Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Lully Cullen    12/01/2012    10 recensioni
<< Scusami, ti ho fatto male? >> Afferrai la sua mano e mi alzai; cercando di non essere investita dalle persone che correvano verso l'uscita.
<< No, tranquillo. >> Risposi sorridendo e abbassando lo sguardo. Era Edward Cullen, capitano della squadtra di Football, studente modello, sogno erotico del corpo studentesco femminile, e fidanzato di Tanya Cooper, capo cheerleader.
<< Sicura? Ti sono venuto addosso come se fossi un elefante >> Alzai gli occhi, e vidi sul suo volto comparire un sorriso.
<< Sicurissima. Ora è meglio andare, se ci fosse stato davvero il terremoto saremmo già morti. >> Dissi mentre iniziavo ad incamminarmi verso l'uscita, seguita da lui.
<< E dimmi, esaudiresti l'ultimo desiderio di un povero ragazzo? >> continuò iniziando a camminare all'indietro, con le spalle rivolte all'uscita e il viso rivolto a me.
<< Dipende da quale. >> rallentai il passo in modo da vedere cosa aveva da dirmi.
<< Mi diresti il tuo nome? >> Scossi il capo e mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< Isabella, Isabella Swan >>
<< Bene Isabella, credo di essere già in paradiso >> E riservandomi un ultimo sorriso, uscì dall'istituto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Buongiorno ragazze, come state?
Ho deciso di aggiornare Shelter invece si TSSML perché avevo più ispirazione per questa, quindi scusatemi per il ritardo, ma aggiornerò l’altra storia il più presto possibile.
Ecco il capitolo delle rivelazioni!
Siete emozionate? XD
Ringrazio come sempre tutte di cuore, le 13 persone che hanno recensito lo scorso capitolo e tutte quelle che hanno messo la storia tra le ricordate, le seguite e le preferite.
Ora vi lascio, ci sentiamo giù. Buona lettura, Lully ^^



Capitolo 6.

 
Sono venuto per incontrarti, dirti che mi dispiace
Non sai quanto sei bella.
Dovevo trovarti per dirti quanto ho bisogno di te
Dirti che ti ho trascurata

Dimmi i tuoi segreti e fammi le tue domande
Ricominciamo tutto da capo.
Correndo in cerchio, si vedono le code
le teste sono in un silenzio a parte

( Coldplay- The Scientist)

 

Edward Pov.

Rientrai in casa, facendo attenzione a non far rumore, mi sedetti sul divano e misi le mani tra i capelli. Ero perso tra i miei pensieri fino a quando la luce del salotto non si aprì.
<< Edward amore, si può sapere dove sei stato? >> mormorò preoccupata Irina sedendosi al mio fianco.
<< Sono andato in ospedale, ci sono stati dei problemi >> Volevo molto bene a Irina, era una ragazza dolce, gentile e premurosa, ma nonostante avessi passato molti anni con lei illudendomi che avrebbe potuto sostituire in qualche modo Isabella, avevo capito che lei non poteva essere sostituita da nessuno e in nessun modo.
Avevo detto a Bella che le avrei dimostrato quanto l’ammassi e quanto ero pentito di ciò che avevo fatto, e lo avrei fatto davvero. La amavo più di qualsiasi cosa al mondo, avrei dato la mia vita per dimostrarglielo. Ora il problema era Irina, era dirle la verità senza farla soffrire. Era una cosa che mi stava a cuore, ma era impossibile lasciarla senza crearle alcuna sofferenza.
<< Dai, andiamo a dormire, è tardi e tu sei stanco >> mormorò scompigliandomi i capelli. Annuii e svogliatamente mi alzai dal divano e mi diressi in camera da letto, mi spogliai e mi infilai nel letto. Irina si addormentò qualche minuto dopo, mentre io passai la notte in bianco a pensare a quanto stupido fossi stato allora, lasciando Isabella e non combattendo per lei, avevo omesso tante cose l’altra sera; avrei voluto dirle che quell’allontanamento era stato forzato, che io ero stato proprio come lei,vittima della situazione. Ma mi avrebbe creduto? No.


 

 

 

 

<< Edward ci guardano tutti >> mormorò rinforzando la  presa sulla mia mano intrecciata alla sua.
<< Sono solo invidiosi >> risposi sorridendole e dandole un bacio sulla tempia.
<< Invidiose vorrai dire e inoltre non credo che Tanya e la squadra delle cheerleader abbiano preso bene la vostra rottura >> ribattè mettendosi davanti al suo armadietto. In effetti Tanya non aveva di certo fatto i salti di gioia quando l’avevo “lasciata”, tra l’altro non stavamo nemmeno insieme, era solo sesso, tanto e trasgressivo sesso.
<< Beh, di certo non ha fatto una festa, ma non si è nemmeno suicidata dal dolore >> aveva giusto scaraventato qualche soprammobile verso di me, ma nient’altro.
<< Ti dirò io cosa farà a causa del dolore: ingaggerà una squadra di serial killer professionisti e mi darà la caccia come se fossi l’ultimo visone della terra per farsi una pelliccia >> disse chiudendo con forza il suo armadietto.
<< E io cosa ci sto a fare qui? Oltre che suo ragazzo sarò anche la sua guardia del corpo Milady. Da ora in poi mi chiami Sedward. >> feci un inchino e le baciai una  mano.
<< Piantala di fare lo stupido, ci stanno guardando tutti. >>
<< E facciamoli guardare, anzi.. >> la presi per la vita e l’avvicinai a me, per poi unire le mie labbra alle sue. Baciare Isabella era come bere da un’oasi del deserto dopo ore e ore di viaggio. Era fresca, era vitale, era la persona più importante in quel momento per me; al diavolo Tanya, al diavolo le cheerleader; c’eravamo solo io e lei. Ci staccammo e mi sorrise.
<< Perché proprio Sedward? >>
<< S per Super, e Edward è il mio nome. Non è carino? >>
<< Fa schifo >> scoppiò a ridere e io mi unii a lei.
<< Lo so . >>

