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Autore: Seby1993    11/01/2012    5 recensioni
Lui era un mostro, gli mancava ancora un po' di quel potere per essere perfetto ma lei lo avrebbe aiutato, lei non aveva scelta. Lui ora aveva tutto ciò che desiderava ma gli mancava la vendetta e lei lo avrebbe aiutato, lei non aveva scelta. A lui serviva amore e lei voleva aiutarlo, perchè ora poteva scegliere e lo aveva fatto. Collaborazione con Sweetygirl95
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Era la seconda volta quel giorno che si risvegliava in un posto che non conosceva ma decisamente aveva preferito il primo. Era legata con delle catene al centro di una grande stanza buia e umida, sentiva chiaramente lo sgocciolio dell’acqua che cadeva dal soffitto anche se non riusciva a vedere nulla. Si concentrò, sapeva che doveva essere nel subconscio di Naruto ma normalmente, in situazioni come quella, vedeva ricordi o provava sensazioni, in quel caso invece non sentiva assolutamente nulla. Voleva muoversi, tentare di liberarsi, ma era come se sentisse che fosse del tutto inutile, il suo corpo era pesante e la sua mente vuota. “Lasciala, abbiamo bisogno di lei per concludere il nostro affare”, voce fredda, non riusciva a capire da dove venisse ma sapeva con certezza a chi appartenesse. D’un tratto due occhi rossi illuminarono la stanza, Ino tremò e cercò di muoversi, ma proprio in quel momento le catene che la tenevano si dissolsero e lei precipitò nel vuoto. Aveva paura Ino, non sapeva perché ma aveva la sensazione che sarebbe stato doloroso, più di qualunque altra cosa. Chiuse gli occhi chiusi si preparò all’impatto, ma sentì solo delle braccia avvolgerla e quello strano calore che bruciava nel petto. “Trattala bene, ci serve tutta intera”. Ino aprì gli occhi e Naruto la appoggiò a terra, “Ti presento lo spirito della Volpe a Nove Code, ti assicuro che è onorato di fare la tua conoscenza” Naruto lo disse con un tono sarcastico che a Ino non sfuggì, “Mai quanto lo sono io” rispose spigliata lei. Naruto non poté fare a meno di notare quanto iniziasse a piacergli quella ragazza… Ino aveva paura, lui lo sapeva, ma riusciva comunque a mostrarsi forte, per un attimo guardandola rivide la determinazione di Sakura, l’orgoglio di Sasuke e la fragilità che forse più di ogni altra cosa caratterizzava il vecchio se stesso, per un attimo si sentì di nuovo a casa. “Mi piace la tua amica, è quasi meno sgradevole di te”, la Volpe lo disse ghignando, i suoi occhi terrorizzavano Ino, erano uguali a quelli di Naruto quando usava il suo potere, ma più malvagi e spettrali. “S-se volete fare il contratto dovete chiarire anticipatamente in che termini quest’ultimo dovrà agire, insomma, dovete accordarvi su un obbiettivo comune”, la voce di Ino tremò, maledizione, sapeva di dover sembrare forte in quel momento, ma non riusciva davvero a far finta di non avere davanti il vero mostro. “Vendicarci e distruggere Konoha, siamo già d’accordo, inizia il rituale per il contratto”, la voce di Naruto le spezzò il cuore, davvero voleva solo questo? Davvero aveva vissuto tutto quel tempo diventando ciò che era solo per una vendetta? “Mi ricordi tanto Sasuke-kun, hai i suoi stessi occhi, credevo che volessi salvarlo, non diventare esattamente come lui” una lacrima bagnò la guancia di Ino, non sapeva perché ma si sentiva vuota e tradita, non era distrutta al pensiero della sorte del suo villaggio ma per qualcos’altro, era preoccupata per Naruto. Lui stava per risponderle, lei non aveva il diritto, lei non sapeva niente né di lui né tanto meno della sua vita, come si permetteva di giudicare? Lui era cambiato, loro lo avevano costretto a diventare quello che era ora, loro avevano distrutto tutto ciò che aveva e dovevano pagare, non importava se era giusto o meno, non importava se poi sarebbe stato meglio, lui voleva solo che loro sapessero cosa significasse essere distrutti da chi pensavi ti avrebbe protetto. Si avvicinò a Ino, ma prima che potesse parlare lei lo graffio con il kunai, qualche goccia di sangue cadde nell’acqua che diventò rossa all’istante, i cancelli che rinchiudevano la Volpe iniziarono a tremare, lei non lo guardava, diceva parole che lui non aveva mai sentito e faceva strani gesti con le mani. Naruto si sentì stanco, la testa gli girava e il sigillo faceva un male assurdo, sbatte per un istante le palpebre e quando le riaprì era tornato nella stanza del covo, il sigillo era scomparso, sentiva distintamente il potere della volpe scorrere dentro di lui, sentiva tutti i suoi pensieri. Guardò davanti a se e vide Ino, il cuore gli mancò un battito, lei continuava