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Autore: MotaCarota    11/01/2012    4 recensioni
Abigail, una delle tante ragazze che devono imparare ad avere più fiducia in loro stesse, un Tomlinson insolente sarà capace di farle perdere la testa?
Madison, pallavolista popolare nella scuola, una di quelle persone che ha sempre il consiglio giusto. Ma non aveva mai pensato a come sopravvivere senza il suo Liam.
Coleen, dopo una delusione non crede più nell'amore, si è chiusa in se stessa e pensa solo allo studio. Riuscirà un riccio a farle cambiare idea?
Effie, tipica ragazza innamorata del suo principe azzurro, che lei ritiene irraggiungibile, è così impossibile farsi notare dall'irlandese più popolare della scuola?
Lux, la ragazza facile che trascorre gli intervalli nel bagno maschile, impegnata nelle sue scappatelle senza impegno. Forse il ragazzo dalla pelle ambrata avrà un altro effetto su di lei?
Cinque ragazze, un solo desiderio: la felicità.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lux.

 


Erano le 10,04 e esattamente 12 secondi.
 Mi rimanevano 48 secondi per raggiungere la mia classe in tempo, evitando così l'ennesima nota per ritardo dopo l'intervallo che quella stronza della mia prof. di matematica si ostinava a scrivermi. Ma potevo io vivere sempre con l'ansia? Potevo avere l'ansia di finire la sigaretta in fretta, di ingozzarmi con la brioche, di rinunciare ad una scappatella nel bagno dei maschi per questa deficiente?Lo faceva apposta, tutte le volte che c'era una sua ora dopo l'intervallo si appostava davanti alla classe e appena suonava la campanella chiudeva la porta, chi c'era c'era, chi non c'era si beccava la nota!
Alcuni miei compagni si erano convinti che passare l'intervallo in classe fosse la cosa migliore in quei casi, magari ripassando per l'interrogazione che li aspettava. Ma non io.
Io, Lux Ferdinand che ripassa? Una cosa del genere non la si vede nemmeno nei film, ne ora ne mai. Io avevo ben altro da fare. Ogni tanto una scappatella senza impegno non faceva male, la cosa mi divertiva. Era tutto più eccitante se fatto di fretta e con un apparente sconosciuto…
Correvo come una dannata in quel corridoio stretto, ero dall'altra parte dell'atrio, avrei dovuto raggiungere la classe in meno di un minuto, il che era un'impresa a dir poco impossibile.
"Permesso!" urlai a un moro che si era piazzato proprio al centro del corridoio, ostruendo il mio passaggio.
Pensai fosse abbastanza furbo da spostarsi e continuai a correre. Non feci in tempo a realizzare che quel maledetto non si era spostato di un millimetro che gli arrivai addosso.
"Ma che cazzo fai?!" sbraitò lui voltandosi dalla mia parte.
"Ma guarda un po'! Ti stavo proprio per chiedere la stessa cosa!" protestai cercando di raccogliere i fogli che mi erano scivolati a terra.
"Guarda dove vai, imbranata!" disse con sguardo acceso, incrociando il mio.
"Senti, ma chi ti credi di essere eh?!" mi alzai con i fogli in mano.
Mi ero avvicinata a lui, alzandomi sulle punte per cercare di raggiungere la sua altezza. Gli diedi uno spintone che lo catapultò contro la parete, il rumore rimbombò nel corridoio ormai deserto.
"Ohi! Che succede qua!? Ferdinand, Malik, in classe forza, tutti e due!" ci rimproverò una prof. che, sfortunatamente, si stava aggirando per i corridoi.
Mi lanciò un'occhiataccia e io gli mostrai il mio bel dito medio, incamminandomi verso la classe, lui andò dalla parte opposta.Entrai in classe furente.
"Ferdinand! Eccoti finalmente!" la prof. era già alla cattedra e i miei compagni seduti ai banchi.
"Se l'orologio non mi imbroglia sono le 10 e 12 minuti."
Sbuffai. "Portami il diario." disse lei fredda.
"Ma prof!" contestai.
"Zitta, forza, il diario, subito." si fece acida più che mai. 
"E' già la quarta questa, lo sai che dopo la quinta scatta la punizione, si?"
"Se se" blaterai imitandola.
"Ecco, allora se non vuoi passarti due settimane fino alle sei in biblioteca a fare compiti supplementari, fai in modo che questa sia l'ultima." 
Al diavolo, tutto per quel Malik..




 

Effie.

 


