragazza. – Commentò il preside.

- Fortunatamente sono anonimi Albus... -

- La signorina Weasley non metterebbe mai del veleno in un dolce. – Intervenne il preside.

- Non ne sarei così sicuro, se sapesse che il destinatario è il signor Malfoy potrebbe anche farci un pensierino. – Intervenne Piton.

- Certo che è proprio curiosa la cosa. -

- Le possibilità erano davvero scarse che capitassero insieme e invece... -

- Il destino è davvero imprevedibile... – Il gruppo di professori continuò a camminare lungo il corridoio, ignaro del fatto che i due soggetti della loro conversazione fossero a pochi passi da loro.

I due ragazzi rimasero immobili in quella scomoda posizione: il viso di Ginevra era premuto contro il torace del ragazzo che era appoggiato alla porta.

- Weasley, spostati! -

- Mi piacerebbe, ma non posso, c'è qualcosa che mi blocca. -

- Fai silenzio, se ci sentono è la fine. – Rimasero in quella posizione ancora per un po’, poi Draco aprì la porta e i due uscirono.

Il corridoio era deserto e silenzioso, segno che i professori si erano allontanati.

- Questa è davvero una rottura! Non solo dovrò mangiare un dolce, ma il dolce sarà fatto da te! Che schifo! -

- Concordo in pieno! Ma se vuoi posso mettere qualcosa nel dolce, così resterai in infermeria per qualche giorno se ti va bene, oppure potrei direttamente mandarti tre metri sotto terra! Il mondo me ne sarebbe grato. -

- Sì, e poi il mondo sarebbe grato a me perché tu finiresti ad Azkaban per omicidio. -

- Tu credi? – Gli occhi verdi di lei si incatenarono a quelli grigi di lui, determinazione contro determinazione.

Una luce brillò nel fondo degli occhi di lei: li chiuse per un attimo, e quando li aprì si erano trasformati, il verde si era fatto liquido e piccole lacrime uscivano lente.

- Preside io... Io non l'ho fatto apposta, è stato un incidente... Forse era allergico a qualcosa, io come potevo saperlo? Oh preside la prego, io sono innocente... – Era stata così convincente che anche il giovane stava per dirle che in fondo non era colpa sua.

Aveva quasi aperto bocca, quando le lacrime smisero di scendere e gli occhi tornarono freddi e immobili, e un sorrisetto da stronza si formò sulle labbra rosse.

- Che dici sono brava? Sei fratelli più maggiori e io la piccola di casa: si impara ogni trucco per uscirne vivi. – Si allontanò da lui e prese la strada per i dormitori.

- Complimenti Weasley! Ma non fregheresti il vecchio! – Le disse mentre la guardava allontanarsi.

- Ma ho fregato te! Notte Malfoy, ci vediamo! -

 

Continua....

 

Ecco qui il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto.

Ho fatto un nuovo record personale 68 lettori e 0 recensioni! :(

possibile che nessuno dica nulla sulla storia? È così brutta?

Va beh bacio

MiaBlack

   
 
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