a piangere silenziosamente guardandosi le mani sporche di sangue, era come se pensasse che presto quello stesso sangue sarebbe stato della gente di Konoha. Ino sapeva che non doveva farlo, sapeva che non doveva piangere davanti a lui ma non riusciva a smettere, si sentiva colpevole, lei aveva appena condannato la sua famiglia, i suoi amici e tutto il suo villaggio e non le importava, l’unica cosa che riusciva a pensare era il fatto che anche se Naruto non l’avesse uccisa ora lei non gli sarebbe stata più di alcun aiuto e lui si sarebbe sbarazzato di lei, non riusciva a pensare che non avrebbe più visto quegli occhi azzurri vuoti ma allo stesso tempo che le dicevano più cose di quanto avrebbero mai potuto fare mille parole. Ino lo sapeva, sapeva che Naruto non era un mostro senza cuore e sentimenti, lo aveva capito dal suo sguardo nel sentirle nominare il nome di Sasuke, forse lo sapeva fin da quando l’aveva baciata. Alzò lo sguardo incontrando gli occhi cerulei dell’altro, perse un battito al pensiero che forse non li avrebbe più rivisti, ma se così doveva essere, allora esigeva la sua risposta, doveva sapere cos’era quel bacio che continuava a tormentarla. “Avevamo un accordo, tu mi devi una risp-” Ino non finì neanche di parlare che Naruto se la ritrovò tra le braccia. “sembra davvero perfetta”, era questo che pensò Naruto mentre si alzava e si dirigeva verso la sua stanza con Ino stretta a se. Naruto stese Ino sul letto e poi avvicinò la poltrona per sedersi accanto a lei. Istintivamente iniziò ad accarezzarle i capelli, era davvero bella ma non era solo questo, non era solo il suo corpo ad attrarlo, era come se gli occhi di Ino lo vedessero davvero, vedessero ancora la persona che lui aveva cercato in tutti i modi di cancellare. “Ti devo una risposta, hai ragione”, Naruto lo disse con voce calda e gentile, se Ino fosse stata sveglia sicuramente non le sarebbe sfuggito, sembrava che le parole del ragazzo per la prima volta fossero vere reali. Naruto non andava avanti, stava in silenzio a fissare le labbra rosee della ragazza e a farsi la stessa domanda che gli aveva fatto lei, perché l’aveva baciata? Quello era il suo primo vero bacio, il primo che avesse avuto un qualche significato ma non sapeva quale attribuirgli. Non era amore, era troppo diverso da quello che provava per Sakura e lui l’aveva amata, di questo ne era sicuro. Non era istinto, aveva baciato altre ragazze solo perché lo attraevano ma non gli era mai minimamente importato. Forse era rabbia, in quel momento aveva sentito lo stomaco attorcigliarsi. Si accorse che la mano con cui accarezzava Ino tremava, dannazione, tutto quello non era da lui, non più. Lui non poteva permettersi di legarsi a nessuno, non lo aveva fatto nemmeno con i membri dell’organizzazione con cui viveva da anni, non l’aveva fatto perché non voleva rischiare di soffrire ancora, di essere tradito di nuovo. Forse Ino era solo questo, una bella ragazza che gli ricordava qualcosa a cui aveva rinunciato tempo prima, qualcosa che pensava di non meritare. “Non so cosa risponderti” lo sussurrò con dolcezza all’orecchio della giovane che per un attimo sembrò tornare cosciente, solo per un attimo, “So solo che per la prima volta sarei voluto restare a Konoha, so solo che il pensiero di dovermi sbarazzare di te mi ferisce, so solo che vorrei poter vedere nei tuoi occhi la persona che ero un tempo per poterti dare ciò che meriti, per poterti dare una risposta diversa da non lo so. So solo che per la prima volta dopo tanto vorrei poter amare di nuovo, vorrei esserne ancora capace” Ino non aveva sentito queste parole, Ino era persa in un mondo di grida e terrore, Ino stava vedendo la sua famiglia venire uccisa e gli amici massacrati, Ino voleva piangere e urlare, voleva aiutarli, voleva salvarli ma qualcosa la tratteneva. Ino aveva paura di girarsi per sapere chi le teneva la mano, non voleva sapere per chi stava permettendo tutto quello. “Vorrei poter amare di nuovo, vorrei esserne di nuovo capace”, la ragazza sentì chiaramente quelle parole anche tra le urla, si girò di scatto e lo vide, era per lui che lo stava facendo, era lui che voleva salvare, era lui che voleva amare, era per lui che desiderava lottare. Ino non aveva mai scelto nulla, gli altri lo avevano sempre fatto per lei e a lei andava bene, ma ora Ino sentiva il bisogno di farlo, Ino aveva bisogno di scegliere Naruto. 

Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno recensito, in particolare Cristopher94.
Speriamo che lasciate qualche recensione, grazie in anticipo
Maiservo90 e Sweetygirl95

   
 
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