Mi aggiravo per i corridoi in cerca della fotocopiatrice. Approfittai dell'occasione per passare davanti alla classe di Niall. 4F, secondo corridoio subito sulla sinistra, conoscevo quel postocome le mie tasche. Era lì che andavo appena mi era concesso uscire un momento mentre tutti erano in classe.
Mi nascosi dietro la porta semi aperta, cercando di spiare dalla fessura dello stipite dove fosse l'amore dalla mia vita.Scrutai attentamente tutti i banchi, lo vidi quasi subito. Era seduto al primo posto, direttamente di fronte alla cattedra.Quello era il posto delle punizioni, se era lì evidentemente aveva combinato qualcosa.
Lo osservai per un istante e mi persi in quei suoi occhi azzurri più del cielo limpido in primavera.Stava ridendo come un pazzo, tenendosi la pancia, non era capace a ridere senza farsi sentire, dunque la sua risata contagiosa echeggiò nell'aula, la sentii chiaramente anche essendo fuori dalla stanza.
"Horan! Ora basta!" sbraitò all'improvviso la prof.
"Fila subito fuori! Ne ho abbastanza della tua risata!" era livida in volto per quanto gli urlava contro.
Povero piccolo.
Senza dire una parola si incamminò verso la porta, sempre continuando a sghignazzare.
Mi precipitai lontano dall'aula, il più lontano possibile, il più in fretta possibile.Mi voltai per spiarlo un ultima volta, incontrai il suo sguardo.Beccata in pieno.
Sparii dietro l'angolo e lo seminai.Avevo il cuore a mille, le guance incandescenti, mi sentivo svenire.Non so quale fosse la mia espressione in quel momento, ma il suo viso era semplicemente perfetto.
Scampato il pericolo "incontro ravvicinato con un irlandese" cominciai a fare le scale per raggiungere la presidenza.Buttai un occhio sulla bacheca annunci, dove erano appesi diversi volantini. Era lì che tutti gli studenti che avevano qualcosa da offrire mettevano il loro biglietto, sperando di ricevere delle richieste.Diedi un'occhiata.
Lezioni di tennis. Lezioni di danza. Ripetizioni di tutte le materie. Addirittura dei cuccioli da adottare.
Nulla di interessante.
C'era un bigliettino azzurro al centro della bacheca, l'unico che non avevo ancora controllato.
"Aspetta un attimo!" sbottai, sentendo le ginocchia cedere.
Lessi attentamente anche quest'ultimo per non farmi scappare nulla di nuovo.
 
-Lezioni di chitarra acustica. 
Ciclo di 50 ore a soli 70 euro. 
Per info rivolgersi al seguente numero.
(Niall Horan)-
 
Non era possibile. Ma cosa stava succedendo quel giorno? La fortuna sembrava girare finalmente dalla mia parte, dopo una lunga assenza.
Era la mia occasione, la mia occasione di conoscerlo, di parlargli, di passare del tempo con lui.Non dovevo assolutamente farmela scappare.
Non ci pensai due volte, strappai il bigliettino e me lo infilai in tasca, cosi che nessun altro avrebbe potuto vederlo e fare richiesta per la partecipazione, dovevamo essere soli, solo io e lui.Ripresi a salire le scale.La mia felicità sfiorava le stelle, non avrei potuto volere altro.
Forse avrei finalmente conosciuto Niall James Horan, il ragazzo dei miei sogni.Non so perchè, ma sentivo che c'era qualcosa in serbo per me che mi aspettava.
Qualcosa che avevo sempre aspettato..
 


 

Abigail.





Quel giorno a scuola non riuscivo a smettere di pensare a Louis, ai discorsi che le mie amiche mi avevano costretto ad affrontare la sera prima, a come la nostra amicizia si fosse spenta come un lumino, così all'improvviso. Come era stato possibile che due bambini tanto uniti come lo eravamo noi, si fossero poi persi di vista a causa di un litigio di poca importanza? A dir la verità io non avevo mai capito quale fosse il vero motivo della lite, so solo che da quel giorno, da quel maledetto giorno, circa sei anni fa, Louis non ha più rivolto la parola.
Quando mi vedeva per strada faceva finta di niente, non alzava gli occhi, ne mi salutava, mi considerava acqua passata. In qualche modo me ne feci una ragione, e poi non lo vidi più per due anni, da quando lui cambiò scuola alle medie. Quando mi iscrissi nel mio attuale liceo non avrei mai pensato di ritrovarlo e invece eccolo lì. Aveva la reputazione del ragazzo impossibile, ma giocherellone. Le sue battute e la sua simpatia erano note in tutta la scuola, e io me le ricordavo bene. Ora aveva due anni in più di me, era all'ultimo anno e io al terzo. Probabilmente non si ricorda nemmeno più chi sono. Mi era capitato di incrociarlo un paio di volte per i corridoi, ma lui non aveva fatto caso a me e aveva continuato a fare lo scemo con i suoi amici. In quanto a ragazze avevo sentito che lui non era uno molto fedele, usava quelle che secondo lui erano le più belle per portarsele a letto e la cosa finiva lì. Un po' come Lux.
Essendo vicini di casa, dal mio balcone avevo trovato il modo di spiarlo, riuscivo a vedere la sua camera e a volte lo vedevo spaparanzato sul letto.
Da anni era diventato il mio passatempo, mi mettevo alla finestra e lo cercavo, aspettavo anche ore lì fuori, finche lui non spuntava non ero soddisfatta.
Ma vederlo mi riempiva il cuore di gioia, vedere quello scorcio della sua stanza mi faceva sentire lì con lui, a saltare sul suo letto e a ridere fino a soffocare come facevamo da piccoli.
I miei pensieri si interrompevano quando realizzavo che quella era la realtà e che Louis era e sarebbe rimasto solo un doloroso ricordo, un doloroso ma bellissimo ricordo.
 




Carota's Moment.
Ed eccoci al terzo signori! E' il terzo? Ho già perso il conto.
*Tristezza*, mi sto deprimendo dai.
Comunque.. Abbiamo finalmente incontrato Zayn, ma pare che PER ORA con Lux non vada proprio d'accordo, bah si vedrà..
Ringrazio chi recensisce. (Ammori miei :3)
Ma anche chi è solo passato a dare un'occhiata.
Vi avviso che il prossimo parlerà di Liam, quindi OCCHI APERTI (?)
MotaCarota :)
  
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