 

 

 

 

Passò una settimana da allora, e le cose tra me e Bella andavano a gonfie vele; mi sentivo strano però, avevo una brutta sensazione, come se potesse succedere qualcosa di brutto da un momento all’altro.
Ero nello spogliatoio maschile da solo, i miei compagni se n’erano andati prima di me, perché io ero rimasto ad allenarmi un po’ di più. Mi infilai la maglietta e afferrai i jeans, quando davanti a si parò davanti a me qualcuno : Tanya.
<< Si può sapere cosa vuoi? >> le domandai continuando a vestirmi.
<< Parlare. Non mi va proprio giù che io stia qui a piangere per te, mentre tu te ne sbatti e stai con la Swan >> rispose incazzata
<< Te l’ho detto Tanya, non ti amo. >> puntai il mio sguardo nel suo e ci lessi tanta cattiveria.
<< Io invece sì Edward, e non lascerò che una secchioncella da quattro soldi ti porti via da me. Quindi decidi, o torni da me e la lasci, o lei si farà molto male >> Un sorriso maligno si dipinse sul suo volto.
<< Cosa intendi dire? >>
<< Ci sono un paio di persone là fuori, che al mio segnale, se tu non tornerai da me, faranno tanto male a Isabella. E tu non vuoi questo vero? >>  Mi sedetti sulla panca massacrandomi i capelli con le mani. E ora? Quella bastarda mi aveva incastrato.
<< Sei una lurida puttana >> le sputai a denti stretti, mentre una voglia di picchiarla si faceva strada in me. Tanya non era una donna, ma un mostro.
<< Non parlarmi così, potrei vendicarmi in qualsiasi momento >>
<< E va bene, tornerò con te, ma se le torcerai un solo capello, giuro che ti ammazzo con le mie stesse mani >> Scoppiò a ridere e mi abbracciò.
<< Ti amo anche io amore; ora vai a lasciarla. >> E sconfitto, assecondai Tanya nella sua malata messa in scena.

 

 

 

 

 

La notte  non avevo chiuso occhio, avevo la malsana idea di dire tutto a Bella, e di vivere la nostra storia d’amore nascosti, ma se Tanya lo avesse scoperto, avrebbe sicuramente trovato il modo di farcela pagare. E mentre mi dirigevo verso Isabella, feci appello a tutte le mie forze per controllarmi.
<< Buongiorno amore >> mormorò dandomi un bacio a stampo. Non risposi e mi allontanai da lei.
<< Dobbiamo parlare Isabella >> il sorriso sulle sue labbra si spense e annuì.
<< Ni sono reso conto che stare con te non fa per me. Io sono abituato alla popolarità, sono abituato a cose che a te non piacciono e… Bella, non credo che la nostra storia possa andare avanti >> lei abbassò lo sguardo e quando lo rialzò, il cioccolato fuso dei suoi occhi si era indurito.
<< Sai, lo sapevo che le persone come te non cambieranno mai. Resteranno sempre le stesse persone ciniche, egoiste e cattive che sono sempre state. E io mi pento tantissimo di essermi illusa Edward; ma  tranquillo, sarà come se non fossi mai esistita >>  E con lei se ne andò anche il mio cuore.
Passarono i mesi più brutti della mia vita e Isabella stava tenendo fede alla sua parola, era come se non esistesse in quella scuola, non la vidi più in quei mesi, lo rividi solo il giorno del diploma. Quando si alzò per andare a ritirare il suo diploma non potei fare a meno di notare come fosse diventata più bella, ma era dimagrita davvero un sacco. E quando scese da quel palco, fu davvero l’ultima volta che vidi Isabella Swan.
Tanya grazie a Dio mi lasciò quell’estate, aveva trovato uno più ricco e più bello di me. Così quando decisi di tornare da Isabella per spiegarle tutto, il padre mi disse che se n’era andata.

Bloccai la sveglia che stava per suonare e mi alzai, contento perché l’avrei rivista. C’erano due parti di me che stavano combattendo in quel momento: la parte razionale che mi diceva di dire tutto a Isabella, dall’inizio, spiegandole di Tanya e del suo piano, e la parte istintiva, che mi diceva che Isabella non ci avrebbe creduto, e che era giusto che continuassi a dirle che era a causa mia che ci eravamo lasciati.
Quale delle due avrebbe vinto?

--


Eccoci qui.
Siete sorprese? Piacevolmente stupite, o negativamente stupite?
Edward è stato costretto da Tanya a lasciare Bella, poiché la viperozza aveva minacciato di fare del male a Bella, così Edward si è sentito in dovere di proteggerla. ( tenero *-* )
Il problema è che Edward non le ha detto questo piccolo particolare perché temeva ( e teme ) che Bella non gli creda. Cosa succederà?

 Un bacione, recensite in tante!! Lully^^

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Lully Cullen