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Autore: aki_penn    11/01/2012    14 recensioni
Mentre il condominio Chupa Cabras si prepara ad affrontare l'estate più calda degli ultimi quindici anni, i suoi inquilini più giovani dovranno imparare a sopravvivere a loro stessi. Tra portinaie pettegole, padri apprensivi, furti di ventilatori e agognate quanto temute prime volte, l'estate di Soul Eater.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Liz Thompson, Patty Thompson, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Trentotto scalini'
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Trentotto scalini

Epilogo

 

Spirit lanciò l’ultima cassetta dentro al buco che lui e il signor Sid avevano scavato in giardino a suon di zappa “Bene, con questa abbiamo finito” esclamò sfinito, mentre Sid si appoggiava esausto alla vanga, non aveva neppure più le forze di stare in piedi.

“Queste quarantotto ore ininterrotte di visione di vita estiva del Chupa Cabras sono state le peggiori della mia vita, in assoluto. E dopo uno studio non particolarmente lungo è stato chiaro che fosse meglio bruciare le prove di tutto quello che è successo questa estate. In particolare: mia figlia non ha mia visto un uomo nudo. Questo non è mai accaduto!”

Sid, sempre appoggiato alla vanga, alzò la testa e le sopracciglia “Anche se distruggiamo le cassette ce lo ricorderemo tutto, le abbiamo viste tutti insieme” fece notare stancamente. “Ssssh!” lo zittì, acido, il suo interlocutore, prima di passarsi una mano sulla faccia e urlare “Reset, reset!” per autoconvincersi che tutto ciò non era mai successo.

Sid scrollò le spalle “E va beh” si disse, Spirit sembrava intenzionato a fare tutto di testa sua.

Dopo qualche interminabile minuto di reset-reset si riprese, facendo sobbalzare anche l’aiuto amministratore, che ormai si era addormentato appoggiato alla pala.

“Stein!” urlò per richiamare il dottore, che stava fumando e passeggiando in cortile per sgranchirsi le gambe dopo la visione di quarantotto ore di video (in realtà era sparito più volte, da solo o in compagnia della dottoressa Medusa, ma la cosa era passata inosservata, dato che Liza e Arisa erano impegnate a trangugiare popcorn e a non perdersi nemmeno un fotogramma).

“Mi presteresti il tuo accendino? È ora di fare un bel falò. Dimentichiamoci tutto quello che è successo quest’estate!”

Stein alzò le spalle e glielo allungò “C’è davvero tutto quello che Arachne ha registrato, lì in mezzo?” domandò curioso, non era particolarmente preoccupato per i filmati che lo riguardavano, non era mai stato un tipo che si impensieriva sapendo che la gente era interessata ai fatti suoi.

“Tutti” esclamò Spirit, per poi aggiungere a bassa voce “a parte quelli dove c’è Blair che fa la doccia. Quelli li ho nascosti sotto il mio cuscino”

Stein annuì “Facciamo questo falò allora. Sei così sconvolto all’idea che tua figlia abbia un ragazzo?” domandò poi sapendo che quella domanda l’avrebbe fatto infuriare.

“Mia figlia non ha un ragazzo!” urlò con voce stridula, fuori da ogni logica. Stein si voltò verso Sid, perplesso, e questo si limitò a dire, passandosi una mano sulla faccia “Pare si sia resettato”

Stein alzò le spalle e diede fuoco al mucchio di cassette.

Subito fuori dal Chupa Cabras si fermò una limousine, non era un tipo di automobile che si vedeva spesso da quelle parti, ma i condomini erano così presi a chiacchierare di altro che non notarono Arachne e Giriko che vi si infilavano dentro.

“Buona sera Miss” salutò il vecchio Mosquito, lanciando un’occhiataccia a Giriko che, per tutta risposta, sputò per terra. Mosquito rabbrividì, saliva sulla sua preziosa limousine, si chiese dove, una signora rispettabile e distinta come Arachne, avesse raccattato un elettricista tanto bifolco.

“Buonasera Mosquito” rispose la donna lisciandosi la gonna e lasciando i due a discutere col loro gioco di sguardi e sputi senza intrometterli.

“Cos’è quel fumo?” domandò il vecchio, con l’enorme naso che iniziava a sentire odore di bruciato. Arachne alzò le spalle “Il mio vecchio progetto che va in fumo. Pare che il signor Albarn se la sia presa a cuore perché sua figlia è meno timida di quanto avrebbe invece immaginato, ma non importa” spiegò con un sospiro.

“Ho un’idea migliore” esordì poi, con un lampo di gioia negli occhi. Non era tipo da entusiasmarsi, ma si chinò in avanti verso il signor Mosquito, che si avvicinò a sua volta.

“Dieci persone, per sei mesi, dentro un ascensore” sibilò come se fosse una cospirazione. Mosquito sgranò gli occhi “Meraviglioso!” esclamò colpito. “Sarà il miglior reality del prossimo anno. Tutta l’Arachnophobia ne sarà entusiasta!”

Arachne si rimise seduta con la schiena appoggiata allo schienale e lo gratificò con un sorriso lascivo.

“Vuoi che venga condotto qui, il programma?” domandò allora l’uomo, indicando il Chupa Cabras.

Arachne scosse la testa assumendo un’espressione fintamente dispiaciuta, per poi dire “Purtroppo l’ascensore è rotto, dovremo trovare un’altra location”. Non ne poteva più di quel posto, non voleva rimanerci un minuto di più.

Mosquito annuì “Parti” disse all’autista e con un rombo la limousine partì rischiando di investire un ex giardiniere e una ragazza alla pari che volevano fuggire all’estero con il primo treno.

Poco più in là, il signor amministratore batté forte le mani per decretare la fine dell’assemblea di condominio, senza che si fosse menzionata nemmeno per sbaglio la riparazione dell’ascensore o la messa a norma dell’impianto elettrico.

“Oh, bene, signori, credo sia ora di tornare a casa, i nostri figli, dopo due giorni, si chiederanno dove siamo finiti, ma prima io propongo i farci un goccetto!” e l’interò Chupa Cabras si riversò su Kim che teneva una tanica di vodka in braccio e Ox, con una carriola di ghiaccio.

“E chi è che la paga questa roba?” chiese Kim acida poco prima di venire aggredita.

 

 

 

Aki_Penn parla a vanvera:

 

Non posso credere che questo sia l’ultimo capitolo e non so davvero come ringraziarvi per tutto il sostegno che mi avete dato per questa storia, mi avete resa incredibilmente felice. Spero che l’epilogo non vi abbia deluso, siamo tornati alla situazione dell’inizio, l’assemblea condominiale di settembre, mi sembrava giusto concludere come avevo iniziato.

Ora che questa long è finita credo proprio che potrò proprio scrivere la one-shot natalizia di cui avevo favoleggiato tempo fa, senza paura di spoilerare nulla, quindi tra qualche giorno cercherò di pubblicare pure quella, e magari anche un’altra lemon collegata, ma non lo so. Anche perché credo che per un po’ di tempo potrò dedicarmi solo a capitoli autoconclusivi oltre a occuparmi di City of Blingding Lights, per colpa di alcune incombenze per qualche mese non credo proprio che potrò permettermi di iniziare un'altra storia a capitoli, nonostante abbia qualche idea.

Vi ringrazio ancora, mi avete resa davvero felice!

 

Aki_Penn

   
 
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